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Pedersoli torna in Pedersoli

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Pedersoli annuncia un doppio ingresso. Giovanni Pedersoli (in foto), il più giovane tra i figli del fondatore dell'omonimo studio, torna nell'insegna con il ruolo di equity partner. Già equity partner dello studio, nel 2007 era passato in Linklaters, con lo scopo di costruire il Corporate del magic circle. Per lo studio Pedersoli il colpo non era certo stato indolore. Anche perchè il progetto Linklaters per l'Italia era già passato per via Monte di Pietà, sede dell'insegna. Gli inglesi, infatti, avevano arruolato per lo sbarco nel Bel Paese Andrea Arosio e Dario Longo, lasciando sguarnito delle sue punte il dipartimento banking dello studio guidato ai tempi dallo stesso Giovanni Pedersoli. A distanza di dodici anni, il professionista ha deciso invece di tornare nell'insegna di famiglia che, nel frattempo, ha continuato a essere tra i principali protagonisti sul fronte M&a. Tra i tanti mandati, si ricorda l'assistenza a ChemChina nella joint venture con Pirelli e l'affiancamento di Exor negli accordi per oltre 6,4 miliardi di dollari con PartnerRe. Giovanni Pedersoli non entrerà da solo. Con lui, che si unirà ufficialmente in studio il prossimo novembre, arriverà anche Marta Sassella con la carica di partner. Laureata in Economia, oltre che in Giurisprudenza, Sassella ha iniziato la propria carriera in BonelliErede ed è entrata in Linklaters nel 2007 dove, da ultimo, ha ricoperto la carica di counsel. In Linklaters si è occupata di operazioni di M&a, con profilo nazionale e internazionale, con particolare riferimento ad operazioni di public M&a. Con l’ingresso di Giovanni Pedersoli e Marta Sassella, lo studio conta 23 equity partner, 11 partner e, complessivamente oltre 150 professionisti suddivisi negli uffici di Milano, Torino e Roma. Il dipartimento Corporate di Linklaters, invece, continua a contare su Giorgio Fantacchiotti, Pietro Belloni e sul rainmaker Roberto Casati, entrato in qualità di partner nel marzo 2018.

Legale buono nella botte piccola?

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Venezia e Treviso, due città geograficamente vicine eppure lontane per diversi aspetti. A Venezia il turismo traina l’economia della città, dal settore commerciale al settore immobiliare. Treviso, invece, pur avendo un turismo in espansione, trova la sua fortuna nella storica e fiorente attività imprenditoriale. Allo sviluppo del tessuto imprenditoriale e alle crescenti necessità di internazionalizzazione pare però non seguire un’evoluzione aggregativa e strutturata della consulenza legale in ottica strategica e non di semplice riduzione dei costi. Il punto di forza dell’attuale panorama dei servizi legali vede i privati e la piccola media impresa, diffusissima sul territorio, trovare negli studi tradizionali composti da uno, o al massimo una decina di professionisti, la consulenza legale ideale e sartorializzata di cui necessitano. Il limite sta nell’obbligare le imprese maggiormente strutturate a rivolgersi alle sedi milanesi dei principali studi italiani al fine di ottenere una consulenza integrata. Eppure, il territorio veneto si caratterizza per essere uno dei principali poli di interesse del Paese per l’industria manufatturiera. Nell’area compresa tra Venezia e Treviso nascono alcune delle eccellenze del made in Italy relative al campo alimentare, viticolo, artigianale, automobilistico e tessile. All’imponente aumento del comparto turistico fa da contraltare il progressivo abbandono del polo petrolchimico da parte delle principali multinazionali del settore. Tuttavia, permane sul territorio un’importante realtà cantieristica quale Fincantieri. Più in generale, i professionisti locali osservano come il triveneto abbia reagito alla crisi meglio di altre realtà italiane, dato suffragato dal calo dei fallimenti delle imprese venete e il Pil regionale, che ormai dal 2017 segna dati molto positivi. Come cambiano i mandati Il mercato della consulenza legale vede la proliferazione di tanti studi di piccole dimensioni, con poche realtà — del tutto eccezionali — che superano la trentina di professionisti. L’attività degli studi legali si presta generalmente all’erogazione di servizi a favore delle persone fisiche e solo secondariamente si rivolge alle piccole e medie imprese. «Da un lato – racconta Antonio Pavan, titolare dell’omonimo studio – trattandosi di studi di piccole e medie dimensioni, vi è un’importante fidelizzazione del cliente, ma dall’altro vi è ancora un limitato orientamento all’aspetto internazionale, nonostante il mercato si stia volgendo verso quella direzione». Non mancano, tuttavia, eccezioni in entrambe le città con studi da 30 o 50 avvocati che scendono in campo per incontrare la crescente domanda di servizi legali multidisciplinari e su base internazionale. Nonostante la forte tradizione imprenditoriale del territorio, nell’ultimo decennio anche le imprese venete hanno dovuto fare i conti con la crisi economica. Le crisi di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, fortemente radicate nel territorio, hanno tanto indebolito il tessuto economico quanto minato la fiducia di imprese e famiglie. «Sotto tale profilo – spiega Massimiliano Campeis dell’omonimo studio – si registra un’accresciuta diffidenza verso il sistema bancario tradizionale, che spinge diverse famiglie ad allocare i propri risparmi presso gestori indipendenti». Di conseguenza, muta la tipologia di mandati giunti agli studi legali, che, come segnala il managing partner di Mda Alessio Vianello, hanno registrato un aumento delle ristrutturazioni e del contenzioso bancario e lavoristico, un maggior numero di incarichi relativi a operazioni di M&a per la vendita di Pmi venete a gruppi stranieri, un aumento di incarichi relativi al settore immobiliare e all’hotellerie, specialmente nella città di Venezia, da parte di gruppi stranieri. «Nell’ambito dell’edilizia urbanistica – racconta Matteo Zambelli di Zambelli Tassetto – la tipologia di mandati si è spostata dal contenzioso all’attività stragiudiziale». Questa dinamica ha aperto, specialmente a Venezia, un mercato estremamente redditizio legato all’attività di due diligence e gestione di compravendite di immobili, oltre alla contrattualistica e al contenzioso relativo ad affitti a breve termine. Inoltre, i mandati derivanti da clientela internazionale sono fortemente in aumento e si concentrano nei settori M&a, contenzioso civile, tributario e real estate. A cui si aggiunge la ripresa di iniziative per la valorizzazione del patrimonio pubblico immobiliare, come sottolinea Paolo Pettinelli, name partner dell’omonimo studio, che consente a sempre più aziende di partecipare a operazioni di partenariato pubblico-privato e a investimenti in regime di concessione, con conseguente necessità di assistenza legale in tali attività. Il cambiamento della consulenza legale si lega anche alla rivoluzione digitale che arriva a coinvolgere le Pmi del territorio. «L’introduzione di piattaforme di e-commerce, il marketing digitale e l’interazione col cliente – spiega Lucia Bressan dell’omonimo studio – hanno imposto alle aziende di ripensare la rete distributiva in ottica di multicanalità». Così aumenta la richiesta di consulenza inerente alla protezione del patrimonio aziendale in rete e nei social, senza dimenticare il grande impatto della normativa sulla protezione dei dati personali. Sempre maggiore la richiesta di consulenza legale strategica nelle attività che prevedono l’inserimento della robotica, quali la proprietà intellettuale e la tutela dei brevetti, software e intelligenza artificiale, protezione dei dati e responsabilità civile. Infine, anche qui diventa ormai cruciale il tema della cybersecurity, così come l’intelligence ai fini della protezione del know-how aziendale. E vi è chi, come Paolo Trevisanato di Andersen, scommette che la digitalizzazione dei processi rappresenti una delle più importanti leve di business del prossimo futuro anche per il Triveneto. «In quest’ottica – spiega Trevisanato – l’esperienza dei professionisti dello studio è attualmente oggetto di accordi con partner in ambito It al fine di potersi adeguatamente affacciare al mercato dell’innovazione attraverso prodotti dedicati all’efficientamento dei processi di natura fiscale e legale». La versione integrale dell'approfondimento è stata pubblicata su TopLegal Review di agosto-settembre ed è disponibile su E-edicola fino al 30 settembre.

Millennial: rischio abbandono per studi e professione legale

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di Marco Michael Di Palma Sembrano quasi invisibili ma rappresentano spesso la maggioranza dei professionisti all’interno dello studio. Parliamo dei Millennial, la generazione nata tra il 1981 e 1995, le cui aspettative sono state sondate dal Centro Studi TopLegal in questi ultimi mesi. Il disincanto che emerge per le aspettative tradite dà motivo per riflettere. Meno di un quinto degli avvocati interpellati (18%) ha come attesa quella di restare nello studio attuale fra cinque anni. La medesima percentuale prevede invece di cambiare studio, mentre il 29% pensa addirittura di abbandonare la professione legale. Complessivamente, oltre la metà del campione (54%) immagina di lasciare l’attuale studio fra cinque anni. Se incrociamo questi dati con le evidenze emerse da una seconda indagine del Centro Studi TopLegal sulle remunerazioni, vediamo che lo scenario per i giovani professionisti diventa ancora più fosco. I dati raccolti ci indicano che i compensi dei collaboratori sono rimasti inferiori (e in certi casi molto inferiori) ai livelli pre crisi. Questo in un contesto in cui quasi tutti gli studi hanno già scelto di allungare il percorso di carriera allontanando di diversi anni la possibilità di accedere all’equity. E se questo non bastasse, la precarietà di cui si lamentano già i Millennial potrebbe aumentare notevolmente (il 55% del campione cita l’insicurezza come il maggiore fattore negativo sul livello di soddisfazione). L’imporsi dell’intelligenza artificiale (Ai) negli studi legali porterà a un ridimensionamento delle compagini con una stretta notevole sui neoprofessionisti. Come spieghiamo nella nostra analisi pubblicata su TopLegal Review (prossimo numero di ottobre/novembre), gli osservatori prevedono un accorciamento della leva che porterà a un ulteriore sbilanciamento del potere economico a favore dei soci. Questi problemi, tuttavia, non riguardano solo i Millennial ma tirano in ballo anche gli studi. L’Ai rimane un fenomeno dal radicamento incerto in Italia. Nel frattempo serve una forza lavoro perché la classica struttura piramidale possa reggere. Eppure il bacino dei giovani talenti si sta prosciugando (le iscrizioni a giurisprudenza sono crollate del 38% nell’ultimo decennio). Visto che i Millennial sono già ben insediati negli studi, gestire questa generazione di avvocati rappresenta la vera sfida attuale per gli studi legali. Oggi, convivono in studio fino a tre generazioni di professionisti ma i rapporti di potere stanno cambiando. Mentre la generazione di rainmaker e di soci che si sono costruiti una fitta rete di relazioni si sta pian piano ritirando, i Millennial continuano a riempire i ranghi degli associate e iniziano a entrare nelle fila dei soci. Si potrebbe prospettare che fra 5-10 anni ci sarà un vuoto di leadership che la generazione X (coloro nati all'incirca tra il 1960 e il 1980) da sola non potrà colmare. Occorre quindi sin da ora far entrare i Millennial nella gestione dello studio e nello sviluppo delle attività. Ma conciliare le aspirazioni e le prospettive della nuova generazione con le logiche dell’insegna tradizionale richiede la quadratura del cerchio. Il motivo è semplice: i Millennial sono portatori di una nuova cultura che mal si sposa con il modello di studio legale e persino con una certa concezione di professione che finora ha fatto da punto di riferimento. Per molti ventenni e trentenni raggiungere la partnership appare un traguardo che somiglia sempre di più a un miraggio. Non è più il Santo Graal. Né viene considerata attraente una vita trascorsa inchiodati in un ambiente d’ufficio a fatturare il numero di ore più alto possibile a vantaggio dei proprio capo. Per i Millennial la vita è fatta di interrelazioni e interdipendenze che non consentono al singolo aspetto di predominare. Si rivendica un rapporto più ottimale tra vita professionale e vita privata, con la priorità ai modelli di lavoro flessibili. Anche perché l’epoca del nucleo monoreddito fatto di casalinghe e madri che accudiscono i figli – presupposto economico e sociologico su cui reggeva la vecchia concezione di impegno professionale – è ormai un ricordo lontano. Cosa significa? Si mette in discussione il principio cardine della professione intesa come vocazione e piena realizzazione di sé. Stando a tutti i barometri di opinione, i Millennial semplicemente non si identificano col lavoro, per cui rifiutano di anteporre la vita professionale a quella vita privata. Si lavora per vivere e non si vive per il lavoro. Gli avvocati non si discostano da questo comune sentire. Appassiona poco lo stile lavorativo tramandato dal XXesimo secolo con il professionista che rimane alla scrivania a lavorare fino a notte così come è poco attraente l’individualismo e la competitività esasperata fra colleghi. L’avversione per gli ambienti di lavoro troppo competitivi – citato dal 42% dei rispondenti al nostro sondaggio tra i fattori negativi che incidono sull’appagamento personale — mette in luce i controvalori cari ai Millennial, quelli della collaborazione, della condivisione e della proprietà condivisa. Molti provano sconcerto o risentimento verso queste trasformazioni e vorrebbero combatterle. Invece di voler cambiare la testa a un’intera generazione, avrebbe più senso capire come collaborarci.

Contenziosi (26 settembre 2019)

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Dla Piper vince con Elantas al tribunale di Ancona Dla Piper ha difeso Elantas, società attiva nella produzione di materiali isolanti per l'industria elettrotecnica impiegati in motori elettrici, automobili, televisori, generatori eolici e computer, in un contenzioso relativo alle violazioni di segreti commerciali da parte di un ex dipendente. Nel procedimento di primo grado Elantas è stata rappresentata da Dla Piper con il partner Roberto Valenti, la lawyer Laura Gastaldi, Fulvia Cosattini e Micaela Jerusalmi, coadiuvati da Andrea Molinelli di Ancona e Alessandro Luzi di Ascoli Piceno. Il tribunale di Ancona - sezione specializzata in materia di impresa ha infatti condannato l'ex amministratore delegato della società al risarcimento di 4,5 milioni di euro in relazione alla riproduzione e all’utilizzo non autorizzato di segreti commerciali dopo la cessazione del rapporto di lavoro e di collaborazione con l'azienda. La decisione è stata appellata avanti la Corte d'Appello di Ancona. Nella decisione un particolare rilievo va attribuito al fatto che, sulla base del valore di bilancio del patrimonio informativo sopra indicato, il danno per la società è stato stimato applicando il criterio della royalty "teoriche" che sarebbero state richieste dall'azienda per concedere a terzi l'utilizzo dei segreti industriali, a prescindere dall’effettivo utilizzo che dei documenti è stato fatto dall’ex dipendente dopo la cessazione del rapporto di lavoro. Pirola Pennuto Zei vince con Tecnoparco Valbasento in Cassazione Pirola Pennuto Zei, con il partner Tonio Di Iacovo, ha assistito Tecnoparco Valbasento contro l’agenzia delle dogane e dei Monopoli innanzi alla corte di Cassazione. La suprema corte, in accoglimento del ricorso proposto da Pirola Pennuto Zei, ha riconosciuto che il diritto al rimborso della c.d. ecotassa (la quale ha natura di accise e imposta al consumo), derivante da eccedenza d'imposta versata secondo le modalità previste dalla disciplina applicabile, non è soggetto alla previa comunicazione all’Agenzia delle Entrate, prevista a pena di inammissibilità dall’art. 29, comma 4, L. 428/1990 nel diverso caso di pagamento di tributi riconosciuti indebiti perché incompatibili con norme comunitarie. Cassata la sentenza impugnata e accolto l’originario ricorso della contribuente, non rimane all’agenzia delle dogane che provvedere al relativo rimborso in favore della società contribuente.

Tmt (26 settembre 2019)

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BonelliErede con Groupama e G-Evolution nella collaborazione con Ibm Il focus team innovazione e trasformazione digitale di BonelliErede ha assistito Groupama e G-Evolution, società di servizi telematici che opera sul mercato B2b e B2c, partecipata al 100% da Groupama Assicurazioni, nell’avvio di una collaborazione con Ibm per lo sviluppo di una piattaforma di raccolta e analisi dei dati. BonelliErede ha assistito Groupama e G-Evolution con un team composto dai partner Tommaso Faelli e Alessandro Musella, rispettivamente leader e membro del focus team innovazione e trasformazione digitale, e da Luca Rapetti, senior associate nonché membro del medesimo focus team. La cooperazione tra le aziende unisce il know-how di G-Evolution e le principali competenze di Ibm per la trasformazione strategica delle imprese attraverso le tecnologie più innovative. Mjh Alma nel lancio della carta Sisalpay Mjh Alma con il founding partner Marco Zechini, il senior associate Luca Benvenuto e l’associate Virgilio Sollima, ha assistito Sisal Group nell’operazione di lancio della carta SisalPay, emessa da Wirecard Card Solutions, istituto di moneta elettronica autorizzato e vigilato dalla Financial Conduct Authority e principal member di Mastercard e Visa Europa. L’assistenza ha avuto ad oggetto tutti i profili di natura corporate e regulatory, inclusa la redazione e la negoziazione di un memorandum of understanding e del card programme agreement, teso a disciplinare i rapporti tra le parti (inclusi gli aspetti afferenti alla disciplina privacy e antiriciclaggio) nonché gli obblighi nei confronti dei circuiti di pagamento, la strutturazione del processo di acquisizione della clientela, la predisposizione della documentazione pre-contrattuale e contrattuale riferita allo strumento di pagamento, la costituzione e lo sviluppo del punto di contatto centrale per l’Imel comunitario. Lucchetti-LawCrossBorder con bdSound Lucchetti-LawCrossBorder, con Stefania Lucchetti, ha assistito la società bdSound, creatrice di soluzioni di audio e speech processing per diverse piattaforme e sistemi operativi, nella redazione e negoziazione di un contratto a lungo termine con un primario gruppo giapponese nel settore automotive. bdSound opera prevalentemente nei settori telecomunicazioni, audio professionale, automation di case e edifici, trasporti e VoIp.

Real estate (26 settembre 2019)

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Fonciere Siscare investe in Italia, gli advisor Tonucci, con Andrea Marchetti, Marco Monaco Sorge e Francesco Angelini, ha assistito il gruppo francese Foncière Siscare nell’operazione di acquisto di un complesso immobiliare in Italia operante come Residenza Sanitaria Assistita. La proprietà immobiliare, di oltre 13mila mq e con oltre 200 posti letto è sita nel comune di Soresina, è stata venduta da Fidesimm ed è affidata in gestione al gruppo Gheron. Fidesimm e Gheron sono stati assistiti nell’operazione da Cartwirght-Pescatore, con Giacomo Pescatore ed Eleonora Giacometti e, per i profili fiscali, da Carlo Alfonso Lovato di Aicardi. Advisor dell’operazione sono stati Mozaïc Asset Management per la parte acquirente e Miel Capital per la parte venditrice. Per Foncière Siscare, operatore nel settore immobiliare dedicato all’assistenza socio sanitaria assistenziale, è la prima operazione sul mercato italiano. Fidesimm è una società specializzata nella gestione di beni immobiliari a reddito. Il gruppo Gheron è operatore italiano nel settore socio sanitario assistenziale con la gestione di una pluralità di strutture complesse in tutto il nord Italia. Eversheds Sutherland con Safestay per una struttura ricettiva Eversheds Sutherland, con un team guidato dai partner Riccardo Bianchini Riccardi e Giulia Bramanti, il senior associate Alessandro Monti e il principal associate Gianluca Nemec, che si è occupato degli aspetti fiscali, ha assistito Safestay, società quotata su London Stock Exchange (Aim) proprietaria ed esercente di una catena internazionale di contemporary premium hostels, nella sottoscrizione dell’accordo di joint venture con Eos Sicav per la realizzazione e successiva gestione di una nuova struttura ricettiva. Il premium hotel conterà 660 posti letto e sarà ubicata in un’area strategica alle porte del centro storico di Venezia. L’inizio dei lavori è previsto nel 2020.

Proprietà intellettuale (26 settembre 2019)

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Massimiani all’Euipo in difesa del marchio Pilloni Polini Group Italia, rappresentata da Giambrocono e seguita da Alberto Brambilla, aveva fatto ricorso all’Ufficio europeo per chiedere l’annullamento per invalidità del marchio “Pillone” delle società Berebene e Silvio Carta, rappresentate in giudizio da Andrea Massimiani dell’omonimo studio legale. La società opponente rilevava la somiglianza visiva e fonetica tra i marchi e il possibile rischio di confusione per il pubblico. L’Ufficio, pur rilevando che entrambi i marchi condividessero alcune lettere, ha accolto i rilievi difensivi di Andrea Massimiani e rigettato nel merito la richiesta di annullamento del marchio “Pilloni”, per differenze visive e concettuali tra i marchi, oltreché per assenza di alcun rischio di confusione nel mercato di riferimento (Italia). Entrambe le società operano nel settore beverage, e il marchio Pilloni contraddistingue una linea di prodotti di alta gamma, tra cui rientrano gin, vermouth e mirto, realizzati con prodotti tipici della regione Sardegna e con metodi di distillazione ultra premium.

Energy (26 settembre 2019)

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Rödl e Grimaldi nella cessione impianti di TerniEnergia a Italia T1 Roncolo Rödl e Grimaldi hanno assistito rispettivamente Italia T1 Roncolo, in partnership con lo sponsor Lcf Alliance, e TerniEnergia nella sottoscrizione della prima tranche del closing per la cessione di 11 impianti fotovoltaici per un prezzo di 10,3 milioni di euro da parte di Terni Energia. TerniEnergia, smart company quotata sul Mta di Borsa Italiana e parte del gruppo Italeaf, e Italia T1 Roncolo, piattaforma di aggregazione di impianti fotovoltaici in Italia, in partnership con lo sponsor Lcf Alliance, hanno un accordo, siglato nel maggio scorso, che prevede la cessione da parte di TerniEnergia, anche per il tramite di alcune società controllate e Spv, di un totale di 22 impianti fotovoltaici in Italia di potenza complessiva installata pari a 19,3 Mw. Italia T1 Roncolo è stata assistita dal team energy di Rödl, coordinato dal partner Roberto Pera e composto da Carlo Spampinato, che si è occupato del coordinamento tra i team, e Rosa Ciamillo (legale/amministrativo), Barbara Matéos Frübeck e Silvia Batello (corporate), Emanuele Spagnoletti Zeuli, Mirko Meuti, Sonia Perone, Paolo Zani e Claudio Finanze (tax e tax due diligence), Thomas Giuliani e Simone Faustini (financial). Grimaldi ha assistito TerniEnergia con il partner Annalisa Pescatori. Orrick con Kgal per un long-term Ppa con Dxt Orrick ha assistito Kgal, Ipp e asset manager tedesco specializzato in investimenti a lungo termine nei settori dell’energia e delle infrastrutture, nella predisposizione e negoziazione di un Ppa di lunga durata sottoscritto con Dxt, trader in Italia con 3500Mw di potenza rinnovabile gestita, in relazione all’energia elettrica che sarà prodotta da un impianto fotovoltaico in regime di “market parity” avente una potenza complessiva di circa 53Mw in corso di realizzazione in Sardegna. Orrick ha altresì fornito la propria assistenza in relazione alla predisposizione e negoziazione del complesso set contrattuale relativo agli ulteriori project contract, tra cui il contratto di Epcm (engineering, procurement, construction and management), il contratto di fornitura dei moduli, il contratto di fornitura degli inverter, il contratto di fornitura dei trackers, il contratto di realizzazione della rete e il contratto di connessione alla rete. Il team di Orrick è stato guidato da Carlo Montella, partner e global deputy business unit leader del dipartimento energy & infrastructure della firm, e composto dagli of counsel Andrea Gentili e Maria Teresa Solaro e dal managing associate Marcello Montresor, che hanno curato la predisposizione e negoziazione del Ppa e degli ulteriori contratti di progetto. Orrick ha affiancato un team interno di Kgal dedicato all’operazione e coordinato da Katrin Werner, Lukas Kreuder e Fabio Garcia. Dxt ha agito con un team interno guidato da Oliver Ciancio e Silvia Barenghi.

Crisi e ristrutturazioni (26 settembre 2019)

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Gli studi nella ristrutturazione del debito del gruppo Abate Pirola Pennuto Zei e Pirola Corporate Finance hanno assistito Roberto Abate, realtà operante nel settore della grande distribuzione organizzata, nell’ottenimento del decreto di omologa dell’accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis L.F. da parte del tribunale di Catania. La consulenza legale alle banche finanziatrici è stata fornita da Giovanardi Pototschnig. Il gruppo catanese alcune settimane fa aveva depositato in tribunale e iscritto presso il competente registro delle imprese il piano di ristrutturazione accompagnato da una elevatissima quantità di accordi sottoscritti con i propri creditori, con una percentuale di aderenti di circa il 90% (superiore al 60% previsto dalla normativa). Pirola Pennuto Zei, con il partner Marcello Romano, l’associato ordinario Giuseppe Tarantino e la consulente senior Anna Chiara Landolfi, si è occupato della consulenza legale e contrattuale relativa ad alcune operazioni di cessione e affitto di immobili e rami d’azienda e del perfezionamento della transazione fiscale con l’agenzia delle entrate. La consulenza legale alle banche finanziatrici è stata fornita da Giovanardi Pototschnig, con i partner Carlo Alberto Giovanardi e Cristiano Ruspi, mentre la consulenza legale generale alla società da Adolfo Landi e Aurelio Mirone, che hanno anche seguito la relazione con gli organi della procedura. Pirola Corporate Finance ha agito in qualità di advisor finanziario di Roberto Abate predisponendo il piano industriale di medio periodo e la manovra finanziaria, coordinando tutto il processo di ristrutturazione e gestendo la negoziazione con le principali categorie di creditori (tra cui le banche e gli altri istituti finanziari), oltre ad aver assistito la società nella dismissione di buona parte della rete vendita ad altre catene distributive. Per Pirola Corporate Finance ha operato un team coordinato dal partner Ludovico Mantovani e gestito dai senior manager e responsabili operativi Edoardo Agnello e Paolo Tramoni, a loro volta coadiuvati dalla senior manager Paola Montrucchio e dagli analyst Elena Zanetti, Riccardo Pagani e Francesca Buccolieri. Paolo Gattafoni, manager con esperienza nel settore della grande distribuzione, ha affiancato la famiglia Abate e Pirola Corporate Finance nelle decisioni strategiche e nella gestione delle trattative con i fornitori. L’ammontare complessivo del debito ristrutturato supera i 150 milioni di euro.

Sport (26 settembre 2019)

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Tonucci con Mkers per l’ingresso nel capitale di De Rossi e Florenzi Tonucci, con il team composto da Gianluca Cambareri, Helene Thibault e Giuseppe Santarelli, ha assistito Mkers, primario operatore nel settore dei videogiochi competitivi (eSports), nella negoziazione degli accordi che hanno visto l’ingresso nel capitale della società dei calciatori Daniele De Rossi e Alessandro Florenzi nonché della società Boost Heroes.

Finanza (26 settembre 2019)

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Clifford Chance e Grimaldi nel finanziamento a Gas Plus Gas Plus, assistita da Grimaldi, ha concluso con Banca Imi e Banco Bpm, in qualità di banche finanziatrici, assistite da Clifford Chance, il processo di revisione del proprio indebitamento finanziario a medio lungo termine in essere, modificandone l’ammontare, la durata ed il periodo di disponibilità alla luce soprattutto della mutata tempistica degli investimenti del gruppo. Grimaldi ha affiancato Gas Plus con il partner Roberto de Nardis e l’associate Gian Filippo Bendandi. Clifford Chance ha assistito le banche finanziatrici con un team guidato dal partner Ferdinando Poscio coadiuvato dal senior associate Luca Maria Chieffo. In particolare, è stata concessa una prima linea a medio lungo termine dell’importo di 52 milioni di euro a supporto, fra l'altro, del rifinanziamento di alcune linee di credito in essere e una seconda linea a medio lungo termine dell’importo di 55 milioni di euro destinata a finanziare gli investimenti del gruppo. Gli studi nell’operazione di senior financing da illimity Bank a Cerberus Greenberg Traurig Santa Maria e Legance hanno assistito rispettivamente Cerberus Capital Management e illimity Bank, nell’operazione di senior financing nell'ambito dell’acquisizione di un portafoglio crediti Utp. Il team di Greenberg Traurig Santa Maria è stato composto da Corrado Angelelli, Davide Bonsi e Giulia Romanò. Il team di Legance è stato guidato da Andrea Giannelli insieme a Vittorio Pozzi e Giorgia Foddis. Nell’ambito di una struttura di cartolarizzazione illimity Bank ha sottoscritto titoli senior per circa 110 milioni di euro, garantiti da un portafoglio crediti di circa 455 milioni di euro, ceduto da Banca Monte dei Paschi di Siena.

Corporate/M&a (26 settembre 2019)

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K&L Gates con II-VI nell’acquisizione di Finisar per 3,2mld di dollari K&L Gates ha assistito II-VI nell’acquisizione di Finisar per un valore di circa 3,2 miliardi di dollari. II-VI è stata assistita in relazione agli aspetti di merger control dal team antitrust, competition & trade regulation di K&L Gates composto da Francesco Carloni (partner – Bruxelles e Milano) per le notifiche internazionali ad eccezione degli Stati Uniti, Allen R. Bachman (partner – Washington) e Lauren Norris Donahue (partner – Chicago) per la notifica dinanzi alle autorità statunitensi, Annette Mutschler-Siebert (partner - Berlino), Amigo Xie (partner - Hong Kong), Marion Baumann (counsel - Berlino), Alessandro Di Mario (associate – Bruxelles e Milano), Nicolas Hipp (associate - Bruxelles), Michal Kocon (associate - Londra), Helene Gerhardt (associate - Berlino). L’operazione è stata annunciata il 9 novembre del 2018 ed è stata conclusa formalmente il 24 settembre 2019, quando le parti hanno proceduto al closing dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie a livello globale. Gop con Meti Holding nell’acquisizione di Vda Holding Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito il fondo lussemburghese Meti Holding nell’operazione di acquisizione di una partecipazione di maggioranza in Vda Holding, che controlla società operanti nel settore dello smart building in Italia, Medio Oriente, Sud Est Asia e nel Regno Unito. Il fondo Meti è stato assistito dal partner Raimondo Premonte e dal managing associate Donato Romano, del team corporate e M&a di Gop Londra. L’operazione è stata attuata tramite la sottoscrizione di un accordo quadro tra Meti Holding ed i soci di maggioranza della società target, che prevedeva, tra le altre cose, l’impegno del fondo Meti a sottoscrivere un aumento di capitale nella stessa Vda Holding. Avvecomm con Acquera Yachting nell'acquisizione di Evolution Yacht Agents Acquera Yachting ha acquisito la spagnola Evolution Yacht Agents. Nell’acquisizione, Acquera Yachting è stata assistita da Andrea Minozzi e Silvia Moro, rispettivamente socio fondatore e associate di Avvecomm, e da Nicola Parolin, commercialista e consulente aziendale fondatore di S&p Advisory di Monaco. I fondatori di Evolution Yacht Agents, Beatriz Alonso e Belen Martin, diventeranno entrambi azionisti del gruppo Acquera. Beatriz Alonso continuerà inoltre ad essere amministratrice delegata della branch spagnola. Pavia e Ansaldo con Croma Pharma nell’acquisizione di Orlicom Croma Pharma con sede a Leobendorf, Austria, ha acquisito Orlicom di Milano. Croma Pharma è attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti farmaceutici e dispositivi nel settore medico/cosmetico. Pavia e Ansaldo ha assistito Croma Pharma con un team composto dal partner Sven von Mensenkampff e dall’associate Valeria Benasciutti per i profili di M&a e dal partner Valentina Simonelli per gli aspetti di diritto del lavoro. Orlicom è il distributore dei prodotti di Croma Pharma in Italia. Deloitte Legal e Rsm nella cessione di Tozzi Electrical Equipment Rsm Studio Palea Lauri Gerla e Deloitte Legal sono gli advisor dell'acquisizione da parte degli americani di G&w di un ramo di azienda di Tozzi Electrical Equipment, società del gruppo Tozzi Holding di Ravenna. Rsm ha lavorato con il team guidato da Marco Carlizzi, coadiuvato da Emidio Tedeschini e Francesca Salvatore. Deloitte Legal, invece, ha lavorato con un team formato da Massimo Zamorani, Andrea Martellacci, Sergey Orlov, Niccolò Giusti e Pietro Venerando. Il ramo d'azienda ha ad oggetto l'attività di progettazione e produzione di impianti elettrici industriali, di impianti di strumentazione industriale e di quadri elettrici di bassa e media tensione. Il marchio Giannico passa a L’Autre Chose, gli studi in campo Greco Vitali, con il socio Matteo Ludovico Vitali e l’associate Matteo Miramondi, ha assistito lo stilista Nicolò Beretta nell’operazione di trasferimento della maggioranza del capitale sociale di Adn, società dal medesimo fondata e proprietaria del marchio di calzature di lusso “Giannico”, a favore di L’Autre Chose. Quest’ultima è stata assistita da Di Gravio, con Massimo Tesei e Carlo Mecella, che hanno assistito il fondo fin dall’iniziale ingresso nel capitale di L’Autre Chose, e l’associate Sara Massaro. Il socio di minoranza di Adn è stato assistito da Bran di Trieste, con Massimo Simeon. Carnelutti con Deus Technology negli accordi con Engineering Carnelutti, con un team guidato dal partner Matteo Bazzani, ha assistito i soci di Deus Technology, società operante nel mercato italiano del fintech applicato al wealth management, nella cessione del 100% del capitale sociale di Deus Technology a Engineering Ingegneria Informatica. Villa Roveda con Mega Holding per la ricapitalizzazione di Chef in Camicia Villa Roveda ha assistito gli imprenditori guidati dalla società di investimento Mega Holding nella due diligence fiscale, legale e giuslavoristica propedeutica all’aumento di capitale da 1,2 milioni di euro di Chef in Camicia, startup digitale nata nel 2015. Villa Roveda ha prestato consulenza per tutti gli aspetti fiscali, con il managing partner Emiliano Villa e l’associate Vanessa Memelli, e legali, con la founding partner Angela Roveda e le associate Velia Gallo e Alessandra Bissi, mentre le implicazioni giuslavoristiche sono state seguite dalle associate Francesca Mengotti e Roberta Rosafio. Kpmg con Interpump nell’acquisizione di Reggiana Riduttori Kpmg ha assistito Interpump – società quotata al mercato regolamentato di Borsa Italiana – nella sottoscrizione di un accordo vincolante avente ad oggetto l’acquisizione dell’intero capitale di Reggiana Riduttori – società attiva nella progettazione e costruzione di sistemi per la trasmissione di potenza. Kpmg ha operato con un team guidato da Pierluigi Laghezza, il quale è stato coadiuvato da Marco Simion. Il venditore è stato assistito per gli aspetti legali da Nevoni con Roberto Nevoni e per gli aspetti finanziari da Bogoni di Padova e da Corrado Ruspaggiari. L’accordo sottoscritto dalle parti prevede che al closing – subordinato all’esito positivo delle procedure di due diligence – Interpump ceda n. 3.800.000 azioni ordinarie prelevate dal portafoglio di azioni proprie, oltre ad un conguaglio da calcolarsi facendo riferimento all’enterprise value concordato di 125 milioni di euro. L’accordo prevede altresì che l’Ing. Albarelli (socio di riferimento della target) continui a ricoprire la carica di presidente e Ad di Reggiana Riduttori, contribuendo così attivamente allo sviluppo del business. Chiomenti e Lms nell’acquisizione di Safim da parte di Kps e DexKo Chiomenti ha assistito il fondo americano di private equity Kps nell’acquisizione, tramite la controllata industriale multinazionale DexKo Global, del 100% del capitale di Safim da Ambienta e dalla famiglia Mamei. L’acquirente è stato assistito da Chiomenti con un team composto dal partner Massimiliano Nitti con i senior associate Giulia Baldi e Tommaso Pace per gli aspetti corporate e dal partner Marco Paruzzolo per gli aspetti finance. Ambienta è stata assistita da Lms con un team composto da Fabio Coppola, Gaia Guizzetti, Beatrice Magotti e Taila Centrella. DexKo Global è una società operante nella produzione di telai motorizzati, chassis e altri componenti ingegnerizzati per rimorchi mentre Safim è il produttore leader di componenti critici che massimizzano sicurezza ed efficienza energetica nel funzionamento dei circuiti idraulici a bordo di mezzi pesanti off-highway e rimorchi.

Nomine di professionisti (26 settembre 2019)

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IN EVIDENZA Pedersoli torna in Pedersoli Pedersoli annuncia un doppio ingresso. Giovanni Pedersoli, il più giovane tra i figli del fondatore dell'omonimo studio, torna nell'insegna con il ruolo di equity partner. Già equity partner dello studio, nel 2007 era passato in Linklaters, con lo scopo di costruire il corporate del magic circle. Con lui, che si unirà ufficialmente in studio il prossimo novembre, arriverà anche Marta Sassella con la carica di partner. Con l’ingresso di Giovanni Pedersoli e Marta Sassella, lo studio conta 23 equity partner, 11 partner e, complessivamente oltre 150 professionisti suddivisi negli uffici di Milano, Torino e Roma. Macchi di Cellere Gangemi rafforza l’investment arbitration con Anna De Luca Macchi di Cellere Gangemi accresce il team di investment arbitration con l’arrivo di Anna De Luca, conciliatore all’Icsid, arbitro presso la International Arbitration Court di Bucarest e membro dell’Energy Community Panel of Mediators. De Luca opererà in qualità di of counsel in team con Claudio Visco, Silvia Lazzeretti e Monique Sasson, già operativi nella practice arbitrato internazionale. De Luca opera nel settore degli arbitrati sugli investimenti esteri dal 2007 e ha svolto in passato l'attività di difensore per gli investitori ricorrenti nell’arbitrato Icsid Marco and Stefano Gavazzi vs. Romania. Dwf, Pasculli head del dipartimento di restructuring & insolvency Dwf ha annunciato l'ingresso di Matteo Pasculli in qualità di counsel e head del dipartimento di restructuring & insolvency. Pasculli, specializzato in diritto fallimentare, ha lavorato in Lombardi Molinari Segni e precedentemente, per otto anni, con Angelo Castagnola, professore ordinario di diritto fallimentare nell'Università degli Studi di Milano, con il quale ha aperto lo studio legale Castagnola Orrù Vismara. Nella sua carriera, il professionista ha assistito istituti di credito, organi di procedure concorsuali, imprese e fondi di investimento, nell’ambito di procedure concorsuali e situazioni di crisi, maturando altresì esperienza nel settore del contenzioso e dell’arbitrato sia nazionale, sia internazionale, in particolare in ambito bancario, finanziario e fallimentare. LE ALTRE NOTIZIE DELLA SETTIMANA Tre nuovi professionisti per Belvedere Inzaghi Belvedere Inzaghi – Bip annuncia l’ingresso nel proprio team di tre nuovi professionisti: Giuseppe Gagliardo, senior associate, Luciano Niedda associate, e Giuseppe Sapienza, associate. Gagliardo svolge da sempre la sua attività professionale nell’area del diritto amministrativo, con un focus specifico in urbanistica, edilizia, contratti pubblici e opere pubbliche nonché in diritto dell’ambiente e ha iniziato il suo percorso professionale a Milano, presso lo studio Bonatti. Ha poi collaborato con la direzione amministrativa dell’Ats di Milano e, da ultimo, con la direzione urbanistica del Comune di Milano. Niedda si occupa di diritto amministrativo e, in particolare, di tematiche riguardanti l’urbanistica, l’edilizia, l’ambiente, il commercio e i contratti pubblici e presta assistenza, giudiziale e stragiudiziale, a privati e pubbliche amministrazioni. Prima di entrare a far parte di Belvedere Inzaghi, ha collaborato con lo studio di Marco Sica dove si è occupato principalmente di contenzioso amministrativo nei settori dell’edilizia, dell’urbanistica, delle espropriazioni, dell’ambiente e del commercio. Ha maturato esperienza nel contenzioso tributario in casi correlati al diritto amministrativo. Sapienza, ha consolidato le proprie competenze in diritto amministrativo occupandosi in particolare di contratti pubblici di opere, servizi e forniture, urbanistica ed edilizia. Prima di entrare in Belvedere Inzaghi, ha collaborato con studi legali specializzati in diritto amministrativo con sede a Roma e a Milano e ha maturato esperienza nell'ambito delle telecomunicazioni. Presta inoltre assistenza giudiziale nei procedimenti di responsabilità innanzi alla Corte dei Conti. Tonucci con Aniasa nel nuovo codice per i Sic Il garante per la privacy, di intesa con le associazioni rappresentative di settore, ha dato il via libera lo scorso 19 settembre alle nuove regole per i sistemi di informazione creditizia nella digital economy, approvando l’atteso codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti. Tra le principali novità, a cui Tonucci ha lavorato con Alessandro Del Ninno, esperto in privacy, e Giorgio Altieri, esperto in compliance, in rappresentanza della associazione nazionale industria dell'autonoleggio e servizi automobilistici (Aniasa), vi è l’estensione delle nuove regole per l’analisi del rischio creditizio anche al settore del noleggio a lungo termine e del leasing operativo. Al fine di favorire il corretto funzionamento dei mercati interessati (finanziario, creditizio, delle utilities ed automotive) i dati censiti potranno essere trattati senza il consenso degli interessati, sulla base del cosiddetto legittimo interesse delle società partecipanti ai Sic (Sistemi di informazioni creditizie), garantendo però elevata protezione dei dati e dei diritti previsti dal Regolamento europeo 679/2016 in materia di protezione dei dati. Gli aderenti al nuovo Codice di condotta si sono impegnati a rispettarne già da ora le regole e i principi, anche se il testo diverrà pienamente efficace solo al completamento della fase di accreditamento dell’organismo di monitoraggio da parte del Garante presso il Comitato per la protezione dei Dati Personali, ente che riunisce le Autorità di protezione dati dell’Ue (Edpb). Jenny.Avvocati per l’accreditamento di Oliver James Associates come società di recruitment Jenny.Avvocati, con un team formato dal partner Matteo Di Francesco e dall’associate Luca Cairoli, ha assistito Oliver James Associates, società internazionale operante nel recruitment per i settori dei servizi finanziari e professionali con 12 sedi presenti in tutto il mondo, nella procedura per l’ottenimento dell’autorizzazione a tempo indeterminato allo svolgimento dell’attività di ricerca e selezione del personale nel territorio italiano. Rödl con Asst Niguarda nel project finance Claudio Finanze, associate partner dello studio Rödl, ha ottenuto il parere positivo dell’agenzia delle entrate sul trattamento Iva del canone di disponibilità che viene corrisposto durante l’intera durata della concessione. Tale risposta permette di far chiarezza sulla base imponibile del canone di disponibilità su cui applicare l’Iva agevolata al 10%. Il 23 luglio, in seguito a specifico interpello, la direzione centrale dell’agenzia delle entrate ha infatti confermato la correttezza dell’interpretazione proposta da Claudio Finanze, che si aggiunge alla precedente risposta, consentendo così di far chiarezza sui temi fiscali che riguardano “Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda” nel project finance.

Francesca Pedretti nuova salary partner in Delfino Willkie Farr & Gallagher

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Delfino Willkie Farr & Gallagher annuncia la nomina di Francesca Pedretti a salary partner. Pedretti è specializzata nel contenzioso civile e commerciale, rappresenta e assiste società italiane e straniere in procedimenti ordinari e arbitrali e ha maturato esperienza nella gestione di controversie in materia di contrattualistica commerciale e diritto societario. Entrata a far parte dello studio nel 2014 come of counsel, Pedretti è stata in precedenza responsabile del dipartimento di litigation in Ughi e Nunziante e prima ancora ha lavorato in Mondini Rusconi. Con la nomina di Pedretti il numero di soci dello studio sale a cinque.

Clessidra lancia Clessidra Restructuring Fund, studi in campo

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Pedersoli, Gatti Pavesi Bianchi e Mj Hudson Alma sono gli studi legali coinvolti nel lancio del nuovo fondo Clessidra Restructuring Fund (Crf). Pedersoli ha assistito Clessidra Sgr curando gli aspetti legali, regolamentari e fiscali dell’operazione. In particolare, l’equity partner Giovanni Bandera (in foto) ha gestito sia le questioni regolamentari, con l’associate Licia Mongiello, che quelle fiscali con la partner Daniela Caporicci, mentre con riferimento all’acquisto dei crediti ha agito un team guidato dall’equity partner Maura Magioncalda e dalla partner Alessandra de Cantellis, con l’associate Enrico Morolli. Il fondo, che ha raccolto 320 milioni di euro presso investitori istituzionali italiani, sarà guidato da Federico Ghizzoni e Giovanni Bossi e prevede due tipi di classi di quote dedicate rispettivamente alla componente crediti e alla componente nuova finanza. I crediti acquisiti dal fondo sono stati ceduti da Mps, Ubi Banca, Banco Bpm, Bnl, Bper, La Cassa di Ravenna, Banca Cremasca e Mantovana, Banco Desio, Credito Padano, Amco (ex Sga), e includono posizioni verso 14 aziende italiane. Tali aziende hanno ricavi complessivi per circa 1,4 miliardi di euro, ebitda aggregato di circa 50 milioni di euro e sono caratterizzate da fondamentali solidi e processi di rilancio industriale e finanziario che verranno supportati dal fondo. Le banche coinvolte nell’operazione sono state assistite da Gatti Pavesi Bianchi con un team guidato dall’equity partner Luca Faustini, composto da Marc-Alexandre Courtejoie, Annalisa Asaro, Cosimo Birtolo, Gabriella Abbattista e Carolina Caslini per gli aspetti legali, e da Mj Hudson Alma con un team guidato dall’equity partner Alessandro Corno, composto da Andrea Venturini, Tommaso Pepe e Federico Inzaghi per i profili regolamentari.

Sza pubblica un rapporto integrato

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Sza ha presentato il suo rapporto integrato per il 2018. Il documento di 48 pagine, diffuso alla stampa in serata, fa una rendicontazione dei percorsi di creazione di valore attraverso l’analisi del capitale finanziario, umano, intellettuale, relazionale e infrastrutturale dello studio. Il rapporto si sofferma in particolare su temi come l’innovazione e sviluppo, le competenze, il senso di appartenenza delle persone, la cura del cliente e gli impegni per la sostenibilità` ambientale. Tutte questioni che di norma non trovano sufficienti riscontri nei tradizionali strumenti di reporting, in particolare per gli studi legali che non hanno obblighi civilistici di redazione di bilancio. Tra i particolari che suscitano attenzione vi sono i dati attinenti al volume di affari nel 2018 (6 milioni di euro), il valore medio delle pratiche (300.000 euro) e il numero di clienti appartenenti allo studio (395). Un simile sforzo analitico non ha precedenti nella storia degli studi legali e conferma un cambio di passo importante per il comparto legale italiano verso una maggiore autoconsapevolezza e senso di responsabilità verso tutti gli stakeholder. In una nota stampa, i co-managing partner Marisa Meroni e Luca Guffanti (in foto) hanno commentato: «Fare impresa non riguarda solo lo stretto perimetro del profitto, gli indici finanziari non possono e non devono essere le uniche ragioni che orientano le nostre scelte».

Spizzo, head of legal di Michelin

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Emanuela Spizzo è diventata head of legal di Michelin, prendendo il posto di Massimo Vironda Gambin. La nomina è avvenuta per promozione interna. Spizzo, infatti, era entrata nel gruppo nel 2018 come legal counsel, privacy e data protection officer. Tra le precedenti esperienze si segnala quella come legal counsel e data privacy counsel in General Motors.

Goldman Sachs compra un portafoglio leasing di Ing Bank, tutti gli studi

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Ci sono Jones Day, Clifford Chance, Legance, Rccd e Gattai Minoli Agostinelli dietro l'investimento di Goldman Sachs, con l'intervento di Banca Finint e di Finint Bpo, in un portafoglio italiano di crediti originati da Ing Bank. Il portafoglio ceduto è composto da circa 4.000 posizioni per un gross book value pari a circa 1,6 miliardi di euro, riferibili a posizioni di leasing immobiliare sia performing che non-performing. Jones Day ha assistito Goldman Sachs, quale principale investitore e sottoscrittore delle note emesse dal veicolo di cartolarizzazione (senza tranching), in tutti gli aspetti legali dell’operazione inclusa la predisposizione di tutta la relativa documentazione contrattuale, con un team guidato dal partner Francesco Squerzoni (in foto), coadiuvato, per gli aspetti banking e di finanza strutturata, dal partner Vinicio Trombetti e dai senior associate Marco Frattini e Giuseppina Pagano. L’operazione ha inoltre coinvolto altri professionisti dello studio Jones Day degli uffici di Amsterdam e Londra. Clifford Chance con il partner Carlo Galli ha invece assistito Goldman Sachs con riferimento agli aspetti fiscali dell’operazione. Ing Bank è stata affiancata da Legance, con un team guidato dal senior partner Andrea Giannelli, coadiuvato per gli aspetti banking dal partner Vittorio Pozzi e dagli associate Giorgia Foddis e Giovanni Nervo. Per gli aspetti fiscali e di struttura dal partner Luca Dal Cerro e dal managing associate Riccardo Petrelli. Per quanto riguarda gli aspetti di diritto inglese e olandese, il venditore è stato assistito dallo studio Linklaters con professionisti degli uffici di Amsterdam e Londra. Rccd ha assistito Banca Finint quale co-investitore e securitisation services quale acquirente, per il tramite di una società da essa costituita e controllata (LeaseCo), dei contratti di leasing finanziario e dei beni sottostanti, nonché in qualità di master servicer, calculation agent e corporate servicer sia del veicolo di cartolarizzazione che della LeaseCo, con un team composto dal senior partner Paolo Calderaro, coadiuvato dal partner Camilla Giovannini. Sono stati inoltre coinvolti a supporto di Banca Finint, professionisti di Loyens & Loeff per gli aspetti di diritto olandese. Finint Bpo è stato assistito da Gattai Minoli Agostinelli con un team guidato dal senior partner Carla Mambretti.

Due nuovi partner per Morri Rossetti

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L’assemblea dei soci di Morri Rossetti ha deliberato la nomina di due nuovi partner: Carlo Impalà e Francesco Rubino. Carlo Impalà è il responsabile del dipartimento Tmt e data protection all’interno del quale assiste clienti, italiani e stranieri, in materia di diritto societario e corporate governance, contrattualistica commerciale, profili regolamentari applicabili ai settori industriali di riferimento, nonché predisposizione ed implementazione di modelli di compliance aziendale (soprattutto in ambito privacy e protezione dei dati personali). Prima di intraprendere la collaborazione con Morri Rossetti, Impalà ha maturato diverse esperienze professionali in primari studi internazionali, come Rödl, assistendo società e gruppi industriali operanti principalmente nei settori del digitale, delle tlc, dei media e dell’Ict, nonché in ambito sanitario e automotive. Francesco Rubino è il responsabile del dipartimento di diritto penale dell'economia e dell’impresa. Viene chiamato nella difesa giudiziale e nell’analisi degli aspetti penalistici nel contesto aziendale, tra cui quello tributario, finanziario, It e ambientale. È altresì specializzato nella predisposizione di modelli organizzativi e ha acquisito una solida esperienza quale membro di molteplici organismi di vigilanza di società nazionali e multinazionali. Contattato da TopLegal, lo studio non comunica se i professionisti entrano o meno nell'equity.

Nuovo of counsel per Infranca

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A partire dal 1° ottobre 2019, Daniele Cané (in foto) collaborerà con Infranca in qualità di of counsel. Si occuperà prevalentemente di fiscalità internazionale, pianificazione fiscale e degli aspetti tributari delle operazioni straordinarie. Canè ha conseguito il dottorato di ricerca in scienze giuridiche, curriculum di diritto tributario, presso l’università degli studi di Milano-Bicocca ed è assegnista di ricerca presso l’università degli studi di Firenze. E’ docente a contratto di diritto tributario presso l’università degli studi della Tuscia. Ha maturato esperienza professionale con primari studi legali italiani e internazionali, tra cui, da ultimo, Gianni Origoni Grippo Cappelli e Jones Day.
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