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Addio ad Augusto Fantozzi

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È venuto a mancare Augusto Fantozzi (in foto), fondatore dell’omonimo studio tributarista, ex ministro e professore universitario. Una carriera lunga cominciata nella società di revisione Peat Marwick, uno dei futuri fondatori di Kpmg, e proseguita con la costituzione del proprio studio. Nel 1976 porta avanti un’alleanza con Luigi Biscozzi, per poi stringere una breve collaborazione con Uckmar nel 1990. Augusto Fantozzi e Luigi Biscozzi costituiscono a Roma Fantozzi Biscozzi nel 1977. A Milano, però, lo studio diventa Biscozzi Fantozzi nel 1980. A fine 1997 viene bocciata la proposta di una fusione e Fantozzi si dedica alla politica diventando Ministro del primo governo Prodi e Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei deputati. Da alcuni professionisti dello studio Fantozzi è nata poi la sede italiana di Led Taxand, guidata appunto dagli ex soci Guido Arie Petraroli e Alfredo Fossati. Diversi i professionisti di rilievo nati dalla “scuola” Fantozzi, come Tommaso Di Tanno, suo tesista, Giulia Cipollini, l’assistente universitaria e oggi a capo del dipartimento tax di Withers, e Massimiliano Sammarco, che ha iniziato la sua carriera proprio nello studio Fantozzi e recentemente ha fondato la propria insegna. Dal 2008 al 2011 Fantozzi è commissario straordinario di Alitalia e a maggio 2010 è nominato presidente di Sisal Holding Finanziaria. Oltre che nella professione, Fantozzi si distingue per la carriera accademica. Diventa professore ordinario a Perugia nel 1971, per poi passare all’università Sapienza di Roma e alla Luiss. Dal 2008 al 2018 è rettore dell’università Giustino Fortunato di Benevento, dove è anche docente ordinario di diritto Tributario. Numerosi gli incarichi politici: ministro, deputato e presidente della commissione bilancio della Camera. Nel 1995 è ministro della finanza con il governo di Lamberto Dini, in cui assume anche l’incarico ad interim del ministro del bilancio e della programmazione economica. Tra il 1996 e il 1998, ricopre il ruolo di ministro del commercio estero nel primo governo Prodi. È anche, nel 2008, commissario straordinario di Alitalia su indicazione del governo Berlusconi. Inoltre, è stato membro della consulta della Città del Vaticano e presidente del comitato permanente dell’International Fiscal Association, ruolo ricoperto fino al 1995.

Stefanelli & Stefanelli, Castelli e Rizzo nuovi partner

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Stefanelli & Stefanelli ha annunciato l'ingresso del partner Gaspare Castelli (in foto a sinistra) e della salary partner Maria Livia Rizzo (in foto a destra). Castelli entra a rafforzamento del dipartimento di medical device, con precedenti esperienze professionali nel settore del diritto civile, in particolare diritto bancario e nelle controversie relative ai prodotti finanziari. Il professionista ha acquisito esperienza nell’ambito del recupero crediti, delle procedure esecutive immobiliari e mobiliari e delle procedure di sovraindebitamento. Rizzo è specializzata nel settore della protezione dei dati personali, dei dispositivi medici e del diritto privato dell'informatica con particolare riferimento alla sanità elettronica e alla stampa 3d in ambito medicale. Inoltre è socio fondatore e segretario dell'Associazione Idbn - Italian Digital Biomanufacturing Network - e componente del Comitato scientifico del relativo Congresso Nazionale. Stefanelli & Stefanelli è composto oggi da 14 avvocati, 1 of counsel, 2 professionisti senior e 4 praticanti.

General Counsel, rischi e opportunità

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Il legale in house ha assunto un ruolo sempre più strategico per il business. La rivoluzione digitale e alcune novità normative hanno imposto al general counsel l’assunzione di ulteriori vesti: dal compliance officer al responsabile degli affari societari, dal segretario del consiglio di amministrazione al data protection officer. Occorre dunque chiedersi quali siano i limiti di ciascun ruolo e come possano coesistere e collaborare senza sovrapporsi. Da una parte il general counsel mantiene tuttora una posizione indispensabile di sintesi tra tutte le varie funzioni dell’area legal. Dall’altra, l’alleanza con le attività commerciali rappresenta un punto di forza per il legale in house ma può tradursi in una minaccia alla sua indipendenza e terzietà. Inoltre, dall’esterno, talvolta si genera confusione quando le funzioni della direzione legale viaggiano su canali paralleli e non seguono un’unica linea d’azione. La comunicazione esterna e interna all’azienda, la terzietà e il ruolo di leadership da parte del general counsel sono state al centro del dibattito al Corporate Counsel & Finance Forum. L’incontro organizzato da TopLegal, intitolato “General counsel: rischio alla credibilità? Le sfide di un ruolo a perimetri sempre più ampi”, si è tenuto ai Frigoriferi Milanesi e, come di consueto, è stato seguito dalle premiazioni dei Corporate Counsel & Finance Awards. La tavola rotonda si è focalizzata sul ruolo del general counsel moderno e ha visto la partecipazione di un nutrito panel di esperti. Il gruppo di relatori, peraltro, rifletteva a pieno tutte le sfaccettature in cui nel tempo si è declinato il legale interno. Infatti, al dibattito hanno partecipato: Angelica Orlando, direttore affari legali, istituzionali e regolatori di Sorgenia; Francesca Renzulli, head of corporate & regulatory affairs e segretario di Nexi; Giuseppe Catalano, segretario del Cda e responsabile corporate affairs di Assicurazioni Generali e presidente Aigi; Ugo Ettore Di Stefano, direttore affari legali e societari e Dpo di Mondadori, nonché presidente Ugi (associazione che ha fornito il proprio patrocinio all’evento); Agostino Nuzzolo, general counsel, direttore della funzione legal and tax e segretario del Cda di Telecom Italia e Federico Sutti, managing partner di Dentons. Il dibattito è stato aperto dalla ricerca condotta lo scorso dicembre dal Centro Studi di TopLegal, su un campione di 63 general counsel provenienti da settori trasversali dell’industria, ha dimostrato il forte aumento delle dimensioni delle direzioni legali aziendali negli ultimi cinque anni. La protezione dei dati, la cybersecurity e la compliance in tutte le sue sfaccettature rappresentano le necessità che guidano l’espansione del ruolo del general counsel, che ormai è arrivato a guadagnarsi un posto fisso al tavolo del management. Il contributo del legale alle decisioni dell’organo esecutivo dell’azienda è divenuto la prassi, come il suo coinvolgimento nelle attività commerciali e nelle operazioni strategiche. In queste attività, infatti, è diventato un alleato fondamentale portando in consiglio di amministrazione la sua esperienza in termini di governance, compliance e gestione del rischio. Oggi il legale d’impresa è inoltre costretto a comprendere nel suo perimetro di attività anche tutta una serie di funzioni di recente formazione: dal rispetto della compliance a tutto tondo alla protezione dei dati alla luce del Gdpr, passando per gli affari societari e la segreteria del consiglio di amministrazione. La copertura di tutte queste aree, con la conseguente indefinitezza dei confini della direzione legale, minaccia la reputazione e la credibilità del legale in house? Ciascuno dei relatori ha raccontato la propria esperienza e le funzioni che, per necessità e maggiore efficienza, ha dovuto assumere all’interno della propria azienda. Dalla discussione che ne è emersa si può concludere che il general counsel riveste tutt’oggi un ruolo fondamentale di sintesi, incorporando in una sola figura la linea legale dell’azienda. Inoltre, rimane il punto di dialogo privilegiato che connette la squadra legale e il business. Le varie funzioni specialistiche in cui si è “spacchettato” il general counsel sono da una parte apprezzate per l’alto grado di specializzazione, dall’altra rischiano di frammentare eccessivamente le finestre di dialogo e, conseguentemente, le responsabilità all’esterno. Ci sono, tuttavia, alcune accortezze comunicative che possono essere messe in atto al fine di ridurre le incomprensioni sia all’interno dell’azienda che all’esterno: il rispetto dei ruoli, la costante apertura dei canali di comunicazione e momenti di autoverifica, per citare alcuni tra quelli emersi. Altro filone tematico ampiamente discusso è la costante minaccia alla terzietà che subisce il legale interno moderno. Il problema si pone ancora di più se quest’ultimo ricopre funzioni da compliance officer o Dpo, il cui ruolo di presidio della legalità richiede maggiore indipendenza. Il rapporto sempre più stretto che intercorre tra il legale d’impresa e gli organi decisionali ed esecutivi della società non deve far perdere di vista la missione del legale: preservare l’azienda da ogni rischio e accompagnarla nel successo commerciale. Questa è la grande sfida insieme alla ricerca della giusta formula per ottimizzare il sistema di riporti interno e la comunicazione, sia all’interno tra i vari ruoli della direzione legale sia all’esterno con clienti e consulenti esterni. Un ampio approfondimento sul Corporate Counsel & Finance Forum verrà pubblicato nella prossima TopLegal Review di agosto/settembre, disponibile su E-edicola e cartacea.

Corporate Counsel & Finance Awards: i vincitori e le motivazioni

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I vincitori dei Corporate Counsel & Finance Awards sono stati proclamati questa sera nella splendida cornice di Palazzo del Ghiaccio. Filippo Corsi di Hitachi Rail si è aggiudicato il premio per il General counsel dell’anno. Determinante la sua gestione di un’aspra battaglia intestina tra fondi pur mantenendo un solido equilibrio all’interno dell’azienda e internalizzando la maggior parte delle attività. Trionfa in qualità di Direzione legale dell’anno Ferrari, grazie alla vittoria ottenuta in un importante contenzioso per product liability e per aver svolto un complesso progetto per la conformità alla normativa sull’embargo. Vincitori ex aequo nella categoria Giurista emergente dell’anno sono Annachiara Spisso di Poste Vita e Andrea d’Agostino di Mondadori. Spisso ha colpito la commissione tecnica per l’autonomia e il senso del mercato dimostrati nell’operazione di scissione parziale in favore di Anima Sgr di alcune attività del gruppo Poste Italiane. D’Agostino è spiccato per proattività e innovatività nella gestione di attività complesse, incluso il progetto di digitalizzazione dell’area educational per Mondadori. Confermati anche quest’anno i premi Azienda dedicati alle società che hanno saputo implementare nei propri obiettivi di governance la valorizzazione di Diversity e Corporate social responsibility (Csr). Per la Diversity ha trionfato Google, mentre nella Csr è prevalso Hewlett Packard Enterprise. Oltre 30 i premi assegnati suddivisi in sei macro categorie. Quest’anno per la prima volta i premi finance, che hanno coinvolto gli istituti finanziari, il private banking, le società di gestione del risparmio e i fondi private equity. Il premio alla Sgr dell’anno è stata assegnata a Dea Capital Real Estate Sgr, mentre ha vinto Fsi Sgr nella categoria Private Equity dell’anno. Più di 100 aziende hanno partecipato alle selezioni. A giudicare i finalisti e il loro operato sono state autorevoli figure della realtà imprenditoriale e finanziaria nazionale radunate in una commissione tecnica dedicata, istituto imprescindibile per garantire la correttezza dello svolgimento della gara e la competenza tecnica necessaria per valutare le candidature. Di seguito tutti i vincitori e le motivazioni. Premi individuali General Counsel Dell’anno FILIPPO CORSI Ansaldo STS Ha catturato l’attenzione dei giurati per aver saputo gestire al meglio un’aspra battaglia intestina tra fondi. Una figura fondamentale all’interno dell’azienda che, nonostante il delisting della società e i contenziosi scaturiti, è riuscito a mantenere un solido equilibrio e a internalizzare la maggior parte delle attività. Giurista D’impresa Emergente Dell’anno ANDREA D’AGOSTINO (Mondadori) Proattività e innovatività sono le direttrici individuate dalla giuria come caratterizzanti il suo approccio nella gestione di attività anche molto complesse. Nel corso del 2018 ha guidato il progetto di digitalizzazione dell’area educational, un settore fondamentale per Mondadori. ANNACHIARA SPISSO (Poste Vita) Per la giuria Annachiara Spisso si muove con grande autonomia e senso del mercato in operazioni dal valore economico cospicuo. Come nel coordinamento della scissione parziale in favore di Anima Sgr di alcune attività del Gruppo Poste Italiane. Compliance Manager Dell’anno ISABELLA GONZALEZ Whirlpool Emea Fin dal suo arrivo, ha implementato un programma unico a livello Emea. La forte motivazione con cui ha guidato il progetto e la stretta collaborazione con il management hanno portato a un cambiamento della cultura aziendale verso la sensibilizzazione su temi etici e di compliance. Direttore Risorse Umane Dell’anno ANTONIO ANDREOTTI (Iren) A seguito dell’imponente processo di aggregazione tra Acam e Gruppo Iren, si è occupato dell’armonizzazione degli accordi integrativi, degli interventi di formazione e comunicazione per la collocazione di oltre 700 dipendenti e della gestione degli accordi sindacali. Tax Director Dell’anno SIMONA ALBERINI (ABB) Si è distinta per la capacità di gestire con successo situazioni difficili, grazie all’ampio spettro di conoscenze di diritto fiscale nazionale e internazionale. Ha coordinato una complessa operazione di distacco e vendita di una divisione del gruppo da 800 milioni di euro. Data Protection Officer Dell’anno ALESSANDRO FRANZA (Bracco Imaging) Si è distinto per il suo lavoro di gestione del progetto Gdpr. Il lavoro ha colpito la giuria per la sua estensione a livello internazionale, su oltre 20 Paesi, e per la conseguente necessità di un coordinamento di ampio respiro. Responsabile Finanza D’impresa Dell’anno FRANCESCA RENZULLI (Nexi) Si è distinta per flessibilità e capacità di coordinare i team di consulenti nell’ambito di operazioni strategiche e significative. In qualità di legale di Anima Holding ha coordinato l’aumento di capitale pari a 300 milioni e recentemente ha seguito l’Ipo di Nexi. ALBERTO VIGO (Mediobanca) Alberto Vigo si è distinto per proattività e orientamento al risultato. Grazie alla sua conoscenza capillare del territorio e delle medie aziende, in poco tempo ha creato una nuova divisione in Mediobanca e seguito operazioni di rilievo con i fondi di investimento. Premi squadra Direzione Legale Dell’anno FERRARI Ha attirato l’attenzione della commissione tecnica per la copertura a tutto tondo delle aree legali, con chiara direttrice innovativa e internazionale. Ha vinto un importante contenzioso per product liability e svolto un complesso progetto per la conformità alla normativa sull’embargo. Direzione Legale Dell’anno INNOVAZIONE BPER BANCA Ha colpito i giurati per essere una banca territoriale che si muove rapidamente e si mostra sempre al passo con le evoluzioni del settore. Ha implementato una piattaforma online di network aziendale e un database contenente le massime giurisprudenziali più rilevanti. Direzione Tax Dell’anno BARILLA Un team consolidato, di cui la commissione tecnica ha apprezzato multidisciplinarietà e internazionalità. Nel 2018 ha attuato un articolato Tax Control Framework e ha partecipato su base volontaria al progetto Ocse sulla mappatura e prevenzione del rischio fiscale internazionale noto come International Compliance Assurance Program. Premi azienda Corporate Social Responsibility HEWLETT-PACKARD Con il programma “Safe2Web”, la direzione legale ha collaborato alla realizzazione di lezioni e incontri rivolti a studenti, insegnanti e genitori, volti a diffondere cultura e sensibilità all’uso responsabile delle nuove tecnologie. Diversity GOOGLE È emersa tra i candidati per la creazione di un network a livello internazionale dedicato alla sensibilizzazione sulla diversity. Inoltre, ha attivato una politica per la promozione della diversity all’interno degli studi legali, imponendo il raggiungimento di determinati standard ai fini della collaborazione. Premi specialità Direzione dell’anno Competition INTESA SANPAOLO Definita dalla commissione tecnica una pioniera sui temi della concorrenza e della compliance. La direzione ha sviluppato un prodotto formativo digitale dedicato agli oltre 70.000 dipendenti italiani al fine di diffondere maggiore consapevolezza sulla normativa antitrust. Direzione dell’anno Compliance SIRTIÈ stata la prima impresa di rete italiana a ottenere la Certificazione UNI ISO 37001 in materia anticorruzione. Un lavoro trasversale che ha richiesto alla direzione la capacità di coinvolgere sia consulenti esterni sia diverse funzioni aziendali. Direzione dell’anno Contenzioso E Arbitrati ACQUALATINA Una realtà territoriale la cui natura mista ha posto diverse sfide giuridiche. Come la decisione ottenuta nei confronti dell’ANAC, che ha escluso la qualifica della società in controllo pubblico e la vittoria nell’azione di classe del valore di circa 54 milioni di euro. Direzione dell’anno Contrattualistica KIMBO Si è distinta agli occhi della commissione tecnica per la proposizione di una soluzione dinamica e orientata al business nello sviluppo internazionale. Ha creato diversi format contrattuali per l’aggressione di nuovi mercati, lasciando libertà ai commerciali di muoversi all’interno di tali schemi. Direzione dell’anno Finanza / M&A SNAM Molto attenta al fattore climatico, nel 2018 ha strutturato e finalizzato per l’azienda l’emissione del primo climate action bond, volto a promuovere la consapevolezza degli investitori verso le iniziative e gli investimenti Esg dell’azienda. Direzione dell’anno Internazionale DANIELI & C. OFFICINE MECCANICHE La direzione si è distinta per la gestione di molteplici fronti giuridici internazionali complessi ed essenziali per l’operatività di una società fortemente presente nello scacchiere mondiale. Dai dazi per i prodotti siderurgici fino all’embargo nei confronti dell’Iran, imposti dagli Stati Uniti. Direzione dell’anno Lavoro BRITISH AMERICAN TOBACCO Ha curato gli aspetti giuslavoristici relativi al lancio di una nuova rete di venditori, a cui è stata affidata la vendita di un prodotto innovativo a rischio ridotto. Un’attività sfidante che ha colpito la giuria in relazione ai profili gestionali e alle attività di marketing connessi al progetto. Direzione dell’anno Proprietà Intellettuale POLTRONA FRAU Grazie alla notevole preparazione giuridica, rafforzata da una profonda conoscenza del panorama normativo europeo e internazionale, la direzione ha ottenuto importanti provvedimenti a tutela dell’arredamento di alto design, a beneficio dell’intera industria del mobile. Direzione dell’anno Regolamentare SORGENIA Ha gestito in maniera proattiva e completamente in house tutto il processo di adeguamento dell’azienda alla direttiva MIFID II, dialogando con Consob, le autorità di regolazione europee e le associazioni di categoria. Premi industry Direzione legale dell’anno Assicurazioni E Banche INTERMONTE SIM Si è distinta per l’innovatività delle operazioni portate all’attenzione dei giurati, quali l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per creare video istantanei e personalizzati per guidare le scelte d’investimento e la promozione del social selling. Direzione Legale Dell’anno Energia ERG Nel contesto del supporto al definitivo addio al petrolio dell’azienda, la direzione ha realizzato l’acquisizione di ForVei, nono operatore del fotovoltaico in Italia. L’ operazione ha comportato rilevanti difficoltà tecniche sia per dimensioni sia per strutture di finanziamento. Direzione Legale Dell’anno Food LAVAZZA La direzione affari legali ha supportato e sostenuto la forte fase di espansione internazionale intrapresa dall’azienda. In tale contesto, il team ha condotto internamente l’acquisto di Mars Drinks dalla multinazionale Mars Incorporated. Direzione Legale Dell’anno Infrastrutture e Trasporti ITALO – NUOVO TRASPORTO VIAGGIATORI La direzione legale ha accompagnato l’azienda in un’evoluzione irripetibile in Italia. Dalla rottura del monopolio del trasporto ferroviario alla cessione al fondo americano GIP avvenuta quest’anno, passando per la ristrutturazione nel 2015 e la quotazione nel 2017. Direzione legale dell’anno Life Sciences KEDRION Ha curato la partecipazione e la gestione della commessa pubblica bandita dalla Regione Emilia-Romagna per la stipula di una convenzione di 5 anni del valore di 225 milioni per i servizi di raccolta del plasma. In relazione a tale procedura, ha superato un contenzioso con l’Agcm dimostrando l’assenza di qualsiasi violazione. Direzione legale dell’anno Luxury & Fashion TBS CREW – THE BLONDE SALADÈ stata la prima direzione legale che ha promosso il nuovo concetto di influencer marketing. Ha redatto nuovi modelli contrattuali, che fanno da apripista per tutti gli altri operatori nel settore. Direzione legale dell’anno TMT OPEN FIBER Ha contribuito alla crescita della società permettendo l’ottenimento di un finanziamento di 3 miliardi e mezzo di euro. È stato così concretizzato il più importante deal di finanza strutturata per lo sviluppo della fibra ottica in Europa. Premi finance Divisione Private Banking Dell’anno CREDIT SUISSEÈ considerata dagli esperti della giuria un modello da replicare, soprattutto per la diversificazione dei prodotti offerti. Dalla pianificazione delle successioni alla istituzione di trust, senza tralasciare i servizi in chiave family office e quelli offerti a clienti high net worth. Sgr Dell’anno DEA CAPITAL REAL ESTATE SGR Riconosciuta per la solida presenza sul mercato e le operazioni innovative. Nel 2018 ha avviato 7 nuovi fondi di investimento alternativi immobiliari e mobiliari ed è subentrata in due fondi di un’altra Sgr per un incremento degli asset under management per circa 1 miliardo. Sgr Immobiliare Dell’anno PRELIOS SGR Si è distinta per il primo fondo immobiliare assuntore di un concordato fallimentare, il Fondo Niche istituito per il progetto Porta Vittoria. Nel 2018 ha altresì istituito un Fia di credito per l’erogazione di finanziamenti immobiliari e l’acquisto di crediti. Private Equity Dell’anno FSI SGR Ha investito nella società di moda Missoni in cambio di una quota azionaria del 41%, con l’obiettivo di aumentare la presenza all’estero. Per garantire il controllo sull’esecuzione del piano, sono stati necessari profondi interventi sulla governance della società. Private Equity: Focus Made In Italy PROGRESSIO SGR La commissione tecnica la considera un’apripista in settori interessanti e innovativi del mondo delle Pmi, grazie al fiuto industriale e alla solida conoscenza del mercato. Come dimostrato nell’acquisizione del gruppo Save the Duck, con cui punta alla conquista del mercato internazionale.

TopLegal Awards, aperte le candidature

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Sono aperte le candidature per la XIII edizione dei TopLegal Awards, il primo e più longevo premio dedicato alla consulenza legale, ideato nel 2007 con l’obiettivo di valorizzare le capacità e le qualità di consulenza e assistenza ai clienti degli studi legali e tributari e dei loro professionisti. I vincitori saranno rivelati a novembre in un doppio appuntamento che vedrà protagoniste Milano e Roma. Oltre al tradizionale incontro milanese, infatti, i TopLegal Awards confermano anche nel 2019 la serata romana che è stata introdotta l’anno scorso per premiare gli studi e i professionisti più vicini al mondo della pubblica amministrazione e delle istituzioni. Il 2019 porta delle novità nell’assetto delle categorie che saranno premiate. La nuova edizione inaugura la categoria “Ambientale” — che sarà premiata a Roma —prevista sia per gli studi che per il singolo professionista. L’intento è intercettare, oltre alla practice diritto penale ambientale, anche la crescente richiesta di consulenza legale avanzata dalle aziende in tema di rifiuti e ambiente. Inoltre, quest’anno sono riunite in un’unica categoria tutte le questioni inerenti alle società, enti, agenzie e organismi di diritto pubblico (“Amministrativo consulenza società e organismi di diritto pubblico”). Sempre nella capitale si assegneranno i premi per Antitrust e contenzioso internazionale, che diventano rispettivamente “Competion & EU law” e “Contenzioso corti europee”. Quest’ultima categoria viene infatti circoscritta su base europea. Ulteriore novità è rappresentata dallo spostamento delle categorie “Lavoro relazioni industriali” e “Penale tributario” da Milano alla premiazione di Roma. Il trasferimento avviene in ragione del fatto che la capitale è dove hanno sede i ministeri e la sede centrale dell’agenzia delle entrate. Gli studi potranno proporre le proprie candidature fino al 19 settembre. Successivamente, sarà avviato il processo di valutazione che, come ogni anno dal 2010, prevede la presenza di una giuria in forma di commissione tecnica per garantire la correttezza dello svolgimento della gara nonché per assicurare la competenza tecnica necessaria per valutare le candidature. La competizione si svolge secondo criteri di selezione precisi e rigorosi atti a valutare l’impiego di risorse a beneficio del cliente, l’innovazione dei servizi, la conoscenza specifica del settore e l’attività e le soluzioni apportate al cliente. La serata milanese si svolgerà il 18 novembre agli East End Studios e a seguire vi sarà la serata di Roma, prevista per il 21 novembre a Spazio 900. Le modalità di presentazione della candidatura e i dettagli dell'evento sono disponibili sul sito dei TopLegal Awards. Per consultare tutte le categorie dell’edizione 2019 cliccare qui.

Gli studi nell'aggiornamento del programma Emtn di Banca Sella da 1mld

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Gianni Origoni Grippo Cappelli e White & Case hanno fornito assistenza legale nell’ambito del rinnovo del programma di emissioni obbligazionarie di Banca Sella, denominato “Euro Medium Term Note Programme” di 1 miliardo di euro. Il Prospetto Base è stato approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier e prevede l’emissione di titoli di debito quotati sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo. Gop ha assistito Banca Sella con un team guidato dal partner Richard Hamilton (in foto a sinistra) e coadiuvato dall’associate Marta Tiraboschi. Il team di White & Case che ha assistito Banca Imi in qualità di arranger e dealer, ha compreso i partner Michael Immordino, Ferigo Foscari e Paul Alexander(in foto a destra) e gli associate Louise Ruggiero, Angelo Messore e Yvette Costa.

Legance e Allen & Overy nel primo green bond di A2a

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Legance e Allen & Overy hanno assistito rispettivamente A2a e gli istituti finanziari nell’emissione del primo green bond nell’ambito del Green Financing Framework recentemente pubblicato dalla società. Il green bond da 400 milioni di euro ha una durata di 10 anni e una cedola annua pari a 1% ed è stato collocato ad un prezzo di emissione di 98,693%, con uno spread di 105 punti base rispetto al tasso di riferimento mid swap. Legance ha assistito A2a con un team composto dal senior partner Andrea Giannelli (in foto a sinistra), dal senior counsel Antonio Siciliano, dall’associate Alice Giuliano e, per gli aspetti fiscali, dal senior counsel Francesco Di Bari e dall’associate, Antongiuseppe Maria Morgia. Allen & Overy ha assistito i joint bookrunners fra cui Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Bnp Paribas e Mediobanca - Banca di Credito Finanziario, con un team guidato dai partner Craig Byrne (in foto a destra) e Cristiano Tommasi, del dipartimento international capital markets, coadiuvati dalla counsel Alessandra Pala. Michele Milanese, counsel del dipartimento tax, ha curato i profili fiscali dell’operazione. I proventi netti derivanti dall’emissione andranno a finanziare e/o rifinanziare progetti di sostenibilità ambientale relativi all’economia circolare, alla decarbonizzazione e alla smartness nelle reti e nei servizi: investimenti nel trattamento dell’acqua e dei rifiuti, nello sviluppo dell’energia rinnovabile, nell’efficienza energetica, nel trasporto sostenibile e nell’ammodernamento delle reti.

Le dispute tra continuità e cambiamento

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L'area più tradizionale della professione forense si mantiene in auge con una notevole dinamicità, ma viene interessata da importanti mutamenti che impattano tanto sull’offerta che sulla domanda dei servizi legali. In queste settimane il mercato ha visto concludersi le trattative che hanno portato a termine la prima operazione di integrazione di rilievo in Italia negli ultimi trent’anni tra due grandi studi nazionali. L'integrazione di BonelliErede e Lombardi ha principalmente interessato le aree del contenzioso e degli arbitrati, assicurando il predominio di BonelliErede sul mercato italiano in quanto assoluto polo di eccellenza nel comparto delle dispute. Inoltre dalla fotografia scattata dal Centro Studi di TopLegal sull’area del contenzioso si evince un cambiamento nei dipartimenti di litigation, che tendono ad andare incontro alle esigenze della clientela con una maggiore concentrazione di competenze e specializzazioni garantendo un’assistenza più mirata ed efficiente. Per questo motivo, il mercato premia gli studi più strutturati con un approccio dinamico, globale e organizzato per industry. Sebbene rimanga la fiducia riposta dal cliente nel professionista, i clienti esigono maggiore capacità di adeguamento alla complessità commerciale delle loro attività. L’ultima ricerca sul contenzioso di TopLegal risaliva al 2014, momento in cui l’Italia usciva lentamente da una delle peggiori crisi della storia. Gli anni hanno consolidato le tendenze già in atto ma con qualche novità che segna una discontinuità con il passato. Nonostante la modesta ripresa economica, il mercato dei servizi legali registra una presenza costante, se non addirittura in aumento, delle controversie. Un dato imputabile sia alla crescita di contenziosi nel settore dei prodotti e servizi finanziari – con riferimento al recupero e alla gestione dei non-performing loan (Npl) e a tutte le problematiche a essi connessi – sia alla litigiosità delle imprese come conseguenza degli scenari macroeconomici del Paese e del ricambio generazionale che fa proliferare il contenzioso societario. In aggiunta si misura una espansione nel settore del contenzioso assicurativo, anche alla luce di alcune nuove fattispecie di sinistro legate al mondo informatico. Non solo, a caratterizzare con dinamicità questo settore interviene la continua ricerca da parte dei clienti di soluzioni alternative e innovative rispetto ai procedimenti tradizionali, che garantiscano allo stesso tempo una qualità elevata e un’attenzione ai costi. Per le imprese, il contenzioso giudiziale è sempre meno conveniente. Da un lato si fanno sempre più strada soluzioni alternative che si connotano per un minore grado di incertezza e lunghezza dei tempi, dall’altro si nota una propensione delle aziende a evitare che le controversie arrivino in sede contenziosa a favore di una maggiore attività stragiudiziale e di consulenza transattiva. Un ragionamento a parte va fatto per l’istituto dell’arbitrato come modalità alternativa di risoluzione delle controversie, che, ancora lontana dal sostituire la giustizia ordinaria, sta però diventando uno strumento sempre più apprezzato. L’incremento dell’arbitrato sia nazionale che internazionale è anche dovuto al nuovo interesse presentato per l’Italia da parte dei third party funder, che investendo nel settore marginalizzano la storica difficoltà degli operatori nell’intraprendere attività di contenzioso a causa dei costi. Infine, oltre a un aumento degli arbitrati amministrati dalle camere di commercio, preferibili per costi predeterminati, maggior efficacia e imparzialità, si è registrato un aumento degli arbitrati in tema di investimenti (Isds - Investor state dispute settlement), ossia gli arbitrati promossi da un investitore straniero contro uno stato sovrano sulla base di trattati bilaterali o multilaterali di investimento. L’offerta legale Stando alle classifiche degli studi e rispetto alla precedente edizione della ricerca pubblicata da TopLegal cinque anni fa, i rimescolamenti del quadro competitivo si registrano soprattutto nella sottocategoria del contenzioso bancario. Qui, la maggiore segmentazione del mercato vede l’avanzamento degli studi italiani rispetto ai concorrenti internazionali. L’ambito commerciale contrattuale – il più affollato tra le divisioni del contenzioso – rivela invece un chiaro ricambio tra i protagonisti legali, effetto di più riposizionamenti di mercato nell’ultimo quinquennio nonché di qualche mancato passaggio generazione. Il punto di TopLegal sui protagonisti delle dispute ha messo in evidenza che il mercato continua a premiare le squadre strutturate e con un nome che riecheggia nelle aule di tribunale. Da questa prospettiva, sono emersi storicamente come protagonisti BonelliErede e Lombardi, entrambi quotati per le competenze trasversali in grado di spaziare in tutti gli ambiti del contenzioso, nonché per l’organizzazione, la preparazione dei propri professionisti e l’accuratezza delle soluzioni proposte. Stando alle tendenze di mercato, la integrazione tra BonelliErede e Lombardi risulta una scelta vincente che, oltre a creare un polo di indiscussa superiorità nel settore del contenzioso civile, sembra quindi destinata a rispondere alle esigenze dei clienti. Una tale concentrazione di eccellenze metterà sotto pressione i diretti concorrenti – Chiomenti, Cleary Gottlieb, Clifford Chance, Gianni Origoni Grippo Cappelli e Legance – anche essi capaci di raccogliere giudizi positivi sul mercato in quanto in grado di fornire un’assistenza completa nella gestione delle controversie. Sul fronte professionisti, accanto a Giuseppe Lombardi, che raccoglie il maggior numero di segnalazioni confermandosi una storica colonna del contenzioso civile, la clientela ha premiato numerosi litigator. Nel contenzioso bancario assicurativo emergono Enrico Castellani di Freshfields Bruckhaus Deringer, Massimo Greco di Allen & Overy e Paolo Pototschnig di Giovanardi Pototschnig. Nel contenzioso commerciale sono positivamente segnalati Ferdinando Emanuele di Cleary Gottlieb, Ugo Molinari dell’omonimo studio e Stefano Parlatore di Legance. Inoltre, si registrano un notevole numero di ingressi in classifica, tra cui Simone Barnaba di Eversheds Sutherland, Sara Biglieri di Dentons e Monica Iacoviello di BonelliErede. Tra i professionisti emersi alla guida delle dispute societarie, raccoglie consensi chi ha un approccio pragmatico oltre alla approfondita conoscenza delle diritto processuale italiano. Tra questi si segnala Alfredo Craca di FiveLex. Infine, in materia di arbitrati, si assiste a maggiori cambiamenti di equilibrio rispetto ai risultati emersi nella ricerca del 2014. Accanto ai nomi che hanno fatto grande l’istituto dell’arbitrato in Italia sono stati segnalati professionisti come Michelangelo Cicogna di De Berti Jacchia Franchini Forlani, Antonio Auricchio di Gianni Origoni Grippo Cappelli, Massimo Benedettelli di Arblit e Sergio Fulco di Gattai Minoli Agostinelli. Tra gli arbitri internazionali hanno raccolto giudizi positivi Antonio Crivellaro di BonelliErede e Luca Radicati di Brozolo di Arblit. Spinta alla razionalizzazione Le insegne si sono attivate con l’obiettivo di offrire un modello capace di rispecchiare maggiormente le nuove esigenze del mercato. I modelli interni degli studi, anche i più strutturati, pur rimanendo legati alla persona del professionista si stanno adeguando strutturalmente mediante una organizzazione più razionale delle squadre per offrire un’assistenza più efficiente ma sempre di alta qualità. Per contenere i costi, gli studi hanno arruolato figure junior creando strutture più piramidali. BonelliErede ha messo a segno ben 14 acquisti tra cui due junior associate e 12 praticanti. I concorrenti con una politica di reclutamento quasi altrettanto attiva sono Legance (con nove nuovi junior), LegisLab (otto) e Gianni Origoni Grippo Cappelli (sette). Dall’altra parte alcuni studi hanno deciso di rafforzare i team attingendo ai lateral hire con lo scopo di offrire competenze sempre maggiori, oltre che una maggiore specializzazione. Tra gli studi che si sono mossi in questa direzione si segnala Eversheds Sutherland che ha accolto come capo del dipartimento di contenzioso per l’Italia Renato Fiumalbi (uscito da Weigmann), e più recentemente Simone Barnaba proveniente da Verusio e Cosmelli. Proveniente da Baker McKenzie, Leonardo Giani ha rafforzato la squadra di Simmons & Simmons con la carica di capo del litigation. La richiesta dei clienti di una maggiore specializzazione settoriale sta favorendo infine una logica di team che integri le competenze trasversali. In questa direzione si leggono i tentativi di moltiplicare le sinergie interne, determinando una maggiore compenetrazione delle squadre di contenzioso con altre practice. La ricerca Contenzioso civile & Arbitrati del Centro Studi di TopLegal è disponibile su E-edicola fino a fine mese. La prossima ricerca dedicata a Lavoro sarà pubblicata su E-edicola dal 1 agosto, nonché ricompresa nella TopLegal Review di agosto-settembre.

General Counsel, rischi e opportunità

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Il legale in house ha assunto un ruolo sempre più strategico per il business. La rivoluzione digitale e alcune novità normative hanno imposto al general counsel l’assunzione di ulteriori vesti: dal compliance officer al responsabile degli affari societari, dal segretario del consiglio di amministrazione al data protection officer. Occorre dunque chiedersi quali siano i limiti di ciascun ruolo e come possano coesistere e collaborare senza sovrapporsi. Da una parte il general counsel mantiene tuttora una posizione indispensabile di sintesi tra tutte le varie funzioni dell’area legal. Dall’altra, l’alleanza con le attività commerciali rappresenta un punto di forza per il legale in house ma può tradursi in una minaccia alla sua indipendenza e terzietà. Inoltre, dall’esterno, talvolta si genera confusione quando le funzioni della direzione legale viaggiano su canali paralleli e non seguono un’unica linea d’azione. La comunicazione esterna e interna all’azienda, la terzietà e il ruolo di leadership da parte del general counsel sono state al centro del dibattito al Corporate Counsel & Finance Forum. L’incontro organizzato da TopLegal, intitolato “General counsel: rischio alla credibilità? Le sfide di un ruolo a perimetri sempre più ampi”, si è tenuto ai Frigoriferi Milanesi e, come di consueto, è stato seguito dalle premiazioni dei Corporate Counsel & Finance Awards. La tavola rotonda si è focalizzata sul ruolo del general counsel moderno e ha visto la partecipazione di un nutrito panel di esperti. Il gruppo di relatori, peraltro, rifletteva a pieno tutte le sfaccettature in cui nel tempo si è declinato il legale interno. Infatti, al dibattito hanno partecipato: Angelica Orlando, direttore affari legali, istituzionali e regolatori di Sorgenia; Francesca Renzulli, head of corporate & regulatory affairs e segretario di Nexi; Giuseppe Catalano, segretario del Cda e responsabile corporate affairs di Assicurazioni Generali e presidente Aigi; Ugo Ettore Di Stefano, direttore affari legali e societari e Dpo di Mondadori, nonché presidente Ugi (associazione che ha fornito il proprio patrocinio all’evento); Agostino Nuzzolo, general counsel, direttore della funzione legal and tax e segretario del Cda di Telecom Italia e Federico Sutti, managing partner di Dentons. Il dibattito è stato aperto dalla ricerca condotta lo scorso dicembre dal Centro Studi di TopLegal, su un campione di 63 general counsel provenienti da settori trasversali dell’industria, ha dimostrato il forte aumento delle dimensioni delle direzioni legali aziendali negli ultimi cinque anni. La protezione dei dati, la cybersecurity e la compliance in tutte le sue sfaccettature rappresentano le necessità che guidano l’espansione del ruolo del general counsel, che ormai è arrivato a guadagnarsi un posto fisso al tavolo del management. Il contributo del legale alle decisioni dell’organo esecutivo dell’azienda è divenuto la prassi, come il suo coinvolgimento nelle attività commerciali e nelle operazioni strategiche. In queste attività, infatti, è diventato un alleato fondamentale portando in consiglio di amministrazione la sua esperienza in termini di governance, compliance e gestione del rischio. Oggi il legale d’impresa è inoltre costretto a comprendere nel suo perimetro di attività anche tutta una serie di funzioni di recente formazione: dal rispetto della compliance a tutto tondo alla protezione dei dati alla luce del Gdpr, passando per gli affari societari e la segreteria del consiglio di amministrazione. La copertura di tutte queste aree, con la conseguente indefinitezza dei confini della direzione legale, minaccia la reputazione e la credibilità del legale in house? Ciascuno dei relatori ha raccontato la propria esperienza e le funzioni che, per necessità e maggiore efficienza, ha dovuto assumere all’interno della propria azienda. Dalla discussione che ne è emersa si può concludere che il general counsel riveste tutt’oggi un ruolo fondamentale di sintesi, incorporando in una sola figura la linea legale dell’azienda. Inoltre, rimane il punto di dialogo privilegiato che connette la squadra legale e il business. Le varie funzioni specialistiche in cui si è “spacchettato” il general counsel sono da una parte apprezzate per l’alto grado di specializzazione, dall’altra rischiano di frammentare eccessivamente le finestre di dialogo e, conseguentemente, le responsabilità all’esterno. Ci sono, tuttavia, alcune accortezze comunicative che possono essere messe in atto al fine di ridurre le incomprensioni sia all’interno dell’azienda che all’esterno: il rispetto dei ruoli, la costante apertura dei canali di comunicazione e momenti di autoverifica, per citare alcuni tra quelli emersi. Altro filone tematico ampiamente discusso è la costante minaccia alla terzietà che subisce il legale interno moderno. Il problema si pone ancora di più se quest’ultimo ricopre funzioni da compliance officer o Dpo, il cui ruolo di presidio della legalità richiede maggiore indipendenza. Il rapporto sempre più stretto che intercorre tra il legale d’impresa e gli organi decisionali ed esecutivi della società non deve far perdere di vista la missione del legale: preservare l’azienda da ogni rischio e accompagnarla nel successo commerciale. Questa è la grande sfida insieme alla ricerca della giusta formula per ottimizzare il sistema di riporti interno e la comunicazione, sia all’interno tra i vari ruoli della direzione legale sia all’esterno con clienti e consulenti esterni. Un ampio approfondimento sul Corporate Counsel & Finance Forum verrà pubblicato nella prossima TopLegal Review di agosto/settembre, disponibile su E-edicola e cartacea.

E. Morace & Co, Giovanni Zarra nuovo of counsel

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E. Morace & Co ha annunciato l'ingresso di Giovanni Zarra, in qualità di of counsel, per sviluppare la practice del contenzioso e arbitrato internazionale Professore Aggregato di diritto internazionale e diritto internazionale privato e processuale presso la facoltà di giurisprudenza della Università Federico II di Napoli, Zarra è esperto di problematiche che riguardano il contenzioso e l’arbitrato internazionale (sia commerciale che di investimenti). In passato ha collaborato prima con Hogan Lovells (interessandosi di operazioni di M&a e ristrutturazioni societarie) e poi con Chiomenti(occupandosi prevalentemente di arbitrati internazionali) e con lo studio Lauro. Il professionista inoltre collabora attivamente con il Ministero degli Affari Esteri e con il Ministero dello Sviluppo Economico in relazione a questioni che riguardano il diritto internazionale degli investimenti ed è fondatore e co-presidente di Aia-ArbIT 40, associazione che promuove la diffusione della cultura dell’arbitrato internazionale sotto l’egida dell‘Associazione Italiana per l’Arbitrato e di ArbIT (il Forum Italiano per l’Arbitrato e Adr).

Food law, l'evoluzione di un comparto in ascesa

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Il comparto alimentare sta vivendo un periodo di trasformazione. La tutela dei marchi collettivi e le classificazioni Doc, Dop e Igp dei prodotti alimentari costituiscono tuttora un’ampia fetta del mercato legale. Tuttavia, cominciano a farsi strada nuovi profili di tutela che necessitano di solide conoscenze in ambito compliance, regolatorio e brevettuale. Si tratta di mandati non particolarmente redditizi ma che sono, nelle parole della managing partner di Herbert Smith Freehills Laura Orlando (in foto a destra), «pioneristici e che ci consentono di lavorare a fianco di clienti che necessitano di una conoscenza specialistica in una materia molto difficile e regolamentata». Sul fronte aziendale, il legale d’impresa ha dovuto abbracciare la nuova tendenza orientata al consumatore, che impone maggiore attenzione alla trasparenza dell’etichettatura e alla comunicazione pubblicitaria. «Anche un lieve errore – spiega Massimiliano Colognesi (in foto a sinistra), legal & corporate affairs manager di Ab InBev – può costare all’azienda un danno significativo in termini di immagine e sanzioni». E così il legale in house si trova di fronte alla sfida di tradurre le esigenze comunicative del marketing in soluzioni all’interno del perimetro della legalità. Anche il consulente esterno si trova a dover dialogare con il marketing del suo cliente. Infatti, le strategie di marketing guidano la consulenza legale, nel senso che la classificazione del prodotto avviene anche e soprattutto sulla base di come si vuole etichettarlo e pubblicizzarlo. Un chiaro esempio di questa tendenza è rappresentata dagli alimenti funzionali o novel food, una categoria di prodotti la cui difficile classificazione si colloca a metà tra quella degli alimenti e dei prodotti medicinali. Un ulteriore esempio è costituito dai food for special medical purposes: si tratta di alimenti che aiutano a sopperire a carenze nutrizionali legate a determinate patologie, in concomitanza con le cure mediche. Come si debbono classificare questi prodotti "di confine": alimenti, integratori o medicinali? La risposta non è mai univoca e, tra rischi e opportunità, si è creata una zona grigia. Secondo Orlando di Herbert Smith Freehills questo è il portato legale di una tendenza di mercato improntata a una sempre maggiore attenzione a ciò che mangiamo e agli effetti benefici degli alimenti. Una tendenza di cui si è fatta portavoce a livello europeo anche l’associazione Food Drink Europe che ha indicato per l’Unione europea una serie di esigenze della food industry, tra cui regolamentazione più chiara e razionale e maggiore attenzione alla protezione degli investimenti in ricerca e sviluppo. La necessità di promuovere gli effetti degli alimenti sulla salute porta ai legali nuovi mandati regolatori e di compliance, ma anche contenziosi. L’Agcom infatti è molto attenta a sanzionare eventuali pubblicità ingannevoli come anche lo Iap (Istituto di autodisciplina pubblicitaria). I prodotti alimentari sono diventati sempre più complessi e questo si riflette necessariamente sulla consulenza legale. Oltre alla sempreverde tutela del marchio, oggi è cruciale affacciarsi correttamente sul mercato. E così l’avvocato diventa fondamentale sia nella fase di market access che in tutta la vita del prodotto, dalla sua classificazione alla produzione fino alla sua pubblicizzazione. Occorre infatti studiare la composizione dell’alimento e individuare la normativa più appropriata per la sua classificazione. «Spesso – rileva Orlando di Herbert Smith Freehills – questo esercizio di classificazione si estende a più giurisdizioni e coinvolge interlocutori complessi come il ministero della salute». Da un passo falso compiuto in queste fasi potrebbero derivare al produttore pesanti sanzioni oppure sfibranti contenziosi. La sensibilità del consumatore guida anche le strategie legali aziendali. I prodotti alcolici non sono soggetti a stringenti norme di trasparenza sull’etichettatura. Tuttavia, sulla scorta delle pressanti esigenze avanzate dai consumatori, anche un’azienda come Ab InBev ha ritenuto di doversi dotare di regole più rigide. E così, racconta Colognesi, è stato portato avanti un intenso progetto biennale che ha coinvolto tutte le otto giurisdizioni europee in cui è presente l’azienda ed è culminato – anche grazie al dialogo con le istituzioni e le associazioni del settore – in un documento in cui l’azienda ha orientato le proprie policy di etichettatura alla trasparenza. Questo processo, peraltro, è stato seguito interamente dalle direzioni legali interne delle varie giurisdizioni: «nella mia esperienza – rivela Colognesi – difficilmente il consulente legale esterno possiede la visione d’insieme necessaria per condurre operazioni di questo tipo. Chi è esperto di proprietà intellettuale, manca inevitabilmente di competenze a livello regolatorio e viceversa». Gli esperti ci hanno inoltre indicato quali sono le aree legali in via di sviluppo nel comparto alimentare. Secondo Orlando, in futuro gli studi legali potranno aspettarsi nuovi mandati relativi alla tutela brevettuale di tali prodotti nonché in relazione al patent box. Nel primo caso si tratta di proteggere il know-how dell’azienda e valorizzare le tecnologie – sempre più sofisticate e innovative – impiegate per la produzione di questi prodotti. Dall’altro canto le agevolazioni fiscali connesse al patent box hanno introdotto incentivi per le imprese che valorizzano a bilancio i propri asset immateriali, con tutti i vantaggi che ne conseguono. Per Colognesi l’innovazione caratterizzerà anche il settore alimentare, ponendo alla direzione legale la sfida di garantire la compliance del prodotto in termini di sicurezza alimentare, onde evitare frodi alimentari e sanzioni. La diffusione di Ogm e novel food (e.g. alimenti contenenti insetti) richiederanno l’intervento del legislatore e nuove competenze per i legali che dovranno aiutare il business a orientarsi in uno scenario nuovo e soggetto a continue innovazioni.

Clifford Chance e Jones Day nella riapertura del Btp emesso dalla Repubblica italiana

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Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha riaperto e collocato il Btp nominale a tasso fisso a 50 anni per un importo di ulteriori 3 miliardi di euro rispetto ai 5 mld dell’emissione originale di ottobre 2016. Clifford Chance e Jones Day hanno assistito il sindacato di banche coinvolto nell’emissione, composto da Citigroup Global Markets, Deutsche Bank, Goldman Sachs Int. Bank e UniCredit, che hanno partecipato in veste di lead managers. Il team di Clifford Chance è stato guidato dai soci Gioacchino Foti (in foto a destra) e Filippo Emanuele, coadiuvati dalla counsel Laura Scaglioni per i profili di legge statunitense e dall’associate Francesco Napoli. Jones Day ha prestato assistenza per gli aspetti di diritto amministrativo e fiscale con un gruppo di lavoro guidato dal partner Piergiorgio Leofreddi (in foto a sinistra) coadiuvato dall’of counsel Carla Calcagnile. Il titolo ha scadenza 1° marzo 2067 e tasso annuo 2,80%, pagato in due cedole semestrali ed è stato collocato al prezzo di 99,528 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione del 2,877%.

Crisi e ristrutturazioni (18 luglio 2019)

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Gli studi nel concordato preventivo di Montalbano Industria Agroalimentare Dla Piper ha assistito Montalbano Industria Agroalimentare, società fondata nel 1965 e operante nel settore agroalimentare, nella procedura di concordato preventivo omologato dal Tribunale di Pistoia. Montalbano è stata assistita da Dla Piper con un team guidato da Niccolò Abriani e dal partner Alberto Angeloni, responsabile insolvency dello studio, insieme al junior associate Andrea Garofalo. Per la redazione del piano Montalbano è stata assistita da Franco Michelotti e Paola Fanti, dello studio Michelotti Bonechi (Studio integrato Acb Group), con la collaborazione di Katia Mariotti, partner responsabile del team di restructuring & Npe di Ey, e Stefano Senatore, senior manager di Ey. Il piano è stato attestato da Matteo Pozzoli. La società ha ad oggetto la produzione e la vendita di conserve vegetali (sottoli e sottaceti), olive, pesto e altri spalmabili vegetali, contraddistinti dai marchi aziendali e in particolare dal marchio “Gustoparty Montalbano”, con il quale opera nel canale della Grande Distribuzione italiana. Il percorso di ristrutturazione avviato dal management nel corso del 2018 si è concluso, pochi giorni fa, con il decreto di omologa del Tribunale di Pistoia per il concordato preventivo proposto. L'intervenuta omologa rappresenta la conclusione del procedimento per l'ammissione al concordato preventivo avviato da Montalbano e consacra, al tempo stesso, l'inizio di un nuovo ciclo di vita dell'azienda che si appresta a eseguire il piano di continuità aziendale approvato dai creditori.

Energy (18 luglio 2019)

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Gitti con E.On nell’acquisizione dei progetti Chp da Bkw Gitti ha assistito E.On Business Solutions, business unit internazionale del gruppo E.On specializzata nell’offerta di soluzioni energetiche integrate, nell’operazione conclusa con Bkw Italia all’esito della quale E.On rafforza ulteriormente la propria attività nella cogenerazione, acquisendo la proprietà e la gestione di un impianto di cogenerazione di potenza pari a 0.9 Mw e sito a Correggio e subentrando nel progetto per la realizzazione e la gestione di un secondo impianto, di potenza pari a 0,6 Mw, a Fombio. E.On è stata assistita da Gitti con un team coordinato dal partner Piero Viganò e composto dalla senior associate Irina Gherca e dall’of counsel Emanuele Li Puma, mentre il gruppo Bkw è stato assistito dall’in house counsel Paolo Venturini. Wfw e BonelliErede nel finanziamento del primo parco eolico in grid parity in Italia Watson Farley & Williams ha assistito la società di gestione francese RGreen Invest nella sottoscrizione su base private placement di un prestito obbligazionario senior secured emesso da Renexia Pech, controllata da Renexia (società del gruppo Toto) e assistita da BonelliErede. Tra i sottoscrittori anche il Fondo Fpci Infragreen III. Wfw ha assistito RGreen Invest con un team multidisciplinare guidato dal partner ed head of Italy Eugenio Tranchino che ha coordinato l’operazione lavorando a stretto contatto con il partner Mario D’Ovidio, per gli aspetti finance. Il partner Tiziana Manenti ha curato gli aspetti di diritto amministrativo con il supporto degli associate Cristina Betti, Gianluca Di Stefano e Anthony Bellacci. Gli aspetti fiscali sono stati seguiti dal senior associate Alfredo Guacci Esposito. Nell’ambito dell’operazione, BonelliErede ha agito al fianco di Renexia con un team composto dai partner Silvia Romanelli e Antonio La Porta, membri del focus team capital markets e dall’associate Giulia Lamon. L’emissione è collegata al finanziamento del parco eolico di Casalduni, con una potenza complessiva di 36 Mw, situato in provincia di Benevento, Campania. Il prestito a tasso fisso, non convertibile, è rappresentato da titoli obbligazionari, dematerializzati che sono stati quotati sul sistema multilaterale di negoziazione gestito dalla Borsa di Vienna per un valore complessivo di 12,5 milioni di euro. Il parco eolico sarà il primo in Italia costruito in cosiddetta “market parity” in quanto non usufruirà di incentivi erogati dal Gestore dei Servizi Energetici – Gse.

Sport (18 luglio 2019)

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Cleary, Torchi e Raffaelli vincono per l’Inter al Tribunale Federale Nazionale della Figc Con decisione pubblicata in data 11 luglio 2019, dopo quella emessa dal Collegio di Garanzia presso il Conilo scorso 6 maggio, anche il Tribunale Federale Nazionale della Figc ha dichiarato inammissibile l’ennesimo ricorso proposto dalla Juventus per far revocare lo scudetto vinto dall’Inter all’esito del campionato 2005-2006. La Juventus aveva nuovamente impugnato la delibera con cui il Consiglio Federale della Figc, in data 18 luglio 2011, ha rigettato la richiesta di revocare il provvedimento del Commissario Straordinario Guido Rossi in data 26 luglio 2006. L’Inter è stata assistita dai propri legali interni (Cesare Scalia e Michela Tommaseo), che hanno lavorato in team con Luisa Torchia, i professionisti di Cleary Gottlieb Ferdinando Emanuele, Roberto Argeri e Alessio D’Alessandro nonché Adriano Raffaelli, Angelo Capellini e Kostandin Peci. La decisione si inserisce nel nuovo round di ricorsi proposti dalla Juventus nel 2019 dinanzi agli organi di giustizia sportiva dopo la sentenza con cui le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, a dicembre 2018, avevano dichiarato il difetto assoluto di giurisdizione dei giudici statali sulla controversia. Tonucci con il Venezia Fc per la riammissione in Serie B Tonucci, con un team composto dal partner Gianluca Cambareri per i profili di diritto sportivo, dai partner Alberto Fantini e Luca Spaziani e dagli associate Giuseppe Falla e Jacopo Fronticelli Baldelli per i profili di diritto amministrativo, e dal partner Alessandro Vasta per gli aspetti societari, ha assistito la società Venezia Football Club nelle varie fasi che hanno portato il Club alla riammissione in Serie B per la stagione sportiva 2019/2020. Chiomenti nel ritorno in viola di Pradè, direttore sportivo Chiomenti continua ad assistere Rocco Commisso nella sua avventura in Viola. Dopo essere stato al fianco dell’imprenditore italo americano nell’operazione di acquisto del 100% della società sportiva Fiorentina con i soci Salvo Arena e Marco Nicolini, lo studio nei giorni scorsi ha prestato assistenza nella sottoscrizione del contratto del direttore sportivo, Daniele Pradè, che aveva già ricoperto l’incarico dal 2012 al 2016. La sottoscrizione del contratto è stata seguita dal partner Emanuele Barberis insieme alla senior associate Fiona Gittardi. LegisLab con Cagliari Calcio nel trasferimento di Nicolò Barella LegisLab ha affiancato Cagliari Calcio nel trasferimento di Nicolò Barella alla società Fc Internazionale. Il centrocampista della Nazionale Italiana è stato ceduto a Fc Internazionale con la formula del prestito con obbligo di riscatto in quello che ad oggi ha rappresentato il trasferimento più oneroso della storia della società nerazzurra. LegisLab, con un team guidato dal founding partner Alberto Porzio, ha curato tutti gli aspetti legali della cessione, confermandosi un punto di riferimento nel diritto sportivo.

Tmt (18 luglio 2019)

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Deloitte Legal e Themis nell’accordo di WindTre e Fastweb per il 5G Deloitte Legal e Themis hanno assistito rispettivamente Wind Tre e Fastweb nell’accordo strategico che, facendo leva sugli asset specifici dei due operatori, consentirà di accelerare la realizzazione di una infrastruttura 5G su tutto il territorio nazionale. In particolare, Wind Tre è stata assistita da un team coordinato dal partner Giorgio Mariani e dall’associate Manuel Marangoni, mentre Domenico Siciliano, partner dello studio Themis, ha assistito Fastweb. L’accordo consentirà la realizzazione di una rete 5G condivisa tra i due operatori, con l’obiettivo di fornire servizi mobili di nuova generazione ad elevate prestazioni per i clienti di Fastweb e di Wind Tre. La rete 5G condivisa sarà in grado di coprire il 90% della popolazione entro il 2026. L’accordo contempla altresì la fornitura tra Wind Tre e Fastweb di servizi wholesale mobili (4G e tecnologie precedenti) e fissi. Le due aziende rimarranno completamente indipendenti, sia per gli aspetti commerciali che operativi, nell’utilizzo della nuova infrastruttura condivisa. L’accordo ha una durata iniziale di 10 anni ed è soggetto all’approvazione delle autorità competenti. Osborne Clarke per la realizzazione di Re-Lender Osborne Clarke Italia, con un team composto dal partner Umberto Piattelli e dal senior associate Stefano Panzini, ha fornito assistenza legale in relazione agli aspetti regolamentari e contrattuali per la realizzazione di Re-Lender, nuova piattaforma di social lending interamente dedicata alle riconversioni nell’ambito industriale ed immobiliare e al project financing. Re-Lender - reconversion crowdfunding è un esempio unico in Italia di piattaforma di crowdfunding caratterizzata dall’offerta di progetti accomunati dal tema della “riconversione” includendo progetti industriali, immobiliari, ambientali e di trasformazione digitale. Re-Lender rappresenta per le imprese uno strumento efficace, veloce e dinamico al fine di sostenere finanziariamente progetti imprenditoriali.

Real estate (18 luglio 2019)

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Bip con Maresca per il nuovo complesso residenziale Hippodrhome Bip – Belvedere Inzaghi ha assistito il gruppo Carlo Maresca nell’ottenimento del necessario titolo edilizio per costruire Hippodrhome, nuovo complesso residenziale di 16 mila mq che sorgerà in via Ippodromo 8 a Milano. La commercializzazione sarà a cura di Sigest. Bip ha operato con un team guidato dal co-founding partner Antonio Belvedere, coadiuvato dal partner Matteo Peverati e dall’associate Maurizio Malomo. Tutti gli studi coinvolti nell’acquisto di Barberino Designer Outlet European Outlet Mall Fund (Eomf), fondo istituzionale gestito da Nuveen Real Estate e attualmente titolare di un portafoglio di diversi outlet-mall in Italia e in altri paesi europei, ha ceduto l’outlet-mall Barberino Designer Outlet a Dws. Nell’operazione gli advisor legali sono stati Allen & Overy per Emof e Dla Piper per l’acquirente.Per Dws sono intervenuti Giuseppe Colombo, country head, e Michele Sarhan, head of acquisitions. Dla Piper ha assistito l’acquirente con un team guidato dal partner Filippo Cecchetti e composto dal legal director Eleonora Laurito, gli associate Giulia Minetti Floccari, Neil De Biase e Nadja Zoebisch per i profili corporate, real estate e contrattuali, nonché il partner Carmen Chierchia e l’associate Viviana De Napoli per i profili amministrativi. Il Barberino Designer Outlet si trova nell’area di Firenze ed è l’unico Outlet Village in Toscana del gruppo inglese McArthurGlen. Il team di Ey ha assistito Dws in merito agli aspetti fiscali e finanziari dell’operazione con un team Italiano e tedesco composto da Alessandro Padula, Aurelio Pensabene e Mario Naydenov per gli aspetti fiscali. Degli aspetti finanziari, invece, si sono occupati il socio Andrea Scialpi e il senior manager Andrea Di Bella. Allen & Overy ha assistito Eomf con un team composto dal partner Paolo Nastasi, con l’associate Francesca Croci per i profili corporate-real estate; il partner Pietro Scarfone, l’associate Marco Mazzola per i profili legati al rimborso degli istituti finanziari; l’associate Roberta Errico per i profili amministrativi.

Tax (18 luglio 2019)

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Trivoli con Maticmind per l’accordo sul patent box Trivoli, con un team formato dal socio Alessandro Trivoli e dall’associato Marco Botti, ha assistito Maticmind, system integrator italiano operante nel settore Ict e attivo nella progettazione, integrazione e gestione di soluzioni tecnologiche innovative, nella sottoscrizione dell’accordo preventivo con l’Agenzia delle Entrate per la definizione dei metodi e dei criteri di calcolo del contributo economico alla produzione del reddito di impresa dei beni immateriali aziendali. L’accordo, che si riferisce ai periodi di imposta dal 2016 al 2020, ha ad oggetto le competenze tecnologiche specialistiche di cui la Società dispone e che le consentono di presentarsi sul mercato come uno dei principali player a livello nazionale. L’assistenza dello studio ha riguardato l’intera procedura, dalla formulazione dell’istanza di ruling alla creazione del più adeguato criterio di valorizzazione del contributo fornito dai beni immateriali optati, inclusa la predisposizione dello studio di transfer pricing, fino al contraddittorio con la Direzione Regionale della Lombardia. Maisto per il patent box di Piaggio Maisto con un team composto da Guglielmo Maisto, dal socio Aurelio Massimiano e dal senior associate Mario Tenore ha assistito Piaggio nella sottoscrizione, con l’Agenzia delle Entrate, dell’accordo preventivo avente ad oggetto la definizione in contraddittorio dei metodi e dei criteri di determinazione del reddito agevolabile ai fini della normativa patent box. L’assistenza ha riguardato tutte le fasi della procedura, a partire dalla presentazione dell’istanza di ruling per l’accesso al regime di patent box, all’istruttoria finalizzata ad approfondire i criteri di determinazione del contributo economico derivante dall’utilizzo dei beni immateriali agevolabili e, da ultimo, al contraddittorio con i funzionari dell’Ufficio Accordi Preventivi e Controversie Internazionali propedeutico per la conclusione dell’accordo. Scgt con Fsi nell’ammissione alla Cooperative Compliance Scgt, con un team composto da Alberto Trabucchi, Lorenzo Trinchera e Giorgia Andreani, ha assistito il gruppo Ferrovie dello Stato Italiane nel procedimento di ammissione alla Cooperative Compliance. In particolare, Ferrovie dello Stato Italiane, Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana entrano a far parte dell’elenco dei contribuenti di più rilevante dimensione in regime di Adempimento Collaborativo. L’operazione è stata seguita, per il gruppo, da Antonella D’Andrea, tax director del gruppo Fs Italiane, con il supporto della tax compliance manager di capogruppo Anna Fossati e Giulia Ranieri.

Contenziosi (18 luglio 2019)

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Infratel vince in Corte di Giustizia, gli advisor Il consiglio di Stato ha avanzato dinanzi la Corte di Giustizia domanda di pronuncia pregiudiziale sull’interpretazione dell’articolo 28, paragrafo 2, della direttiva 2014/24/UE del parlamento europeo e del consiglio. La domanda nasceva nell’ambito di cinque ricorsi proposti dalla Telecom Italia - rappresentata da Filippo Lattanzi, Francesco Cardarelli e Francesco Saverio Cantella - al fine di ottenere l’annullamento delle decisioni adottate dalla Infratel Italia, difesa da Francesca Isgrò, Patrizio Messina e Daniele Cutolo. La Corte di Giustizia Europea, con sentenza dell’11 luglio 2019, ha dichiarato che l’articolo 28 sugli appalti pubblici, deve essere interpretato nel senso che esso non osta a che, nell’ambito di una procedura ristretta di aggiudicazione di un appalto pubblico, un candidato prequalificato che si impegni a incorporare un altro candidato prequalificato, in forza di un accordo di fusione concluso tra la fase di prequalifica e quella di presentazione delle offerte e attuato dopo tale fase di presentazione, possa presentare un’offerta. Dal Piaz con il Policlinico di Monza dinanzi al Tar Liguria Dal Piaz ha assistito il Policlinico di Monza, ricorrente nella controversia dinanzi al Tar Liguria contro la Regione Liguria e l’Asl 2 savonese e nei confronti dell’Istituto Ortopedico Galeazzi per l’annullamento di tutti gli atti e i provvedimenti inerenti alla gara europea per l’affidamento in regime di concessione della gestione dei presidi ospedalieri S. Charles di Bordighera, S. Maria della Misericordia di Albenga e S. Giuseppe di Cairo Montenotte. Il Tar ha accolto il ricorso ed ha annullato tutti i provvedimenti impugnati. Concorrenza sleale, Doreca vince con Applegal Con ordinanza emessa all’esito di giudizio cautelare ex art. 700 cpc il tribunale di Ancona ha accolto il ricorso della Doreca contro Abruzzo Distribuzione, inibendo a quest’ultima di compiere atti di concorrenza sleale. Doreca, player nel settore Ho.re.ca. e distribuzione beverage, assistita dai founding partner di Applegal Nilia Aversa e Walter Palombi, aveva proposto ricorso d’urgenza contro la diretta competitor nella strategica zona delle Marche, a seguito delle improvvise dimissioni, senza preavviso, di un gruppo di agenti di commercio, che si era poi appreso essere stati immediatamente reclutati dalla convenuta al preciso scopo di visitare e distrarre la clientela Doreca. Il tribunale ha accolto integralmente le tesi della difesa della Doreca, rilevando l’illegittimità dello storno degli agenti, stante la volontà della concorrente di crearsi un vantaggio competitivo a danno di Doreca. Per il caso di inottemperanza, Abruzzo Distribuzione è stata condannata al pagamento in favore della Doreca di una somma pari al valore ai fatturati mensili medi fatti registrare dagli agenti nel periodo antecedente il loro recesso, per tutto il periodo di durata del patto di non concorrenza e quantificabile in oltre un milione di euro. Chiomenti vince con Ccpl davanti al tribunale dell’Unione europea Chiomenti ha rappresentato con successo Ccpl - consorzio cooperative di produzione e lavoro dinanzi al tribunale dell’Ue, ottenendo l’annullamento della sanzione originariamente imposta dalla Commissione Ue nel 2015, per la presunta partecipazione di Ccpl, insieme ad altre imprese, a un cartello nel settore degli imballaggi per la vendita al dettaglio di alimenti. Chiomenti ha prestato assistenza con un team composto da Stefania Bariatti e da Emilio Cucchiara. In particolare, mentre la decisione della Commissione Ue è stata integralmente confermata nei confronti delle altre imprese sanzionate, il Tribunale dell’Ue ha accertato che la stessa decisione non era adeguatamente motivata in punto di quantificazione della sanzione comminata a Ccpl. Portolano Cavallo vince con Viagogo al Consiglio di Stato Un team composto da Enzo Marasà, Micael Montinari e Maria Vittoria La Rosa, di Portolano Cavallo, e da Carlo Malinconico, ha ottenuto per conto di Viagogo l’annullamento integrale, da parte del consiglio di Stato, di due decisioni dell’autorità garante della concorrenza e del mercato con cui Viagogo era stata condannata al pagamento di multe complessive per 1,3 milioni di euro (più interessi e penali) per pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori. In particolare, il Consiglio di Stato ha accolto gli argomenti elaborati dalla difesa sull’insussistenza o non imputabilità a Viagogo delle pratiche contestate, quali tra le altre la omissione del valore facciale e del singolo posto a sedere dalle offerte di vendita di biglietti di terzi, nonché sulla non ingannevolezza dell’indicazione “Sito Ufficiale” affiancata a Viagogo nei risultati di ricerca di Google. In proposito, con questa decisione il consiglio di Stato ha stabilito che Viagogo è un hosting provider “passivo” e che l’Agcm non può imporre a una tale impresa obblighi di controllo sulle informazioni inserite dai terzi, che implicherebbero un mutamento del modello di business da essa scelto per operare sul mercato. Legalitax con gli imprenditori nelle cause sulle “operazioni baciate” Legalitax, con un team guidato dal partner Roberto Limitone e composto da Silvia Frigo, Lucia Comisso e Francesco Cavallo, ha ottenuto dal tribunale di Venezia cinque sentenze a favore nelle cause promosse nei confronti di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, entrambe in liquidazione coatta amministrativa, in merito alle cosiddette “operazioni baciate”. Molti azionisti di Bpvi e di Vb, in ragione dell’azzeramento del valore delle azioni della banca, hanno contestato in giudizio a vario titolo la validità dell’investimento effettuato grazie alla provvista concessa da Bpvi e Vb, chiedendo la condanna di queste ultime alla restituzione dell’importo investito o comunque l’accertamento che il rimborso del finanziamento non è più dovuto. Con le citate sentenze, i giudici del tribunale di Venezia, sezione imprese, hanno dichiarato la procedibilità delle cause promosse nei confronti di Bpvi e di Vb, rigettando le tesi sostenute dalle difese delle due banche in Lca. Le pronunce hanno particolare rilievo in quanto, proprio al fine di superare l’eccezione di improcedibilità formulata dalle banche e poter proseguire i giudizi già avviati, gli attori/azionisti si erano limitati a chiedere l’accertamento della nullità delle operazioni e a sostenere che nulla era dovuto alle banche per effetto dei finanziamenti “correlati” agli investimenti azionari. Il tribunale di Venezia ha quindi accolto le tesi di Legalitax, dichiarando la procedibilità delle cause, trattandosi di domanda vestita di un interesse meritevole di tutela, che non potrebbe ottenere soddisfacimento in sede concorsuale proprio in quanto la domanda, e la pronuncia richiesta, non sono destinate a produrre effetti sulla massa. Gop vince al consiglio di Stato per Gls Gianni Origoni Grippo Cappelli, con un team composto dai soci Rosario Zaccà, Antonio Lirosi e Marco Martinelli e dalla senior associate Chiara Bassolino, ha assistito con successo Gls Italy nell’appello proposto al consiglio di Stato contro l’Agcom in materia di servizi postali. Il consiglio di Stato, con una sentenza di particolare rilievo in materia sanzionatoria (n. 3111/2019), ha riconosciuto che, in linea con i principi di legalità, tassatività e determinatezza delle sanzioni amministrative, l’art. 21, c. 7, del D.Lgs. n. 261/99 non prevede alcuna forma di responsabilità in capo a soggetti diversi da quelli che abbiano omesso di dotarsi del titolo abilitativo per l’esercizio dei servizi postali, né tanto meno la normativa in materia di franchising impone alcun obbligo per il franchisor di verifica sul possesso da parte dei franchisee delle autorizzazioni necessarie allo svolgimento delle attività economiche, con conseguente insussistenza del correlativo obbligo di garanzia. Diritto d’autore online, Previti con Rti contro Dailymotion Previti, con Stefano Previti, Alessandro La Rosa e Flaviano Sanzari, ha affiancato Rti nella vertenza che ha visto soccombere Dailymotion per la pubblicazione non autorizzata di 995 video di programmi diffusi da Rti. La sentenza, prima di una serie di procedimenti analoghi il cui esito è atteso nei prossimi mesi, giunge dopo numerose diffide trasmesse a Dailymotion affinché cessasse immediatamente la diffusione non autorizzata dei video. Oltre all’obbligo di immediata rimozione dei video, il tribunale di Roma ha riconosciuto un risarcimento in favore di Rti di 5,5 milioni euro.

Penale (18 luglio 2019)

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Arata e BMLex ottengono sequestro di siti fake Piquadro I legali di Piquadro, Carlo Tremolada, partner di Arata, e Cristiano Bacchini, partner di BmLex – Bacchini Mazzitelli, hanno ottenuto in via cautelare, nell’interesse della società, il sequestro preventivo – mediante cancellazione e/o oscuramento - di alcuni domini fake (registrati a Panama) in danno di Piquadro. La denuncia/querela (depositata alla polizia postale di Bologna a integrazione di precedenti denunce) era stata fatta a carico di ignoti che avevano realizzato dei siti riproducenti il logo e i contenuti del sito ufficiale della società e proponevano al pubblico prodotti Piquadro (che in realtà non venivano poi consegnati) con sconti del tutto irrealistici (70/90%). Il giudice per le indagini preliminari di Bologna – a seguito della denuncia e su richiesta del P.M. – ha disposto il sequestro (nella forma dell’oscuramento del web) dei siti falsi denunciati. Nel decreto di sequestro emesso dal Gip si ipotizzano a carico degli autori dei siti truffa i reati di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) e frode in commercio (515 c.p.). Mazzone e Fasano con il direttore di CaRi Ferrara Il tribunale di Ferrara ha depositato le motivazioni della sentenza di primo grado nel processo che vedeva imputato il direttore generale di CaRi Ferrara, Daniel Forin scagionato dalla accusa di bancarotta fraudolenta e condannato invece per reati minori di ostacolo alla vigilanza. Il collegio difensivo di Forin, composto da Livia Chiara Mazzone e Pierfrancesco Carmine Fasano, esperto in diritto bancario, ha annunciato l'intenzione di proporre appello. Clifford Chance vince per due ex dipendenti di Banca Mps Pompeo Pontone e Giorgio Filipetto, rispettivamente ex-responsabile ed ex-dipendente del desk londinese corporate bonds & credit derivatives di Banca Monte dei Paschi di Siena, sono stati assolti perché il fatto non sussiste con sentenza emessa dal tribunale di Siena nell'ambito del procedimento per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni della Banca in relazione a operazioni di investimento finanziario eseguite utilizzando il broker Enigma. Pontone e Filipetto sono stati assistiti da Clifford Chance, con un team composto dal socio Antonio Golino, responsabile del team white collar crime dello studio in Italia, e dall'associate Andrea Alfonso Stigliano. Giarda vince al tribunale di Siena in difesa di Enigma Securities Giarda, nella persona di Enrico Giarda, ha assistito davanti al tribunale penale di Siena i proprietari del broker inglese Enigma Securities accusati di aver posto in essere operazioni finanziarie che avrebbero permesso di ottenere guadagni personali a Baldassarri, Toccafondi e Pontone, Sinopoli e Filippetto, tutti manager dipendenti di Mps. Sono stati tutti assolti perché il fatto non sussiste. Fallimento Fc Messina, i legali coinvolti Il 12 luglio la corte d'appello di Messina ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti di Pietro e Vincenzo Franza, imputati, nelle rispettive qualità di presidenti del consiglio di amministrazione e amministratori delegati della Fc Messina, nonchè nei confronti di Francesco Cambria, a sua volta imputato, nella sua qualità di presidente del consiglio di amministrazione della Co.Fi.Mer e componente del Cda dell'Fc Messina, di varie ipotesi di bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento della predetta società calcistica. In particolare, dopo aver ottenuto, in primo grado, l'assoluzione per cinque ipotesi di reato, la corte d'appello messinese ha accolto la tesi di Isabella Barone, Giovanni Cambria, Alberto Gullino e Giorgio Perroni e ha annullato la sentenza di condanna nei confronti degli imputati anche per i restanti quattro addebiti di bancarotta fraudolenta.
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