IN EVIDENZA
Della Vecchia entra con il team in Di Tanno
Di Tanno avvia la nuova area legale dedicata al settore finanziario e degli investimenti con l’ingresso di un team guidato da Roberto Della Vecchia - già socio fondatore di Carbonetti – e composto da Emanuele Marrocco e altri cinque associate: Paolo Galdini, Mirko Lacchini, Evelina Nobile, Edoardo Pratesi e Paola Tumbarello. L’integrazione porta l’organico di Di Tanno a circa 40 professionisti.
BonelliErede nomina quattro nuovi partner
L’assemblea degli associati di BonelliErede, che si è tenuta lo scorso sabato 14 dicembre, ha deliberato la nomina a socio equity di quattro professionisti: Barbara Concolino, Sara Lembo, Matteo Fanni e Giovanni Muzina.
Toffoletto De Luca Tamajo: Rossi e Gelmi promossi partner
Toffoletto De Luca Tamajo ha nominato due nuovi equity partner: Lea Rossi e Lorenzo Gelmi. Le nomine saranno effettive dal 1° gennaio 2020. Con l'ingresso dei due nuovi partner, lo studio conterà 26 soci e 67 professionisti, distribuiti in 7 sedi.
Alitalia: Giuseppe Leogrande nuovo commissario
Il nuovo commissario unico di Alitalia è Giuseppe Leogrande.
Leogrande prende il posto dei commissari straordinari Daniele
Discepolo, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Avrà il compito di mettere in
atto tutte le azioni necessarie per permettere il rilancio definitivo
di Alitalia, come si legge in una nota del Mise del 6 dicembre. Esperto
in materia di diritto fallimentare, Leogrande è of counsel di Maffei
Alberti, con cui collabora dal 1989.
Sts Deloitte apre a Varese
Il network Deloitte inaugura l’ufficio di Varese al fine di incontrare la domanda del tessuto imprenditoriale varesino, votato all’export e attento all’innovazione. Nicola Catucci, partner Sts Deloitte, supporterà Andrea Ardo e Luigi Jemoli presso la sede, a loro volta supportati dagli specialisti dei servizi di Sts Deloitte
LE ALTRE NOMINE DELLA SETTIMANA
Integrazione a Bergamo: nasce Cdr
Cattaneo Dall’Olio e Salerno – Rho, attivi nella consulenza legale, societaria e tributaria, hanno avviato un processo di integrazione che porterà, a fare data dal 1° gennaio 2020, alla nuova realtà Cdr – Cattaneo Dall’Olio Rho. Il nuovo studio conta 85 risorse, di cui oltre 40 tra dottori commercialisti, revisori legali e avvocati, attivi nei servizi di consulenza in area societaria, tributaria, legale, allargata alle tematiche del contenzioso, dei modelli organizzativi, dei passaggi generazionali e del trust. I soci di riferimento sono Aldo Cattaneo, Giorgio Dall'Olio e Guido Rho mentre Renato Salerno continuerà a svolgere la propria attività professionale collaborando con la nuova realtà. Cdr è presente con due sedi a Bergamo, con la sede di Verona e con la sede di Grumello del Monte, in provincia di Bergamo. Con l’integrazione le due realtà potranno rafforzare il proprio posizionamento sul mercato grazie a un’offerta consulenziale allargata che copre ora tutte le esigenze dell’impresa, sia in ottica corporate che in ottica imprenditoriale e familiare, con un focus che copre le aree della consulenza legale, societaria, tributaria e del wealth management.
Chiomenti nomina Queirolo senior advisor
Francesco Queirolo, già partner di Egon Zendher, assume il ruolo di senior advisor di Chiomenti a partire dal mese di gennaio del 2020. Queirolo metterà a disposizione di Chiomenti la sua pluriennale esperienza nella valorizzazione del capitale umano, fattore determinante per lo sviluppo dello studio in una prospettiva di crescita e rafforzamento a lungo termine.
A&p Legal, Mantegazza nuova associate
A&P Legal amplia il proprio team di professionisti con Roberta Mantegazza, avvocato con pluriennale esperienza maturata presso Sciretti e titolare di dottorato di ricerca in diritto processuale penale.
Di Donato entra in Morri Rossetti per il contenzioso tributario
Francesco Daniele Di Donato fa il suo ingresso in Morri Rossetti in qualità di senior associate, nel dipartimento di contenzioso tributario, guidato da Fabrizio Gaetano Pacchiarotti. Di Donato ha maturato esperienza nella consulenza fiscale, due diligence e nella regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero, oltre a offrire assistenza nei rapporti con l’amministrazione finanziaria relativamente alle procedure contenziose e alle verifiche fiscali, accordi preventivi e interpelli – per persone fisiche e società. Di Donato, che proviene da Stufano Gigantino Cavallaro e prima ancora ha lavorato in Fdl, collabora con la Fondazione Nazionale dei Dottori Commercialisti per l’organizzazione di corsi in materia tributaria.
Carmelo Catalfamo nuovo of counsel di Nexta
Nexta – società tra avvocati e commercialisti dedicata al mondo delle Pmi – prosegue la sua crescita con l’arrivo del penalista Carmelo Catalfamo. Catalfamo è specializzato in diritto penale dell’economia e dell’impresa e si occupa, in particolare, del settore penale tributario e fallimentare, nonché della responsabilità amministrativa degli enti di cui al D. Lgs. 231/2001, fornendo assistenza nella redazione e attuazione dei modelli di organizzazione e gestione di numerose Pmi. Assiste inoltre i clienti nei procedimenti avanti la Cassazione sia in ambito penale che tributario. Nexta conta attualmente su un team di circa 60 professionisti: avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro, una struttura multidisciplinare presente su tutto il nord Italia.
Caiazzo Donnini Pappalardo: De Carlo nuovo counsel
Caiazzo Donnini Pappalardo ha nominato Edoardo De Carlo quale nuovo counsel dello studio. In precedenza era senior associate. Dopo aver collaborato con Allen & Overy, De Carlo si è unito a Caiazzo Donnini Pappalardo sin dalla sua costituzione nel 2011 come membro del gruppo corporate & litigation guidato dai soci Roberto Donnini e Marisa Pappalardo. De Carlo assiste regolarmente clienti domestici e multinazionali in materia di diritto commerciale, societario e fallimentare, settori nei quali ha maturato vasta esperienza sia nel contenzioso sia nelle pratiche transactional.
Lca crea un team dedicato alla corporate investigation
Lca ha strutturato internamente un team dalle competenze trasversali dedicato a quell’area interdisciplinare che, nel mondo anglosassone, prende formalmente il nome di “corporate investigation” e che unisce aspetti di natura societaria, penale, giuslavoristica e di proprietà intellettuale. Il team è coordinato da Andrea Carreri, Gianluca De Cristofaro, Ranieri Romani (tutti e tre partner) e da Giovanni Morgese(senior associate).
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Nomine di professionisti (19 dicembre 2019)
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Tutti gli studi nell'accordo da 1mld tra Intesa Sanpaolo e Nexi
Nexi ha raggiunto l'accordo con Intesa Sanpaolo per l’acquisizione del ramo d’azienda merchant acquiring di Intesa Sanpaolo. In particolare, l’accordo prevede il conferimento da parte di Intesa Sanpaolo del ramo d’azienda a favore di una società controllata da Nexi per un valore pari a un miliardo di euro. A fronte di tale conferimento Intesa Sanpaolo riceverà azioni di nuova emissione di tale controllata che saranno quindi acquistate da Nexi per cassa per un corrispondente corrispettivo in denaro. Con parte di tale corrispettivo Intesa Sanpaolo acquisterà poi da Mercury Uk HoldCo, socio di riferimento di Nexi, azioni di quest’ultima per un ammontare di 653 milioni di euro, pari a una quota di partecipazione di Intesa Sanpaolo nel capitale sociale di Nexi del 9,9%. Nell’ambito dell’operazione è inoltre prevista l’estensione dell’attuale partnership industriale nei servizi di issuing e Atm acquiring con Intesa Sanpaolo.
Legance ha assistito Nexi con un team composto da Filippo Troisi, Alberto Giampieri, Andrea Botti, Giacomo Gitti, Achille Caliò Marincola, Filippo Benintendi, Stefano Bandini e Paolo Mulas per gli aspetti M&A, Andrea Giannelli, Antonio Siciliano e Marco Gagliardi, per gli aspetti financing, Vito Auricchio e Guendalina Catti De Gasperi per gli aspetti antitrust, Alberto Maggi e Marco d'Agostino per gli aspetti labour.
Gitti ha assistito Nexi con un team multidisciplinare composto da Gregorio Gitti, Camilla Ferrari, Daniele Cusumano, Vincenzo Armenio e Valeria Pistoni, che ha agito relativamente agli aspetti M&A, con particolare riferimento a quelli connessi alla partnership industriale di Nexi con Intesa Sanpaolo nei servizi di issuing e Atm acquiring, nonché per gli aspetti antitrust.
Weil Gotshal & Manges ha assistito Mercury Uk HoldCo al fianco di Legance, per i profili di diritto italiano, con un team composto da Marco Compagnoni ed Ellie Fialho. Pirola Pennuto Zei ha assistito Mercury Uk sugli aspetti fiscali con un team formato dai partner Stefano Tronconi, Francesco Mantegazza e Nathalie Brazzelli.
Pedersoli ha assistito Intesa Sanpaolo con un team guidato da Carlo Pedersoli e composto da Diego Riva, Csaba Davide Jákó, Marida Zaffaroni, Marta Sassella, Alessandro Airaghi e Giuseppe De Cola
per gli aspetti corporate M&A e capital markets, mentre Davide Cacchioli ha curato i profili antitrust dell’operazione.
Per i profili fiscali Intesa San Paolo è stata assistita da Tremonti Romagnoli Piccardi con un team composto da Dario Romagnoli, Lorenzo Piccardi e Antonio Vitali.
Galbiati Sacchi, con Aldo Sacchi, Matteo M. Cremascoli e Massimo Breviglieri, ha supportato gli amministratori indipendenti e il comitato Opc di Nexi nell’ambito dell’operazione di acquisizione del ramo di azienda merchant acquiring di Intesa. L’operazione in esame è stata considerata da Nexi, in un’ottica di lettura prudenziale e sostanziale della disciplina Opc, quale operazione con parte correlata di maggiore rilevanza e ha quindi comportato l’emissione del parere motivato del comitato Opc di Nexi.
Kpmg ha assistito Nexi per gli aspetti fiscali con un team composto da Arturo Betunio, Valeria Russo e Giuseppina Del Gatto.
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Gli studi nell'acquisto di Monita Interconnector da Terna
Herbert Smith Freehills, Gianni Origoni Grippo Cappelli e BonelliErede sono gli studi coinvolti nel finanziamento in project financing di
complessivi 231 milioni di euro a Interconnector Energy Italia, consorzio costituito da più società
cosiddette “energivore”, volto ad acquisire da Terna la società
Monita Interconnector, titolare della interconnessione elettrica ad alta
capacità che collega Italia e Montenegro già realizzata e in esercizio a
partire da fine dicembre 2019.
In particolare, Herbert Smith Freehills ha assistito Interconnector Energy Italia con un
team composto dai partner Lorenzo Parola (in foto) e Francesca Morra, dal of
counsel Simone Egidi a dall'associate Giacomo Gavotti, supportati dalla senior associate Teresa Arnoni, dagli associate Andrea Coluzzi e Giulia Musmeci. Terna è stata assistita dallo studio legale BonelliErede.
Arcus ha agito come financial advisor con un team coordinato dal ceo
Stefano Cassella assieme ai senior partner Federico Mander e Riccardo
Rossitto e alla senior analyst Stefania Gatti. Il finanziamento dell’operazione è stato concesso da un pool di banche italiane ed internazionali assistite da Gianni Origoni Grippo Cappelli, da Rina Consulting per la parte tecnica, da Poyry per la parte regolatoria e di mercato e da Italbroker per la parte assicurativa.
Il pool di banche finanziatrici è composto da Unicredit (nella qualità anche di banca agente), Banco Bpm, Cassa depositi e prestiti, Ing, Monte dei Paschi di Siena, Natixis, Société Générale e Ubi Banca. Le banche, con la sola eccezione di Cdp, hanno anche agito quali hedging counterparts, in relazione ai contratti di interest rate swap posti in essere a totale copertura del rischio tasso sul contratto di finanziamento.
L’operazione, del valore di 240 milioni di euro oltre Iva, è stata realizzata in attuazione della legge 99/09 che, per lo sviluppo privato della capacità di interconnessione con l’estero, ha introdotto l’obbligo per le imprese energivore di finanziare e per Terna di realizzare linee elettriche di interconnessione “ai fini della realizzazione del mercato unico della energia elettrica”.
L’interconnessione Italia-Montenegro ha una capacità complessiva di scambio sulla frontiera di 600 Mw, di cui 200 Mw concessi in esenzione a Monita Interconnector e relativi alla parte di cavidotto insistente su territorio ed acque italiane ed in parte in acque internazionali. La linea è costituita da un cavidotto in corrente continua della lunghezza complessiva di circa 450 km, di cui ben 423 km sottomarini attraverso il Mare Adriatico. Monita ha assegnato la capacità di propria spettanza a traders privati a fronte di contratti di tipo “ship-or-pay” della durata di 10 anni a prezzo fisso, di fatto minimizzando il rischio di mercato.
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Gli studi coinvolti nel finanziamento da 3 mld di Inwit
Nel contesto dell’operazione di integrazione di Vodafone Towers in Infrastrutture Wireless Italiane (Inwit), il 19 dicembre è stata sottoscritta la documentazione relativa al finanziamento a favore di quest’ultima per un importo massimo complessivo pari a 3 miliardi di euro. Pedersoli e Latham & Watkins hanno assistito, rispettivamente, Inwit e il pool di istituti di credito composto da Mediobanca, in qualità tra l’altro di banca agente, e Bank of America Merrill Lynch, Banco Bpm, Banco Bilbao, Bnp Paribas, Crédit Agricole, Hsbc Bank, Hsbc France, Banca Imi, Smbc Bank Eu e Unicredit.
Il team di Pedersoli è stato guidato dall’equity partner Maura Magioncalda (in foto), coadiuvata dal senior associate Michele Parlangeli e dall’associate Giuseppe Smerlo, mentre per Latham & Watkins hanno agito il partner Marcello Bragliani, il counsel Antongiulio Scialpi e l’associate Davide Camasi.
Più nello specifico, nell’ambito del perfezionamento della predetta
aggregazione, saranno concesse tre linee di credito (bridge, term e
revolving) destinate a finanziare l'acquisizione da parte di Inwit di
una partecipazione di minoranza in Vodafone Towers,
la distribuzione di un dividendo straordinario e le ordinarie esigenze
di cassa della società, oltre che a rifinanziare parte
dell'indebitamento esistente della prenditrice.
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Eversheds Sutherland: Alessandro Vischi nuovo socio
L’assemblea dei soci di Eversheds Sutherland ha nominato Alessandro Vischi (in foto) quale socio dello studio. Contattato da TopLegal, lo studio non comunica se si tratta di partner equity o salary. Vischi è entrato a far parte di Eversheds Sutherland nel 2015 e da allora ha concluso più di 20 operazioni, sia nazionali sia cross border.
In precedenza ha lavorato in Ashurst dove ha svolto larga parte
della propria attività occupandosi di consulenza in operazioni di
M&a e private equity. Specializzato in diritto societario, ha assistito e assiste società italiane e internazionali, fondi e istituzioni finanziarie in operazioni di private equity e M&a, nonché di real estate e restructuring. Ha altresì recentemente assistito società e gruppi societari in complesse operazioni di riorganizzazione transfrontaliere.
Vischi opera all'interno del team di private equity all'interno del dipartimento banking & finance, coordinato da Marco Franzini, senior executive partner. Con una squadra di più di 80 professionisti in Italia, lo studio è parte di Eversheds Sutherland Europe, con oltre 4.500 professionisti e 69 uffici dislocati in Europa, Africa, Medio Oriente, Asia e Stati Uniti.
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Gli studi nella cartolarizzazione da 1,3 miliardi di Iccrea
Orrick ha assistito Iccrea Banca e JP Morgan Securities, in qualità di co-arrangers e placement agents, nell’operazione di cartolarizzazione di portafogli di non-performing loans dal valore nominale di circa 1,3 miliardi di euro appartenenti a 68 banche del gruppo, di cui Iccrea Banca è la capogruppo.
Italian legal services ha seguito gli aspetti legali dell’operazione di interesse per le banche cedenti, con un team composto da Norman Pepe, Fabrizio Occhipinti e Ludovico Vignocchi. Il team Orrick che ha assistito i co- arrangers è composto dai partner
Patrizio Messina e Gianrico Giannesi, dalla senior associate Ludovica Cipolla e dai junior associates Simone Fioretti e Leandro Leone,
coadiuvati dalla partner Madeleine Horrocks e dall’associate Franco Lambiase per gli aspetti di diritto inglese.
Il veicolo di cartolarizzazione, Bcc Npls 2019, ha emesso tre classi di titoli di cui i titoli senior e i titoli mezzanine hanno ottenuto un rating da parte delle tre agenzie coinvolte nell’operazione e rispettivamente per i titoli senior un giudizio Baa2(sf) da parte di Moody’s, BBB(sf) da parte di Dbrs and BBB+(sf) da parte di Scope, mentre per i titoli mezzanine il rating B3(sf) da parte di Moody’s, CCC(sf) da parte di Dbrs e B-(sf) da parte di Scope. I titoli senior hanno le caratteristiche per beneficiare della GACS e sono stati sottoscritti dalle banche cedenti.
Orrick e Ils a gennaio hanno seguito un'altra cartolarizzazione di portafogli di non-performing loans dal valore nominale di circa 2 miliardi di euro appartenenti a 73 banche aderenti al costituendo gruppo bancario cooperativo. Orrick ha assistito Iccrea Banca, nel ruolo di sole arranger, anche nella prima cartolarizzazione di Bcc CreditoConsumo (società del gruppo bancario Iccrea che gestisce il marchio Crediper), del valore di 660 milioni di euro, e, in qualità di co-arranger, in una una cessione di crediti commerciali performing di circa 520 milioni concessi alle pmi clienti di14 istituti del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che raggruppa 140 Bcc.
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Gli studi nella cartolarizzazione da 1,3 miliardi di Iccrea
Orrick ha assistito Iccrea Banca e JP Morgan Securities, in qualità di co-arrangers e placement agents, nell’operazione di cartolarizzazione di portafogli di non-performing loans dal valore nominale di circa 1,3 miliardi di euro appartenenti a 68 banche del gruppo, di cui Iccrea Banca è la capogruppo.
Italian legal services ha seguito gli aspetti legali dell’operazione di interesse per le banche cedenti, con un team composto da Norman Pepe, Fabrizio Occhipinti e Ludovico Vignocchi. Il team Orrick che ha assistito i co- arrangers è composto dai partner
Patrizio Messina e Gianrico Giannesi, dalla senior associate Ludovica Cipolla e dai junior associates Simone Fioretti e Leandro Leone,
coadiuvati dalla partner Madeleine Horrocks e dall’associate Franco Lambiase per gli aspetti di diritto inglese.
Il veicolo di cartolarizzazione, Bcc Npls 2019, ha emesso tre classi di titoli di cui i titoli senior e i titoli mezzanine hanno ottenuto un rating da parte delle tre agenzie coinvolte nell’operazione e rispettivamente per i titoli senior un giudizio Baa2(sf) da parte di Moody’s, BBB(sf) da parte di Dbrs and BBB+(sf) da parte di Scope, mentre per i titoli mezzanine il rating B3(sf) da parte di Moody’s, CCC(sf) da parte di Dbrs e B-(sf) da parte di Scope. I titoli senior hanno le caratteristiche per beneficiare della GACS e sono stati sottoscritti dalle banche cedenti.
Orrick e Ils a gennaio hanno seguito un'altra cartolarizzazione di portafogli di non-performing loans dal valore nominale di circa 2 miliardi di euro appartenenti a 73 banche aderenti al costituendo gruppo bancario cooperativo. Orrick ha assistito Iccrea Banca, nel ruolo di sole arranger, anche nella prima cartolarizzazione di Bcc CreditoConsumo (società del gruppo bancario Iccrea che gestisce il marchio Crediper), del valore di 660 milioni di euro, e, in qualità di co-arranger, in una una cessione di crediti commerciali performing di circa 520 milioni concessi alle pmi clienti di14 istituti del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che raggruppa 140 Bcc.
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Nomine di professionisti (12 dicembre 2019)
IN EVIDENZA
Amtf rafforza il contenzioso con Gennaro Arcucci
Amtf amplia la sua squadra con l'ingresso di Gennaro Arcucci, in qualità di socio. Fa il suo ingresso in Amtf con un team di cinque collaboratori: Marco Tridici, Alice Riccioni, Cecilia Altissimo, Francesco Santoro, e Pierluigi Vingolo, in qualità di senior associate e associate. Lo studio cresce anche con l’ingresso dell’associate Francesco Aloe, che va a rafforzare il team Npl. Arcucci, che nel 2014 era entrato come partner in Rccd, studio di provenienza, è stato in precedenza socio di Bernascone e senior associate di Freshfields Bruckhaus Deringer.
Luca Finocchiaro nuovo socio di R&p Legal
Come anticipato da TopLegal, Luca Finocchiaro - titolare dell'omonimo studio Finocchiaro - entrerà come socio in R&p Legal a far data dal 1° gennaio 2020. Si sposta assieme al suo team, composto dal socio Marco Scavello e dagli associate Martina Albè e Marina Cotelli. Finocchiaro ha maturato esperienza nell’ambito dell’insolvenza e delle procedure concorsuali e andrà a coordinare il dipartimento restructuring & insolvency di R&p Legal.
Andrea Iurato nuovo equity partner in Ls Lexjus Sinacta
Ls Lexjus Sinacta incrementa e sviluppa le sue attività nel settore del diritto agroalimentare con l’ingresso di un nuovo equity partner, Andrea Iurato, che ha maturato una pluriennale esperienza di ricerca scientifica in materia, assiste imprese italiane ed estere del settore agroalimentare, vantando consolidate partnership con professionalità tecniche e scientifiche capaci di fornire al cliente un servizio interdisciplinare e votato all’innovazione. Iurato - che era titolare dell'omonimo studio Andrea Iurato - è altresì co-founder e responsabile del legal department presso CoFood, un network professionale per l’innovazione, la consulenza legale, tecnica e commerciale per il settore alimentare e mangimistico.
LE ALTRE NOMINE DELLA SETTIMANA
Ubi, Pieri nominato head of Eu Regulatory Framework & Impact Assessment
Simone Pieri è entrato in Ubi come head of Eu Regulatory Framework & Impact Assessment. In passato, ha ricoperto il ruolo di country head of compliance in Barclays Italia e precedentemente è stato responsabile affari antitrust del gruppo Intesa Sanpaolo tra Bruxelles e Milano. In Ubi Pieri si occuperà di coordinare l'attività di advocacy e i rapporti con le istituzioni e regolatori europei ed internazionali, in particolare l'interazione con la Banca Centrale Europea nell'ambito della supervisione diretta da parte del meccanismo di vigilanza unico.
Nasce lo studio Giuliano Amato
Giancarlo Giuliano, cassazionista esperto in contrattualistica civile e commerciale, e Daniel Amato, avvocato e professore universitario di diritto dell’Unione europea, dopo una lunga esperienza professionale nello studio Giuliano di Siracusa, hanno deciso di dedicarsi in modo esclusivo allo sviluppo di Giuliano Amato, boutique specializzata nell’assistenza legale alle imprese operanti nell’area euro mediterranea, nel luxury e art advisory. L'insegna, con sede principale a Siracusa, ha optato per la forma cooperativa e intende focalizzare la propria attività nella consulenza strategica alle imprese nei settori della contrattualistica civile e commerciale, del diritto amministrativo, del diritto societario e bancario, nonché del diritto dell’Unione europea. Altro asset strategico è il luxury e art advisory, grazie all'esperienza maturata da Giancarlo Giuliano, operativo nella sede di Roma, nella compravendita di opere d’arte, di beni di lusso, di appartamenti e immobili di pregio. Grazie alle sedi di Bruxelles (a gestione diretta) e Malta (tramite la collaborazione con un'insegna locale), lo studio è in grado di seguire procedimenti anche innanzi alla Commissione europea e alle autorità comunitarie. La collaborazione con Boussayene Knani, studio legale di Tunisi, consente allo studio di proporsi come partner delle imprese interessate al mercato economico euro mediterraneo, fornendo consulenza contrattuale e arbitrale.
Due nuovi ingressi per Lexchance Lexchance allarga il proprio team con due nuovi ingressi. Si tratta di Giovanni Cuniberti che collaborerà con Lexchance in qualità di of counsel e di Luna Ambrosino, che entra come associate. Cuniberti, titolare dell'omonimo studio e docente universitario a contratto presso la scuola di economia e management di Torino, è esperto di finanza aziendale e opera in qualità di consulente per importanti gruppi industriali italiani e stranieri. Con il suo ingresso lo studio rafforza il dipartimento Corporate/M&A. Ambrosino punterà a incrementare la capacità di consulenza di Lexchance in ambito restructuring e banking anche ampliando il team. Proviene da Ravinale e ha maturato esperienza nell’ambito del diritto fallimentare e concorsuale, fornendo consulenza ed assistenza nelle procedure di negoziazione di accordi di ristrutturazione dei debiti, distressed investments e nei piani di risanamento.
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Giovannelli: Nicoletta Carapella entra come socio
Giovannelli annuncia l’ingresso nella partnership di Nicoletta Carapella (in foto). Carapella proviene da Grimaldi, dove era counsel, ed entra in qualità di socio, con un team composto dalla senior associate Laura Bernardi e dalla associate Claudia Raimondi. Contattato da TopLegal, lo studio non specifica se si tratta di salary o equity partner. Con l'ingresso di Carapella, Giovannelli porta così a 14 il numero dei soci e a circa 40 il numero dei professionisti.
Carapella ha maturato una consolidata esperienza nel diritto societario e commerciale, con particolare focus su operazioni di M&A e private equity, ed è abilitata all’esercizio della professione anche nello Stato di New York. Prima di Grimaldi, aveva svolto la propria attività professionale in Allen & Overy, Mbl e Pedersoli. Anche Bernardi, prima dell'esperienza in Grimaldi, dove era senior associate, aveva lavorato in Pedersoli. Raimondi in Grimaldi era associate.
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Dwf e Orrick nella compravendita di 500 mw di fotovoltaico
Dwf ha assistito Steag Solar Energy Solutions, del gruppo Steag di Essen, produttore tedesco di energia elettrica, nell'acquisizione di una pipeline di quasi 500 mw di progetti fotovoltaici in fase di sviluppo in Sicilia e nella successiva partnership con Kgal GmbH & Co. Kg, società di investimento e asset manager tedesco con un volume di asset complessivo pari a 20.5 miliardi di euro e un importante track record nel settore delle rinnovabili, assistita da Orrick.
Il team di Dwf Italy è stato coordinato dal managing partner Michele Cicchetti e da Guglielmo Fabbricatore, counsel responsabile del settore Energy, con il coinvolgimento del counsel Matteo Polli, per i profili societari, contrattuali e di acquisizione dei progetti, e di Eleonora degli Abbati, senior associate, per i profili immobiliari e regolamentari. I profili fiscali dell'operazione sono stati seguiti da Tancredi Marino, partner responsabile del dipartimento tax e dal counsel Francesco Provenzano. Artemis Tiamkaris, senior associate del dipartimento Corporate – M&A e Francesca Pitrelli, associate del dipartimento Energy, hanno completato il team.
Il team di Orrick è stato guidato dal partner Carlo Montella (in foto) e composto da Andrea Gentili, of counsel, e Marcello Montresor, managing associate, che hanno curato la predisposizione e negoziazione della documentazione contrattuale, oltreché da Celeste Mellone, special counsel, che ha curato gli aspetti di diritto amministrativo e coordinato l’attività di due diligence.
Il progetto prevede un totale di almeno sei impianti fotovoltaici, nelle province di Palermo e Trapani, in un raggio di circa 40 km. Gli impianti soddisferanno il fabbisogno di elettricità di oltre 250mila famiglie con energia prodotta senza emissione di CO2.
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Franzosi Del Negro Setti: Paola Polliani nuovo partner
Franzosi Dal Negro Setti ha nominato un nuovo equity partner: Paola Polliani (in foto), responsabile da ottobre 2018 del dipartimento diritto del lavoro. La nuova nomina porta a 13 il numero dei partner dello studio su un organico di circa 40 professionisti. Polliani è entrata in Franzosi nell'ottobre del 2018. In precedenza ha lavorato in Jenny, dove ha ricoperto il ruolo di head of labour department, e come associate in Abbatescianni e Lablaw, occupandosi sempre di diritto del lavoro.
Polliani guida un team, recentemente rafforzato dall’ingresso dell’associate Monica Serra, che assiste multinazionali e società italiane sia nella gestione ordinaria dei rapporti di lavoro sia nella gestione dei profili giuslavoristici connessi alle operazioni straordinarie.
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M&A, il mercato frena
Calo dei grandi deal, stretta sulle parcelle e nuovi scenari aperti dalla Brexit. Sono alcune delle evidenze emerse dalla ricerca che sta conducendo il Centro Studi TopLegal sul settore Corporate/M&A, che sarà pubblicata nel numero di febbraio-marzo di TopLegal Review.
Seppur tutti gli intervistati evidenzino la dinamicità del comparto, sono in pochi a interpretare tale dinamismo in chiave positiva. Infatti, a fronte di chi ritiene che l'attività M&A in Italia abbia rilevato «un forte miglioramento nel terzo trimestre del 2019, mentre le attività di private equity hanno registrato un rallentamento», c’è chi sostiene, invece, che «dopo un 2018 decisamente positivo, con un significativo incremento delle operazioni M&A e di conseguenza dei servizi legali, nel 2019 abbiamo assistito a un forte calo delle operazioni nella prima metà dell’anno che è solo stato in parte compensato da una ripresa negli ultimi mesi».
A chi parla di contrazione del mercato, dovuta alle incertezze legate allo scenario politico nazionale e ai dati macroeconomici, si affianca anche chi sottolinea un dinamismo positivo in termini di volumi, ma non di valori. Gran parte dell'attività M&A italiana – secondo un noto studio inglese con sede in Italia – continuerà a crescere grazie alle operazioni di piccole e medie dimensioni. A latitare non sarebbero solo i grandi deal, ma anche le maxi parcelle, che un tempo erano staccate con estrema facilità dagli studi legali considerando che questo comparto, notoriamente, è il più remunerativo per le law firm. Ebbene, sembra che qualcosa stia cambiando, complice anche la Brexit che, se da un lato sta spostando il focus degli investimenti dal Regno Unito all'Europa continentale, portando nuove opportunità anche per l’Italia; dall’altro, non sembra remare a favore delle parcelle legali. A tal riguardo sempre uno studio inglese segnala che «abbiamo notato una differenza nel tipo di assistenza richiesta dai clienti: una serie di circostanze geopolitiche (relazioni Us-Cina e Brexit) ha portato i clienti a prestare ancora più attenzione su costi, tempi e risorse delle operazioni». Soprattutto quando la struttura di un deal risulta piuttosto tipizzata in termini di modalità esecutive.
Discorso diverso, invece, quando il consulente legale assume un ruolo rilevante nella definizione di strutture che prevedano un alto grado di ingegneria legale. Suggerendo per esempio l’utilizzo di nuovi strumenti ovvero tenendo in considerazione i più recenti orientamenti giurisprudenziali e dottrinali o le conseguenti prassi di mercato funzionali a incrementare l’efficienza dell’operazione ovvero la tutela per il cliente. L'apporto del professionista rappresenta un valore aggiunto nella misura in cui riesce a trasformare le esigenze del cliente in strutture e clausole contrattuali innovative e plasmate sulle sue esigenze.
Un ultimo aspetto degno di nota segnalato dagli studi è l’ingresso di nuovi player nel mercato: gli Oicr (organismi di investimento collettivo del risparmio), che con forme diverse quali fondi di private equity/debt, società di investimento, club deal, Spac e family office sono entrati nel mercato dell'M&A in particolare delle Pmi. Una liquidità che sicuramente aumenta le potenzialità del settore.
La ricerca Corporate/M&A e Private Equity del Centro Studi di TopLegal sarà pubblicata su E-edicola dal 1 febbraio, nonché ricompresa nella TopLegal Review di febbraio-marzo. Per consultare la precedente ricerca Tax cliccare qui. Tutte le ricerche del Centro Studi possono essere consultate nella sezione Guida del sito TopLegal.
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Gli studi che dominano il mercato dei bond
Allen & Overy, BonelliErede, Chiomenti, Clifford Chance, Hogan Lovells, Linklaters, Orrick e White & Case sono stati nel 2019 gli advisor più attivi nelle emissioni obbligazionarie delle grandi imprese italiane, un settore che resterà in fermento anche nel 2020, grazie alla politica monetaria della Banca centrale europea, che ha deciso di mantenere i tassi al tappeto e il Qe ancora a lungo, e a dinamiche interne al mercato italiano, con il passaggio della struttura del debito dal sistema banco-centrico a forme alternative di finanziamento basate sul mercato.
In particolare, si segnala l’intensa attività nel 2019 di Allen & Overy a fianco degli emittenti e degli istituti finanziari in qualità di joint lead manager, le banche incaricate di guidare i sindacati di collocamento per le emissioni, o di bookrunner, gli intermediari che in un’offerta raccolgono gli ordini degli investitori istituzionali. TopLegal ha contato una trentina di operazioni con un valore superiore a 500 milioni di euro che hanno visto lo studio britannico in prima linea. Lato emittenti, ricordiamo le operazioni a fianco di Enel Finance International (gruppo Enel) nell’emissione di un green bond da 1 miliardo, di Fca in una emissione da 850 milioni di euro, e in diverse operazioni con le banche, tra cui due emissioni da 1 miliardo di Unicredit e una da 1 miliardo di Intesa Sanpaolo. Allen & Overy, inoltre, nel 2019 ha assistito Unicredit anche nel lancio del primo bond senior preferred benchmark callable emesso da una banca europea da 1,25 miliardi e Cassa depositi e prestiti nella costituzione e autorizzazione da parte di People’s Bank of China di un piano di emissioni di “panda bond” per un importo complessivo massimo di 5 miliardi di renminbi (oltre 650 milioni di euro).
Restando sul fronte bancario, tra gli studi inglesi più attivi nelle emissioni si segnala anche Clifford Chance - anch’esso spesso chiamato ad affiancare le banche responsabili del collocamento – che ha assistito Banca Mps nell’emissione di covered bond da 1 miliardo. Tra gli altri studi britannici attivi in operazioni di finanziamento sul mercato, nel 2019 si è fatto vedere anche Linklaters che ha assistito Tim nell’emissione di un bond da 1,25 miliardi e Hogan Lovells. Quest’ultimo lo ricordiamo a fianco di Cdp nell'emissione di un bond da 1,5 miliardi (Simmons & Simmons a fianco delle banche responsabili del collocamento), di Banca Mps nell’emissione di un prestito obbligazionario di 500 milioni, e di Ferrovie dello Stato nel secondo green bond emesso dal gruppo da 700 milioni.
Gli studi americani, invece, si sono contraddistinti nel 2019 sul fronte dell’innovazione finanziaria. Orrick ha assistito Snam nella prima emissione in Europa di un “climate action bond” (500 milioni), titoli hanno un orizzonte più ampio perché possono finanziare o rifinanziareinvestimenti green o quelli che migliorano l'impatto ambientale, mentre Cleary Gottlieb ha affiancato Enel, tramite Enel Finance International, nell’emissione del primo bond al mondo il cui rendimento è soggetto a un potenziale step up in caso di mancato raggiungimento di determinati obiettivi di produzione energetica correlati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (Latham & Watkins ha assistito il pool dei joint bookrunners).
Sempre rimanendo sugli americani, White & Case è stato tra gli studi coinvolti nell’emissione di uno yankee bond in tre tranche di Intesa Sanpaolo da 2 miliardi di dollari e ha prestato assistenza a Rossini nel bond da 650 milioni, destinato a rifinanziare l’emissione obbligazionaria risalente a ottobre 2018 per l’acquisizione indiretta di una quota di maggioranza di Recordati.
E passiamo ai grandi studi italiani, molto attivi a fianco delle banche e delle utilities. Chiomenti, in particolare, ha assistito Ubi Banca, in un’emissione di un bond da 500 milioni di euro, Terna, in due emissioni di “green bond” da 500 milioni ciascuna, ed Enel Finance International nell’emissione obbligazionaria “sostenibile” multi-tranche (garantita da Enel) da 2,5 miliardi di euro. Tra i più in vista c’è anche BonelliErede: ha affiancato la Banca europea per gli investimenti nell'intera sottoscrizione di un covered bond da 500 milioni emesso da Banco Bpm (quest'ultima assistita da Allen & Overy) ed ha assistito Barclays, in qualità di arranger e joint lead manager, e gli altri istituti finanziari joint lead manager nell’emissione da 750 milioni di obbligazioni bancarie garantite di Credem. BonelliErede - assieme a White & Case, Allen & Overy, Simmons & Simmons e Ashurst - ha seguito anche il rifinanziamento del debito di Brebemi, l’autostrada direttissima tra Milano e Brescia, effettuata mediante un prestito obbligazionario garantito in quattro tranche di poco meno di 1,7 miliardi. Tra le altre operazioni di rilievo, ricordiamo quella di Legance, che ha agito a fianco di A2a nell’emissione del primo green bond nell’ambito del green financing framework pubblicato dalla società (400 milioni), mentre Di Tanno, assieme a Latham & Watkins, ha assistito Evoca, produttore di macchine professionali per il caffè, nell'emissione obbligazionaria da 550 milioni di euro.
Quanto ai settori, il 2019 ha visto anche le società calcistiche ricorrere al finanziamento dal mercato e, quindi, agli studi legali specializzati in queste operazioni. Lo hanno fatto nel corso dell’anno la Juventus Fc e l’As Roma: la prima, assistita da Pedersoli, ha emesso il suo primo prestito obbligazionario non convertibile (175 milioni); la seconda, tramite la propria controllata Asr Media and Sponsorship – MediaCo, è stata affiancata da Tonucci e da Dla Piper per concludere un’offerta privata rivolta a investitori istituzionali di un bond senior secured da 275 milioni di euro.
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Gli studi nella cessione di Galleria Passarella a Dea Capital Re Sgr
Curtis e Dla Piper sono gli studi coinvolti nella cessione di Galleria Passarella a Dea Capital Real Estate Sgr che ha acquistato il complesso immobiliare di pregio attraverso un suo fondo di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso, riservato ad investitori professionali. Il complesso immobiliare, situato nel central business district di
Milano, a pochi passi da Corso Vittorio Emanuele e Piazza San Babila e
in prossimità del quadrilatero della moda, è di proprietà di una società
interamente controllata da Goldman Sachs. Il prezzo d'acquisto, come riporta l’agenzia Ansa, è superiore ai 280 milioni di euro.
In particolare, il team di Curtis ha assistito Dea Capital Real Estate Sgr nell’operazione di acquisizione, con i soci Alfonso Annibale de Marco e Dino Dima (in foto), coadiuvati dai counsel Francesco Dell’Atti e Filippo Bianchi, dagli associate Amedeo Barbato, Giacomo Pino e Giuseppe Calamo, nonché da Valerio Cellentani, Sara Vetulli e Valeria Gariboldi. Il venditore è stato rappresentato da Dla Piper, con un team guidato dal socio Filippo Cecchetti e composto dalla legal director Eleonora Laurito e Piero Monacelli per gli aspetti contrattuali, nonché dal socio Andrea Di Dio e Valentina Trappolini per gli aspetti fiscali.
Il complesso immobiliare è localizzato nel cuore dell’high street retail di Milano ed è costituito da due edifici a destinazione d'uso uffici e retail. Gli immobili sono stati oggetto di una completa ristrutturazione nel 2019 e oggi il complesso immobiliare è locato a 11 locatari di primario standing.
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Gli studi nella cessione di Galleria Passarella a Dea Capital Re
Curtis e Dla Piper sono gli studi coinvolti nella cessione di Galleria Passarella a Dea Capital Real Estate Sgr che l'ha acquistato attraverso un suo fondo di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso, riservato a investitori professionali. Il complesso immobiliare, situato nel central business district di
Milano, a pochi passi da Corso Vittorio Emanuele e Piazza San Babila e
in prossimità del quadrilatero della moda, è di proprietà di una società
interamente controllata da Goldman Sachs. Il prezzo d'acquisto, come riporta l’agenzia Ansa, è superiore ai 280 milioni di euro.
In particolare, il team di Curtis ha assistito Dea Capital Real Estate Sgr nell’operazione di acquisizione, con i soci Alfonso Annibale de Marco e Dino Dima (in foto), coadiuvati dai counsel Francesco Dell’Atti e Filippo Bianchi, dagli associate Amedeo Barbato, Giacomo Pino e Giuseppe Calamo, nonché da Valerio Cellentani, Sara Vetulli e Valeria Gariboldi. Il venditore è stato rappresentato da Dla Piper, con un team guidato dal socio Filippo Cecchetti e composto dalla legal director Eleonora Laurito e Piero Monacelli per gli aspetti contrattuali, nonché dal socio Andrea Di Dio e Valentina Trappolini per gli aspetti fiscali.
Il complesso immobiliare di Galleria Passarella è localizzato nel cuore dell’high street retail di Milano ed è costituito da due edifici a destinazione d'uso uffici e retail. Gli immobili sono stati oggetto di una completa ristrutturazione nel 2019 e oggi il complesso immobiliare è locato a 11 locatari di primario standing.
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Gli studi nel passaggio di proprietà dell'As Roma
Chiomenti e Tonucci sono gli studi coinvolti nella trattativa per la cessione dell’As Roma, la società controllata dall’imprenditore italo-americano James Pallotta e quotata a Piazza Affari, a Dan Friedkin, imprenditore americano a capo del gruppo Friedkin, concessionario Toyota in alcuni Stati degli Usa e attivo anche come operatore nei settori leisure ed entertainment. Secondo quanto emerso da indiscrezioni stampa, advisor finanziario per Pallotta è Goldman Sachs, mentre gli advisor legali sono Chiomenti, per la due diligence, e Tonucci, che da sempre assiste Pallotta in Italia. Jp Morgan è advisor finanziario di Friedkin.
Le trattative hanno come oggetto il passaggio del controllo di Neep Roma Holding, la società italiana con sede presso lo studio Tonucci, che detiene la maggioranza azionaria della squadra di calcio e del centro sportivo di Trigoria. Pallotta venderebbe tutta la sua quota (82%) a un prezzo di circa 750 - 780 milioni di euro, al lordo dei 272 milioni di euro di debiti e dell'aumento di capitale da 150 milioni di euro, che dovrà essere eseguito entro il 31 dicembre 2020.
Su richiesta della Consob, As Roma Spv - la società che detiene il controllo indiretto di As Roma tramite la sua controllata Neep Roma Holding - ha confermato in una nota che le negoziazioni sono in corso con il gruppo Friedkin, anche se non si sono concluse, e «che qualsiasi operazione con il gruppo Friedkin è subordinata al completamento con esito positivo delle attività di due diligence legale sul gruppo As Roma». Al 30 dicembre As Roma ha una capitalizzazione di circa 431 milioni di euro. Contattati da TopLegal, Chiomenti e Tonucci non hanno commentato l’operazione.
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Cambio al vertice di Curtis in Italia
Cambio al vertice di Curtis Mallet-Prévost Colt & Mosle in Italia. Galileo Pozzoli (in foto) ha lasciato lo studio americano, dove ricopriva il ruolo di managing partner degli uffici di Milano e Roma. Il professionista raggiungerà Squire Patton Boggs, che nel 2020 aprirà la sua prima sede in Italia.
Contattato da TopLegal, Curtis spiega che Pozzoli non lavora più per lo studio e che la posizione di managing partner per l'Italia è stata assunta da Guillermo Ulke, membro del Curtis worldwide strategic planning committee. Alfonso de Marco presiederà la practice italiana.
Secondo quanto risulta a TopLegal, Pozzoli a inizio 2020 sarà il nuovo numero uno di Squire Patton Boggs in Italia, dove guiderà un team di professionisti proveniente da Curtis. Contattato da Toplegal, Squire Patton Boogs per ora ha declinato ogni commento.
Pozzoli, specializzato in diritto dell’energia, soprattutto negli arbitrati internazionali, con competenza sui settori di petrolio e gas, ha militato in Curtis per 17 anni. Entrato nel 2002, è diventato partner dello studio nel 2008. Nel 2010 è stato nominato managing partner della sede di Milano ed è entrato nell'European management committee dello studio americano.
Sotto la sua direzione, lo studio è cresciuto in organico in Italia mettendo a segno una serie di lateral hire e aprendo una seconda sede a Roma nel novembre 2014, con gli ingressi dei soci Alfonso de Marco e Sergio Esposito Farber, entrambi provenienti da Gallavotti Honorati de Marco & Partners. Nei suoi otto anni di direzione, Curtis ha reclutato soci di peso quali Emanuella Agostinelli da Eversheds nel 2011, Tullio Rodolfo Treves nel 2012 (senior consultant), Dino Dima da Telecom nel 2015, Daniela Sabelli da Simmons & Simmons nel 2013, Filippo Palmieri da Baker McKenzie nel 2017 ed Enrico Troianiello nel 2018 da Lombardi.
Oltre alla gestione dei due uffici italiani, Pozzoli in oltre quindici anni di permanenza in Curtis ha seguito da vicino importanti arbitrati internazionali. In particolare, oltre a quelli a fianco del Ghana, dell’Algeria, della Tanzania e della società petrolifera statale albanese, Pozzoli ha assistito l’Uganda dal 2011 al 2018, guidando un team internazionale assieme al chairman dello studio George Kahale III, nell’ambito di arbitrati riguardanti controversie fiscali relative alla tassazione delle cessioni da una società petrolifera ad un’altra dei diritti di sfruttamento di alcuni giacimenti.
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Farnese Vini passa a Platinum Equity, gli advisor
Gatti Pavesi Bianchi e Latham & Watkins sono gli studi coinvolti nella cessione di Farnese Vini, controllata dalla società di private equity Nb Renaissance Partners, dalla famiglia del co-fondatore Valentino Sciotti e da altri azionisti di minoranza, a Platinum Equity, società di investimento americana con oltre 19 miliardi di dollari di asset in gestione.
Contattato da TopLegal, Gatti Pavesi Bianchi spiega di aver assistito Nb Renaissance, la famiglia Sciotti e gli altri azionisti di minoranza con un team composto dal partner Gianni Martoglia, la counsel Silvia Palazzetti e gli associate Elettra Vercella Baglioni e Lorenzo Stellini. Nb Renaissance per gli aspetti finanziari è stato assistito anche da Ethica Corporate Finance e Lazard. Ey ha svolto la due diligence finanziaria del venditore mentre Ey Parthenon ha svolto la due diligence commerciale.
Latham & Watkins, invece, ha assistito Platinum Equity come consulente legale, Deloitte per la parte contabile e fiscale. Fineurop Soditic ed Equita hanno agito come consulenti finanziari per l’acquirente, mentre Estin & Co, Pearson Ham ed Efeso per la parte commerciale.
Nb Renaissance Partners e gli altri azionisti hanno firmato nei giorni scorsi un accordo vincolante per la cessione dell'intero capitale sociale di Farnese Vini a Platinum Equity. Il valore dell’operazione, come riportato da CorriereEconomia, è stimato in 175 milioni di euro. In una nota, la società fa sapere che Valentino Sciotti, presidente e
amministratore delegato, reinvestirà a fianco di Platinum Equity e
rimarrà presidente esecutivo per guidare la società verso la sua nuova
fase di sviluppo.
NB Renaissance Partner, sempre assistita da Gatti Pavesi Bianchi dal punto di vista legale, aveva rilevato la maggioranza di Farnese Vini nel 2016 da 21 Investimenti, il gruppo fondato da Alessandro Benetton. Fondata nel 1994, con l’ingresso di Nb Renaissance Farnese Vini ha portato il fatturato dai 52 milioni nel 2016 a 76 milioni previsti per il 2019.
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Contenziosi (2 gennaio 2020)
Freshfields vince con Arriva Italia alla Corte di giustizia europea
Freshfields Bruckhaus Deringer, con il partner Gian Luca Zampa, responsabile del dipartimento antitrust dello studio in Italia, insieme a Tommaso Salonico, ha ottenuto per Arriva Italia, controllata di Arriva (gruppo Deutsche Bahn) una sentenza favorevole della Corte di giustizia dell’Unione europea nel contesto di una questione pregiudiziale sottopostale dal Consiglio di Stato. Il rinvio alla Corte di giustizia è avvenuto nell’ambito di una controversia tra Arriva Italia, Ferrotramviaria e Consorzio Trasporti Aziende Pugliesi (Cotrap), tutte rappresentate da Freshfields, e il gruppo Ferrovie dello Stato, assistito da Roberti, insieme al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, assistito dall’avvocatura dello Stato, in merito al trasferimento, mediante decreto del Mit, del 100% di Ferrovie del Sud Est (Fse) e Servizi automobilistici a Ferrovie dello Stato Italiane nonché allo stanziamento a fondo perduto da parte del Governo, nel quadro della legge di stabilità del 2016, di 70 milioni di euro a Fse. Arriva Italia, insieme alle altre due società, avevano impugnato il decreto di fronte al TAR del Lazio, contestando che sia lo stanziamento, sia il successivo trasferimento del 100% di Fse senza alcuna gara costituivano aiuti di Stato ex art. 107 TFEU e che lo Stato italiano aveva omesso di notificare alla Commissione Europea ex art 108, 3 TFEU, con ciò rendendoli aiuti di Stato illegali. Il TAR del Lazio aveva rigettato il ricorso e le società avevano presentato appello al Consiglio di Stato, il quale aveva posto la questione alla Corte di Giustizia tramite un rinvio pregiudiziale ai sensi dell’articolo 267 TFUE. Dopo che a fine luglio l’avvocato generale aveva espresso la sua opinione sempre a favore di Arriva e delle altre appellanti, la Corte di Giustizia ha pubblicato la sentenza accogliendo in toto la posizione di Arriva Italia, Ferrotramviaria e Cotrap. La causa ora proseguirà innanzi al Consiglio di Stato, che dovrà seguire il dettato di questa sentenza, ivi incluso l’eventuale annullamento del decreto e il nuovo trasferimento di Fse al precedente azionista.
Unicredit vince con Lombardo alla Corte di appello di Roma
Con la Sentenza n. 7476/2019 del 28 novembre 2019, la Corte di appello di Roma, accogliendo l’impugnazione proposta da un UniCredit, assistita da Danilo Lombardo dello studio Lombardo, ha ritenuto la validità della “clausola di salvaguardia”. Le banche generalmente inseriscono nei contratti di mutuo tale clausola in forza della quale, in caso di superamento del tasso soglia usura, non si determina la nullità dell’intera pattuizione relativa agli interessi corrispettivi (con conseguente gratuità del mutuo ex art. 1815, 2 comma, c.c.), ma il saggio degli interessi viene automaticamente ricondotto nei limiti del tasso soglia pro tempore vigente ex Legge n. 180/96.
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Crisi e ristrutturazioni (2 gennaio 2020)
Ey nell’omologazione del concordato di Anm
Ey, con un team guidato da Francesco Marotta (Emea restructuring law leader) e formato dai soci di Ey, Marco Nazareno Mizzau e Angelo del Duca, coadiuvati da Angela Turchiano, Fabio Bertolini, Federica Sidoti, Benedetta Cantatore e Adolfo Costantini, conduce alla chiusura l’operazione di salvataggio dell’Azienda napoletana mobilità – Anm del comune di Napoli. Il tribunale di Napoli ha così omologato il concordato preventivo di Anm. Gli aspetti procedurali e, in particolare, la trattativa con Alstom sono stati curati da Marco Nazareno Mizzau, mentre da Angelo del Duca i rapporti con gli stakeholder. Le tematiche di diritto del lavoro sono state invece coordinate da un team Ey guidato da Stefania Radoccia (tax &law managing partner) coadiuvata da Matteo Pollaroli.
Giovanardi Pototschnig nel rilancio di Planter’s
Giovanardi Pototschnig con il name partner Carlo Alberto Giovanardi, la counsel Giulia Quarato, ha assistito Planter’s e il maggior creditore finanziario nella sottoscrizione di un accordo di ristrutturazione dell’indebitamento e rilancio del business. Planter’s è un’azienda italiana attiva da oltre 20 anni nel settore della cosmesi naturale. Il piano industriale prevede il recupero di livelli di fatturato e di cash flow idonei a consentire il rimborso del debito bancario ed a permettere gli investimenti richiesti dal costante impegno nella ricerca e sviluppo, finalizzati a migliorare la qualità dei propri prodotti ed allo studio di nuove formule, nel pieno rispetto della salute e dell’ambiente.
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