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Finanza (18 luglio 2019)

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Lca per un round di investimento in Natur-World Lca, con un team coordinato da Riccardo Massimilla, ha assistito un club deal di investitori privati in un round di investimento a favore di Natur-World, azienda operante nel campo della progettazione, sviluppo e realizzazione di prodotti in bioplastica e di soluzioni rivolte all’economia circolare e alla sostenibilità ambientale. Il club deal ha sottoscritto l’aumento di capitale agendo per il tramite di Arepo Fiduciaria, società del gruppo Banca Profilo. L’aumento di capitale, in particolare, è finalizzato allo sviluppo della rete commerciale in Italia, all’apertura dei mercati esteri e alla realizzazione di un laboratorio industriale per lo sviluppo di miscele di biopolimeri innovative e dei relativi prototipi di prodotti. Allen & Overy e Chiomenti nel bond tier 2 da 300 mln di Ubi Banca Nell’emissione di un prestito obbligazionario subordinato di tipo tier 2 del valore nominale di 300 milioni di euro da parte di Ubi Banca, Allen & Overy e Chiomenti hanno assistito, rispettivamente, gli istituti finanziari joint bookrunner – Banca Imi, Goldman Sachs International, Société Générale e Ubi Banca - e l’emittente, Ubi Banca. Il team di Chiomenti è composto dal partner Gregorio Consoli con la senior associate Irene Scalzo e l’associate Alessandra Biotti e dal partner Marco Di Siena e dal senior associate Maurizio Fresca per aspetti fiscali. Allen & Overy ha assistito gli istituti finanziari con un team guidato dai partner Craig Byrne e Cristiano Tommasi, del dipartimento international capital markets, coadiuvati dagli associate William Robertson ed Elisa Perlini; Michele Milanese, counsel del dipartimento tax ha curato i profili fiscali dell’operazione. I titoli hanno scadenza a 10 anni con opzione di rimborso a 5 anni, pagano una cedola fissa del 4.375% e sono destinati alla quotazione sul mercato regolamentato della Borsa irlandese. L’emissione è riservata a investitori istituzionali ed è a valere sul programma euro medium term notes di Ubi Banca. Cba nell’aumento di capitale di Life Based Value Cba, con un team composto da Milena Prisco e Alessandro Ronchini ha assistito Life Based Value, la tech company co-fondata da Riccarda Zezza che sviluppa e promuove soluzioni formative basate sul metodo Life Based Learning nell'aumento di capitale di 1,5 milioni euro. La prima fase ha segnato l’ingresso, tra gli altri, di Fausta Pavesio. La seconda tranche ha visto il coinvolgimento di 101 soci in un’operazione di crowdfunding. La terza fase, appena conclusa, ha visto l’ingresso del fondo di private equity ungherese Impact Ventures, Opes-Lcef Foundation e Mpa Education, società di investimento britannica nell’ed tech, che acquisiscono il 20,56% della società. Jones Day e Baker McKenzie per il bond di Mediobanca da 500 mln Jones Day ha assistito un pool di banche formato da Banca Imi, Mediobanca, Raiffeisen Bank International, Société Générale e Unicredit nell’emissione di un bond a tasso fisso da parte di Mediobanca – banca di credito Finanziario, per un importo complessivo di 500 milioni di euro. Il team di Jones Day che ha seguito l'operazione è stato guidato dal partner Piergiorgio Leofreddi, coadiuvato dall'associate Fabio Maria Guidi. Baker McKenzie ha assistito l’emittente con un team guidato dal counsel Eugenio Muschio. L'emissione di titoli senior, retta dal diritto italiano, con scadenza 2025, prevede una cedola annuale fissa pari al 1,125% annuo ed è stata effettuata nell'ambito del programma Emtn dell'emittente. I bond sono stati quotati presso la Borsa Irlandese e sono stati interamente collocati presso investitori qualificati. Gli studi nella cartolarizzazione Credimi Futuro Gattai Minoli Agostinelli ha affiancato Credimi nell’implementazione di una operazione di cartolarizzazione di crediti avente come sottostante crediti derivanti da finanziamenti erogati nell’ambito di Credimi Futuro, la nuova soluzione di finanziamento digitale disegnata per supportare la modernizzazione e la crescita delle pmi italiane. Per Gattai Minoli Agostinelli ha agito un team composto dal responsabile del dipartimento di finanza strutturata Emanuela Campari Bernacchi, dal senior associate Salvatore Graziadei e dall’associate Giulio Pacini Onorato. Dla Piper ha agito con un team composto dal partner responsabile del dipartimento di debt capital markets e finanza strutturata Luciano Morello, dall’of counsel Danilo Quattrocchi e dal lawyer Roberto Trionte. Credimi Futuro è un finanziamento chirografario della durata di 5 anni la cui istruttoria è elaborata dagli algoritmi di intelligenza artificiale di Credimi e la cui erogazione è soggetta alla delibera del Fondo di Garanzia per le pmi. La cartolarizzazione è stata realizzata mediante il veicolo per la cartolarizzazione dei crediti Lumen Spv che ha emesso titoli asset-backed per circa 13 milioni di euro. Nel contesto della cartolarizzazione di tipo revolving, Lumen potrà emettere ulteriori titoli asset-backed completamente fungibili rispetto a quelli della prima emissione per un ammontare massimo di 60 milioni di euro. Banca Generali ha agito in qualità di placement agent dei titoli emessi da Lumen. Gli studi nel finanziamento a DoveVivo Clifford Chance ha assistito illimity Bank– arranger, agente e finanziatore iniziale – nel piano di finanziamento strutturato a DoveVivo, la società italiana leader nei servizi di co-leading affiancata da Gattai Minoli Agostinelli. Clifford Chance ha assistito illimity Bank nella redazione del contratto di finanziamento e della relativa documentazione finanziaria con un team guidato dal partner Ferdinando Poscio, coadiuvato dal senior associate Pasquale Bifulco. Gattai Minoli Agostinelli ha assistito DoveVivo con un team composto dal partner Gaetano Carrello e dall'associate Marcello Legrottaglie. Gli studi nel covered bond di Banco di Desio e della Brianza Chiomenti e Jones Day hanno assistito Banco di Desio e della Brianza e l’arranger/dealer Societe Generale nella firma dell’aggiornamento del programma ”euro medium term note”. Banco di Desio e della Brianza è stato assistito da Chiomenti con un team composto dal partner Gregorio Consoli, dal managing counsel Benedetto La Russa insieme all’associate Gioia Ronci e ai junior Lorenzo Simonte e Francesca Altiero. Il counsel Fraser Wood e l’associate Minerva Vanni hanno curato gli aspetti legati al diritto inglese. Gli aspetti di diritto tributario sono stati seguiti dal partner Raul-Angelo Papotti coadiuvato dal senior associate Maurizio Fresca. L’arranger e dealer è stato assistito da Jones Day con un team coordinato dal partner Piergiorgio Leofreddi coadiuvato dal senior associate Fabio Maria Guidi. Inoltre il programma prevede da quest’anno la possibilità per l’emittente di emettere titoli retti dal diritto italiano. Il programma riguarda emissioni di bond senior non garantiti e subordinati destinati a investitori international capital markets. Chiomenti e Jones Day hanno inoltre prestato assistenza rispettivamente all’emittente Banco di Desio e della Brianza e all’arranger Bnp Paribas nell’ambito dell’aggiornamento annuale del programma di covered bond di Banco Desio, garantito da Desio Obg. Si tratta di un programma di covered bond quotato presso la Borsa d’Irlanda. Chiomenti ha agito con un team guidato dal partner Gregorio Consoli insieme al managing counsel Benedetto La Russa, l’associate Gioia Ronci e i junior Lorenzo Simonte e Francesca Altiero. Il counsel Fraser Wood e l’associate Minerva Vanni hanno curato gli aspetti legati al diritto inglese. Gli aspetti di diritto tributario sono stati seguiti dal partner Raul-Angelo Papotti coadiuvato dal senior associate Maurizio Fresca. Jones Day nel covered bond di Bper Jones Day con un team guidato dal partner Piergiorgio Leofreddi, insieme a Giuseppina Pagano e a Davide Corraro ha recentemente assistito l'emittente Banca Popolare dell'Emilia Romagna nel piazzamento privato di obbligazioni bancarie garantite a valere sul Programma "Obg 2" dell'emittente. Le obbligazioni bancarie garantite con scadenza luglio 2023 sono state sottoscritte interamente da NatWest Markets per un ammontare totale di 250 milioni di euro e sono state quotate sulla Borsa del Lussemburgo. In occasione di tale emissione, l’emittente ha altresì ottenuto l’approvazione dalla Cssf del supplemento al base prospectus del programma approvato lo scorso 12 ottobre e precedentemente oggetto di un primo supplement nel mese di marzo di quest’anno. Nctm con Seif nel Dual Listing su Euronext Growth Nctm ha assistito società editoriale Il Fatto – Seif -, media content provider ed editore, tra l’altro, de Il Fatto Quotidiano, nell’ammissione alle negoziazioni su Euronext Growth, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Euronext Paris, con primo giorno di negoziazione atteso per giovedì 18 luglio 2019. Il team di Nctm è stato coordinato da Lukas Plattner, coadiuvato da Federica Ciabattini e Giacomo Abbadessa. Allen & Overy e Linklaters nel primo bond pubblico di FinecoBank Allen & Overy e Linklaters hanno assistito rispettivamente l’emittente e gli istituti finanziari nell’emissione del primo prestito obbligazionario collocato pubblicamente di tipo additional tier 1 da parte di FinecoBank, per un valore complessivo di 300 milioni di euro. L’operazione ha registrato un forte interesse da parte degli investitori, con una domanda pari a 9 volte l’offerta e ordini per 2,7 mld. Allen & Overy ha assistito FinecoBank con un team guidato dai partner Craig Byrne e Cristiano Tommasi, del dipartimento international capital markets, coadiuvati dagli associate Elisa Perlini e William Robertson; Michele Milanese, counsel del dipartimento tax ha curato i profili fiscali dell’operazione. Linklaters ha assistito gli istituti finanziari con un team guidato dal partner Ugo Orsini e dalla counsel Linda Taylor e composto dal managing associate Francesco Eugenio Pasello e dall’associate Matteo Pozzi. L’emissione, riservata ad investitori qualificati, è perpetua, paga una cedola per i primi 5 anni pari al 5,875% ed è destinata alla quotazione sul mercato non regolamentato global exchange market gestito da Euronext Dublin. Mednav conclude un accordo con il ceto bancario, gli studi Il gruppo Mednav, gruppo armatoriale romano, specializzato nel trasporto di prodotti e derivati chimici e petroliferi, controllato dalla famiglia Brullo, ha sottoscritto nei giorni scorsi con i relativi istituti finanziatori un atto modificativo degli accordi finanziari sottoscritti nel dicembre 2013 volto, tra le altre cose, a consentire la realizzazione degli investimenti sulla flotta esistente e in una nuova nave, previsti nel nuovo piano industriale 2018 – 2022. Nella suddetta operazione Mednav è stato assistito da Gitti, nelle persone del partner Angelo Gitti e del senior associate Filippo Rota, in qualità di advisor legale, da Zulli Tabanelli, nelle persone dei soci Claudio Zulli e Gianfranco Montini e di Lorenzo Keller, in qualità di advisor finanziario, coadiuvati per gli aspetti di diritto marittimo da Dardani, nelle persone dei soci Maurizio Dardani, Marco Manzone e Brian Dardani. Gli istituti finanziatori italiani sono stati assistiti da Latham & Watkins, nelle persone del partner Andrea Novarese e dell’associate Francesco Giovanni Giuseppe Pirisi. Hamburg Commercial Bank è stata assistita da Watson Farley & Williams, nella persona del partner Furio Samela. Le modifiche apportate agli accordi del 2013 consentiranno al gruppo Mednav di poter realizzare nuovi mirati investimenti di ammodernamento ed ampliamento della propria flotta. Bird & Bird con il Gruppo Montepaschi nel finanziamento di Gida Bird & Bird ha assistito Mps Capital Services, corporate & investment bank del gruppo Montepaschi, nella strutturazione di un finanziamento di 7 milioni concesso a Gida (società partecipata dal comune di Prato e dalla Confindustria Toscana Nord Lucca-Pistoia-Prato) che gestisce diversi impianti di depurazione delle acque nella provincia di Prato.Tramite la concessione del finanziamento, il gruppo Montepaschi rimane al fianco della società, del comune di Prato e degli industriali del territorio per sostenere parte degli investimenti che Gida effettuerà nei prossimi anni come previsto dal piano di investimenti 2018-2019 per il miglioramento e rafforzamento del servizio di depurazione. Per tutte le fasi dell'operazione, Mps Capital Services è stata assistita dallo studio Bird & Bird cha ha agito con il senior associate Daniele Pompei e la supervisione del partner Pierpaolo Mastromarini. Legance con Iccrea BancaImpresa nel project finance in favore di Italidro Legance ha agito quale project counsel in favore di Iccrea BancaImpresa nella concessione di un finanziamento su base project finance in favore di Italidro, società del gruppo Giuggia Costruzioni che diversifica così i propri investimenti nel ramo delle energie rinnovabili. Il finanziamento è finalizzato alla realizzazione e al revamping di tre impianti idroelettrici, aventi una potenza complessiva di circa 865 kW. Legance ha prestato assistenza in tutte le fasi dell’operazione, dalla due diligence alla strutturazione, negoziazione e sottoscrizione del finanziamento e della connessa documentazione finanziaria con un team coordinato dai partner Monica Colombera e Alessandro Botto e composto dal managing associate Alfredo Fabbricatore e dagli associate Emanuela Procario e Luigi Agostinacchio. Gli aspetti di diritto amministrativo della due diligence sono stati curati dal counsel Valeria Viti e dalla managing associate Claudia Laterza.

Corporate/M&a (18 luglio 2019)

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Jones Day e Pavia e Ansaldo nell’ingresso di Gulftech in Abl Gulftech International, holding americana a capitale privato al vertice di un gruppo societario noto a livello mondiale nella progettazione, produzione, locazione, e vendita di attrezzature e componenti industriali al servizio di molte delle più importanti aziende di produzione e trasformazione alimentare, ha perfezionato l’acquisto, da Neip III e dalla famiglia Ascari, di una partecipazione pari al 100% del capitale sociale di Abl, società operante nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine e impianti per la lavorazione della frutta. L’acquirente è stato assistito, in relazione agli aspetti legali dell’acquisizione, da Jones Day con un team M&a coordinato dal partner Stefano Crosio e formato da Francesca Ravallese, Patrizia Pedretti e Giorgio Abbadessa. I venditori sono stati assistiti da Pavia e Ansaldo, con un team formato dal partner Alberto Bianco coadiuvato da Pier Luigi Ariete e Fabrizio Smiroldo, per tutti gli aspetti legali della vendita, nonché dall’advisor Corus Corporate Finance con Luca Maccagnani Castelli e Giulia Guzzo, con riferimento agli aspetti finanziari. Lmcr e Clifford Chance nel passaggio di Trudi a Giochi Preziosi Lmcr con un team composto da Roberto Rio, Elmar Zwick, Elisabetta Pero e Naema Bayati, ha assistito Giochi Preziosi nell’acquisizione da Carisma dell’intero capitale sociale di Trudi. Il venditore è stato assistito da Clifford Chance, con un team guidato dal socio Claudio Cerabolini, con il senior associate Jacopo Garonna, nonché dal counsel Monica Riva e dall’associate Andrea Andolina per gli aspetti di intellectual property. Alonzo Committeri, con il socio Gian Marco Committeri, ha assistito per gli aspetti di consulenza fiscale Giochi Preziosi. La due diligente fiscale è stata invece condotta da Kpmg. Gli studi nell’affitto dei rami d’azienda di Ata al gruppo Aviapartner Si è chiusa l’operazione di affitto dei rami d’azienda aventi ad oggetto le attività di assistenza a terra (c.d. handling) condotte negli scali aeroportuali di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Milano Linate e Catania Fontanarossa da parte di Ata al gruppo Aviapartner, che consolida la sua presenza sul mercato italiano. I rami d’azienda comprendono circa 500 dipendenti. Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito il gruppo Aviapartner con il team corporate/M&a guidato dal partner Kathleen Lemmens coadiuvata dal senior associate Alessandro Carra e dall'associate Eugenia Scipioni. Per gli aspetti labour hanno assistito il partner Raffaella Betti Berutto e l'associate Cristina Pulvirenti. Per i profili finanziari e fiscale dell’operazione, Aviapartner è stata assistita da Spada con un team composto dal partner Antonio Zecca e dall'associate Francesco De Buglio. Del Re, con un team composto dal founding partner Giovanni Del Re e dal partner Guido Del Re, ha assistito Ata. Gli aspetti notarili dell’operazione sono stati seguiti dal notaio Gianluca Anderlini. Gattai Minoli Agostinelli nell’acquisizione di Dacudoses e Novoptine Gattai Minoli Agostinelli è stata advisor legale di Sifi, società italiana nel settore oftalmico, nell’acquisizione da Laboratoire Gifrer Barbezat di Dacudoses e Novoptine, brand leader in Francia nel settore antisettico oftalmico. Gattai Minoli Agostinelli ha assistito il cliente con un team composto, per parte M&a, dal partner Stefano Catenacci e dall’associate Beatrice Gattoni, e, per la parte di proprietà industriale e intellettuale, dal partner Licia Garotti con l’associate Camilla Rosi. Gli aspetti di diritto francese sono stati seguiti dallo studio Dechert con la socia Marie Fillon e l’associate Magali Stuber. La controparte è stata seguita da Luc Wynant di Van Olmen & Wynant. Gli studi nell’acquisizione del 51% di Factor@Work e White-e Orrick ha assistito Fintech Holding, partecipata da Isidoro Lucciola e Riccardo Carradori, in un’operazione che ha previsto la cessione dell’intero capitale sociale di Factor@Work e di Whit-e a TeamSystem Financial Value Chain, controllata di nuova costituzione del gruppo TeamSystem, affiancato da Gattai Minoli Agostinelli e il contestuale reinvestimento da parte di Fintech Holding in TeamSystem Financial Value Chain per il 49% del capitale. Il team Orrick è stato guidato dal partner Marco Nicolini, head della divisione corporate in Italia, coadiuvato dal partner Andrea Piermartini Rosi e dall’associate Alberto Coletti. Gattai Minoli Agostinelli ha assistito TeamSystem con un team composto, per gli aspetti corporate, dal partner Bruno Gattai e dagli associate Michele Ventura e Andrea Cerulli Irelli, per gli aspetti regulatory, dal partner Andrea Calvi, coadiuvato dal senior associate Stefano Giavari e dall’associate Alberto Prade, e per gli aspetti Ip, dalla partner Licia Garotti e dall’associate Marco Galli. Pwc Tls e Giovanardi Pototschnig nell’acquisizione di Deutera Pwc Tls ha assistito il gruppo farmaceutico internazionale Cantabria Labs Difa Cooper in relazione all’acquisizione del 100% del capitale sociale di Deutera, società operante nel settore della nutraceutica in ambito ospedaliero, dai soci venditori, la maggioranza dei quali è stata assistita da Giovanardi Pototschnig. Per Pwc Tls ha agito con un team multidisciplinare diretto da Alvise Becker e coordinato da Marco Bindella, composto da Marinella Galletto per i profili di diritto amministrativo, da Alessio Buonaiuto e Arianna Lucariello per i profili di diritto del lavoro, e da Valentina Mancuso per i profili di diritto societario. Giuseppe Pigoli e Tiziano Magagna hanno prestato supporto con riferimento agli aspetti di natura fiscale dell’operazione. Per Giovanardi Pototschnig ha agito un team diretto dal name partner Paolo Pototschnig, con il partner Marco Marinoni. Morri Rossetti con Amb per un minibond e l’acquisizione di Tdx Morri Rossetti ha assistito Amb nell’ambito dell’emissione di un minibond e dell’acquisizione della società inglese Tdx Europe, cui l’emissione è stata finalizzata. L’emissione è stata sottoscritta dal fondo PmiItalia II gestito da Finint Investments Sgr, da Friulia (finanziaria della regione Fvg) e da Banca Popolare dell’Alto Adige. Morri Rossetti ha seguito l’operazione con un team guidato dall’equity partner Cristina Cengia e composto dall’associate Marta Licini e dal junior associate Maurilio Masucci. Insieme le due aziende raggiungono un fatturato di oltre 150 milioni di euro. L’operazione fa seguito al recente aumento di capitale effettuato dalla stessa Amb che ha visto l’ingresso di Friulia nell’azionariato aziendale di Amb, volto anche a sostenere lo sviluppo sui mercati esteri. Osborne Clarke e Nctm nell’acquisizione di Sarg Osborne Clarke con un team guidato dal partner Alessandro Villa, coadiuvato all’associate Giulia Basile e dal per gli aspetti corporate e con un team composto dal partner Andrea Pinto e dall’associate Laura Cipollone per la parte finanziaria, ha assistito Assietta Private Equity Sgr nell’acquisizione del 100% di Sarg, società con sede a Bollate che opera nel settore ricerca, progettazione, costruzione, commercializzazione di macchine e apparecchiature per l’industria. Nctm con un team coordinato dal partner Stefano Padovani, coadiuvato dall’associate Paolo Porena, ha assistito Unicredit che ha agito in veste di banca finanziatrice. Lexjus Sinacta nella fusione Artigiancredito Toscano e Unifidi Emilia Romagna LS Lexius Sinacta, con i partner Gianluigi Serafini e Francesca Capodiferro per l’area corporate e regolamentare e Alvise Gaston Bragadin per gli aspetti giuslavoristici, ha agito in qualità di advisor legale nell’ambito dell’operazione di fusione fra Artigiancredito Toscano e Unifidi Emilia Romagna. Con l'operazione, che ha visto coinvolti come advisor finanziari Prometeia e Pwc, è nata una realtà con oltre 80mila aziende socie che diviene il secondo consorzio fidi italiano per impieghi e capitalizzazione. Hogan Lovells con Flixbus per l'accordo con La Valle Lvl Il gruppo La Valle Lvl Interlines, operatore della mobilità a lunga percorrenza, diventa partner di Flixbus. Al network Flixbus, si aggiungono tutte le tratte nazionali e internazionali del gruppo La Valle Lvl Interlines. Nell'operazione, Flixbus è stata assistita da Hogan Lovells con un team coordinato dal socio corporate M&a Francesco Stella e composto anche dalla senior associate Martina di Nicola, dalla counsel Alessandra Pannozzo e dalla senior associate Maria Luce Piattelli per gli aspetti Ip e dalla senior associate Emanuela Cocco per gli aspetti di diritto amministrativo. Fivelex e Tombari D’Angelo nell’acquisizione del capitale di SeSa Fivelex ha assistito Tamburi Investment, quotata al segmento Star di Borsa Italiana, negli accordi raggiunti con Ith per l’acquisizione del 14,95% del capitale di SeSa, società quotata al segmento Star di Borsa Italiana con una capitalizzazione di 450 milioni di euro, e operatore nel settore delle soluzioni e servizi It a valore aggiunto per il segmento business. Nell’operazione Ith, azionista di controllo della quotata SeSa, è stata assistita da Tombari D’Angelo. Per Fivelex hanno curato l’operazione il partner Alfredo Craca e il senior associate Lea Lidia Lavitola. Per Tombari D’Angelo sono stati coinvolti Umberto Tombari e Cristina Brancato e Paolo Cellini. Gli studi nella cessione di Mep Group a Groupe Legris Industries Nctm ha assistito Aksìa Capital III, fondo gestito da Aksìa Group Sgr, nella vendita di Mep Group, ultima società in portafoglio, a Groupe Legris Industries, gruppo industriale diversificato europeo. Nctm ha assistito Aksìa Group per la strutturazione dell’operazione e le tematiche fiscali con Manfredi Luongo. Acsl si è occupato degli aspetti legali con Francesco Cartolano, Chiara Cella e Roberto Gambino. Il team di White & Case che ha assistito Groupe Legris Industries ha compreso i partner François Leloup e Leonardo Graffi, insieme agli associate Delphin Boucher, Farid Fatah e Angelo Messore. Il team di White & Case che ha curato gli aspetti fiscali dell’operazione ha incluso il partner Norbert Majerholc e l’associate Thomas Chardenal. Stefano Guidotti, Marco Albanesi e Andrea Reale sono stati i membri del team Aksìa coinvolti nella transazione. Gli studi nell’acquisizione dell’aeroporto Friuli Venezia Giulia Grimaldi ha assistito 2i Aeroporti nell’operazione di acquisizione, mediante procedura ad evidenza pubblica, del 55% del capitale (interamente detenuto da Regione Friuli Venezia Giulia) della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia, assistita da Dentons. La Regione Friuli Venezia Giulia continuerà a detenere una quota del 45% di Aeroporto Friuli Venezia Giulia. 2i Aeroporti – che si è per l’appunto aggiudicata la procedura di gara bandita da Aeroporto Friuli Venezia Giulia - è controllata al 51 % da F2i sgr, società che gestisce fondi infrastrutturali italiani focalizzati sul Paese, e al 49% da un consorzio guidato da Ardian Infrastructure, investitore internazionale nel settore infrastrutturale europeo. Per Grimaldi il team, coordinato dal managing partner Francesco Sciaudone è composto da Daniela Fioretti, Maria Francesca Mattei, Elena Sacco e Laura Bernardi. Dentons ha agito con un team multidisciplinare guidato dal managing partner Federico Sutti e composto dai partner Pier Francesco Faggiano e Michele Carpagnano, rispettivamente per gli aspetti societari e di antitrust, nonché dalla managing counsel Ilaria Gobbato per gli aspetti di diritto amministrativo. Lexjus Sinacta con Rekeep nell’acquisizione dell’80% di Emmeteck Ls Lexius Sinacta, con il managing partner Gianluigi Serafini, ha operatoin qualità di advisor legale di Rekeep, società attiva in Italia nel settore facility con un fatturato di circa 950 milioni di euro, nell’acquisizione tramite la controllata sicura dell’80% del capitale sociale di Emmeteck. Bm&a con Alì nell'acquisto dell'ex ospedale Umberto I di Mestre Alì - azienda attiva nella grande distribuzione - ha perfezionato l’acquisto della vasta area urbana (oltre 60mila mq) denominata “Ex Ospedale Umberto I” a Mestre (Venezia) dal fallimento della società Dng in liquidazione. La complessa operazione di acquisizione - che ha intrecciato molteplici aspetti di diritto fallimentare, finanziario, amministrativo e ambientale - è stata elaborata da Bm&a, con il partner Massimo Zappalà e l’associate Alessandro Saran ed è sfociata in un serrato processo competitivo tra più bidder (caratterizzato da 112 rialzi d’offerta) sino ad un valore di aggiudicazione per il gruppo Alì pari ad 26,5 mln. Pavia e Ansaldo con Ipco per l’acquiszione di Extruworks Ipco Italy, affiancata da Pavia e Ansaldo, ha acquisito il 100% del capitale sociale di Extruworks. Pavia e Ansaldo ha assistito Ipco per tutte le questioni legali relativi all’operazione con un team guidato dal partner Sven von Mensenkampff con Elena Biancotto (ambedue corporate/M&a). Christer Wiberg di Alvarez & Marsal, ufficio di Stoccolma, ha reso servizi di transaction advisory. Ipco Italy fa parte del gruppo Ipco svedese che in passato rappresentava la divisione Process Systems di Sandvik. Questa divisione, nel 2017, venne acquisita da Fam Ab, società di asset management del gruppo Wallenberg. Ipco fornisce impianti di processo sulla base di nastri di acciaio per la produzione industriale nonché prodotti e servizi correlati. Extruworks è specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di estrusori.

Nomine di professionisti (18 luglio 2019)

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IN EVIDENZA E. Morace & Co, Giovanni Zarra nuovo of counsel E. Morace & Co ha annunciato l'ingresso di Giovanni Zarra, in qualità di of counsel, per sviluppare la practice del contenzioso e arbitrato internazionale. Zarra è esperto di problematiche che riguardano il contenzioso e l’arbitrato internazionale (sia commerciale che di investimenti). In passato ha collaborato prima con Hogan Lovells ,poi con Chiomenti e con lo studio Lauro. Il professionista inoltre collabora attivamente con il Ministero degli Affari Esteri e con il Ministero dello Sviluppo Economico in relazione a questioni che riguardano il diritto internazionale degli investimenti ed è fondatore e co-presidente di Aia-ArbIT 40. Stefanelli & Stefanelli, Castelli e Rizzo nuovi partner Stefanelli & Stefanelli ha annunciato l'ingresso del partner Gaspare Castelli e della salary partner Maria Livia Rizzo. Castelli entra a rafforzamento del dipartimento di medical device, con precedenti esperienze professionali nel settore del diritto civile, in particolare diritto bancario e nelle controversie relative ai prodotti finanziari. Rizzo è specializzata nel settore della protezione dei dati personali, dei dispositivi medici e del diritto privato dell'informatica con particolare riferimento alla sanità elettronica e alla stampa 3d in ambito medicale. Amministrativi Associati cambia brand e annuncia l'ingresso di due nuovi partner Amministrativisti Associati, l'insegna fondata nel 2008 da Guido Bardelli e Maria Alessandra Bazzani, cambia il proprio brand in Ammlex e annuncia l'ingresso di due nuovi equity partner. Si tratta di Ada Lucia de Cesaris e Marta Spaini che andranno ad affiancare Bardelli, Bazzani e Antonio Papi Rossi. De Cesaris, avvocato cassazionista e già Assessore tecnico con delega all’urbanistica, edilizia privata e agricoltura oltre che Vicesindaco di Milano, ha un’approfondita conoscenza del diritto amministrativo. Prima del passaggio in Ammlex, è stata partner di Nctm in qualità di socio responsabile del settore urbanistica, edilizia e ambiente. Spaini, avvocato cassazionista vanta esperienza nell’ambito del diritto amministrativo. Lascia Leone Torrani, dove era entrata nel 1998 e dove ricopriva la carica di partner. LE ALTRE NOTIZIE DELLA SETTIMANA Ufficiale, Parola e Morra da Paul Hastings a Herbert Smith Freehills Herbert Smith Freehills ufficializza l'ingresso di due nuovi partner e quattro associati, che vanno ad aggiungersi alla sede milanese dello studio. La nuova squadra, proveniente da Paul Hastings, sarà composta dai due partner, Lorenzo Parola e Francesca Morra e da Teresa Arnoni, Andrea Coluzzi e Giacomo Gavotti. TopLegal lo aveva già anticipato lo scorso 27 giugno. Adesso giunge la conferma ufficiale da parte dello studio. Parola entra in qualità di socio full equity; Morra come socio equity. L’ingresso del team consentirà di ampliare l’offerta che l’ufficio milanese offre alla propria clientela nei settori della proprietà intellettuale, in tutte le fasi, oltre al contenzioso commerciale, alla consulenza in materia di contrattuale, data protection e diritto amministrativo. Jenny dà vita a Jenny Olimpic Team Jenny dà vita a Jenny Olimpic Team (Jot), un team multidisciplinare di professionisti creato per fornire un'assistenza completa e multilingue alle aziende che intendano cogliere le opportunità correlate alla XV edizione dei Giochi olimpici invernali. Il team guidato da Matteo Di Francesco, responsabile anche della practice di diritto sportivo, annovera al suo interno avvocati esperti di diritto del lavoro, commerciale, real estate, societario, compliance e privacy e punta ad imporsi quale punto di riferimento per le aziende di matrice internazionale - e non solo - che richiedano un'assistenza legale customizzata a tutto tondo, anche dal punto di vista linguistico. Ttr Institute si affida ad A&a per gli adeguamenti normativi Ttr Institute, laboratorio accreditato secondo la norma Uni En Iso/IEC 17025 per l’esecuzione di prove di verifica prodotto in conformità alle principali normative internazionali, si affida allo studio A&a per gli adeguamenti normativi. Le attività saranno sono svolte dal dipartimento privacy coordinato dalla partner Micaela Barbotti La società svolge, inoltre, attività di formazione e certificazione del personale operativo e tecnico, realizzando corsi on-site e occupandosi di tutti gli aspetti organizzativi e logistici, nonchè corsi e seminari internazionali con l’intento di definire un’offerta formativa basata sulla condivisione ed il confronto di esperienze e best-practice internazionali.

I deal che piacciono ai fondi

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Un mercato vivace che, nonostante la congiuntura macroeconomica e politica, cattura l’attenzione dei colossi internazionali oltreché degli operatori locali. I private equity in Italia stanno consolidando un trend di crescita che fa leva sulla disponibilità di risorse e sul cambiamento del contesto culturale degli imprenditori. Segnato da numeri record per il 2018 e attese ancora positive per il 2019, seppur caratterizzate da maggiore selettività e cautela. Un universo che i consulenti legali si premurano di presidiare con attenzione: a fronte di circa 122 private equity o Sgr associati ad Aifi (Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt), ci sono 151 altri “aderenti” tra associazioni e istituzioni, advisor M&a, società di revisione, consulenti di vario tipo, università e aziende. Di questi 60 soggetti, circa il 40%, sono studi legali. Grazie a una presenza articolata di aziende imprenditoriali italiane, il comparto apre infatti spazi e opportunità per diverse tipologie di operatori. E di deal. Sia in termini di segmenti di mercato – tecnicamente divisi in buy out, early stage ed expansion – sia di modalità di ingresso nel capitale – operazioni primarie, secondarie e rollover. Ma quali i fattori che orientano le scelte degli operatori nella consulenza legale? Per i consulenti sono fondamentali capacità negoziale, comprensione dei temi rilevanti per il business e dell’impatto reale dei rischi individuati. Un 2018 sugli scudi Il 2018 è stato un anno record per il mercato italiano del private equity e del venture capital: l’ammontare investito ha raggiunto il valore più alto di sempre. In particolare, i dati Aifi indicano che sono state registrate 359 operazioni, distribuite su 266 società per un controvalore pari a 9.788 milioni di euro. Circa il doppio del 2017 e in aumento del 15% in termini di numero di investimenti. Una dinamica resa possibile, come ha rilevato Aifi, «grazie ad alcune operazioni di dimensione significativa che si sono registrate non solo nel segmento dei buy out, ma anche in quello delle infrastrutture, che negli ultimi anni sta ricoprendo un ruolo sempre più di rilievo». Va segnalato che anche al netto delle grandi operazioni del 2018, il mercato ha raggiunto valori record in termini di ammontare. «L’abbondante liquidità ha spinto gli investitori internazionali a guardare per la prima volta anche al mondo delle Pmi sotto la soglia dei 10 milioni di euro di Ebidta», ha spiegato a TopLegal Fabrizio Medea, partner di Wise Equity Sgr, operatore che investe in società di piccole e medie dimensioni con focus sull'Italia, effettuando tipicamente operazioni di leverage buy out e di capitale di sviluppo. In molti casi la tendenza è stata guidata dai “club deal”, sindacati d’investimento tra individui o famiglie facoltose, e per gli internazionali nel 2018 si sono visti i risultati di un processo di investimento iniziato già nel 2017. «Non definirei quindi l’attenzione degli internazionali solo un ritorno di interesse — precisa Medea — piuttosto una presa d’atto che l’Italia è la seconda manifattura d’Europa, con un ritorno sulle imprese medio grandi e la effettiva scoperta delle piccole realtà». I buy out si confermano il segmento di mercato per il quale è stato rilevato il maggior numero di investitori attivi, con 67 operatori, di cui 33 internazionali (dati Aifi sul 2018). Molto presente in Italia è per esempio il colosso francese Ardian. Nei mesi scorsi ha sottoscritto un accordo per acquisire il 100% della riminese Celli Group, uno dei primi quattro player a livello mondiale nel settore del beverage. Pochi mesi prima, il fondo aveva acquisito il controllo dell’azienda farmaceutica Neopharmed Gentili dalla famiglia fondatrice Del Bono. «Siamo molto presenti in Italia perché operiamo attraverso diversi team su più fronti. L’Italia rappresenta nel complesso un mercato centrale, insieme a Francia e Germania, soprattutto per quanto riguarda la divisione buy out che seguo direttamente», ha detto a TopLegal Nicolò Saidelli, managing director e a capo di Ardian in Italia. Arrivato nel nostro Paese nel 2007, da allora il colosso del private equity ha effettuato investimenti per circa tre miliardi di euro trasversalmente in tutti i settori, con una buona parte dedicati alle infrastrutture, aeroporti e autostrade, concessioni ospedaliere, energia rinnovabile e gas. E ora si prepara a immettere nuove risorse sull’Italia attraverso il suo ultimo fondo dedicato alle infrastrutture (su questo fronte Ardian ha siglato una partnership strategica con il gruppo Gavio). La forza degli imprenditori Se si guarda in particolare alle operazioni di buy out, la filosofia portante della strategia di investimento di Ardian è proprio quella di cercare operazioni primarie, acquisizioni fatte direttamente dagli imprenditori, e proprietarie, ossia non in un contesto di gara. «Si tratta di operazioni nelle quali stringiamo partnership con le famiglia di imprenditori— spiega Saidelli,— sia per accompagnarle in piani di crescita, soprattutto a livello internazionale, per i quali hanno bisogno di un forte partner industriale, sia per affrontare il problema del passaggio generazionale». Il driver è quindi stringere partnership con gli imprenditori che vogliono crescere, puntando su una governance in cui spesso convivono le due anime: imprenditori e manager. Il target spazia dalle grandi aziende alle Pmi, attraverso varie tipologie di fondi che hanno taglio geografico paneuropeo o mondiale (non ci sono quindi veicoli dedicati all’Italia), con l’obiettivo di accompagnare le aziende per un lasso temporale adeguato a consolidare la crescita, soprattutto in caso di passaggio generazionale. «La scelta del consulente — dice Saidelli — è molto legata all’affiatamento che si genera negli anni. Si lavora molto in squadra e la sintonia fa la differenza. Nel buy out in particolare non guardiamo alle specializzazioni settoriali per scegliere il consulente legale ma quello che conta davvero è avere la sensibilità nella negoziazione, avere sempre ben chiaro cosa ha in mente la controparte e cosa si può lasciare sul campo e cosa non si può». Con l’obiettivo, chiaramente, non di farla saltare ma di trovare la via più giusta per chiudere il deal, tenendo duro sui principi guida. «In questa fase — ha concluso Saidelli — c’è molto lavoro da fare sul fronte della governance, per allineare gli interessi e concordare il piano di crescita della società». Cambiamento a prova di congiuntura? Gli operatori rilevano un cambiamento culturale in atto: il mutamento di percezione da parte degli imprenditori. «Il trend di crescita del mercato italiano, comunque storicamente indietro rispetto ad altri mercati, dipende anche dalla nuova consapevolezza di molti imprenditori che vedono nei fondi uno strumento positivo di accompagnamento in un mercato globalizzato», afferma Eugenio de Blasio, fondatore e amministratore delegato di Green Arrow Capital Sgr. Per il legale è però molto importante mostrare una buona flessibilità negoziale. «È necessario avere la pazienza di trattare con tutte le controparti, anche quelle non particolarmente sofisticate», spiega de Blasio, indicando come la tendenza del fondo sia quella di lavorare con diversi studi, in ottica di moltiplicazione delle opportunità (gli studi possono avere al loro interno clienti interessati a entrare in contatto con private equity). La scelta è però affidare un deal a un solo studio, rivolgendosi quindi alle grandi insegne che abbiano al loro interno anche la parte giuslavoristica e fiscale, affinché tutti gli aspetti dell’operazione possano parlarsi tra di loro. In continuità con questo trend di evoluzione culturale e di ingenti disponibilità liquide da investire, il private equity si candida quindi a essere il propulsore per il mercato M&a italiano del 2019. L’inizio dell’anno non ha fornito dati brillanti sulle operazioni di M&a. Secondo Kpmg, si è assistito a una «brusca frenata» nel primo trimestre 2019, in linea con la frenata registrata sul mercato dalla seconda parte del 2018, a cui si aggiunge una pipeline di operazioni già annunciate piuttosto scarica. «La situazione macro-economica e politica ha certamente un’influenza su tutte le operazioni di M&a — ha affermato de Blasio — tuttavia, noi abbiamo una visione ottimistica del mercato nel 2019. Il private equity può infatti permettersi una visione più speculativa delle imprese industriali, se riesce a ottenere multipli più bassi e se punta ad aziende che possono esportare. Inoltre, l’Italia per noi rimane un mercato in cui la numerosità di opportunità è ancora maggiore che in altri Paesi e ci attendiamo che la competizione rimanga alta». Green Arrow Sgr è specializzata in operazioni primarie e attraverso il suo terzo fondo multisettoriale (con risorse per 230 milioni investite al 55%) guarda ai piccoli campioni di nicchia in settori con forte potenzialità in termini di esportazioni, dalla manifattura alla tecnologia (i microchip, per esempio) passando per il mondo della moda. Il made in Italy che piace. Ma… In questo contesto vi sono dei settori del mercato che continuano a mostrare appeal per le operazioni di M&a. Il design e l’arredamento, la cosmetica, il mondo software e l’alimentare sono settori che per gli osservatori continueranno a prosperare nei prossimi mesi del 2019, anche per un processo di consolidamento strutturale giudicato ormai irreversibile. «Ci sono settori in cui il ruolo dell’Italia è storicamente riconosciuto, sono trend confermati perché nel mondo c’è domanda di made in Italy — afferma Medea di Wise Sgr — tuttavia, non è detto che siano i settori in cui si faranno le operazioni migliori. I prezzi sono ormai inflazionati, sia per la domanda che viene dall’estero sia per le aspettative di chi vende. Ci sono invece nicchie meno note e molto interessanti, per esempio nel business to business». Partendo da un’impostazione generalista, ossia che guarda a tutti i settori, Wise Sgr investe in leader di nicchia aggregando attorno alla prima operazione una serie di altre Pmi con l’obiettivo di migliorare la competitività e la marginalità delle imprese e favorire lo sviluppo internazionale. «Abbiamo per esempio investito nella Tatuus — dice Medea — una società che produce macchine da corsa per categorie promozionali, un mercato piccolo ma in cui gli italiani sono molto bravi e con la filiera di componentistica migliore al mondo. Partendo da questa operazione abbiamo aggregato una serie di altre Pmi, dai motori alla componentistica speciale, creando un gruppo». Questione di selezione Nell’attuale congiuntura di mercato, il tema portante del 2019 sarà quello della selezione. «Noi siamo in fase di raccolta del nostro quinto fondo e vediamo che gli investitori stanno continuando a guardare all’Italia con interesse, certamente in modo più selezionato e con cautela», dice Medea. A livello macroeconomico c’è un tema legato all’Italia, ma anche chiaramente internazionale, ossia le guerre commerciali e il rallentamento della domanda cinese, che implica in Europa il rallentamento della Germania e della filiera automotive, con effetti sensibili su tutta la catena del valore. «Tutti ci aspettiamo un po’ di rallentamento dell’economia, ma non mi farei prendere da una preoccupazione eccessiva. — rileva Medea — I fondamentali della media impresa italiana sono solidi. Noi, per esempio, stiamo lavorando su tre nuove operazioni. La cautela dovuta all’attuale congiuntura non si traduce quindi in un arresto degli investimenti ma in una maggiore cautela su un duplice fronte: la scelta da parte degli investitori del team di private equity, un team che sappia guardare alla crescita industriale e non a operazioni basate solo sulla leva finanziaria; una maggiore selettività degli stessi private equity nel valutare le operazioni». Approccio che coinvolge anche il consulente legale, chiamato ancor più a sviluppare una spiccata sensibilità di business, per saper comprendere cosa è rilevante e quali sono i reali rischi collegati. «Un tema legale su una questione di business marginale — chiosa Medea — è per noi molto diverso da un tema sostanziale. Bisogna che il consulente ci aiuti a dare la dimensione del rischio legale, con riferimento alle prassi del mercato e con consigli che vadano al di là degli aspetti tecnici».

Quattro nuovi equity partner per Alpeggiani

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Alpeggiani mette a segno cinque lateral, allargando la compagine degli equity partner da 5 a 9 componenti, con l'ingresso di Elena Felici e Christian Caserini che lasciano Pavia e Ansaldo insieme a Luca Montolivo (quest’ultimo in entrata come salary partner). Entrano in Alpeggiani anche Pietro Giorgetti e Laura Fiordelisi, entrambi provenienti dallo studio Laways, già fondato da Fiordelisi dopo una pluriennale esperienza in Lombardi Molinari Segni. I nuovi soci presentano competenze complementari con background nei diversi rami del diritto societario e commerciale, nelle operazioni straordinarie di M&a, private equity e venture capital e nel contenzioso relativo.

Leading Law apre una nuova sede e annuncia 3 nuovi ingressi

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Leading Law ha annunciato l'apertura di una nuova sede a Bra e l’ingresso di Enrico Maria Picco e Alberto Vadalà in qualità di equity partner e di Dario Peirone come of counsel. Picco, esperto di diritto civile e commerciale in ambito giudiziale e stragiudiziale con particolare attenzione alla contrattualistica nazionale ed internazionale e alle operazioni di M&a, già general counsel di Fiat Avio e di Fata, entra come partner nella sede di Torino. Vadalà, che ha completato la sua formazione pratica accanto ad Andrea Ganelli, sarà responsabile della sede di Bra, che si occuperà dell'attività notarile e legale in tutti i settori di competenza. Peirone, professore aggregato presso il dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Torino, è inoltre vice presidente del corso di laurea magistrale in scienze amministrative e giuridiche delle organizzazioni pubbliche e private presso l’Università di Torino, fondatore e partner di Morning Boost, Direttore dell’Istituto Milton Friedman, mentor UniCredit StartLab, programma di accelerazione d'impresa presso Unicredit Group. A seguito dei nuovi ingressi, sale a 15 il numero di equity partner dello studio.

Bonvicini e Sismondi nuovi partner di Lca

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Lca ha annunciato che, entro la fine dell’estate, faranno il loro ingresso in studio con il ruolo di partner, Daniele Bonvicini (in foto a destra) e Riccardo Sismondi (in foto a sinistra), due professionisti con esperienza nel campo delle operazioni straordinarie. Bonvincini e Sismondi lasciano Grande Stevens. Prima di approdare in Lca, Bonvicini e` stato co-fondatore e senior partner di Mbl e quindi di Blf e in seguito, per alcuni anni, partner in Ro?dl e socio in Grande Stevens. E` stato assistente di diritto commerciale presso la facolta` di giurisprudenza di Bologna e professore di diritto privato comparato all’universita` di Ferrara. Fin dagli inizi della sua attivita` professionale, Sismondi ha lavorato con Bonvicini acquisendo esperienza nell’assistenza a imprenditori italiani e stranieri in operazioni di M&a, anche crossborder. La sua carriera si e` sviluppata come senior associate di Blf, associate partner di Ro?dl e salary partner di Grande Stevens. Insieme rappresentano un team di affermato riconoscimento nel campo dell’M&a e delle joint venture (con particolare focus nelle aree food & beverage, luxury & fashion, chemical, health care & life science e financial services) e in quello della consulenza societaria straordinaria, attivo anche nei settori capital markets, diritto bancario e finanziario e nell’assistenza per contratti di licenza di marchi del lusso. Con l'ingresso di Bonvicini e Sismondi, Il numero dei soci sale a 40. Contattato da TopLegal, lo studio non comunica se i professionisti entrano o meno nell'equity.

Giro di promozioni in Ey

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Ey nell’ultimo anno ha dato il benvenuto a 19 nuovi partner, di cui due che operano nel settore legale. Si tratta di Daniele Caneva (in foto a destra) e Oriana Granato (in foto a sinistra), che vengono promossi equity partner. Caneva ha fatto il suo ingresso in Ey nell'aprile 2019, come socio e responsabile del dipartimento di Ip e opera presso la sede di Milano. Dal 2014 al 2018 è stato managing partner di Crea. Il professionista ha una consolidata esperienza in materia di proprietà industriale e intellettuale con particolare riferimento a marchi, brevetti, know how, concorrenza sleale, design e diritto d’autore. Granato, entrata in Ey nell'ottobre 2018 come associate partner, vanta un’esperienza di quasi 20 anni maturati in Gianni Origoni Grippo Cappelli e dapprima in Allen & Overy sempre nel settore del project finance e infrastrutture. Ha assistito istituti di credito e le società finanziarie nell’individuazione ed implementazione di strumenti di finanziamento e la sua attività si è focalizzata prevalentemente nel settore delle infrastrutture e delle energie rinnovabili. In Ey è responsabile del segmento di law infrastructures e si occuperà inoltre di seguire la creazione del law German Desk, offrendo consulenza legale in lingua tedesca a clienti tedeschi che intendono investire in Italia e clienti italiani che intendano investire in german-speaking areas. A seguito delle nomine di Granato e Caneva, sale a 6 il numero di partner raggiunto dall’area legale di Ey.

Orrick e Simmons & Simmons nell'emissione di Italgas da 600 mln

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Orrick ha assistito Italgas in una nuova emissione obbligazionaria per un valore pari a circa 600 milioni di euro, con scadenza aprile 2030 e destinata a investitori istituzionali. Joint bookrunner dell'operazione sono Bnp Paribas, Jp Morgan, UniCredit, Banca Imi, Mediobanca e Société Générale, assistiti da Simmons & Simmons. Il team Orrick è stato guidato dai partner Patrizio Messina e Alessandro Accrocca (in foto a sinistra), coadiuvati da Serena Mussoni. Il team di Simmons & Simmons è stato guidato dal partner Paola Leocani (in foto a destra) e ha incluso il managing associate Baldassarre Battista e il supervising associate Pietro Magnaghi. Gli aspetti fiscali sono stati seguiti dal partner Marco Palanca e dall’associate Pasquale Del Prete. Internamente, l’operazione è stata seguita dal team legale in-house di Italgas, guidato dal general counsel Alessio Minutoli e da Roberto Pillitteri, responsabile legale finanza, coadiuvati da Camilla Dejana.

Hogan Lovells nella cartolarizzazione di Banca Valsabbina da 860 mln

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Banca Valsabbina ha concluso una nuova operazione di cartolarizzazione di crediti derivanti da mutui ipotecari e chirografari erogati alle piccole e medie imprese. Hogan Lovells ha agito in qualità di transaction legal counsel. Fisg, società specializzata nella strutturazione di operazioni di cartolarizzazione del gruppo Banca Finint, ha strutturato la transazione in qualità di arranger. Per i ruoli gestionali Banca Valsabbina si è avvalsa della collaborazione di Securitisation Services, società facente parte del gruppo Banca Finint. La cartolarizzazione - di importo complessivo pari a 860 milioni di euro - permette a Banca Valsabbina di rafforzare la propria dotazione di strumenti finanziari disponibili per operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea, con il fine ultimo di rafforzare ulteriormente gli impieghi nei confronti delle pmi, interlocutori privilegiati per l’istituto. Il team che ha seguito di Hogan Lovells che ha agito in qualità di transaction legal counsel è composto dal socio Corrado Fiscale (in foto), coadiuvato dalla counsel Giulia Arenaccio e dall'associate Diego Guardì. Gli aspetti fiscali dell'operazione sono stati curati dalla partner Fulvia Astolfi e dalla senior associate Maria Cristina Conte. L’operazione è stata strutturata in linea con i migliori standard di mercato in modo da soddisfare i requisiti previsti dalla nuova regolamentazione europea sulle cartolarizzazioni “semplici, trasparenti e standardizzate” (“Sts”), prima operazione Sts notificata in Europa avente come sottostante crediti verso le pmi e prima operazione Sts a essere quotata presso il segmento ExtraMot Pro di Borsa Italiana. Il primo step prevede una cessione di un portafoglio di crediti derivanti da quasi 2.200 mutui ipotecari e chirografari, per un importo pari a circa 424 mln alla società veicolo per la cartolarizzazione Valsabbina Sme Spv. La società veicolo ha emesso due tranche di titoli Abs (Asset Backed Securities) con struttura c.d. partly paid: una tranche senior per un importo nominale di 542,2 mln, e una tranche junior per 318,3 mln, quest’ultima non dotata di rating. Le agenzie di rating coinvolte, Moody’s e Dbrs, hanno assegnato alla classe senior i rating “A1 (sf)” e “A (low) (sf)”. Nel mese di settembre Banca Valsabbina cederà poi un secondo portafoglio iniziale di circa 400 mln, con il quale verrà conclusa la fase di conferimento iniziale. Nel corso di un periodo (c.d. revolving) della durata di due anni, la società veicolo potrà acquistare da Banca Valsabbina ulteriori crediti derivanti da mutui ipotecari e chirografari erogati a pmi, utilizzando gli incassi relativi ai mutui precedentemente ceduti.

I deal che piacciono ai fondi

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Un mercato vivace che, nonostante la congiuntura macroeconomica e politica, cattura l’attenzione dei colossi internazionali oltreché degli operatori locali. I private equity in Italia stanno consolidando un trend di crescita che fa leva sulla disponibilità di risorse e sul cambiamento del contesto culturale degli imprenditori. Segnato da numeri record per il 2018 e attese ancora positive per il 2019, seppur caratterizzate da maggiore selettività e cautela. Un universo che i consulenti legali si premurano di presidiare con attenzione: a fronte di circa 122 private equity o Sgr associati ad Aifi (Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt), ci sono 151 altri “aderenti” tra associazioni e istituzioni, advisor M&a, società di revisione, consulenti di vario tipo, università e aziende. Di questi 60 soggetti, circa il 40%, sono studi legali. Grazie a una presenza articolata di aziende imprenditoriali italiane, il comparto apre infatti spazi e opportunità per diverse tipologie di operatori. E di deal. Sia in termini di segmenti di mercato – tecnicamente divisi in buy out, early stage ed expansion – sia di modalità di ingresso nel capitale – operazioni primarie, secondarie e rollover. Ma quali i fattori che orientano le scelte degli operatori nella consulenza legale? Per i consulenti sono fondamentali capacità negoziale, comprensione dei temi rilevanti per il business e dell’impatto reale dei rischi individuati. Un 2018 sugli scudi Il 2018 è stato un anno record per il mercato italiano del private equity e del venture capital: l’ammontare investito ha raggiunto il valore più alto di sempre. In particolare, i dati Aifi indicano che sono state registrate 359 operazioni, distribuite su 266 società per un controvalore pari a 9.788 milioni di euro. Circa il doppio del 2017 e in aumento del 15% in termini di numero di investimenti. Una dinamica resa possibile, come ha rilevato Aifi, «grazie ad alcune operazioni di dimensione significativa che si sono registrate non solo nel segmento dei buy out, ma anche in quello delle infrastrutture, che negli ultimi anni sta ricoprendo un ruolo sempre più di rilievo». Va segnalato che anche al netto delle grandi operazioni del 2018, il mercato ha raggiunto valori record in termini di ammontare. «L’abbondante liquidità ha spinto gli investitori internazionali a guardare per la prima volta anche al mondo delle Pmi sotto la soglia dei 10 milioni di euro di Ebidta», ha spiegato a TopLegal Fabrizio Medea, partner di Wise Equity Sgr, operatore che investe in società di piccole e medie dimensioni con focus sull'Italia, effettuando tipicamente operazioni di leverage buy out e di capitale di sviluppo. In molti casi la tendenza è stata guidata dai “club deal”, sindacati d’investimento tra individui o famiglie facoltose, e per gli internazionali nel 2018 si sono visti i risultati di un processo di investimento iniziato già nel 2017. «Non definirei quindi l’attenzione degli internazionali solo un ritorno di interesse — precisa Medea — piuttosto una presa d’atto che l’Italia è la seconda manifattura d’Europa, con un ritorno sulle imprese medio grandi e la effettiva scoperta delle piccole realtà». I buy out si confermano il segmento di mercato per il quale è stato rilevato il maggior numero di investitori attivi, con 67 operatori, di cui 33 internazionali (dati Aifi sul 2018). Molto presente in Italia è per esempio il colosso francese Ardian. Nei mesi scorsi ha sottoscritto un accordo per acquisire il 100% della riminese Celli Group, uno dei primi quattro player a livello mondiale nel settore del beverage. Pochi mesi prima, il fondo aveva acquisito il controllo dell’azienda farmaceutica Neopharmed Gentili dalla famiglia fondatrice Del Bono. «Siamo molto presenti in Italia perché operiamo attraverso diversi team su più fronti. L’Italia rappresenta nel complesso un mercato centrale, insieme a Francia e Germania, soprattutto per quanto riguarda la divisione buy out che seguo direttamente», ha detto a TopLegal Nicolò Saidelli, managing director e a capo di Ardian in Italia. Arrivato nel nostro Paese nel 2007, da allora il colosso del private equity ha effettuato investimenti per circa tre miliardi di euro trasversalmente in tutti i settori, con una buona parte dedicati alle infrastrutture, aeroporti e autostrade, concessioni ospedaliere, energia rinnovabile e gas. E ora si prepara a immettere nuove risorse sull’Italia attraverso il suo ultimo fondo dedicato alle infrastrutture (su questo fronte Ardian ha siglato una partnership strategica con il gruppo Gavio). La forza degli imprenditori Se si guarda in particolare alle operazioni di buy out, la filosofia portante della strategia di investimento di Ardian è proprio quella di cercare operazioni primarie, acquisizioni fatte direttamente dagli imprenditori, e proprietarie, ossia non in un contesto di gara. «Si tratta di operazioni nelle quali stringiamo partnership con le famiglia di imprenditori— spiega Saidelli,— sia per accompagnarle in piani di crescita, soprattutto a livello internazionale, per i quali hanno bisogno di un forte partner industriale, sia per affrontare il problema del passaggio generazionale». Il driver è quindi stringere partnership con gli imprenditori che vogliono crescere, puntando su una governance in cui spesso convivono le due anime: imprenditori e manager. Il target spazia dalle grandi aziende alle Pmi, attraverso varie tipologie di fondi che hanno taglio geografico paneuropeo o mondiale (non ci sono quindi veicoli dedicati all’Italia), con l’obiettivo di accompagnare le aziende per un lasso temporale adeguato a consolidare la crescita, soprattutto in caso di passaggio generazionale. «La scelta del consulente — dice Saidelli — è molto legata all’affiatamento che si genera negli anni. Si lavora molto in squadra e la sintonia fa la differenza. Nel buy out in particolare non guardiamo alle specializzazioni settoriali per scegliere il consulente legale ma quello che conta davvero è avere la sensibilità nella negoziazione, avere sempre ben chiaro cosa ha in mente la controparte e cosa si può lasciare sul campo e cosa non si può». Con l’obiettivo, chiaramente, non di farla saltare ma di trovare la via più giusta per chiudere il deal, tenendo duro sui principi guida. «In questa fase — ha concluso Saidelli — c’è molto lavoro da fare sul fronte della governance, per allineare gli interessi e concordare il piano di crescita della società». Cambiamento a prova di congiuntura? Gli operatori rilevano un cambiamento culturale in atto: il mutamento di percezione da parte degli imprenditori. «Il trend di crescita del mercato italiano, comunque storicamente indietro rispetto ad altri mercati, dipende anche dalla nuova consapevolezza di molti imprenditori che vedono nei fondi uno strumento positivo di accompagnamento in un mercato globalizzato», afferma Eugenio de Blasio, fondatore e amministratore delegato di Green Arrow Capital Sgr. Per il legale è però molto importante mostrare una buona flessibilità negoziale. «È necessario avere la pazienza di trattare con tutte le controparti, anche quelle non particolarmente sofisticate», spiega de Blasio, indicando come la tendenza del fondo sia quella di lavorare con diversi studi, in ottica di moltiplicazione delle opportunità (gli studi possono avere al loro interno clienti interessati a entrare in contatto con private equity). La scelta è però affidare un deal a un solo studio, rivolgendosi quindi alle grandi insegne che abbiano al loro interno anche la parte giuslavoristica e fiscale, affinché tutti gli aspetti dell’operazione possano parlarsi tra di loro. In continuità con questo trend di evoluzione culturale e di ingenti disponibilità liquide da investire, il private equity si candida quindi a essere il propulsore per il mercato M&a italiano del 2019. L’inizio dell’anno non ha fornito dati brillanti sulle operazioni di M&a. Secondo Kpmg, si è assistito a una «brusca frenata» nel primo trimestre 2019, in linea con la frenata registrata sul mercato dalla seconda parte del 2018, a cui si aggiunge una pipeline di operazioni già annunciate piuttosto scarica. «La situazione macro-economica e politica ha certamente un’influenza su tutte le operazioni di M&a — ha affermato de Blasio — tuttavia, noi abbiamo una visione ottimistica del mercato nel 2019. Il private equity può infatti permettersi una visione più speculativa delle imprese industriali, se riesce a ottenere multipli più bassi e se punta ad aziende che possono esportare. Inoltre, l’Italia per noi rimane un mercato in cui la numerosità di opportunità è ancora maggiore che in altri Paesi e ci attendiamo che la competizione rimanga alta». Green Arrow Sgr è specializzata in operazioni primarie e attraverso il suo terzo fondo multisettoriale (con risorse per 230 milioni investite al 55%) guarda ai piccoli campioni di nicchia in settori con forte potenzialità in termini di esportazioni, dalla manifattura alla tecnologia (i microchip, per esempio) passando per il mondo della moda. Il made in Italy che piace. Ma… In questo contesto vi sono dei settori del mercato che continuano a mostrare appeal per le operazioni di M&a. Il design e l’arredamento, la cosmetica, il mondo software e l’alimentare sono settori che per gli osservatori continueranno a prosperare nei prossimi mesi del 2019, anche per un processo di consolidamento strutturale giudicato ormai irreversibile. «Ci sono settori in cui il ruolo dell’Italia è storicamente riconosciuto, sono trend confermati perché nel mondo c’è domanda di made in Italy — afferma Medea di Wise Sgr — tuttavia, non è detto che siano i settori in cui si faranno le operazioni migliori. I prezzi sono ormai inflazionati, sia per la domanda che viene dall’estero sia per le aspettative di chi vende. Ci sono invece nicchie meno note e molto interessanti, per esempio nel business to business». Partendo da un’impostazione generalista, ossia che guarda a tutti i settori, Wise Sgr investe in leader di nicchia aggregando attorno alla prima operazione una serie di altre Pmi con l’obiettivo di migliorare la competitività e la marginalità delle imprese e favorire lo sviluppo internazionale. «Abbiamo per esempio investito nella Tatuus — dice Medea — una società che produce macchine da corsa per categorie promozionali, un mercato piccolo ma in cui gli italiani sono molto bravi e con la filiera di componentistica migliore al mondo. Partendo da questa operazione abbiamo aggregato una serie di altre Pmi, dai motori alla componentistica speciale, creando un gruppo». Questione di selezione Nell’attuale congiuntura di mercato, il tema portante del 2019 sarà quello della selezione. «Noi siamo in fase di raccolta del nostro quinto fondo e vediamo che gli investitori stanno continuando a guardare all’Italia con interesse, certamente in modo più selezionato e con cautela», dice Medea. A livello macroeconomico c’è un tema legato all’Italia, ma anche chiaramente internazionale, ossia le guerre commerciali e il rallentamento della domanda cinese, che implica in Europa il rallentamento della Germania e della filiera automotive, con effetti sensibili su tutta la catena del valore. «Tutti ci aspettiamo un po’ di rallentamento dell’economia, ma non mi farei prendere da una preoccupazione eccessiva. — rileva Medea — I fondamentali della media impresa italiana sono solidi. Noi, per esempio, stiamo lavorando su tre nuove operazioni. La cautela dovuta all’attuale congiuntura non si traduce quindi in un arresto degli investimenti ma in una maggiore cautela su un duplice fronte: la scelta da parte degli investitori del team di private equity, un team che sappia guardare alla crescita industriale e non a operazioni basate solo sulla leva finanziaria; una maggiore selettività degli stessi private equity nel valutare le operazioni». Approccio che coinvolge anche il consulente legale, chiamato ancor più a sviluppare una spiccata sensibilità di business, per saper comprendere cosa è rilevante e quali sono i reali rischi collegati. «Un tema legale su una questione di business marginale — chiosa Medea — è per noi molto diverso da un tema sostanziale. Bisogna che il consulente ci aiuti a dare la dimensione del rischio legale, con riferimento alle prassi del mercato e con consigli che vadano al di là degli aspetti tecnici».

Dentons, Casucci nuovo Europe co-head per il patent litigation

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Dentons ha nominato Giovanni Francesco Casucci (in foto), partner presso l’ufficio di Milano e responsabile del dipartimento italiano di intellectual property & technology, Europe co-head della practice di patent litigation. Casucci, entrato in Dentons nel 2017, si occupa di proprietà industriale e intellettuale ed ha una consolidata reputazione come contenziosista in materia di brevetti, marchi e design. Ha gestito con successo leading case nella protezione del design industriale, quali Arco Flos, Timberland e Thun. Nel nuovo ruolo europeo, Casucci lavorerà al fianco di Campbell Forsyth, partner dell’ufficio di Londra, con l’obiettivo di creare nuove sinergie e integrare i team in Europa, Regno Unito e Medio Oriente per offrire ai clienti la migliore assistenza possibile nelle controversie transfrontaliere.

Nasce Lexchance - Società tra Avvocati

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Nasce Lexchance Tax & Legal - Società tra Avvocati, nuova insegna con sede a Torino e Roma, composta da oltre 15 professionisti tra avvocati e commercialisti, per fornire un servizio di consulenza che spazia dal diritto societario al diritto penale e penale d’impresa, con una specializzazione tributaria e legale molto rilevante soprattutto nell’attività arbitrale, nelle operazioni straordinarie nonché nelle situazioni di crisi aziendali. Quattro i soci fondatori: Giovanni Filippini, Federico Caporale, Stefano Ponte e Francesco Marabeti. Ponte, che proviene da Barosio, è amministratore delegato dello studio e si occupa prevalentemente di diritto amministrativo e societario. Marabeti è Presidente del consiglio di amministrazione ed opera principalmente nelle aree del contenzioso e degli arbitrati. Caporale, proveniente da Scl, si occupa prevalentemente di diritto penale ed ha maturato una significativa esperienza nei reati contro la Pubblica Amministrazione. Filippini per quindici anni ha gestito il proprio studio assistendo principalmente clienti operanti nel settore bancario, assicurativo e nelle telecomunicazioni. La sede di Torino, che è co-diretta dai managing partner Ponte e Marabeti, offre ai propri clienti assistenza nell’ampio spettro del diritto di impresa, con particolare focus sul diritto commerciale, societario e del lavoro, in tutte le principali giurisdizioni. La sede di Roma, guidata dal managing partner Marabeti e dall’of counsel Salvatore Dionesalvi, opera con un team di 6 professionisti ed è focalizzata principalmente sui servizi di consulenza giudiziale e stragiudiziale, altamente specializzati nei settori del diritto amministrativo e della ristrutturazione delle imprese in crisi. Recentemente si è unita alla squadra Alessandra Labanca, specializzata nel diritto della navigazione e della contrattualistica internazionale. Tra i prossimi obiettivi dello studio, quello di potenziare il dipartimento di M&a con l’ingresso di nuovi commercialisti ed aprire una sede a Milano entro i prossimi due anni.

PwC Tls nomina tre nuovi equity partner

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PwC Tls ha annunciato la nomina a equity partner di Francesco Nuzzolo (in foto a destra), Cristian Sgaramella (in foto a sinistra) e Tommaso Tomaiuolo (in foto al centro). Nuzzolo, dottore commercialista, è entrato in PwC Tls nel 2007, dopo aver maturato esperienza in materia di diritto tributario generale ed internazionale presso altri primari studi italiani. In PwC Tls si è occupato principalmente degli aspetti fiscali connessi ad operazioni di M&a e delle riorganizzazioni, sia nazionali che transfrontaliere. Nel suo nuovo ruolo, manterrà focalizzazione su dette tematiche, concentrandosi su attività di M&a tax e international tax structuring per acquisizioni e dismissioni, offerte pubbliche, finanziamenti e rifinanziamenti, con un particolare focus al settore finanziario. Sgaramella ha maturato la propria esperienza nello studio professionale da lui fondato nel 2004, approfondendo tematiche afferenti la negoziazione di portafogli in sofferenza (Npl e Utp), il contenzioso bancario e finanziario nonché le procedure concorsuali. Il professionista è entrato a far parte di PwC Tls nel luglio 2018 con un team di 15 persone, consentendo il posizionamento dello studio nelle attività di due diligence e securitization su operazioni di vendita di portafogli Npl e Utp. Inoltre, con il suo team di ha permesso di rafforzare l'area del contenzioso bancario. Tomaiuolo è entrato in PwC Tls nel 2008. In PwC Tls si è specializzato nei settori energy, project finance e financial services, soprattutto per tematiche cross-industry e operazioni straordinarie. In questo contesto lavora con i principali player internazionali (fondi di investimento, fondi sovrani, Epc, O&M, Utilities, energy traders ed istituzioni finanziarie), anche attraverso le relazioni sviluppate durante un periodo di secondment a partire dal 2014 in Medio Oriente. Tomaiuolo assume la responsabilità dell’operating unit Fs & Energy M&a.

Il rimbalzo delle Ipo in Europa

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L’avvio lento del mercato delle Ipo in Europa non deve far temere per il futuro. Il settore finanziario, le nuove tecnologie e il made in Italy di qualità guidano la ripresa, già visibile nel secondo trimestre. Secondo l’analisi “Ipo Watch Europe” condotta da Pwc, nel primo trimestre 2019 sono 53 le Ipo finalizzate in Europa, le quali hanno raccolto 12,1 miliardi di euro. Il dato mostra ricavi in calo del 47% rispetto al primo semestre del 2018. Gli esperti ritengono che le ragioni di questa decrescita risiedono nelle forti incertezze scaturite dalla Brexit e, in generale, a ragioni di natura macroeconomica e di rischi percepiti a livello di singolo Paese o di sistema economico nel suo complesso. Secondo Ugo Orsini (in foto a sinistra), socio del dipartimento capital markets di Linklaters, è difficile dare una lettura univoca a questi dati. Una possibile chiave interpretativa è la maggiore selettività del mercato abbinata a un rinnovato interesse degli investitori in un contesto sociopolitico ed economico caratterizzato da forte instabilità. Nella seconda parte del 2018 e all’inizio del 2019 l’attenzione si è focalizzata, a livello domestico così come internazionale, su questioni politiche e macroeconomiche. Un processo di Ipo richiede tempo e quindi è abbastanza fisiologico che ci possa essere uno scostamento temporale tra miglioramento della situazione generale ed effettivo accesso al mercato. «Per quanto attiene all’Italia – spiega Augusto Santoro (in foto a destra), partner e responsabile del dipartimento equity capital markets di Simmons & Simmons – il calo è da addebitarsi anche a un minore apporto dato dagli incentivi alle quotazioni, nonché al rischio percepito dagli investitori esteri rispetto alla nostra situazione politica». Per esempio, con riferimento alla disciplina dei Pir, si segnala un cambiamento di regime normativo meno favorevole rispetto al passato. Nonostante i dati poco incoraggianti dei primi mesi dell’anno, sia a livello italiano che europeo, il secondo trimestre del 2019 sembra decisamente più promettente. A spingere la crescita in Italia gioca un ruolo fondamentale la quotazione di aprile scorso del colosso Nexi, per un valore di oltre 2 miliardi. «In linea di principio – aggiunge Santoro di Simmons & Simmons – il secondo trimestre dell’anno rappresenta una finestra per definizione più favorevole del primo in virtù, oltre a ragioni di natura regolamentare, dell’esigenza per gli investitori di verificare che i conti delle quotande chiudano con trend positivi di crescita». Secondo il menzionato report di Pwc, il settore più dinamico nel primo semestre 2019 resta quello finanziario che registra valori per 5,2 miliardi di euro, pari al 43% della raccolta europea (di cui 4,7 miliardi raccolti solo nel secondo trimestre). Oltre a quello finanziario, i settori maggiormente dinamici sono quelli collegati alle nuove tecnologie, soprattutto di natura informatica, legati all’intelligenza artificiale o anche old economy in grado di “svecchiarsi” grazie all’apporto di nuovi ritrovati della tecnologia. Proprio il successo di Nexi, per esempio, è dovuto al fatto che si tratta di una società che ha saputo transitare dal settore puramente finanziario a quello tecnologico, che tipicamente assume valorizzazioni più alte rispetto a settori maturi. «Lusso e industria a valore aggiunto in senso ampio – aggiunge Orsini di Linklaters – sono settori dove la “qualità” e “l’italianità” si confermano un valore riconosciuto dagli investitori e hanno le carte in regola per distinguersi in un mercato comunque selettivo». Cosa dovremo aspettarci nel secondo semestre, dove le finestre di luglio e dicembre sono tipicamente quelle con maggiori code? Secondo Santoro, potrebbero arrivare maggiori matricole sul mercato regolamentato, che fanno sperare in un incremento dei valori complessivamente intesi. «Il prossimo semestre, quantomeno in Italia – rileva Orsini – potrebbe riservare alcune sorprese e comunque costituirà un banco di prova importante per capire le tendenze del 2020».

Addio a Carlo Federico Grosso

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Viene a mancare all’età di 81 anni Carlo Federico Grosso (in foto), tra i più noti penalisti italiani. Una carriera che si è sviluppata su tre grandi direttrici: professione, politica e carriera universitaria. Come avvocato, lavora ai principali casi nazionali: è il primo difensore di Annamaria Franzoni nel processo per il delitto di Cogne, legale di parte civile nel processo per la strage della stazione di Bologna e in quello per la strage del Rapido 904. Ha tutelato la posizione di oltre 30.000 portatori di bond come parte civile nei processi per il crack Parmalat davanti ai tribunali di Parma e Milano e come parte civile ha patrocinato il comune di Milano nel processo per i derivati davanti al tribunale di Milano. Ha difeso Eni e di suoi dirigenti in numerosi processi penali, Renato Soru (imprenditore e politico) davanti al tribunale di Cagliari; Silvio Scaglia (fondatore di Fastweb) davanti al tribunale di Roma; Calogero Mannino davanti alle Sezioni unite della Cassazione e al tribunale di Palermo nel processo sulla trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra. Era legale delle testate La Repubblica e L'Espresso, del gruppo editoriale L'Espresso. In politica, ricopre la carica di vicesindaco di Torino negli anni Ottanta, di consigliere comunale del capoluogo piemontese e poi di vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. Nel 1994 è eletto componente del Consiglio Superiore della Magistratura, di cui diviene vicepresidente nel 1996. Nel 1962 comincia la carriera universitaria, ottenendo l'incarico dell'insegnamento di diritto penale in diverse facoltà di giurisprudenza in tutta Italia. Nel 2009 viene nominato, su indicazione dell’università di Torino, professore emerito.

Gli studi nel programma Emtn di Mediocredito Centrale

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Mediocredito Centrale ha concluso con successo l’establishment del suo primo programma Euro Medium Term Notes attraverso il quale potrà emettere, nei prossimi esercizi, strumenti finanziari di tipo senior preferred, senior non preferred e subordinati, rivolti ad investitori istituzionali, per un ammontare massimo pari a 1 miliardo di euro, con cui potrà finanziare progetti in conformità ai requisiti dettati dai Social Bond Principles. Orrick ha fornito all’emittente assistenza sia di diritto italiano, sia inglese e Allen & Overy ha assistito i dealers. Orrick ha agito con un team guidato dai partner Marco Nicolini e Madeleine Horrocks (in foto a sinistra), coadiuvati dall’associate Franco Lambiase. Gli aspetti di diritto tributario sono stati seguiti dall’of counsel Giovanni Leoni e dall’associate Camillo Melotti Caccia. Il team di Allen & Overy che ha assistito i dealers è stato guidato dai partner Cristiano Tommasi (in foto a destra) e Craig Byrne, del dipartimento International capital markets, coadiuvati dalla senior associate Sarah Capella; Michele Milanese, counsel del dipartimento tax ha curato i profili fiscali dell’operazione.

Tax (25 luglio 2019)

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Borghetti con Quadrifoglio nella controversia per un credito Iva Borghetti con un team di lavoro guidato dal name partner Antonio Borghetti affiancato da Alessandro D’Ingiullo, ha assistito la società Quadrifoglio nella definizione, in adesione, di una controversia fiscale inerente la compensazione di un credito Iva di rilevante importo maturato in una annualità per la quale la dichiarazione fiscale risultava omessa. La tesi difensiva consisteva nell’annullamento delle sanzioni irrogate per “omesso versamento” ai sensi dell’art. 13 del d.lgs. n. 471/1997 (parametrata al valore del credito) e nell’applicazione della sanzione fissa di 250,00 euro per “l’omessa dichiarazione”. Tale tesi, in contrasto con la prassi dell’agenzia delle entrate, rifletteva gli esiti delle ultime sentenze di merito su controversie analoghe. Rispetto all'iniziale pretesa, la controversia è stata definita mediante il versamento del 5,40% dell’importo inizialmente richiesto con cartella di pagamento. Fantozzi nel transfer pricing di Havas Media Fantozzi assiste il gruppo Havas Media, facente parte del gruppo Vivendi, nella predisposizione della documentazione in materia di transfer pricing anche per il 2018. Il team è guidato da Alessandro Catapano Minotti, partner della sede di Milano, e da Raffaello Fossati, coordinatore del dipartimento di transfer pricing. L’attività dello studio si concentra in modo particolare sul regime di oneri documentali ai fini della penalty protection (non applicazione delle sanzioni in caso di rettifica da parte del fisco sui prezzi di trasferimento) e riguarda l’aggiornamento dell’analisi funzionale con conseguente predisposizione di nuovi benchmark oltre ad analisi specifiche per nuove transazioni infragruppo legate alla crescita della pubblicità online.

Lavoro (25 luglio 2019)

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Lexellent con Saes Getter per il contratto di prossimità della unità produttiva di Avezzano Lexellent con la managing partner Giulietta Bergamaschi e la senior associate Hulla Bisonni, ha supportato Saes Getters, società attiva nel campo dei prodotti e delle soluzioni richieste per una grande varietà di applicazioni tecnico/scientifiche ed industriali in cui sono necessarie condizioni di vuoto e gas ultra-puri, nelle fasi prodromiche alla sottoscrizione del contratto di prossimità per l’unità produttiva di Avezzano in accordo con la Rsu e le Oo.Ss. provinciali Fim-Cisl e Uim-Uilm. L’intesa, siglata in esecuzione delle deroghe conferite dal legislatore, è stata raggiunta dalle parti al fine di ottenere, attraverso una maggiore flessibilità organizzativa e produttiva, un incremento di competitività e di migliore occupazione dell’unità produttiva, indispensabile per far fronte alle richieste del mercato, con ciò derogando alla disciplina del Decreto Dignità e del Ccnl Metalmeccanica Aziende Industriali in tema di contratto a tempo determinato. Tale accordo riguarda i dipendenti assunti con contratto a tempo determinato e i lavoratori impiegati con contratto di somministrazione presso l’unità produttiva abruzzese, che nel complesso occupa più di 200 persone. Il contratto, che è stato siglato dalle parti sociali lo scorso 18 luglio, ha durata triennale, dal 1° agosto 2019 al 31 luglio 2022.

Penale (25 luglio 2019)

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Aiello ottiene l’assoluzione di Selex dall'accusa di illecito 231 Aiello, con un team composto da Domenico Aiello e Lorenzo Bertacco, ha ottenuto per Selex / Leonardo, l’assoluzione dopo tre anni di dibattimento dall'accusa di illecito 231. La società è stata assolta dalla seconda sezione penale del tribunale di Roma con la formula più ampia perché il fatto non sussiste, in relazione all’accusa di illecito ex art. 25 D.Lgs. 231/2001 per la corruzione aggravata contestata ai vertici Selex dell’epoca. Il tribunale di Roma ha accolto le conclusioni della difesa, che aveva contestato la sussistenza dell’illecito 231, nonostante le sentenze di patteggiamento emesse nei confronti di alcune società coinvolte e di diversi dirigenti imputati di gravi reati contro la pubblica amministrazione. Nel corso dell’indagine la procura di Roma dispose un sequestro per equivalente di diverse decine di milioni di euro, dopo mesi annullato dalla cassazione. I fatti si riferiscono ad una nota gara d’appalto del 2010 per la fornitura di materiale informatico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, aggiudicata all’allora Selex Service Management.
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