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Addio a Carlo Federico Grosso

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Viene a mancare all’età di 81 anni Carlo Federico Grosso (in foto), tra i più noti penalisti italiani. Una carriera che si è sviluppata su tre grandi direttrici: professione, politica e carriera universitaria. Come avvocato, lavora ai principali casi nazionali: è il primo difensore di Annamaria Franzoni nel processo per il delitto di Cogne, legale di parte civile nel processo per la strage della stazione di Bologna e in quello per la strage del Rapido 904. Ha tutelato la posizione di oltre 30.000 portatori di bond come parte civile nei processi per il crack Parmalat davanti ai tribunali di Parma e Milano e come parte civile ha patrocinato il comune di Milano nel processo per i derivati davanti al tribunale di Milano. Ha difeso Eni e di suoi dirigenti in numerosi processi penali, Renato Soru (imprenditore e politico) davanti al tribunale di Cagliari; Silvio Scaglia (fondatore di Fastweb) davanti al tribunale di Roma; Calogero Mannino davanti alle Sezioni unite della Cassazione e al tribunale di Palermo nel processo sulla trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra. Era legale delle testate La Repubblica e L'Espresso, del gruppo editoriale L'Espresso. In politica, ricopre la carica di vicesindaco di Torino negli anni Ottanta, di consigliere comunale del capoluogo piemontese e poi di vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. Nel 1994 è eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura, di cui diviene vicepresidente nel 1996. Nel 1962 comincia la carriera universitaria, ottenendo l'incarico dell'insegnamento di diritto penale in diverse facoltà di giurisprudenza in tutta Italia. Nel 2009 viene nominato, su indicazione dell’università di Torino, professore emerito.

Il rimbalzo delle Ipo in Europa

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L’avvio lento del mercato delle Ipo in Europa non deve far temere per il futuro. Il settore finanziario, le nuove tecnologie e il made in Italy di qualità guidano la ripresa, già visibile nel secondo trimestre. Secondo l’analisi “Ipo Watch Europe” condotta da Pwc, nel primo trimestre 2019 sono 53 le Ipo finalizzate in Europa, le quali hanno raccolto 12,1 miliardi di euro. Il dato mostra ricavi in calo del 47% rispetto al primo semestre del 2018. Gli esperti ritengono che le ragioni di questa decrescita risiedono nelle forti incertezze scaturite dalla Brexit e, in generale, a ragioni di natura macroeconomica e di rischi percepiti a livello di singolo Paese o di sistema economico nel suo complesso. Secondo Ugo Orsini (in foto a sinistra), socio del dipartimento capital markets di Linklaters, è difficile dare una lettura univoca a questi dati. Una possibile chiave interpretativa è la maggiore selettività del mercato abbinata a un rinnovato interesse degli investitori in un contesto sociopolitico ed economico caratterizzato da forte instabilità. Nella seconda parte del 2018 e all’inizio del 2019 l’attenzione si è focalizzata, a livello domestico così come internazionale, su questioni politiche e macroeconomiche. Un processo di Ipo richiede tempo e quindi è abbastanza fisiologico che ci possa essere uno scostamento temporale tra miglioramento della situazione generale ed effettivo accesso al mercato. «Per quanto attiene all’Italia – spiega Augusto Santoro (in foto a destra), partner e responsabile del dipartimento equity capital markets di Simmons & Simmons – il calo è da addebitarsi anche a un minore apporto dato dagli incentivi alle quotazioni, nonché al rischio percepito dagli investitori esteri rispetto alla nostra situazione politica». Per esempio, con riferimento alla disciplina dei Pir, si segnala un cambiamento di regime normativo meno favorevole rispetto al passato. Nonostante i dati poco incoraggianti dei primi mesi dell’anno, sia a livello italiano che europeo, il secondo trimestre del 2019 sembra decisamente più promettente. A spingere la crescita in Italia gioca un ruolo fondamentale la quotazione di aprile scorso del colosso Nexi, per un valore di oltre 2 miliardi. «In linea di principio – aggiunge Santoro di Simmons & Simmons – il secondo trimestre dell’anno rappresenta una finestra per definizione più favorevole del primo in virtù, oltre a ragioni di natura regolamentare, dell’esigenza per gli investitori di verificare che i conti delle quotande chiudano con trend positivi di crescita». Secondo il menzionato report di Pwc, il settore più dinamico nel primo semestre 2019 resta quello finanziario che registra valori per 5,2 miliardi di euro, pari al 43% della raccolta europea (di cui 4,7 miliardi raccolti solo nel secondo trimestre). Oltre a quello finanziario, i settori maggiormente dinamici sono quelli collegati alle nuove tecnologie, soprattutto di natura informatica, legati all’intelligenza artificiale o anche old economy in grado di “svecchiarsi” grazie all’apporto di nuovi ritrovati della tecnologia. Proprio il successo di Nexi, per esempio, è dovuto al fatto che si tratta di una società che ha saputo transitare dal settore puramente finanziario a quello tecnologico, che tipicamente assume valorizzazioni più alte rispetto a settori maturi. «Lusso e industria a valore aggiunto in senso ampio – aggiunge Orsini di Linklaters – sono settori dove la “qualità” e “l’italianità” si confermano un valore riconosciuto dagli investitori e hanno le carte in regola per distinguersi in un mercato comunque selettivo». Cosa dovremo aspettarci nel secondo semestre, dove le finestre di luglio e dicembre sono tipicamente quelle con maggiori code? Secondo Santoro, potrebbero arrivare maggiori matricole sul mercato regolamentato, che fanno sperare in un incremento dei valori complessivamente intesi. «Il prossimo semestre, quantomeno in Italia – rileva Orsini – potrebbe riservare alcune sorprese e comunque costituirà un banco di prova importante per capire le tendenze del 2020».

Real estate (25 luglio 2019)

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Gli studi nella compravendita del centro logistico Amazon a Milano Belvedere Inzaghi - Bip ha assistito The Pelikan, società del gruppo Domo Media, nella vendita a Edilizia Moderna Terza, società del gruppo Nepos, di un centro logistico nel nord di Milano locato ad Amazon City Logistica, braccio logistico del colosso di Seattle. L’acquirente ha perfezionato l’acquisto per il tramite della società di leasing Alba Leasing. Bip ha operato con un team coordinato dal co-founding partner Guido Alberto Inzaghi, con il partner Paolo Marra e Sebastiano Silvestri. La parte acquirente è stata assistita da Paolo Federico Villani, dello studio Villani. Locazione della torre di Corso Como Place, gli advisor Coima Sgr e Accenture hanno perfezionato l’accordo per la locazione della torre di Corso Como Place in Porta Nuova, che diventerà la sede corporate milanese della società di servizi. Nell’operazione Coima è stata assistita da Shearman & Sterling. L’edificio, che si estende su circa 15mila metri quadrati, rappresenta oltre il 75% della superficie in corso di sviluppo nell’isolato in fase di rigenerazione da parte di Coima, che prevede la riqualificazione di due edifici esistenti e la realizzazione di un nuovo edificio pilota realizzato con parti in legno. La locazione avrà una durata pluriennale, con consegna degli spazi prevista nel 2020. L’operazione di rigenerazione urbana prevista con Corso Como Place è sviluppata attraverso il fondo immobiliare Porta Nuova Bonnet, i cui investitori sono il fondo di sviluppo Coim Opportunity Fund II, che rappresenta il più grande fondo di investimento di rigenerazione urbana dedicato all’Italia, e la società immobiliare quotata Coima Res. De Berti Jacchia nella vendita dell'immobile di Sorgenia e Siirtec Nigi De Berti Jacchia, con il senior associate Gaspare Roma e il partner Guido Callegari, ha assistito la Algardi Immobiliare nella cessione al fondo di investimento immobiliare “Inarcassa Re - Comparto Uno”, gestito da Fabrica Sgr, dell’immobile ad uso direzionale di Milano locato a Sorgenia, società attiva nel settore energetico e a Siirtec Nigi, attiva nei processi di ingegneria per il settore petrolchimico. De Berti Jacchia ha assistito Algardi Immobiliare anche nella precedente locazione dell’immobile e nella strutturazione con un pool di banche degli strumenti di garanzia delle obbligazioni contrattuali relative. Il complesso è ubicato in posizione strategica a ridosso delle zone ex Fiera e Portello in prossimità del nuovissimo quartiere di City Life ed è composto da due corpi di fabbrica tra loro collegati, aventi una superficie complessiva di circa 8.400 mq ed un centinaio di posti auto. Prima della vendita è stato oggetto di un’integrale ristrutturazione sia delle parti comuni che degli ambienti di lavoro, con particolare attenzione alla sostenibilità energetica del fabbricato, ottenendo la classe energetica A e la certificazione Bream Very Good. Bip con Campusx per una nuova residenza universitaria a Torino Belvedere Inzaghi - Bip ha assistito Campusx – società controllata da Fattore Italia e Siram By Veolia, attiva dal 2010 nel settore dello student housing – nella negoziazione e sottoscrizione di un contratto di locazione per una nuova residenza universitaria a Torino, in Via Belfiore, di proprietà di Ream Sgr per conto del fondo immobiliare Geras 2. Bip ha operato con un team coordinato dal co-founding partner Guido Alberto Inzaghi, coadiuvato dal partner Paolo Marra e Sebastiano Silvestri, per gli aspetti contrattuali, e dal partner Simone Pisani relativamente alle tematiche amministrativistiche. Coima acquista ex sede Telecom di Via Pirelli a Milano, gli studi Coima Sgr ha perfezionato l’acquisto, da un fondo di investimento tedesco, dell’immobile ex sede Telecom di Via Pirelli 3 5a Milano. L’operazione è stata eseguita anche mediante il parziale ricorso ad un finanziamento bancario della durata di 5 anni e pari a 152 milioni di euro concesso da un pool di banche che include Unicredit, come capofila, Banca Imi, Banco Bpm e Ubi Banca, destinato sia all’acquisto sia allo sviluppo edilizio dell’immobile. L’acquisizione è stata supportata da Shearman & Sterling per la parte civilistica, Belvedere Inzaghi per la parte amministrativa, Dla Piper per il finanziamento e da Led Taxand per gli aspetti fiscali. Sponsor dell’operazione è Coima Opportunity Fund II, il fondo di cui è stato recentemente completato il periodo di raccolta di capitale con oltre 650 mln sottoscritti. Belvedere Inzaghi-Bip ha seguito gli aspetti amministrativi dell'operazione con un team coordinato dal co-founding partner Guido Alberto Inzaghi coadiuvato dall'associate Carolina Romanelli. Dla Piper ha assistito Coima per tutti gli aspetti connessi al finanziamento e alla relativa documentazione contrattuale con un team guidato dal partner Ugo Calò e composto dal lead lawyer Giampiero Priori e dalla lawyer Flavia Pertica. Shearman & Sterling ha assistito Coima con un team guidato dal counsel Emanuele Trucco e dall’associate Davide Cavazzana. Led Taxand ha assistito Coima Sgr sugli aspetti fiscali dell’acquisizione e del finanziamento con un team composto da Jean-Paul Baroni ed Euplio Iascone. Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito il pool di banche finanziatrici nell’ambito dell’operazione di finanziamento sopra descritta.

Energy (25 luglio 2019)

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Clifford Chance al fianco di Edison nell’acquisizione di Edf En Italia Clifford Chance ha prestato assistenza a Edison nell'acquisizione da Edf Renouvelables di Edf En Italia, dotata di un portafoglio di impianti alimentati da energia rinnovabile composto da 265 Mw di potenza eolica e 77 Mw di potenza fotovoltaica. Con questa operazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società lo scorso 19 giugno, Edison diventa il secondo operatore eolico in Italia e pone le basi per uno sviluppo significativo nel fotovoltaico. Il team legale di Edison è stato diretto da Laura Buzzi, coadiuvata da Laura Gonfiantini della direzione general counsel della società diretta da Piergiuseppe Biandrino. Clifford Chance ha lavorato all'operazione con un team guidato dal socio Umberto Penco Salvi, a capo del gruppo energy & infrastructure dello studio per l'Italia, coadiuvato dall’associate Vittorio Novelli e da Michele Bernardi. L’operazione si inquadra infatti nell’ambito dell’orientamento strategico delineato da Edison negli ultimi anni di qualificarsi come società “low carbon”, perseguendo un modello di sviluppo sostenibile indirizzato alle tematiche di natura ambientale. L’operazione è coerente con una delle principali direttrici del piano di sviluppo a medio e lungo termine di Edison che prevede una crescita nel settore della generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, segmento in cui la società ha già una presenza significativa grazie al suo portafoglio di produzione idroelettrica. L’obiettivo è portare le fonti rinnovabili a raggiungere il 40% della produzione totale del gruppo Edison entro il 2030 e per quella stessa data raggiungere anche un target di emissioni pari a 260 grammi di CO2/kWh, contribuendo così alla transizione energetica del Paese. BonelliErede e Gop nell’ottimizzazione del finanziamento a Ital Gas Storage BonelliErede e Gianni Origoni Grippo Cappelli hanno assistito rispettivamente il pool di banche internazionali e Ital Gas Storage nella rinegoziazione del finanziamento per l’impianto di stoccaggio sotterraneo di gas naturale gestito dalla società. Banca Imi e Crédit Agricole Corporate and Investment Bank hanno agito come joint coordinating banks, bookrunners e hedging coordinators, e all’operazione hanno partecipato inoltre Banca Centropadana Credito Cooperativo, Banco Bpm, Bnp Paribas, Credit Agricolé Italia, Ing Bank, Intesa Sanpaolo, Landesbank Hessen-Thuringen Girozentrale , Mufg Bank Europe, Natixis, Société Générale Milan Branch e Unione di Banche Italiane. BonelliErede ha assistito il pool di banche nell’operazione di finanziamento nel suo complesso, con un team guidato dal partner Catia Tomasetti, membro del focus team energia reti infrastrutture, e composto dall’associate Michele Florio, che ha agito quale project manager, con Giovanni Guglielmo e Matteo Taraschi, per i profili banking, dal managing associate Francesco Lucernari per gli aspetti legati ai contratti derivati, dal managing associate Giovanna Zagaria per i profili regolamentari e dal senior counsel Fabiola Rossi e l’associate Luigi Quaratino per gli aspetti fiscali. Gop ha assistito Ital Gas Storage con un team composto dal partner Ottaviano Sanseverino, dal counsel Arrigo Arrigoni e dall’associate Martina Morandi per gli aspetti finanziari. Il counsel Simone D’Avolio e l’associate Giuliana Santamaria hanno seguito gli aspetti relativi ai contratti di hedging mentre il partner Fabio Chiarenza e la senior associate Francesca Staffieri hanno seguito gli aspetti tax. Arcus Financial Advisors ha agito in qualità di financial advisor di Ital Gas Storage. Fichtner e Kpmg che hanno agito, rispettivamente, in qualità di technical advisor e model auditor nel contesto dell’operazione. In particolare, a seguito dell'avvio commerciale dell'impianto avvenuto a dicembre 2018, Ital Gas Storage ha rinegoziato il finanziamento in essere per originari 1.056 milioni di euro, riducendo le linee di finanziamento a 866 mln a seguito dei minori costi di costruzione effettivi rispetto alle previsioni. Norton Rose Fulbright e Bird & Bird nel rifinanziamento di un portafoglio fotovoltaico di Cubico Norton Rose Fulbright e Bird & Bird hanno assistito, rispettivamente, il pool di banche finanziatrici composto da Crédit Agricole e Société Générale, e Cubico Sustainable Investments (Cubico), nell’ambito dell’operazione di rifinanziamento su base limited recourse, del valore complessivo di circa 75 milioni di euro, di un portafoglio di 14 impianti fotovoltaici della potenza complessiva di 27,4 MWp, situati in Veneto, Lazio e Sicilia, recentemente acquisito da parte di Cubico. Il team di Norton Rose Fulbright che ha redatto la documentazione del nuovo finanziamento è stato guidato da Arturo Sferruzza, partner e capo dei dipartimenti di banking ed energy della sede italiana, assistito dal counsel Luigi Costa e dalla senior associate Ginevra Biadico. Il team di Bird & Bird è stato guidato da Pierpaolo Mastromarini, partner responsabile del settore energy and utilities della sede italiana, dal senior associate Michele Arruzzolo che ha agito in qualità di project manager coordinando le attività lato borrower, dal senior associate Daniele Pompei per quanto riguarda gli aspetti di project finance, nonché da Simone Cadeddu, partner responsabile del dipartimento di amministrativo dello studio insieme ai senior associate Jacopo Nardelli ed Enrico Maria Curti in relazione alle tematiche di diritto amministrativo. Per tutte le attività notarili le parti si sono avvalse del notaio Ubaldo La Porta e di Cosimo Sampietro. Cubico, player mondiale nel settore delle infrastrutture per l’energia rinnovabile, è presente in Italia con 37 impianti, con una capacità totale di 233 Mw, suddivisi tra tecnologia fotovoltaica ed eolica. Masotti Berger Cassella e Gattai Minoli Agostinelli nel closing di due project financing nel settore del biogas Si è finalizzato il closing con le società Av Green 3 e Sammartein società agricola di due contratti di ri-finanziamento in project financing su base “MultiBorrower” di importo pari rispettivamente a 3.280.000,00 euro e 3.325.000,00 euro. Le società Av Green 3 e Sammartein sono state assistite rispettivamente da Masotti Berger Cassella con un team guidato da Mascia Cassella, partner, e dagli associate Stefano Delvecchio e Roberta Brussolo e da Arcus Financial Advisors nelle persone di Stefano Cassella, founding partner e Ceo, e Federico Mander, senior partner. Banco Bpm in qualità di banca finanziatrice e banca hedging, è stata, invece, assistita da Gattai Minoli Agostinelli nella persona del partner Nicola Gaglione e da Marco Moscatelli, membri del dipartimento di energia e infrastrutture coordinato da Carla Mambretti. Protos, nelle persone di Pasquale Serlenga e di Egle Monteleone si è occupata della diligence tecnica ed assicurativa sui due impianti nell’interesse del Banco Bpm. Per gli atti notarili le parti si sono avvalse dello studio notarile La Porta. La società Sammartein è titolare di un impianto per la produzione di energia elettrica derivante dalla fermentazione anaerobica di biomasse vegetali della potenza elettrica pari a 999 kW situato in San Martino in Rio, mentre la Società Av Green è titolare di un impianto per la produzione di energia elettrica derivante dalla fermentazione anaerobica di biomasse vegetali della potenza elettrica pari a 999 kW situato nel Comune di Rimini. Entrambe le società hanno come azionista di riferimento il gruppo americano Americas Power Partners, attraverso la sua controllata italiana App Italy. Norton Rose Fulbright, Ashurst e Rsm nel rifinanziamento di Sonnedix Norton Rose Fulbright e Ashurst hanno assistito rispettivamente Sonnedix, e le banche finanziatrici, Banco Santander, Ing Bank, Mediocredito Italiano e Natixis, nel rifinanziamento non-recourse di un portafoglio di impianti fotovoltaici in Italia. Rsm Palea Lauri Gerla ha curato per Sonnedix gli aspetti fiscali e corporate. Il team di Norton Rose Fulbright, che ha curato la negoziazione e la stesura della documentazione finanziaria, è stato guidato da Arturo Sferruzza, partner e capo dei dipartimenti di banking ed energy in Italia, assistito dal counsel Luigi Costa, dalla senior associate Ginevra Biadico. Il team di Ashurst è stato guidato dal partner Carloandrea Meacci, assistito dagli associate Paolo Gallarà e Yasmina Tourougou; la partner Elena Giuffrè ha seguito gli aspetti di diritto amministrativo. Rsm Palea Lauri Gerla ha operato con un team composto dal partner Cristiano Lenti, coadiuvato da Maria Luisa Appendino e Valentina Roma. Il valore complessivo del finanziamento ammonta ad 201.6 milioni di euro e comprende una linea di credito disponibile per esigenze di servizio del debito e una linea di credito a lungo termine, già in parte erogata per rifinanziare 41 impianti fotovoltaici, situati in diverse regioni italiane, aventi una capacità installata di 61,8 MWp. L'importo rimanente sarà erogato in futuro, dato che Sonnedix aggiungerà altri impianti solari fotovoltaici al proprio portafoglio. Gli studi nella vendita di Interporto Solare a ContourGlobal Solar Holdings Francesca Morra, Lorenzo Parola e Giacomo Gavotti, ora in Herberth Smith Freehills, hanno assistito Hat Sgr, promotore e gestore di Fondo Sistema Infrastrutture, Fondaco Sgr promotore e Equiter gestore di fondo Fondo Ppp Italia e Sinloc nella vendita di Interporto Solare a Contour Global Solar Holdings (Italy), a sua volta assistita da Gianni Origoni Grippo Cappelli, che ha agito con un team composto dai partner Ottaviano Sanseverino e Gherardo Cadore, coadiuvati dall’associate Manfredi Sclopis per i profili M&a e dagli associate Beatrice Stefanini e Antonio De Sebastiano per gli aspetti di diritto amministrativo. I venditori sono stati assistiti da ValeCap come financial advisor mentre l’acquirente è stato assistito da Prothea come financial advisor e Moroni come technical advisor. Interporto Solare ha sviluppato, costruito e gestisce impianti fotovoltaici per una potenza installata complessiva di 12,4 MWp sui tetti dell’Interporto di Padova, operativi dal 2010. ContourGlobal Solar Holdings (Italy), una joint venture tra ContourGlobal e Credit Suisse Energy Infrastructure Partners Ag, operatore nel settore energetico.

Contenziosi (25 luglio 2019)

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Fidanzia Gigliola vince per Consip al Tar Lazio Con la sentenza n. 9561 del 18 luglio 2019, il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso di PricewaterhouseCoopers avverso l’aggiudicazione disposta da Consip, assistita in giudizio da Sergio Fidanzia e Angelo Gigliola, in favore del Rti Ria Grant Thortnon del Lotto n. 2 - del valore di 5.635.000,00 di euro - della gara indetta per la conclusione di un accordo quadro per l’affidamento del servizio di revisore contabile dei rendiconti di spesa e dei servizi connessi per la Presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento della protezione civile. Nel condividere interamente le difese espletate da Consip, il Tar ha affermato il principio per cui l’istituto del subappalto non possa essere adoperato per arricchire l’offerta del concorrente. Le prestazioni rese in subappalto, infatti, provenendo da un soggetto terzo e parte di diverso rapporto negoziale, non sono direttamente riconducibili al concorrente che, nel modulare l’offerta, si impegna a eseguire in proprio la prestazione, rimanendo unico responsabile nei confronti dell’Amministrazione. Macchi di Cellere Gangemi con Ryanair per le rotte Italia-Ucraina Macchi di Cellere Gangemi, con i partner Matteo Castioni e Giannalberto Mazzei e i senior associate Arcangelo Pecchia e Alessandro di Carlo, ha ottenuto per Ryanair dal Tar Lazio l’ordine cautelare in base al quale l’Enac dovrà riesaminare l’offerta dell’altro vettore risultato aggiudicatario alla luce dei “rilevanti profili sottesi all’impugnazione” in ordine alla procedura di selezione pubblica per l’affidamento di alcuni servizi di trasporto aereo tra l’Italia e l’Ucraina. Il recente provvedimento interinale anticipatorio ha inteso garantire una tutela effettiva e rapida agli interessi della ricorrente Ryanair replicando un’analoga decisione favorevole conseguita lo scorso novembre quando lo stesso giudice aveva già ordinato all’Enav di rivalutare anche la precedente assegnazione di rotte per l’Ucraina. Nonostante a tali procedure non si applichino espressamente le disposizioni del codice dei contratti pubblici (D.lgs.50/2016), Ryanair ha positivamente fatto valere anche in tali casi i principi generali applicabili a tutte gli affidamenti di servizi pubblici e, in particolare, la necessità di seguire un’istruttoria adeguata e complessiva sulle offerte dei vettori concorrenti. Armella per Tecnometal sulla Tremonti bis La corte di Cassazione ha accolto la difesa di Tecnometal, assistita da Sara Armella, nei confronti dell’agenzia delle entrate, riconoscendo l’agevolazione in materia di Ires e la disapplicazione delle sanzioni. Tema del contendere l’utilizzo della proroga della legge Tremonti bis, che ha defiscalizzato gli investimenti operati dalle società in territori colpiti da eventi alluvionali. La Cassazione ha chiarito che per fruire dell’agevolazione non è necessario che l’azienda abbia subito un danno concreto e immediato dall’evento calamitoso, essendo sufficiente che il Comune in cui si trova l’impresa sia inserito nell’elenco ufficiale dei territori interessati, predisposto dalla Presidenza del Consiglio. Gli studi nella sospensione del provvedimento Agcm verso Ryanair Il Tar Lazio ha accolto il ricorso cautelare di Ryanair volto a sospendere il provvedimento dello scorso 20 febbraio con cui l’Agcm aveva vietato la nuova policy bagagli del vettore irlandese per presunta ingannevolezza. BonelliErede e Macchi di Cellere Gangemi hanno affiancato Ryanair in questo giudizio. BonelliErede ha agito con un team composto dai partner Claudio Tesauro e Raffaele Cassano e dai senior associate Giorgio Bitonto e Giulia Rochira; Macchi di Cellere Gangemi con un team costituito dai partner Matteo Castioni e Giannalberto Mazzei e dal senior associate Alessandro Di Carlo. A fronte della pronuncia dell’Agcm, Ryanair aveva prontamente proposto ricorso innanzi al Tar Lazio evidenziando l’assoluta trasparenza della propria politica in materia di bagagli e lamentando che tale delibera fosse lesiva della sua libertà tariffaria stabilita dalla disciplina europea in materia di trasporto aereo, limitativa della concorrenza e idonea a creare notevoli disagi anche ai passeggeri. Il Tar ha accolto il ricorso di Ryanair sospendendo la delibera dell’Agcm e riconoscendo così il diritto di tale vettore di continuare a dare piena esecuzione alla nuova policy bagagli.

Finanza (25 luglio 2019)

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Dentons con Friulchem nell’ammissione ad Aim Italia Dentons è advisor legale di Friulchem nell’ambito della procedura di ammissione alle negoziazioni su Aim Italia, con un team guidato dalla partner Antonella Brambilla e composto dalla senior associate Silvia Pacchiarotti. La società è inoltre assistita nella quotazione da Integrae Sim, in qualità di nominated adviser, global coordinator, bookrunner e specialist, da Arkios Italy in qualità di adviser finanziario e da Bdo come società di revisione e consulente fiscale. Friulchem, contract development manufacturing organization italiana attiva a livello internazionale nell’healthcare, ha presentato a Borsa Italiana la domanda di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e dei warrant sull’Aim Italia, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita. Gli studi nella quotazione di Shedir Pharma Group Il team di equity capital markets di Simmons & Simmons guidato dal partner Augusto Santoro, e composto dagli associate Giacomo Bizzozero e Michela Merella, ha assistito Shedir Pharma Group, azienda campana a capo di un gruppo attivo nel settore dei nutraceutici, cosmetici e medical devices, nel percorso di ammissione a quotazione delle azioni ordinarie su Aim Italia. Bper Banca ha agito in qualità di nominated adviser, joint global coordinator e joint bookrunner e Banca Akros in qualità di joint lobal coordinator e joint bookrunner. Ubs ha invece agito in qualità di financial advisor della quotazione. I joint global coordinator sono stati assistiti da Dentons con un team guidato dalla partner Antonella Brambilla e composto dalla senior associate Silvia Pacchiarotti. Starclex ha assistito il Nomad ai fini della valutazione della corporate governance della società con un team guidato dal name partner Romina Guglielmetti e dall’associate Sofia Caruso. L’inizio delle negoziazioni è previsto per il 23 luglio 2019. La raccolta in sede di Ipo, avvenuta attraverso una offerta di sottoscrizione e il collocamento di azioni ordinarie a investitori istituzionali (anche esteri) e high net worth individual (con un taglio per singolo investitore superiore ad 100 mila euro), è stata di circa 11,5 mln (includendo l’over-allotment), con una capitalizzazione della società alla data di inizio delle negoziazioni di circa 81,5 mln assumendo l’integrale esercizio dell’opzione greenshoe. Nctm nell’ammissione di CleanBnB su Aim Italia Nctm ha assistito, quale deal counsel, CleanBnB, pmi che offre servizi completi di property management per il mercato degli affitti a breve termine, nell’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie e warrant “CleanBnB 2019–2022” sul mercato Aim Italia. Il team di Nctm è stato coordinato da Lukas Plattner e Andrea Iovieno, coadiuvati da Antonio Principato. Facchini Rossi Michelutti ha seguito gli aspetti fiscali con un team formato da Stefano Massarotto, Massimiliano Altomare e Italo Andrea Marsili. L’ammissione è avvenuta a seguito del collocamento di 1.959.566 azioni, per un controvalore di 3,9 milioni di euro. L’aumento di capitale è stato sottoscritto per circa il 66% da investitori istituzionali e professionali mentre la restante parte è stata sottoscritta da investitori retail. La richiesta delle azioni è stata superiore di oltre il 50% rispetto al quantitativo assegnato. EnVent Capital Markets ha agito quale nominated advisor e global coordinator dell’operazione, Directa Sim come collocatore retail online. Dwf con Walliance nella pubblica consultazione Consob sul nuovo regolamento equity crowdfunding Dwf ha assistito Walliance, gestore dell'omonimo portale di real estate crowdfunding e leader del settore in Italia, nella partecipazione alla pubblica consultazione di Consob per la revisione del "Regolamento sulla raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line". Tale pubblica consultazione assume una particolare rilevanza per il futuro del mercato italiano del crowdfunding, dal momento che Consob – oltre ad apportare i necessari adeguamenti al Regolamento conseguenti alla possibilità, introdotta dalla legge di bilancio 2019, di emettere tramite i portali obbligazioni e titoli di debito da parte delle PMI –, ha avanzato ulteriori proposte di intervento regolamentare, quali: (i) l'implementazione di "bacheche web" per facilitare lo smobilizzo degli investimenti effettuati per il tramite dei portali, e (ii) la conferma in merito al fatto che le società offerenti possano avere sede in altri Stati membri dell'Unione europea e in Paesi aderenti agli accordi sullo Spazio Economico Europeo. Proprio con riferimento a tale allargamento alle società offerenti straniere, Consob ha sposato le argomentazioni svolte sul punto da DWF in un documento sottoposto all'Autorità, per conto di Walliance, nell'ottobre 2018. Nel formulare le osservazioni sul documento di Consob ed alcune proposte di ulteriori modifiche regolamentari, il dipartimento di fintech & insurtech di Dwf guidato dal partner Giovanni Cucchiarato, ha preso come punto di riferimento il testo del Regolamento Ue sugli "European Crowdfunding Service Providers", nella sua ultima versione approvata dal Consiglio Ue lo scorso 24 giugno. Le norme contenute in tale Regolamento Eu – che troveranno probabilmente applicazione tra circa un anno e mezzo – saranno infatti destinate a sostituirsi alle normative domestiche dei singoli Stati membri sull'investment e lending crowdfunding. Allen & Overy e Hogan Lovells nel bond di Banca Monte dei Paschi di Siena Allen & Overy e Hogan Lovells hanno assistito, rispettivamente, gli istituti finanziari e l’emittente, Banca Monte dei Paschi di Siena, nell’emissione obbligazionaria subordinata di tipo Tier 2, per un valore complessivo pari a 300 milioni di euro. Allen & Overy ha assistito gli istituti finanziari global coordinator e joint bookrunner, con un team guidato dai partner Cristiano Tommasi e Craig Byrne, del dipartimento International capital markets, coadiuvati dalla counsel Alessandra Pala; Michele Milanese, counsel del dipartimento tax ha curato i profili fiscali dell’operazione. Hogan Lovells ha assistito l’emittente con un team composto dal partner Corrado Fiscale, dalla counsel Annalisa Feliciani e dall’associate Matteo Scuriatti. Gli aspetti fiscali dell'operazione sono stati curati dalla partner Fulvia Astolfi e dalla senior associate Maria Cristina Conte. L’operazione ha registrato interesse da parte di oltre 100 investitori istituzionali, con ordini per 600 mln. I titoli, a tasso fisso e con scadenza decennale, sono stati emessi ai sensi del debt issuance programme di Banca Monte dei Paschi di Siena e saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo. Legance a Jenny nella cessione del pacchetto azionario di Arca Holding Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio hanno perfezionato ieri l’acquisto delle azioni di Arca Holding, poste in vendita nell’ambito del processo competitivo avviato dalle gestioni commissariali di Banca Popolare di Vicenza in Lca e Veneto Banca in Lca, complessivamente pari al 39,99% del capitale sociale di Arca Holding, che a sua volta detiene la totalità delle azioni di Arca Fondi Sgr. Le banche acquirenti sono state assistite da Legance con un team multidisciplinare guidato dal senior partner Gian Paolo Tagariello, coadiuvato dal senior associate Lorenzo De Rosa per i profili contrattuali e societari, dal partner Marco Penna che, unitamente alla senior associate Giovanna Tassitano e a Marylisa Izzo, si è occupato degli aspetti regolamentari e dal partner Vito Auricchio per i profili antitrust. Jenny con il partner Maurizio Fraschini ha assistito Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.A seguito della suddetta operazione, le quote partecipative di Bper Banca e Banca Popolare di Sondrio in Arca Holding si attestano rispettivamente al 57,06% ed al 36,83% del capitale sociale di quest’ultima. Gli studi nella cartolarizzazione di Fincontinuo Jones Day ha assistito Banca Imi quale arranger di una operazione di cartolarizzazione di crediti derivanti da finanziamenti assistiti da cessione del quinto dello stipendio e della pensione e da delegazione di pagamento, erogati da Fincontinuo, intermediario finanziario operante nel settore dei prestiti personali. Jones Day ha agito con un team guidato dal partner Vinicio Trombetti, coadiuvato da Carla Calcagnile, Giuseppina Pagano e Matteo Mosca. Fincontinuo è stata assistita da McDermott Will & Emery con il partner Ettore Scandale. L'operazione è stata realizzata mediante la ristrutturazione e l’incremento dei titoli “asset-backed” emessi dalla società-veicolo Smeralda Spv ai sensi della legge 130/1999. I titoli hanno una struttura "partly paid". Di Tanno e Legance nel closing di Progressio Investimenti III Di Tanno e Legance hanno assistito Progressio Sgr nel closing del suo terzo fondo, Progressio Investimenti III. Nell’operazione, Di Tanno, con un team composto dal partner Fabio Brunelli, coadiuvato dall’associate Sabrina Tronci, ha curato gli aspetti fiscali e tributari del closing. Legance ha assistito Progressio nella istituzione e commercializzazione del fondo, inclusa la fase di negoziazione del regolamento con gli investitori, con un team formato dal senior partner Enzo Schiavello e dal senior associate Riccardo Daguati. La raccolta del fondo ammonta complessivamente a 250 milioni di euro, superando così il target prefissato di 225 mln. Per la maggior parte sottoscritto da nuovi investitori - soprattutto istituzionali - Progressio Investimenti III ha, inoltre, registrato un investimento pari al 5% del capitale da parte dello stesso management team di Progressio Sgr. Legance nel closing di Wisequity V Il fondo Wisequity V di Wise Equity sgr ha annunciato il closing finale della raccolta a quota 260 milioni di euro. Il fondo è stato sottoscritto dagli investitori dei fondi precedenti e anche da nuovi investitori, tra cui fondi pensione, assicurazioni, fondi di fondi e grandi family office, provenienti soprattutto da Nord America, Asia ed Europa, oltre che Hnwi. Legance ha assistito Wise Equity con un team guidato dal partner Barbara Sancisi coadiuvata dal senior associate Giuseppe Di Gesù. Gli aspetti fiscali sono stati seguiti dal partner Marco Graziani e dall‘associate Francesca Sipala. Proskauer Rose ha assistito Wise Equity per i profili di diritto americano. Simmons & Simmons con Media-Maker per la quotazione all’Euronext Growth di Parigi Simmons & Simmons con un team composto dal partner Augusto Santoro e dall’associate Giacomo Bizzozero, ha assistito Media-Maker, società attiva nel campo dello sviluppo e della produzione di branded content/entertaiment evoluti in grado di sfruttare l’interconnessione di canali media nonché nel settore del marketing e dell’editoria, nel progetto di ammissione delle proprie azioni a quotazione sul sistema multilaterale di negoziazione Euronext Growth, organizzato e gestito dalla Borsa di Parigi. Aether Financial Services ha agito in qualità di listing sponsor per l’operazione. Si tratta di un c.d. “listing tecnico” riveniente cioè da risorse già per la maggior parte raccolte in prossimità della quotazione attraverso un private placement. L’inizio delle negoziazioni è previsto per il 25 luglio 2019. La raccolta, avvenuta attraverso una precedente offerta di sottoscrizione di obbligazioni convertende e il collocamento di azioni ordinarie a investitori istituzionali esteri, è stata di circa 2,5 milioni euro, con una capitalizzazione della società alla data di inizio delle negoziazioni di circa 20 mln. Chiomenti e Jones Day nel covered bond del Banco di Desio e della Brianza Chiomenti e Jones Day hanno prestato assistenza rispettivamente all’emittente Banco di Desio e della Brianza e a Bnp Paribas in qualità di arranger e joint lead manager e a Banca Imi, Société Générale, Unicredit Bank, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank e Mediobanca in qualità di joint lead managers nell'emissione di obbligazioni bancarie garantite per un ammontare di 500 milioni dieEuro a valere sul programma di covered bond di Banco di Desio e della Brianza da 3 miliardi. Chiomenti ha agito con un team guidato dal partner Gregorio Consoli insieme al managing counsel Benedetto La Russa, e gli associate Gioia Ronci e Lorenzo Simonte. Il counsel Fraser Wood e l’associate Minerva Vanni hanno curato gli aspetti legati al diritto inglese. Gli aspetti di diritto tributario sono stati seguiti dal partner Raul-Angelo Papotti coadiuvato dal senior associate Maurizio Fresca. Jones Day ha agito con un team coordinato dal partner Piergiorgio Leofreddi coadiuvato dall’associate Giuseppina Pagano.

Corporate/M&a (25 luglio 2019)

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Curtis e Orrick nell’acquisizione di Ids Air Navigation Curtis Mallet-Prevost Colt & Mosle ha assistito Enav nell’acquisizione della Divisione Air Navigation di Ids - Ingegneria dei Sistemi. Enav è stata supportata da Banca Imi e Deloitte come advisor finanziari. Il team legale di Enav, coordinato dalla general counsel Raffaella Romagnoli, è stato supportato in tutte le fasi dell’operazione dallo studio Curtis Mallet-Prevost Colt & Mosle, con un team coordinato dalla partner Daniela Sabelli, coadiuvata dal partner Alfonso de Marco, nonché dall’associate Mattia Morani. Ids Ingegneria dei Sistemi invece, è stata assistita da Orrick Herrington & Sutcliffe con un team coordinato dai partner Riccardo Troiano e Andrea Piermartini Rosi nonché dall’associate Rosario Apuzzo. Il closing dell’operazione fa seguito alla sottoscrizione del contratto preliminare annunciato a marzo, all’avveramento di specifiche condizioni in esso richiamate oltre che al buon esito delle attività di due diligence. Sulla base di tutte le valutazioni effettuate, l’operazione si è conclusa a fronte di un corrispettivo pari a 41 milioni di euro. Saranno 150 le risorse della Divisione Air Navigation di Ids che transiteranno nel gruppo Enav. Contestualmente al closing, è stata altresì sottoscritta tra le parti un’intesa che prevede la possibilità da parte di Enav, entro giugno 2020, di rilevare anche le attività della divisione Air Navigation, attualmente inglobate in Ids North America e Ids Australasia con modalità che saranno nel prosieguo definite e subordinatamente al buon esito della due diligence. Il consiglio di amministrazione di Ids AirNav, composto da manager del gruppo Enav, sarà presieduto da Vincenzo Smorto, con la carica di presidente esecutivo. Gli studi nell’acquisizione di Fra.Bo da parte di Bonomi Group Il gruppo Bonomi cui fa capo Rubinetterie Bresciane ha acquistato dalla famiglia Bonetti l’intera partecipazione in Fra.Bo, player italiano nel settore delle raccorderie per la produzione dell’acqua e del gas. L’assistenza legale al venditore è stata prestata da Amato Matera, tramite i partner Giuseppe Amato e Laura Cristini insieme ad Andrea Peruzzo. Per gli aspetti fiscali, societari e finanziari Fra.Bo è stata assistita nell’operazione dallo studio Tetra, tramite il partner Massimo Cenedella. Ha assistito l’acquirente per tutti gli aspetti ed in tutte le fasi dell’operazione lo studio Cossu tramite un team coordinato dal socio Leonardo Cossu, con Riccardo Sandrini e Lucrezia Cossu. Gli advisor nell’acquisizione di Elaborazioni Casagrande Gattai Minoli Agostinelli è stata advisor legale di F2A, società controllata dal fondo Ardian, nell’acquisizione di Elaborazioni Casagrande, azienda attiva da quasi 25 anni nei servizi di gestione e amministrazione del personale con sede a Gradisca di Isonzo. Gattai Minoli Agostinelli ha assistito il cliente con un team composto dai partner Stefano Catenacci e dall’associate Maria Persichetti. Per i venditori ha agito Maurizio Consoli. Gli studi con Oc&C Strategy Consultants e Long Term Partners Oc&C Strategy Consultants, società operante a livello globale nel settore della consulenza strategica, e Long Term Partners, società italiana indipendente e attiva nel settore della consulenza manageriale, hanno perfezionato un’operazione di aggregazione societaria, a seguito della quale Ltp verrà integrata nel global network facente capo ad Oc&C Strategy Consultants. Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito Oc&C Strategy Consultants, con un team guidato dai partner Gherardo Cadore e Gerardo Carbonelli, coadiuvati dall’associate Alberto Elmi. Ltp è stata assistita da Pedersoli, con un team guidato dagli equity partner Antonio Pedersoli e Luca Saraceni, coadiuvati da Federica Monteleone. Gop nell’acquisizione di Seguradoras Unidas e AdvanceCare Generali ha sottoscritto un accordo per l'acquisizione in Portogallo del 100% della compagnia Seguradoras Unidas e della società di servizi AdvanceCare da Calm Eagle Holdings e Calm Eagle Parent Holdings II, detenute a maggioranza da fondi di investimento gestiti da alcune controllate di Apollo Global Management, per un corrispettivo, soggetto ad aggiustamenti al closing, pari a 510 milioni di euro per Seguradoras Unidas e a 90 mln per AdvanceCare. Per i profili legali dell’operazione Generali è stata assistita dal team legale interno guidato dal group general counsel, Antonio Cangeri e dall’head of group strategic legal affairs, Andrea Rodo, supportato da Gianni Origoni Grippo Cappelli, con un team guidato dal senior partner Francesco Gianni coadiuvato dal managing associate Mattia Casarosa, e dagli studi Sullivan & Cromwell e Morais Leitão, Galvão Teles, Soares da Silva. Il closing dell’operazione è soggetto ad approvazioni regolamentari, come previsto per le transazioni di questa tipologia. Alvarez & Marsal acquisisce l’istituto di vigilanza La Patria Alvarez & Marsal Capital ha rilevato il 100% del gruppo La Patria da Pm Sgr e dal Fondo Italiano di Investimento, che avevano co-investito in La Patria nel 2012 acquisendone la maggioranza del capitale sociale. Chiomenti, Dickson Minto e Led Taxand hanno assistito Alvarez & Marsal nell’operazione. Hi.lex ha affiancato i venditori. Nel dettaglio, la quota oggetto dell'operazione comprende quella detenuta dal Fondo Italiano di Investimento pari al 32,4% (di cui il 14,4% di pertinenza di Nb Aurora), quella detenuta da fondi gestiti da Pm Sgr (pari anch'essa al 32,4%) e la restante quota in mano agli investitori industriali originari. Alvarez & Marsal Capital è stata assistita da Chiomenti e Dickson Minto per gli aspetti legali, e per gli aspetti fiscali da Led Taxand. I venditori sono stati assistiti nell'operazione da Lazard, in qualita' di advisor finanziario, dallo studio Hi.lex come advisor legale e da Ey come advisor contabile. Per Chiomenti ha agito un team guidato da Filippo Modulo con Maria Pia Palma, Maria Vittoria Marchiolo e Edoardo Filippo Di Francesco per gli aspetti corporate M&a; da Marco Paruzzolo, con Andrea Martino e Claudia Visone per gli aspetti finanziari e da Benedetto La Russa con Aglaia Albano per gli aspetti di debt capital market. Dickson Minto ha agito con un team coordinato da Rebecca Ward per gli aspetti corporate M&a e Allan Fraser per gli aspetti finanziari. Led Taxand ha fornito assistenza con un team composto da Guido Arie Petraroli, Paolo Ruggiero, Francesco Cardone e Luca Galliani. Hi.lex ha affiancato tutti i venditori e il management con un team composto da Marco Carbonara, con il supporto di Teresa Grisotti ed Elisabetta Pagone. Il closing dell'operazione è atteso entro la fine di settembre. Ls Lexius Sinacta con Renco e Caab per una joint venture Ls Lexius Sinacta con il managing partner Gianluigi Serafini, advisor legale di Renco, società attiva nel settore dei servizi di logistica a terra alle compagnie petrolifere, e il Centro Agroalimentare di Bologna (Caab) nella realizzazione di una joint venture per la costruzione di una piattaforma per la gestione dei prodotti agroalimentari in Mozambico a servizio di “gas city“ , una nuova città che sorgerà nel nord del Mozambico. Renco, che ha agito anche come advisor delle istituzioni mozambicane per la realizzazione del master plan di “gas city“, avrà la funzione di general contractor, Caab apporterà la sua esperienza nella progettazione e successivamente nella gestione dell’ impianto. Tutti gli studi coinvolti nell’ingresso di Mir Capital in Cotril Mir Capital, fondo di private equity partecipato pariteticamente da Gazprombank e Intesa Sanpaolo, assistito da Allen & Overy e Bernoni Grant Thornton, ha acquistato una partecipazione di minoranza nel capitale sociale di Cotril, azienda italiana che opera da oltre 40 anni nel mercato hair beauty e che fa capo all’imprenditore Marco Artesani, i cui soci sono stati assistiti da Pedersoli e Pwc. Allen & Overy ha assistito Mir Capital con un team composto dal partner Paolo Nastasi, con l’associate Chiara De Luca per i profili corporate; il counsel Emilio De Giorgi per i profili antitrust; il counsel Livio Bossotto, l’associate Claudio Chiarella per i profili giuslavoristici, la senior associate Carmen Castellano per i profili ip; il senior associate Luca Amicarelli, l’associate Roberta Errico per i profili amministrativi. Pedersoli ha assistito i soci di Cotril con un team composto dagli equity partner Antonio Pedersoli e Luca Saraceni e dalla senior associate Olivia Fiorenza. Il team M&a di Pwc ha svolto il ruolo di lead financial advisor con il team composto da Marco Tanzi Marlotti, Alessandro Vitali, Maria Sofia Massaro e Valeria Urbinati. Il team Pwc Transaction Services ha effettuato la vendor due diligence finanziaria ed è stato composto da Elena Borghi e Valentina Taddeo. Pwc Tls ha effettuato la vendor due diligence fiscale con Pietro Bertolotti e Federica Panzeri. Bernoni Grant Thornton ha eseguito la due diligence finanziaria buyside con un team composto da Stefano Marchetti e Marco Degregori e la due diligence fiscale buyside con Gianni Bitetti e Mattia Tencalla. Ardian acquista la maggioranza di Sintetica: tutti gli studi coinvolti Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito il fondo Ardian, operatore di private equity leader a livello mondiale, nell’acquisizione di una quota di maggioranza in Sintetica, azienda farmaceutica svizzera con sede nel Canton Ticino. In virtù dell’accordo, gli attuali azionisti - il presidente Luca Bolzani e la holding Daphne, assistiti da Nctm - reinvestiranno in Sintetica con una quota di minoranza. Ardian è stata assistita da Gop con un team guidato dai partner Gianluca Ghersini e Valentina Dragoni, coadiuvati dall’associate Raffaella Ceglia. La partner Eva Cruellas Sada ha seguito gli aspetti antitrust. Per la parte tax, al fianco dell’acquirente, ha agito Gitti con il partner Diego De Francesco e il counsel Paolo Ferrandi. Gli aspetti relativi al finanziamento sono stati seguiti da Gattai Minoli Agostinelli che ha agito un team composto dal partner Lorenzo Vernetti e dalle associate Silvia Romano e Giorgia Gentilini. Le banche finanziatrici sono state assistite da Latham & Watkins con un team guidato da Antongiulio Scialpi e Marcello Bragliani, coadiuvati da Erika Brini Raimondi, Marco Ferrante e Francesco Mozzone. Ardian è stata inoltre assistita da Walder Wyss per gli aspetti di diritto svizzero, da Shoosmiths per gli aspetti di diritto inglese e da Heuking Kühn Lüer Wojtek per gli aspetti di diritto tedesco. Per quanto riguarda i venditori, Nctm ha agito con un team coordinato dal senior partner Paolo Montironi, coadiuvato dalla salary partner Eleonora Sofia Parrocchetti e dalla managing associate Alessia Trevisan, mentre gli aspetti fiscali sono stati seguiti da Ludovici Piccone con i partner Michele Aprile e Loredana Conidi e l’associate Daniel Canola. OnePartner con Moxoff nella cessione a Zucchetti OnePartner ha assistito la società Moxoff, nata nel 2010 come spin-off del Politecnico di Milano e specializzata nello sviluppo di soluzioni innovative basate sulla data science e modellistica matematica, nell’operazione di cessione del pacchetto azionario di controllo al gruppo Zucchetti, player a livello europeo nel settore dei software gestionali. Moxoff si è avvalsa del team di One Partner composto da Francesco Trimboli, Giuseppe Lucarella, Guido Bellatorre ed Elga Deidone per la consulenza aziendale, tributaria, legale e giuslavorista correlata all’operazione. Gli studi nell’acquisizione di Artoni Trasporti Linklaters e Brandstätter hanno assistito rispettivamente Prelios Sgr e Fercam nell’operazione di acquisizione del complesso aziendale e dei cespiti immobiliari di Artoni Trasporti e Artoni Group in amministrazione straordinaria. Brandstätter con un team guidato dal partner Gerhard Brandstätter, con il partner Tutzer Joseph e gli associati Karin Mussner e Thomas Tiefenbrunner ha affiancato Fercam, unitamente al responsabile dell’ufficio legale interno Herbert Gelisio ed al fiscalista Matteo Di Stefano, nell’acquisizione del complesso aziendale e dei cespiti immobiliari di Artoni Trasporti rispettivamente da Artoni Group in As, rappresentata dal commissario straordinario delle citate società, Franco Lagro, assistito da Elena Bernardi, Adelio Riva e da Nicola Aicardi e Gianluca Guerrieri. Nell’ambito dell’operazione, Linklaters, in qualità di consulente legale a fianco di Prelios Sgr, ha agito con un team guidato dal partner Pietro Belloni e composto dalla managing associate Anna Gagliardi e dalla junior associate Mafalda Monticelli per gli aspetti corporate e real estate, mentre gli aspetti giuslavoristici sono stati seguiti dalla counsel Federica Barbero, coadiuvata dall’associate Mara Ruberto. Gli aspetti di public law sono invece stati seguiti dal managing associate Paolo Bertolini, coadiuvato dall’associate Alessandro Gemmo e dalla junior associate Elisa Volontè. Il team di Linklaters ha inoltre agito per gli aspetti regolamentari relativi alla costituzione del fondo immobiliare gestito da Prelios Sgr con un team composto dal managing associate Emanuele Umberto Aurilia. L’atto notarile è stato siglato dal notaio Arrigo Roveda. Nell’ambito degli accordi contrattuali sono stati salvaguardati i rapporti giuridici dei lavoratori dipendenti, anche secondo l’accordo sindacale e gli accordi individuali intervenuti in ragione delle norme applicabili in materia della legge Prodi-bis. Si è chiusa e definita così una trattativa complessa ed articolata che ha fatto seguito alla gara con relativo disciplinare autorizzato dal Ministero (Mise), garantendo una continuità aziendale e la salvaguardia di molti posti di lavoro. De Berti Jacchia e Nctm nell'acquisizione di Dalla Corte De Berti Jacchia ha assistito il gruppo svizzero Franke nell'acquisizione della maggioranza di Dalla Corte, produttore italiano di macchine da caffè di altissima qualità, assistito da Nctm. De Berti Jacchia ha assistito Franke con un team guidato dai partner Marco Frazzica e Claudio Corba Colombo, supportati da Giuseppina Zoccali, Andrea Sonino e Chiara Caliandro, senior associate. Nctm, ha assistito il venditore Dalla Corte con un team guidato dal partner Vittorio Noseda e Sergio Mori, senior associate. Con questa partnership, Franke amplia la sua gamma di macchine da caffè professionali con macchine da caffè espresso tradizionali. Le due società continueranno ad operare sul mercato in modo indipendente anche in futuro. Latham & Watkins e Poggi nel passaggio del 10% di Atopbi 7-Industries Holding, family office di proprietà di Ruthi Wertheimer con una strategia di partnership di lungo periodo con aziende di eccellenza nel settore industriale e delle tecnologie life-science, ha concluso ieri l’operazione di acquisizione di una partecipazione di circa il 10% del capitale sociale di Atopbi, controllante indiretta di Atop, da Hairpin Holding. Latham & Watkins ha assistito 7-Industries Holding con un team guidato dai partner Antonio Coletti e Giovanni Sandicchi, e composto dagli associate Federico Borgogno, Marta Negro e Marta Carini. Poggi ha assistito Hairpin Holding con un team composto dal partner Emanuele Gnugnoli e dal senior associate Massimo Castiglioni. Allen & Overy con Softlab nell’acquisizione di DigitalGo Softlab, azienda italiana attiva in ambito informatico, finanziario e cybersecurity, con l’assistenza di Allen & Overy, ha acquistato una partecipazione di maggioranza pari al 51% di DigitalGo, digital company italiana che opera nel mercato dello sviluppo, vendita e distribuzione di contenuti, servizi e soluzioni digitali, dai venditori BlueGem Neo Holdings e Value Italy Società di gestione del risparmio, in nome e per conto del fondo “MPVenture2”. Allen & Overy ha assistito il gruppo Softlab con un team composto dal partner Giovanni Gazzaniga con il senior associate Marco Muratore. Tonucci nella cessione e nel buyback delle partecipazioni di Ith Tonucci ha assistito Infordata e Infotrade nella cessione delle partecipazioni di Ith, holding di controllo di Sesa, società attiva nel settore delle soluzioni e servizi It per il segmento business, quotata nel segmento Star del mercato telematico gestito e organizzato da Borsa Italiana. Tonucci ha operato al fianco sia di Infordata che di Infotrade e hanno curato la cessione il partner Piergiorgio Sposato con l’associate Francesco Bianchi. L’operazione è stata perfezionata in parte tramite buyback da parte della medesima Ith e in parte attraverso la cessione delle azioni all’investment e merchant bank Tamburi Investment. Legance per la costituzione di Valoridicarta L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (società le cui quote sono detenute al 100% dal Mef) ha costituito insieme alla Banca d’Italia la società in-house Valoridicarta, accreditata dalla Banca Centrale Europea per la produzione di carte speciali ed elementi di sicurezza per la produzione di banconote e documenti di riconoscimento, nata con l’obiettivo di costituire in Italia un polo industriale di eccellenza e un centro di ricerca e di competenze specializzate. Legance, ha assistito l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato nella strutturazione dell’operazione, nonché nella negoziazione con Banca d’Italia e nell’interlocuzione con le amministrazioni coinvolte, con un team composto dal partner Alessandro Botto e dal senior associate Giacomo Testa, che hanno curato i profili di diritto amministrativo e regolamentare. Gli aspetti corporate sono stati seguiti dalla counsel Paola Ferroni e dal senior associate Giuseppe Battaglia. La produzione della carta speciale di sicurezza avverrà nel sito produttivo di Foggia che negli ultimi anni è stato oggetto di importanti investimenti e piani di rilancio sia in termini di rinnovamento tecnologico e sviluppo di nuove attività di ricerca. Tutti gli studi nell’acquisizione di Claire da parte Nutrilinea Nutrilinea, azienda attiva nel mercato degli integratori alimentari, annuncia l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Claire, società attiva nella produzione per conto terzi di cosmetici, spray e medical devices per i mercati della cosmetica e dei dispositivi medici. Nutrilinea è stata assistita da Giovannelli con un team composto dagli avvocati Matteo Delucchi, Beatrice Riva e Matteo Bruni. I soci di Claire sono stati assistiti dallo studio Lexhub con Marco De Nadai per gli aspetti societari, da Castelli con Maurizio Castelli e da Strategya con Alessandro Vangelista per gli aspetti fiscali e contabili e da Ethica Corporate Finance in qualità di advisor finanziario. L’ingresso di Nutrilinea in Claire è finalizzato ad un processo di rafforzamento della presenza nel mercato dei medical devices con lo scopo di potenziare la struttura produttiva e organizzativa e creare un polo di eccellenza nel settore degli integratori alimentari. Whirlpool cede la partecipazione detenuta in Elica, gli studi Cleary Gottlieb ha assistito Whirlpool in relazione alla cessione dell’intera partecipazione, pari al 12,568% del capitale, da quest’ultima detenuta in Elica, società quotata al segmento Star di Borsa Italiana, a Tip - Tamburi Investment Partners investment-merchant bank indipendente. Il team di Cleary Gottlieb che ha assistito Whirlpool è composto da Roberto Bonsignore, David Singer e Roberto Cugnasco. Fivelex ha assistito Tamburi Investment Partners con un team composto dal managing partner Alfredo Craca e dalla senior associate Lea Lidia Lavitola.

Nomine di professionisti (25 luglio 2019)

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IN EVIDENZA Dentons, Casucci nuovo Europe co-head per il patent litigation Dentons ha nominato Giovanni Francesco Casucci, partner presso l’ufficio di Milano e responsabile del dipartimento italiano di intellectual property & technology, Europe co-head della practice di patent litigation. Nel nuovo ruolo europeo, Casucci lavorerà al fianco di Campbell Forsyth, partner dell’ufficio di Londra, con l’obiettivo di creare nuove sinergie e integrare i team in Europa, Regno Unito e Medio Oriente per offrire ai clienti assistenza nelle controversie transfrontaliere. Nasce Lexchance - Società tra Avvocati Nasce Lexchance Tax & Legal - Società tra Avvocati, nuova insegna con sede a Torino e Roma, composta da oltre 15 professionisti tra avvocati e commercialisti, per fornire un servizio di consulenza che spazia dal diritto societario al diritto penale e penale d’impresa, con una specializzazione tributaria e legale soprattutto nell’attività arbitrale, nelle operazioni straordinarie nonché nelle situazioni di crisi aziendali. Quattro i soci fondatori: Giovanni Filippini, Federico Caporale, Stefano Ponte e Francesco Marabeti. La sede di Torino è co-diretta dai managing partner Ponte e Marabeti. La sede di Roma, guidata dal managing partner Marabeti e dall’of counsel Salvatore Dionesalvi, opera con un team di 6 professionisti. PwC Tls nomina tre nuovi equity partner PwC Tls ha annunciato la nomina a equity partner di Francesco Nuzzolo, Cristian Sgaramella e Tommaso Tomaiuolo. Nuzzolo è entrato in PwC Tls nel 2007. Nel suo nuovo ruolo si concentrerà su attività di M&a tax e international tax structuring per acquisizioni e dismissioni, offerte pubbliche, finanziamenti e rifinanziamenti, con un particolare focus al settore finanziario. Sgaramella ha maturato la propria esperienza nello studio professionale da lui fondato nel 2004 ed è entrato a far parte di PwC Tls nel luglio 2018 con un team di 15 persone, consentendo il posizionamento dello studio nelle attività di due diligence e securitization su operazioni di vendita di portafogli Npl e Utp. Inoltre, con il suo team di ha permesso di rafforzare l'area del contenzioso bancario. Tomaiuolo è entrato in PwC Tls nel 2008 e assume la responsabilità dell’operating unit Fs & Energy M&a. Leading Law apre una nuova sede e annuncia 3 nuovi ingressi Leading Law ha annunciato l'apertura di una nuova sede a Bra e l’ingresso di Enrico Maria Picco e Alberto Vadalà in qualità di equity partner e di Dario Peirone come of counsel. Picco, esperto di diritto civile e commerciale in ambito giudiziale e stragiudiziale con particolare attenzione alla contrattualistica nazionale ed internazionale e alle operazioni di M&a, già general counsel di Fiat Avio e di Fata, entra come partner nella sede di Torino. Vadalà, che ha completato la sua formazione pratica accanto ad Andrea Ganelli, sarà responsabile della sede di Bra. Peirone è professore aggregato presso il dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Torino. A seguito dei nuovi ingressi, sale a 15 il numero di equity partner. Giro di promozioni in Ey Ey nell’ultimo anno ha dato il benvenuto a 19 nuovi partner, di cui due che operano nel settore legale. Si tratta di Daniele Caneva e Oriana Granato, che vengono promossi equity partner. Caneva ha fatto il suo ingresso in Ey nell'aprile 2019, come socio e responsabile del dipartimento di Ip e opera presso la sede di Milano. Dal 2014 al 2018 è stato managing partner di Crea. Granato, entrata in Ey nell'ottobre 2018 come associate partner, vanta un’esperienza di quasi 20 anni maturati in Gianni Origoni Grippo Cappelli e dapprima in Allen & Overy sempre nel settore del project finance e infrastrutture. In Ey è responsabile del segmento di law infrastructures e si occuperà inoltre di seguire la creazione del law German Desk. A seguito delle nomine, sale a 6 il numero di partner raggiunto dall’area legale di Ey. Quattro nuovi equity partner per Alpeggiani Alpeggiani mette a segno cinque lateral, allargando la compagine degli equity partner da 5 a 9 componenti, con l'ingresso di Elena Felici e Christian Caserini che lasciano Pavia e Ansaldo insieme a Luca Montolivo (quest’ultimo in entrata come salary partner). Entrano in Alpeggiani anche Pietro Giorgetti e Laura Fiordelisi, entrambi provenienti dallo studio Laways, già fondato da Fiordelisi dopo una pluriennale esperienza in Lombardi Molinari Segni. Bonvicini e Sismondi nuovi partner di Lca Lca ha annunciato che, entro la fine dell’estate, faranno il loro ingresso in studio con il ruolo di partner, Daniele Bonvicini e Riccardo Sismondi, due professionisti con esperienza nel campo delle operazioni straordinarie. Bonvincini e Sismondi lasciano Grande Stevens. Prima di approdare in Lca, Bonvicini e` stato co-fondatore e senior partner di Mbl e quindi di Blf e in seguito, per alcuni anni, partner in Ro?dl e socio in Grande Stevens. Fin dagli inizi della sua attivita` professionale, Sismondi ha lavorato con Bonvicini acquisendo esperienza nell’assistenza in operazioni di M&a, anche crossborder. La sua carriera si e` sviluppata come senior associate di Blf, associate partner di Ro?dl e salary partner di Grande Stevens. LE ALTRE NOTIZIE DELLA SETTIMANA McDermott Will & Emery, Moruzzi senior associate per il contenzioso McDermott Will & Emery rinforza il dipartimento di contenzioso in Italia con l’ingresso di Massimiliano Moruzzi, approdato nel team italiano di contenzioso. Il professionista proviene da Lombardi, con cui ha collaborato per sei anni. Precedentemente aveva collaborato con Gianni Origoni Grippo Cappelli. Moruzzi si occupa di assistenza e consulenza legale in campo contenzioso, sia ordinario che arbitrale, nell’ambito del diritto civile e commerciale con principale riguardo al settore bancario, finanziario e societario in cui ha sviluppato una considerevole esperienza. L’ingresso di Moruzzi si innesta nella strategia portata avanti dallo studio americano di consolidare il dipartimento italiano di litigation già attivo con Stefano Mechelli in contenziosi soprattutto arbitrali. Limatola apre a Palermo Limatola ha annuciato l’apertura di una sede a Palermo coordinata dal socio Rossana Cassarà e guidata da Francesco Russo. Alessandro Limatola, managing partner dello studio, ha dichiarato che con l’apertura della nuova sede, l’insegna sarà in grado di offrire alla clientela la possibilità di gestire la consulenza ed il contenzioso con un unico interlocutore. Limatola arriva così a 5 sedi in Italia (Milano, Modena, Roma, Napoli e Palermo), 1 desk a New York, 11 soci ed oltre 60 tra professionisti e dipendenti. Orsingher Ortu nomina due nuovi counsel Orsingher Ortu annuncia la nomina a counsel di Cesare De Falco e Pietro Masi. Masi ha fatto il suo ingresso in studio nel settembre 2018 e fa parte del team di corporate & finance. Vanta esperienza in operazioni straordinarie di diritto societario, nazionali e multi-giurisdizionali, oltre che in ambito regolamentare finanziario. De Falco, unitosi allo studio nel luglio 2015, è invece membro del dipartimento di diritto del lavoro, guidato da Alessandro De Palma, con il quale collabora da oltre dieci anni, offrendo consulenza stragiudiziale e assistenza giudiziale a clienti di primario standing, sia italiani che stranieri. AL Assistenza Legale Milano - Loreto apre una nuova sede e annuncia l’ingresso di un senior partner AL Assistenza Legale Milano – Loreto, si rinnova con l’apertura di una nuova sede e l’ingresso di Anna Maria Astone come nuovo senior partner. Da settembre infatti la nuova sede dello studio sarà a Cologno Monzese. La scelta dell’apertura di una nuova sede è stata fatta al fine di avvicinarsi sempre più alle esigenze della clientela, per la maggior parte di provenienza dalla Brianza. Francesca Passerini, co founder di AL Assistenza Legale, rimarrà a guida dello studio in qualità di managing partner e referente del desk che rimarrà a Milano. Astone che diventerà senior partner dello studio e referente per la nuova sede, collabora dal 2008 con lo studio, fornendo consulenza legale in tutto il ramo del diritto civile, ma in particolar modo relativamente alle problematiche del diritto di famiglia e diritto minorile. Astone si è dedicata anche al contenzioso tributario, occupandosi con successo di giudizi in opposizione a cartelle esattoriali, anche di notevoli importi, nonché di tutta la materia riguardante le sanzioni amministrative. Ha inoltre perfezionato la propria competenza nella materia del diritto condominiale e dei diritti reali. Lexant nella prassi Uni/PdR in Tesoreria È stata pubblicata da parte di Uni, Ente italiano di normazione, la nuova prassi Uni/PdR 63:2019 Credit management, Definizione del processo delle attività e dei requisiti dei profili professionali del tesoriere e degli indirizzi operativi per la valutazione di conformità. Al tavolo dei lavori che hanno composto la norma, è stato presente anche Andrea Davide Arnaldi di Lexant che insieme ad altri specialisti ha lavorato allo studio e alla redazione dello standard. Il progetto di prassi definisce le attività del servizio di tesoreria in tutte le sue fasi, nonché i requisiti del profilo professionale del tesoriere, individuandone compiti e relative conoscenze, abilità e responsabilità-autonomia, definite sulla base dei criteri del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF). In aggiunta, fornisce gli indirizzi operativi per la valutazione della conformità ai requisiti del servizio di tesoreria (certificazione del servizio) e ai requisiti definiti per il profilo professionale di tesoriere (certificazione del profilo professionale). Orrick rinforza il dipartimento di diritto penale dell'economia con l’ingresso di Castagno Orrick ha annunciato l’ingresso di Jean-Paule Castagno in qualità di partner dello studio italiano responsabile del dipartimento di diritto penale dell'economia e dell'impresa. Castagno vanta oltre quindici anni di esperienza nel contenzioso penale, nella consulenza e gestione di tutte le fasi del crisis management, dallo svolgimento di indagini interne, anche di rilievo transnazionale, alla difesa in giudizio, inclusi gli aspetti inerenti la responsabilità da reato in capo alle società ai sensi del D. Lgs. 231. In particolare ha assistito e assiste, a livello stragiudiziale e giudiziale, un ampio numero di clienti in tematiche legate al diritto penale dell'economia e dell'impresa. Il team potrà contare, inoltre, su Riccardo Caselle già in Orrick dal 2015. Simmons & Simmons acquisisce Wavelength Simmons & Simmons ha annunciato l’acquisizione di Wavelength, società specializzata in legal engineering. Wavelength permetterà a Simmons & Simmons di introdurre soluzioni più “smart” per i propri clienti attraverso il valore aggiunto costituito da competenze legali, di gestione dei dati, design e ingegneristica. Guidato dai co-founder Peter Lee (Ceo) e Drew Winlaw (Coo e Chief Legal Engineer), il team di Wavelength opererà dai propri uffici di Londra e Cambridge, oltre ad avere una ulteriore presenza internazionale. Simmons & Simmons è così uno dei primi studi ad acquisire una società specializzata in legal engineering. Ls Lexjus Sinacta nella costituzione della Rete Associativa “Ada insieme” Vincenzo Bancone, equity partner presso la sede di Roma di Ls Lexjus Sinacta, ha assistito la “Federazione Nazionale Ada di volontariato”, l’Associazione Nazionale Ada con per la promozione sociale” e la “Fitel”, per la costituzione di una grande rete associativa che riunirà, oltre alle associazioni delle organizzazioni promotrici, importanti enti del Terzo Settore italiano attivi nel mondo del volontariato, dell’associazionismo di promozione sociale e del non profit. La neocostituita rete associativa riunirà ben 180 organizzazioni e più di 20mila iscritti. Tale obiettivo è stato raggiunto grazie alle disposizioni contenute nel D.Lgs. 3 luglio 2017 n. 117 che ha dato corso alla riforma del terzo settore, la quale prevede fra i suoi molteplici aspetti anche l’opportunità di costituire reti associative volte a favorire l’aggregazione virtuosa delle realtà operanti nel terzo settore. Lucchetti-LawCrossBorder per la progettazione dell’App Area Dance Lucchetti-LawCrossBorder, fondato nel 2019 da Stefania Lucchetti, ha assistito la scuola di danza professionale Area Dance, nella redazione e set up delle condizioni e struttura dell’app dedicata alla prenotazione di lezioni, corsi eventi e audizioni. L'app sarà attiva in agosto 2019. Bureau Plattner rafforza il team con Gulizzi Bureau Plattner ha annunciato l'ingresso di Christian Gulizzi in qualità di consulente nel nuovo ufficio a Monaco di Baviera. Gulizzi – dottore commercialista in Italia, Steuerberater in Germania e Certified Public Accountant negli Stati Uniti – in qualità di head of German-Italian desk, dirigerà le attività di Bureau Plattner in Germania. Gulizzi vanta un’esperienza pluriennale nell’ambito del diritto tributario tedesco ed internazionale, revisione legale dei conti e principi contabili Hbg, Ifrs e Us-Gaap ovvero due diligence in transazioni M&a presso le società di revisione Ernst & Young e Mazars e Rödl Usa, dove ha soprattutto maturato esperienza nella consulenza diretta di imprese straniere che investono in Germania e negli Stati Uniti.

Allen & Overy e Chiomenti nel bond di Terna da 500 mln

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Allen & Overy e Chiomenti hanno assistito, rispettivamente, gli istituti finanziari e l’emittente, Terna, nell’emissione di un prestito obbligazionario riservato a investitori istituzionali per un valore complessivo pari a 500 milioni di euro. Chiomenti ha assistito l’emittente con un team composto dal partner Enrico Giordano (in foto a destra) con il managing counsel Benedetto La Russa e l’associate Pietro Tirantello, mentre gli aspetti fiscali sono stati seguiti dal partner Marco di Siena e dal senior associate Maurizio Fresca. Allen & Overy ha assistito gli istituti finanziari joint lead manager e joint bookrunner, con un team guidato dai partner Cristiano Tommasi (in foto a sinistra) e Craig Byrne, del dipartimento international capital markets, coadiuvati dalla counsel Alessandra Pala; Michele Milanese, counsel del dipartimento tax ha curato i profili fiscali dell’operazione. I titoli, con scadenza a 6 anni e cedola del 0,125%, sono stati emessi ai sensi del programma Euro Medium Term Note e verranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo. L’operazione ha ottenuto un riscontro favorevole dal mercato, con una domanda pari a circa 4 volte l’offerta.

White & Case: Novarese e Storchi nuovi partner

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White & Case annuncia l'ingresso di due nuovi soci, a rafforzamento delle practice di banking & finance e di corporate M&a: Andrea Novarese e Maria Cristina Storchi. I due professionisti, che entrano in qualità di equity partner, lasciano Latham & Watkins, dove avevano fatto il loro ingresso nel 2008, quando a guidare l’ufficio italiano c’era Michael Immordino successivamente passato a guidare, nel 2011, il ritorno in Italia di White & Case. L'attività di Novarese, che in Latham & Watkins era anche responsabile europeo del settore automotive, si concentra principalmente sull’assistenza a istituti di credito, società imprenditrici e emittenti, società blue-chip, e società mid cap a vocazione internazionale. Inoltre ha un’ampia esperienza in materia di banking, leveraged e acquisition finance, project finance, senior secured lending, restructuring, debt capital markets, corporate governance. Prima di entrare a far parte di Latham & Watkins nel 2008, è stato partner di Bonelli Erede Pappalardo. Tra le operazioni più rilevanti dell’ultimo anno, l'assistenza alle banche nell'ambito della sottoscrizione della nuova linea revolving per general corporate purposes di durata triennale per 2 miliardi di euro di Atlantia e l'assistenza prestata al pool di istituti di credito, nell'ambito del finanziamento da 900 milioni per Italo Nuovo trasporto Viaggiatori. Tra le operazioni a cui ha lavorato insieme a Storchi, la sottoscrizione di un contratto di finanziamento del valore di 1,75 mld, nel contesto dell’acquisto delle partecipazioni in Abertis e Hochtief da parte di Atlantia. La professionista, che in Latham & Watkins era partner, ha maturato esperienza in fusioni e acquisizioni, deal di private equity, offerte pubbliche e di scambio, ristrutturazioni, capital markets, privatizzazioni. Storchi è stata coinvolta in importanti operazioni di fusioni, acquisizioni e ristrutturazioni italiane e transfrontaliere e ha una notevole esperienza nella consulenza di società quotate. Si è occupata recentemente del concordato Aimeri Ambiente, della rimodulazione dell’indebitamento di Meridiana e di Ntv, oltre che della fusione di Cerved e Consit in Cis. Prima di entrare in Latham & Watkins nel 2008, era partner di Bonelli Erede Pappalardo dal 2000. A seguito dei nuovi ingressi, sale a 14 il numero complessivo dei soci (tra partner e local partner) in Italia di White & Case.

R&p Legal promuove 4 soci

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R&p Legal ha nominato quattro nuovi soci. Si tratta di Nicola Carù, esperto di corporate ed M&a; Pasquale Morra, esperto di diritto amministrativo; Alessandro Racano, penalista e Giuseppe Taffari, esperto di charity & social enterprises. Carù e Taffari sono cresciuti all'interno dello studio, con cui collaborano dall’inizio della loro carriera professionale. Morra è entrato nello studio nel 2011 insieme al team di diritto amministrativo coordinato da Lorenzo Lamberti. Racano è entrato nello studio nel 2014 con il team di diritto penale coordinato da Piero Magri. La nomina dei nuovi soci si inserisce nella tradizione di R&p Legal che da sempre cerca di favorire ed incentivare la nomina di soci per “crescita interna”. A seguito delle nuove promozioni, lo studi arriva ad annoverare 43 soci. Contattato da TopLegal, lo studio non comunica se i professionisti entrano o meno nell'equity.

Gop, Nctm e Pedersoli nell'accordo tra Vodafone, Tim ed Inwit

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Gianni Origoni Grippo Cappelli e Nctm hanno assistito, rispettivamente, Tim e Vodafone nell’accordo per la condivisione della componente attiva della rete 5G, la condivisione degli apparati attivi della rete 4G e l’ampliamento dell’attuale accordo di condivisione delle infrastrutture di rete passive. L’accordo prevede l’integrazione delle infrastrutture passive di rete di Inwit e Vodafone grazie all’incorporazione da parte di Inwit delle torri di Vodafone Italia (Vodafone Towers), dando vita alla più grande Towerco italiana e la seconda in Europa con 22mila torri, che sarà controllata congiuntamente da Tim e Vodafone con una partecipazione paritetica. Nel progetto, Inwit è stata assistita da Pedersoli. Gop ha assistito Tim con un team coordinato dai partner Francesco Gianni e Alfredo D’Aniello, coadiuvati dall’of counsel Giulia Staderini, i counsel Chiara Gianni e Filippo Ughi e le associate Lavinia Bertini e Caterina Pistocchi che hanno seguito la parte M&a ed i contratti commerciali. I partner Piero Fattori e Salvatore Spagnuolo hanno seguito gli aspetti antitrust e Antonello Lirosi gli aspetti di golden powers; i partner Luciano Acciari, Fabio Chiarenza, coadiuvati dai counsel Sandro Maria Galardo, Francesca Staffieri e l’associate Carmen Pisani, hanno seguito i profili tax. Il team di Nctm è stato coordinato dagli equity partner Vittorio Noseda e Matteo Trapani, coadiuvati dalla salary partner Lucia Corradi per gli aspetti corporate; l’equity partner Carlo Grignani e il salary partner Jacopo Arnaboldi hanno seguito i temi e contratti Ict, l’equity partner Luca Toffoletti e il salary partner Alessandro De Stefano la parte antitrust, l’equity partner Federico Trutalli e il salary partner Andrea Mantellini i profili tax e l’equity partner Alessandra Stabilini la parte di capital markets. Il team di Pedersoli è stato coordinato dall’equity partner Carlo Pedersoli, con l’equity partner Andrea Gandini, coadiuvati dall’equity partner Diego Riva, dalla partner Marida Zaffaroni e dalla junior partner Francesca Leverone per il profili M&a ed i contratti commerciali, dall’equity partner Davide Cacchioli e dal partner Alessandro Bardanzellu per gli aspetti antitrust e golden power, mentre l’equity partner Maura Magioncalda con il senior associate Michele Parlangeli hanno seguito il rilascio dei binding commitments dalle banche finanziatrici.

Alumni: vantaggio strategico?

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I gruppi “Alumni” nascono per creare un collegamento con i professionisti che hanno collaborato in passato con lo studio legale e che vogliono rimanere in contatto con le iniziative, le novità e gli eventi organizzati dallo studio, oltre che entrare in contatto con gli altri professionisti che sono passati o che attualmente lavorano negli stessi uffici. Nato negli Stati Uniti, migrando dalla scuola superiore e dall’università verso il mondo dell’impresa, il fenomeno promuove il concetto di ex collega come fonte di contatti ed esperienze piuttosto che mero concorrente. Risulta evidente il risvolto positivo laddove l’alumno sia diventato un legale interno a un’impresa, dato che quest’ultima è una potenziale cliente per lo studio. Il mantenimento di buoni rapporti diventa dunque strategico al fine di intercettare nuovi clienti. Si presenta diverso, invece, il caso in cui il professionista sia migrato verso un’altra insegna competitor. In questa circostanza, infatti, i rapporti difficilmente possono sfociare in una relazione solida tra lo studio e l’ex consulente. Oltre i confini del Paese, lo strumento sembra avere potenzialità più ampie implicando allo stesso tempo investimenti di un certo peso. Le law firm anglofone – per esempio – puntano a una maggiore interattività organizzando intere giornate all'aperto o inviando alla lista di contatti questionari e ricerche. Quest’ultime si trasformano in un secondo momento in report sul sentimento degli operatori di un determinato mercato ovvero sull'opinione degli esperti su un argomento caldo di un preciso settore. In definitiva, la rete di contatti sviluppata con gli alumni si trasforma in una modalità per avere il polso del mercato e per comprendere meglio anche le direttrici strategiche dell’insegna. In Italia lo strumento fatica invece a entrare nella prassi, visti i pochi studi che si dotano di questa rete. Oltre agli studi di stampo internazionale, in cui l’usanza arriva dalla casa madre straniera (come Allen & Overy, Dla Piper, Kpmg, Linklaters e Pwc), tra gli studi italiani che presentano un programma Alumni si segnalano Chiomenti, Gianni Origoni Grippo Cappelli e Negri Clementi. Le esperienze italiane si caratterizzano per implementare soluzioni base con costi ridotti. Leggendo sui siti internet delle insegne italiane, tramite il network Alumni, lo studio tendenzialmente offre una rete di conoscenze passate e future, la possibilità di rimanere aggiornato su argomenti utili nel settore di operatività e sulle principali novità dello studio, l’opportunità di partecipare a eventi e seminari organizzati dallo studio, oltre che altre e non meglio precisate occasioni di confronto e scambio.

Dimmi dove investi e ti dirò che studio sei

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Secondo Bruce MacEwan della società di consulenza Adam Smith Esq., esistono due sommi modelli di studio legale che competono in segmenti di mercato bipolari. Sebbene entrambi i modelli abbiano pari validità strategica e prospettive di successo, ognuno ha punti di forza e di debolezza nonché rischi e opportunità diversi. Evitando ogni connotazione di superiorità o di inferiorità, come propone MacEwan, potremmo indicare questi modelli con “X” e “Y” (MacEwan utilizza il nome di due colori neutri, ma semplifichiamo). Una prima distinzione si verifica nella leva sul cliente. Gli studi X, forti del loro marchio distintivo, vendono servizi senza prezzo e intervengono in situazioni eccezionali sotto lo sguardo del Cda. Il valore degli studi Y sta nell'efficienza, nell'affidabilità e nella trasparenza dei servizi a costi prevedibili. Queste insegne seguono perlopiù la gestione ordinaria della società che considera il consulente esterno un normale costo dell’attività d’impresa. Ciascun modello dipende da una risorsa scarsa: il ristretto bacino di professionisti che coniugano capacità tecniche eccelse con il fiuto per gli affari (modello X); le competenze che assicurano il costante miglioramento dei processi e la riduzione dei costi (modello Y). Ciascun modello affronta inoltre una minaccia esistenziale: la compiacenza e la fuga dei talenti (modello X); l’illusione che contino solo gli avvocati (modello Y). Gli studi X operano in un contesto competitivo che si limita ai pochi concorrenti con un marchio altrettanto consolidato; per gli studi Y la concorrenza si estende alle direzioni legali e a tutti fornitori di sevizi legali alternativi. Da queste differenze iniziali, si desumono le rispettive scelte strategiche e tattiche. La governance e cultura degli studi X si confonda con la classica associazione professionale, mentre gli studi Y tendono ad adottare un assetto di stampo aziendalistico. In termini di organico, gli studi X puntano ai più brillanti giovani e alla crescita interna, limitandosi a qualche raro lateral giudizioso. Gli studi Y hanno un approccio più opportunistico al mercato del lavoro. Variano anche i criteri di scelta del cliente e dei mandati. Le scelte del modello X, basato su poche ristrette aree di eccellenza, rispondono alle esigenze dello studio e non a quelle del cliente. Nel modello Y bisogna verificare preventivamente che il mandato risponda alle politiche di prezzo prestabilite e alle opportunità previste dai processi interni. L’allocazione delle risorse negli studi X spetta ai singoli soci; gli studi Y demandano tutto alle scelte programmatiche per ridurre la discrezionalità dei singoli. Il problema di determinare i prezzi e la gestione dei processi interni per le gli studi X non si pone: decidono sempre i soci. Gli studi Y utilizzano parametri precisi (Kpi) con il supporto di dati, tecnologie e professionisti non legali che affiancano gli avvocati. Ciascun modello ha le sue vulnerabilità. Gli studi X sono esposti a due pressioni: la prima esterna, ovvero, gli altri studi X; la seconda interna, vale a dire i propri professionisti molto quotati dal mercato e con un forte potere contrattuale. Il modello X ha un rimedio nel profitto medio per socio (Ppp) alto. Gli studi Y affrontano maggiori sfide competitive: oltre agli altri studi Y, le direzioni e i nuovi operatori sul mercato, vi è il potere contrattuale dei clienti che esigono di più a meno. Il modello Y si difende con il coinvolgimento gestionale di professionisti non legali, le squadre e i sistemi dedicati al rapporto con il cliente, le analisi di mercato e la rendicontazione delle prestazioni di ogni singolo componente dello studio. Le contaminazioni tra modelli in termini di struttura interna, cliente e mandato, significano che la divisione appena tracciata non può essere assoluta. La possibilità di una contaminazione genera pertanto nella mente degli avvocati molta confusione sul posizionamento. Mentre tutti gli studi X si riconoscono come tali, molti studi Y negano di esserlo, o per un senso di orgoglio professionale fuori posto, o per il mero fatto che si aggiudicano clienti e mandati tipici degli X. In ultima analisi, siccome non è possibile incarnare con pieno successo entrambi i modelli, il posizionamento di uno studio viene determinato dall’orientamento degli investimenti che fa. Da una parte si può decidere di investire sul puro talento (studi X), dall’altra sull’efficienza dei processi e servizi (studi Y). Non che gli studi Y possano fare a meno della qualità, né gli studi X della gestione dei processi. Tuttavia, i presupposti culturali in Italia fanno sì che il modello Y abbia vita più difficile. Una cosa è attirare i migliori professionisti per assistere i clienti, un’altra è integrare professionalità diverse e consentire ai non avvocati l’accesso al cliente. La maggioranza delle insegne italiane guarda al modello X come automatico modello di riferimento. Eppure nell’ultimo decennio, alcuni studi X si sono trasformati in realtà che appartengono al modello Y, causa le necessità dettate da un mercato in mutamento o la precisa scelta di guidare il cambio generazionale. Questi due fattori non potranno che dare impulso a ulteriori mutamenti di posizionamento nei prossimi anni.

White & Case con UniCredit nella cartolarizzazione multi-originator da 1mld

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White & Case ha assistito UniCredit Bank, in qualità di arranger, Cassa di Risparmio di Asti e Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli – Biverbanca, ciascuna in qualità di originator e underwriter, nell'operazione di cartolarizzazione multi-originator di mutui fondiari e mutui ipotecari residenziali erogati da Cassa di Risparmio di Asti e Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli – Biverbanca, per un importo complessivo di circa 1 miliardo di euro. I titoli di Classe A emessi da Asti Group Rmbs II, per un ammontare complessivo pari a 825 mln, sono stati quotati presso la Borsa di Lussemburgo. Il team di White & Case è stato guidato dal partner Gianluca Fanti insieme al partner Giuseppe Barra Caracciolo e agli associate Francesco Scebba, Rocco De Nicola e Riccardo Verzeletti. L’operazione rappresenta la prima cartolarizzazione realizzata dal gruppo Cassa di Risparmio di Asti secondo i requisiti previsti dalla nuova regolamentazione europea sulle cartolarizzazioni “semplici, trasparenti e standardizzate” (“Sts”). Prime Collateralised Securities Uk Limited ha agito in qualità di terzo verificatore.

Fga apre a Genova e annuncia l'ingresso di Capecchi

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Fga Ferraro Giove apre una nuova sede a Genova rafforzando la propria compagine associativa con l’ingresso del nuovo equity partner Marco Capecchi (in foto) e del suo staff. La sede di Genova, guidata da Capecchi, svilupperà le aree di attività di diritto immobiliare, rc e assicurativo, crisi d'impresa, contrattualistica, informatica e privacy, terzo settore e successioni Con l’ingresso di Capecchi lo studio si rafforza nelle aree della responsabilità civile e del real estate, unitamente a quella delle nuove tecnologie. Il professionista è professore di diritto privato e di diritto dell’informatica presso l’Università di Genova, nonché avvocato e cassazionista. Cura prevalentemente, nell’attività scientifica e professionale, le materie della responsabilità civile, della contrattualistica ed il settore immobiliare. Un particolare interesse è dedicato alla responsabilità professionale sia nel settore medico (ambito nel quale, dal 2003, è docente sui temi della responsabilità sanitaria); sia in quello degli organi sociali, ambito nel quale vanta ampia esperienza professionale nell’assistenza alle procedure per azioni di responsabilità verso organi sociali. Ha infine specifiche competenze nel settore del diritto dell’informatica e delle responsabilità connesse. Con l'apertura a Genova, lo studio Ferraro Giove arriva ad annoverare quattro sedi, dopo quella di Roma, Milano e Napoli e consente a Fga di proseguire nel processo di espansione sul territorio nazionale, espansione funzionale ad offrire ai propri clienti una assistenza diretta. A seguito dell'ingresso di Capecchi, Fga arriva ad annoverare 8 soci: i tre founder Marco Ferraro, Stefano Giove, Michele Sprovieri; i tre soci di Roma Maurizio Gugliotta, Marco Perini ed Elisabetta Pirani; il socio della sede di Napoli Gianfranco Baroni.

Dimmi dove investi e ti dirò che studio sei

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Secondo Bruce MacEwan della società di consulenza Adam Smith Esq., esistono due sommi modelli di studio legale che competono in segmenti di mercato bipolari. Sebbene entrambi i modelli abbiano pari validità strategica e prospettive di successo, ognuno ha punti di forza e di debolezza nonché rischi e opportunità diversi. Evitando ogni connotazione di superiorità o di inferiorità, come propone MacEwan, potremmo indicare questi modelli con “X” e “Y” (MacEwan utilizza il nome di due colori neutri, ma semplifichiamo). Una prima distinzione si verifica nella leva sul cliente. Gli studi X, forti del loro marchio distintivo, vendono servizi senza prezzo e intervengono in situazioni eccezionali sotto lo sguardo del Cda. Il valore degli studi Y sta nell'efficienza, nell'affidabilità e nella trasparenza dei servizi a costi prevedibili. Queste insegne seguono perlopiù la gestione ordinaria della società che considera il consulente esterno un normale costo dell’attività d’impresa. Ciascun modello dipende da una risorsa scarsa: il ristretto bacino di professionisti che coniugano capacità tecniche eccelse con il fiuto per gli affari (modello X); le competenze che assicurano il costante miglioramento dei processi e la riduzione dei costi (modello Y). Ciascun modello affronta inoltre una minaccia esistenziale: la compiacenza e la fuga dei talenti (modello X); l’illusione che contino solo gli avvocati (modello Y). Gli studi X operano in un contesto competitivo che si limita ai pochi concorrenti con un marchio altrettanto consolidato; per gli studi Y la concorrenza si estende alle direzioni legali e a tutti fornitori di sevizi legali alternativi. Da queste differenze iniziali, si desumono le rispettive scelte strategiche e tattiche. La governance e cultura degli studi X si confonda con la classica associazione professionale, mentre gli studi Y tendono ad adottare un assetto di stampo aziendalistico. In termini di organico, gli studi X puntano ai più brillanti giovani e alla crescita interna, limitandosi a qualche raro lateral giudizioso. Gli studi Y hanno un approccio più opportunistico al mercato del lavoro. Variano anche i criteri di scelta del cliente e dei mandati. Le scelte del modello X, basato su poche ristrette aree di eccellenza, rispondono alle esigenze dello studio e non a quelle del cliente. Nel modello Y bisogna verificare preventivamente che il mandato risponda alle politiche di prezzo prestabilite e alle opportunità previste dai processi interni. L’allocazione delle risorse negli studi X spetta ai singoli soci; gli studi Y demandano tutto alle scelte programmatiche per ridurre la discrezionalità dei singoli. Il problema di determinare i prezzi e la gestione dei processi interni per le gli studi X non si pone: decidono sempre i soci. Gli studi Y utilizzano parametri precisi (Kpi) con il supporto di dati, tecnologie e professionisti non legali che affiancano gli avvocati. Ciascun modello ha le sue vulnerabilità. Gli studi X sono esposti a due pressioni: la prima esterna, ovvero, gli altri studi X; la seconda interna, vale a dire i propri professionisti molto quotati dal mercato e con un forte potere contrattuale. Il modello X ha un rimedio nel profitto medio per socio (Ppp) alto. Gli studi Y affrontano maggiori sfide competitive: oltre agli altri studi Y, le direzioni e i nuovi operatori sul mercato, vi è il potere contrattuale dei clienti che esigono di più a meno. Il modello Y si difende con il coinvolgimento gestionale di professionisti non legali, le squadre e i sistemi dedicati al rapporto con il cliente, le analisi di mercato e la rendicontazione delle prestazioni di ogni singolo componente dello studio. Le contaminazioni tra modelli in termini di struttura interna, cliente e mandato, significano che la divisione appena tracciata non può essere assoluta. La possibilità di una contaminazione genera pertanto nella mente degli avvocati molta confusione sul posizionamento. Mentre tutti gli studi X si riconoscono come tali, molti studi Y negano di esserlo, o per un senso di orgoglio professionale fuori posto, o per il mero fatto che si aggiudicano clienti e mandati tipici degli X. In ultima analisi, siccome non è possibile incarnare con pieno successo entrambi i modelli, il posizionamento di uno studio viene determinato dall’orientamento degli investimenti che fa. Da una parte si può decidere di investire sul puro talento (studi X), dall’altra sull’efficienza dei processi e servizi (studi Y). Non che gli studi Y possano fare a meno della qualità, né gli studi X della gestione dei processi. Tuttavia, i presupposti culturali in Italia fanno sì che il modello Y abbia vita più difficile. Una cosa è attirare i migliori professionisti per assistere i clienti, un’altra è integrare professionalità diverse e consentire ai non avvocati l’accesso al cliente. La maggioranza delle insegne italiane guarda al modello X come automatico modello di riferimento. Eppure nell’ultimo decennio, alcuni studi X si sono trasformati in realtà che appartengono al modello Y, causa le necessità dettate da un mercato in mutamento o la precisa scelta di guidare il cambio generazionale. Questi due fattori non potranno che dare impulso a ulteriori mutamenti di posizionamento nei prossimi anni.

Alumni: vantaggio strategico?

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I gruppi “Alumni” nascono per creare un collegamento con i professionisti che hanno collaborato in passato con lo studio legale e che vogliono rimanere in contatto con le iniziative, le novità e gli eventi organizzati dallo studio, oltre che entrare in contatto con gli altri professionisti che sono passati o che attualmente lavorano negli stessi uffici. Nato negli Stati Uniti, migrando dalla scuola superiore e dall’università verso il mondo dell’impresa, il fenomeno promuove il concetto di ex collega come fonte di contatti ed esperienze piuttosto che mero concorrente. Risulta evidente il risvolto positivo laddove l’alumno sia diventato un legale interno a un’impresa, dato che quest’ultima è una potenziale cliente per lo studio. Il mantenimento di buoni rapporti diventa dunque strategico al fine di intercettare nuovi clienti. Si presenta diverso, invece, il caso in cui il professionista sia migrato verso un’altra insegna competitor. In questa circostanza, infatti, i rapporti difficilmente possono sfociare in una relazione solida tra lo studio e l’ex consulente. Oltre i confini del Paese, lo strumento sembra avere potenzialità più ampie implicando allo stesso tempo investimenti di un certo peso. Le law firm anglofone – per esempio – puntano a una maggiore interattività organizzando intere giornate all'aperto o inviando alla lista di contatti questionari e ricerche. Quest’ultime si trasformano in un secondo momento in report sul sentimento degli operatori di un determinato mercato ovvero sull'opinione degli esperti su un argomento caldo di un preciso settore. In definitiva, la rete di contatti sviluppata con gli alumni si trasforma in una modalità per avere il polso del mercato e per comprendere meglio anche le direttrici strategiche dell’insegna. In Italia lo strumento fatica invece a entrare nella prassi, visti i pochi studi che si dotano di questa rete. Oltre agli studi di stampo internazionale, in cui l’usanza arriva dalla casa madre straniera (come Allen & Overy, Dla Piper, Kpmg, Linklaters e Pwc), tra gli studi italiani che presentano un programma Alumni si segnalano Chiomenti, Gianni Origoni Grippo Cappelli e Negri Clementi. Le esperienze italiane si caratterizzano per implementare soluzioni base con costi ridotti. Leggendo sui siti internet delle insegne italiane, tramite il network Alumni, lo studio tendenzialmente offre una rete di conoscenze passate e future, la possibilità di rimanere aggiornato su argomenti utili nel settore di operatività e sulle principali novità dello studio, l’opportunità di partecipare a eventi e seminari organizzati dallo studio, oltre che altre e non meglio precisate occasioni di confronto e scambio.

Anas e l'avviso della discordia

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Pochi giorni fa, Anas ha pubblicato sul proprio sito un avviso pubblico per l'affidamento di incarichi di tutela legale dei dipendenti. Si tratta in sostanza di un avviso inerente alla costituzione di un elenco di professionisti per facilitare la scelta di un legale da parte dei dipendenti e dirigenti, qualora si trovassero coinvolti in contenziosi legati allo svolgimento delle attività professionali svolte per conto di Anas. L’iniziativa ha sollevato diverse perplessità in relazione ai criteri prescelti per la selezione degli avvocati. Da un lato, ci si può chiedere se ciò non rischi di compromettere la politica di trasparenza, prediligendo a monte alcune correnti della categoria. Dall’altro, ha già suscitato una decisa replica da parte dell’associazione italiana giovani avvocati (Aiga), in particolar modo per il requisito dei 15 anni di iscrizione all’Ordine e per quello dell’appartenenza alle istituzioni forensi. «Il requisito dell'anzianità di iscrizione – chiarisce a TopLegal Elena Federici membro di Aiga – non garantisce la preparazione e quindi la meritocrazia. Anas a nostro avviso avrebbe dovuto far prevalere criteri come la conoscenza del diritto amministrativo o la prova di aver patrocinato in passato enti simili». Questo criterio comporta, sulla base dei semplici calcoli anagrafici, che di fatto possano accedere al ruolo soltanto avvocati di almeno 42 anni. Anas, interpellata da TopLegal, ha precisato che la richiesta è arrivata esplicitamente dalle stesse organizzazioni aziendali che hanno promosso la creazione dell’elenco. «All'azienda — ha spiegato Anas — è stato richiesto di inserire in tali elenchi professionisti di particolare esperienza, il che ha spinto ad individuare elementi, per quanto possibile, dotati di oggettività». Nel chiedere l’elenco dei professionisti, le organizzazioni aziendali si sono mosse in esecuzione delle disposizioni dei vigenti Ccnl, che prevedono la tutela legale dei dipendenti Anas. Un elenco peraltro non obbligatorio, ha precisato l’azienda, che non impedisce di avvalersi in alternativa di altri professionisti di propria fiducia. Per Anas, tuttavia, questi requisiti intendono «fornire elementi oggettivi di valutazione a beneficio dei fruitori finali ed effettivi dei servizi legali di cui qui si discute, ossia i dipendenti, spesso del tutto estranei ai contesti giudiziari e, più in generale, legali». Tra gli elementi «dotati di oggettività», Anas ha incluso, oltre al criterio di anzianità, anche l'abilitazione al patrocinio dinanzi alle magistrature superiori e la comprovata esperienza attraverso l'indicazione di procedimenti seguiti, nonché il requisito preferenziale della docenza universitaria. L’avviso originario conteneva peraltro un secondo criterio preferenziale che ha anch’esso suscitato diverse perplessità, fino alla sua finale abolizione da parte di Anas: il ricoprire eventuali incarichi all'interno di Organi Forensi. «Chi è appena divenuto avvocato — ha contestato Federici di Aiga – non ha senz’altro né tempo né modo di farsi eleggere in un’istituzione forense». In una nota del 30 luglio Anas ha però deciso di accogliere le richieste eliminando tale criterio, ma sottolineando allo stesso tempo che la società «non intendeva precostituire alcun “veicolo privilegiato” a beneficio di chi rivesta ruoli negli organi direttivi forensi». Pertanto, non verranno ritenuti requisiti preferenziali gli incarichi in corso come membro o presidente di organismi forensi quali i consigli dell’Ordine, consigli distrettuali di Disciplina e Consiglio Nazionale Forense.

Fusioni di carta

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Si può parlare di un trend in atto a proposito delle integrazioni e fusioni tra studi legali italiani? Gli osservatori in queste ultime settimane non hanno avuto dubbi. Eppure, sembra al contrario che il processo di consolidamento degli studi legali sia rimasto fedele alla sua profonda e storica timidezza. Le compagini si ampliano sì, ma da qui a dire che il segmento del mercato che conta sia finalmente giunto a consolidarsi ce ne vuole. Prima dell’accordo di questa estate tra BonelliErede e Lombardi, l’ultima vera fusione di peso in Italia è avvenuta tra due insegne giuslavoristiche nel 2012, anno in cui si tentava l’ultima integrazione rilevante sul mercato, quella tra Grimaldi e i 130 professionisti di Dewey & LeBoeuf, rimasta poi infruttuosa per il fallimento delle trattative. I numerosi casi di fusioni e integrazioni andati alla rovina hanno finora impedito la creazione di modelli di successo da imitare. Con un mercato sempre più asfittico e la partita del cambio generazionale tutta da giocare, un tale gap potrebbe costare caro agli studi italiani. Ecco perché il mercato guarda ora con attenzione all’integrazione tra BonelliErede e Lombardi. Un progetto che nell’analisi di TopLegal presenta tre chiare discontinuità che potrebbero fare la differenza rispetto al passato. TopLegal Corporate Counsel & Finance Awards: la settima edizione La VII edizione dei TopLegal Corporate Counsel & Finance Awards ha visto oltre 180 candidature pervenute da più di 150 aziende nazionali e internazionali, selezionate da autorevoli figure della realtà imprenditoriale e finanziaria nazionale riuniti nella commissione tecnica dedicata. Alla serata ha preso parte un parterre di circa 550 ospiti tra professionisti e manager del mondo industriale, legale e della finanza. E da quest’anno il debutto della categoria finance, che ha coinvolto gli investitori e il mondo delle Sgr. Ecco la rassegna della serata, tutti i vincitori e le motivazioni del premio che, lo scorso 11 luglio, ha riunito nella splendida cornice di Palazzo del Ghiaccio i massimi esponenti dell’eccellenza in house. Strategie: Eversheds passa all’attacco sulla consulenza innovativa Lo studio internazionale sfida gli studi legali alternativi e le Big Four con il lancio di nuova piattaforma per i servizi legali alternativi. L’evoluzione degli studi legali moderni passa infatti attraverso l’efficientamento dei servizi. Terreno su cui le Big Four e i cosiddetti Alternative legal service providers (Alsp), ovvero gli studi legali non tradizionali ad alto contenuto tecnologico, si stanno muovendo con decisione in termini di specializzazione e conseguente riduzione dei costi della consulenza. Alcune insegne hanno così deciso di internalizzare in house questa offerta di consulenza. È il caso di Eversheds Sutherland che con una nuova piattaforma punta a sfidare direttamente i concorrenti “New law”. Settori e aree giuridiche: Npl, gli operatori aumentano la specializzazione Nuova fase per il mondo del credito deteriorato. Dal 2015 le banche hanno ceduto circa 150 miliardi di Non performing loan. Il mercato si è così evoluto in termini di operatori e specializzazioni. E ora gli operatori guardano a nuove asset class come gli Utp. Questo scenario apre nuove prospettive anche per la consulenza legale esterna che affianca istituti di credito e fondi. Per i cedenti gli Utp aprono nuove complessità e la regolamentazione in costante movimento richiede di non sottovalutare il continuo aggiornamento con gli esperti. Per gli acquirenti, è sempre più rilevante una consulenza che sappia muoversi su tutta la filiera, dalla costituzione del fondo all’individuazione delle opportunità sul territorio. Settori e aree giuridiche: L’arte esce dalla nicchia Sempre più spesso gli studi legali vogliono abbinare il proprio brand all’arte. Due le declinazioni principali di questa tendenza: la sponsorizzazione di un evento o un’opera artistica, per beneficiare del ritorno mediatico, a prescindere che lo studio si occupi di diritto dell’arte o meno; la creazione di un posizionamento mirato sul settore per valorizzare le competenze specifiche dello studio. Un fermento che nasce certamente da un forte interesse personale del professionista. Allo stesso tempo pare giustificato, per quanto i mandati medi non siano particolarmente ricchi, dal dinamismo dell’industria dell’arte che in questi anni ha allargato il proprio raggio d’azione, sulla scia dello sviluppo anche dei servizi consulenziali di investimento. Esg Business Conference Cresce la consapevolezza sulla necessità di integrare la sostenibilità nelle strategie delle aziende. E dell’importanza della governance in questo processo. Se ne è parlato alla Esg Business Conference a Milano lo scorso giugno insieme a oltre 200 manager, rappresentanti delle istituzioni e investitori. Nella giornata è stato presentato l’Integrated Governance Index 2019, primo indice quantitativo per misurare il grado di integrazione dei fattori Esg (enviroment, social e governance). Dentro lo studio: Governance La scelta tra la doppia categoria di socio equity e socio salary non è una scelta formale. Incide in maniera sensibile sulle sorti dello studio in termini di strategia, posizionamento, cultura interna. Ma gli elementi a favore e contrari possono essere letti da punti di vista diversi e puntare a conclusioni opposte. Un’indagine di TopLegal esplora le ragioni di chi ha scelto l’una o l’altra opzione. Ricerca Lavoro Il connubio tra novità normative e tecnologiche, istanze sociali ed economiche, i nuovi lavori e i nuovi modi di stare sul posto di lavoro sta cambiando l’approccio stesso al diritto del lavoro, con significativi risvolti sulle attività dei giuslavoristi. Sebbene si confermi alta la domanda di assistenza nel diritto del lavoro e risulti imprescindibile il supporto di specialisti qualificati e con attenzione costante all’aggiornamento professionale. La vera differenza sta nella capacità dei consulenti di individuare le esigenze dei clienti e di rispondere in maniera pragmatica e immediata. Speciale Venezia e Treviso A Venezia il turismo traina l’economia della città, dal settore commerciale al settore immobiliare. Treviso, invece, pur avendo un turismo in espansione, trova la sua fortuna nella storica e fiorente attività imprenditoriale. Allo sviluppo del tessuto imprenditoriale e alle crescenti necessità di internazionalizzazione pare però non seguire un’evoluzione aggregativa e strutturata della consulenza legale in ottica strategica e non di semplice riduzione dei costi. Il punto di forza dell’attuale panorama dei servizi legali vede i privati e la piccola media impresa trovare negli studi tradizionali, composti da uno o al massimo una decina di professionisti, la consulenza legale ideale e sartorializzata di cui necessitano. Il limite sta nell’obbligare le imprese maggiormente strutturate a rivolgersi alle sedi milanesi dei principali studi italiani al fine di ottenere una consulenza integrata. La versione integrale del numero è disponibile su E-edicola.
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