IN EVIDENZA
Nasce Wlex
Francesca Sutti e Margherita Grassi Catapano hanno deciso di combinare le loro competenze nel diritto commerciale per fondare una boutique con una decina di professionisti. Grassi Catapano ha, per vent’anni, sempre gestito il proprio studio Grassi Catapano, assistendo principalmente clienti nel settore bancario, assicurativo e nelle telecomunicazioni. Sutti viene da un’esperienza ventennale in studi internazionali - da ultimo, Cms -, di cui per più di dieci anni ha coordinato le practice di diritto della concorrenza, dell’Unione europea e regolamentare.
Mauro Teresi nuovo of counsel di Simmons & Simmons
Simmons & Simmons apre al product liability e al product safety & compliance con l’arrivo di Mauro Teresi in qualità di of counsel. Teresi, che proviene da Hogan Lovells, ha maturato esperienza in materia di product liability, product safety & compliance nei settori healthcare & life sciences, automotive, insurance, diversified industrials e consumer goods & retail. Vanta inoltre esperienza nell'ambito del contenzioso commerciale e degli arbitrati. Teresi farà parte del gruppo dispute resolution e lavorerà a stretto contatto con il team europeo dedicato al settore healthcare & life sciences.
Tre nuovi equity partner per Bird & Bird
All'interno delle 23 promozioni alla partnership effettuate a livello internazionale da Bird & Bird, tre equity partner sono italiani. Si tratta di Antonella Ceschi del dipartimento di real estate di Roma, Antonella De Gregori membro del dipartimento di intellectual property a Milano e Cristiano Pambianchi dell'employment di Milano. Sale così a 18 il numero dei soci italiani.
Simmons & Simmons, Lucatello promosso partner
Simmons & Simmons ha annunciato la promozione di Simone Lucatello a partner nel dipartimento di financial markets. Il professionista, entrato in studio in qualità di of counsel nel maggio 2018, si occupa principalmente di finanza strutturata e cartolarizzazioni e presta la propria attività nell’ambito della finanza straordinaria, con particolare riguardo alla strutturazione di operazioni di smobilizzo crediti. Lucatello è responsabile del team italiano di finanza strutturata e cartolarizzazioni. Con questa nomina sale a 14 il numero di partner dello studio in Italia.
Pavia e Ansaldo promuove Gigliotti e Adduci
Pavia e Ansaldo ha annunciato la promozione del counsel Giovanni Gigliotti a partner e del senior associate Michele Adduci a counsel dello studio. Gigliotti, che opera presso la sede di Roma nei dipartimenti di contenzioso e arbitrati e di diritto commerciale e societario, è specializzato nella gestione e risoluzione delle controversie giudiziali e stragiudiziali oltre a prestare assistenza in materia di diritto civile e societario. Adduci svolge la sua attività all’interno del dipartimento di contenzioso e arbitrati presso la sede di Milano. Professionista esperto nel settore delle controversie bancarie e finanziarie si occupa, sempre più frequentemente, di tematiche in materia di sicurezza sul lavoro. Entrambi i professionisti, pur mantenendo la specializzazione nel contenzioso, grazie alle proprie competenze - rispettivamente in materia di passaggio generazionale e sicurezza sul lavoro - andranno a sviluppare ulteriormente queste aree di attività. Con la nomina di Gigliotti sale a 40 il numero di soci dello studio.
Puri Bracco Lenzi, Jannon e del Vaglio nuovi equity partner
Puri Bracco Lenzi ha annunciato la promozione di Marco Jannon e Mario del Vaglio a equity partner. Jannon ha esperienza in operazioni di M&a. Ha inoltre maturato esperienza nella direzione di team specializzati in analisi di transfer pricing. Del Vaglio, avvocato cassazionista e dottore di ricerca in diritto tributario, si occupa prevalentemente di fiscalità immobiliare ed energetica. A seguito delle nuove promozioni, sale a 6 il numero dei soci equity dello studio; 4 sono invece i soci salary.
Invesco, Alessandro Vesco nuovo senior compliance manager
Invesco ha annunciato l’ingresso di Alessandro Vesco in qualità di senior compliance manager, con il mandato di supportare il team italiano, soprattutto nei confronti dei clienti della casa di investimento ed a seguito dell’introduzione della Mifid2. Vesco vanta esperienza nell’ambito compliance, con particolare riferimento ai mercati finanziari e all’industria del risparmio gestito. Prima di entrare in Invesco, ha maturato esperienze in società di asset management, tra cui Etica Sgr, dove era entrato nel 2015 come responsabile compliance e antiriciclaggio e ancor prima in AcomeA Sgr.
Sei nuovi professionisti per Poggi a Bologna
Poggi ha annunciato l'ingresso di sei nuovi professionisti all'interno della sede di Bologna. Entrano a far parte del team fiscale Monica Zafferani, in qualità di equity partner, Caterina Galassi e Matteo Veronesi, come salary partner, e Gloria Gaiba, Alessandro Alunni e Nicole Carloni, in qualità di associate. Zafferani, Galassi, Veronesi, Gaiba e Alunni hanno maturato esperienza in qualità di partner e director in Deloitte. Carloni lascia lo studio Venceslai.
Providenti lascia Consob ed entra in Legália
Salvatore Providenti dopo una trentennale carriera in Consob, lascia la posizione di responsabile della consulenza legale, ricoperta per più di 7 anni, per intraprendere l’attività di avvocato libero professionista in Legália, in qualità di special partner. Presso Legália, Providenti presterà la sua attività sia in ambito giudiziale che stragiudiziale nei settori dei mercati finanziari e delle società quotate.
Moro lascia Tim per avviare il proprio studio
Roberto Moro lascia il suo ruolo di responsabile degli affari fiscali di Tim per intraprendere una nuova attività professionale da dottore commercialista. L’ex capo del tax di Telecom avvierà il proprio studio, Studio Moro, con sedi a Milano e Torino. A sostituire Moro ad interim al vertice della direzione fiscale sarà l’attuale general counsel della società Agostino Nuzzolo. Come offerta di servizi, Moro prevede non solo le sue competenze, ma anche tutta la rete di consulenti legali esterni conosciuti nei tanti anni di attività in-house. Moro ha confermato che la scelta di tornare alla libera professione non impatterà sulla sua presidenza dell’Associazione fiscalisti d’impresa (Afi) il cui statuto sarà presto modificato.
Giro di nomine in Gattai Minoli Agostinelli
Gattai Minoli Agostinelli ha deliberato la promozione da associate a counsel di Lorenzo Fabbrini, Nicola Martegani e Matteo Mengoni. Inoltre, fa il suo ingresso in studio, anch’essa con la qualifica di counsel, Angela Quatraro, proveniente dallo studio Isolabella. Quatraro lavorerà, in particolare, con i dipartimenti corporate e banking & finance apportando la propria expertise in diritto penale societario. I 4 nuovi counsel si affiancano a Riccardo Corbani e Nicola Ferrini, nominati counsel al loro ingresso in studio, e a Micaela Tinti entrata come of counsel.
LE ALTRE NOTIZIE DELLA SETTIMANA
Eversheds Sutherland istituisce uno steering committee
L’assemblea dei soci di Eversheds Sutherland Italia ha deciso di creare uno steering committee. In particolare, l’assemblea ha nominato: Riccardo Bianchini Riccardi che coordinerà i rapporti con il network e lo sviluppo dell’attività all’estero, Marco Franzini che gestirà le dinamiche relative al management dello studio e all’incremento del business domestico mentre Giuseppe Celli, giunto al termine del suo mandato di Mp, continuerà ad occuparsi degli aspetti legati all’amministrazione interna. Il comitato si relazionerà con i responsabili di dipartimento delle diverse aree di pratica nell’implementazione delle diverse attività. Tutte le cariche hanno validità immediata e saranno effettive fino al 2022.
Ashurst nominato Official Legal Services Partner di McLaren Group
Ashurst annuncia una nuova partnership pluriennale con McLaren Group, grazie alla quale lo studio diventa official legal services partner di McLaren Group. La partnership si basa sulla consolidata relazione di Ashurst con McLaren Automotive, l'iconica azienda di auto sportive e supercar, e si estende ora al McLaren Group, al McLaren Racing e al McLaren Applied Technologies a livello globale. Ashurst lavorerà a stretto contatto con l'esperto team legale in-house di McLaren su tutti gli aspetti legali relativi alle attività del gruppo.
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Nomine di professionisti (2 maggio 2019)
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Rccd, Vincenzo Cariello nuovo of counsel
Rccd ha annunciato l'ingresso di Vincenzo Cariello (in foto) in qualità di of counsel.
Cariello è professore ordinario di diritto commerciale presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha maturato esperienza in diritto commerciale e bancario, con particolare attenzione al diritto delle società, quotate e non. Il professionista è stato partner di Chiomenti dal 2007 al 2012 e di Mazzoni Regoli Cariello Pagni dal 2015 al 2017. Nello stesso periodo è stato sindaco effettivo di Tim e, dal 2018, è consigliere di amministrazione di UniCredit.
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Francesco Pizzetti special counsel di Orrick
Orrick annuncia l'ingresso di Francesco Pizzetti, che entra a far parte della firm in qualità di special counsel e coordinatore nell’ambito della practice dedicata alla privacy guidata da Ivan Rotunno, che fa parte della più ampia area di compliance diretta da Alessandro De Nicola.
Pizzetti è professore di diritto costituzionale presso l’università Luiss Guido Carli di Roma e co-dirige il corso di perfezionamento in tutela dei dati personali presso la school of law della stessa università. E' inoltre membro del consiglio di dottorato presso il dipartimento di giurisprudenza dell’università degli studi di Torino e anche qui co-dirige il corso di perfezionamento in tutela dei dati personali.
Pizzetti in passato ha ricoperto la carica di presidente dell'autorità garante per la privacy e di chairman of working party on police and justice, istituito nell'ambito del working party art. 29 (gruppo di lavoro dei garanti europei). E’ stato infine membro del gruppo di lavoro, presso il ministero della giustizia, per l’adeguamento della legge italiana della protezione dei dati al nuovo regolamento europeo, professore ordinario di diritto costituzionale presso l’università degli studi di Torino e docente di diritto della tutela dei dati personali presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma.
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D'Ecclesiis e Lucattini entrano in Cintioli
Cintioli ha annunciato l’ingresso di due nuovi professionisti, Sacha D’Ecclesiis (in foto) e Simone Lucattini, che contribuiranno a consolidare la posizione dello studio nel settore del diritto antitrust e dei mercati regolati.
Dopo l’esperienza in Chiomenti, Hogan Lovells e la partnership con Orsingher Ortu - dove era entrato nel 2016 in qualità di socio responsabile dell’area Act (antitrust, competition & trade) - D’Ecclesiis fa il suo ingresso in Cintioli con il ruolo di senior partner, rafforzandone le competenze in materia di diritto della concorrenza, tutela dei consumatori e diritto dell’Unione Europea. Inoltre, il professionista gestirà l’ufficio di Bruxelles dello studio.
Lucattini, professore associato di diritto amministrativo presso l’Università di Siena, rivestirà il ruolo di of counsel dello studio a partire dal prossimo novembre. Esperto del diritto dell’energia, Lucattini vanta esperienza ultradecennale presso l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente dove ha ricoperto, tra l’altro, il ruolo di responsabile affari legislativi, arbitrati e controversie. Con il suo ingresso, lo studio intende confermare la propria posizione nei mercati regolati, con particolare riferimento a quelli di energia, gas e servizio idrico.
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La strategia italiana di Ardian
Investimenti nelle aziende di medie dimensioni a fianco degli imprenditori (buyout), nelle piccole imprese (expansion)nelle infrastrutture, nel real estate. Sono diversi i fronti in cui Ardian è attivo in Italia. Arrivata nel nostro Paese nel 2007, da allora la società ha effettuato investimenti per circa tre miliardi di euro trasversalmente in tutti i settori, con una buona parte dedicati alle infrastrutture, aeroporti e autostrade, concessioni ospedaliere, energia rinnovabile e gas. «Siamo molto presenti in Italia perché operiamo attraverso diversi team su più fronti. L’Italia rappresenta nel complesso un mercato centrale, insieme a Francia e Germania, soprattutto per quanto riguarda la divisione buyout che seguo direttamente», ha detto a TopLegal Nicolò Saidelli, managing director e a capo di Ardian in Italia (in foto).
Il colosso del private equity francese si prepara a immettere nuove risorse sull’Italia. A marzo ha infatti annunciato di aver raccolto 6,1 miliardi di euro per il suo ultimo fondo dedicato alle infrastrutture, Ardian Infrastructure Fund V, che investirà anche nel nostro Paese. Su questo fronte Ardian ha tra l’altro siglato una partnership strategica con il gruppo Gavio.
Recenti operazioni sul territorio italiano hanno riguardato l'acquisizione da parte di Ace Renewable Holding , della partecipazione residua del 18% di Tolve Windfarms Holding detenuta da Plc System, operatore italiano nel settore delle energie rinnovabili. Sempre nei mesi scorsi Ardian, ha sottoscritto un accordo per acquisire il 100% di Celli Group, uno dei primi quattro player a livello mondiale nel settore del beverage. Pochi mesi prima, il fondo aveva acquisito il controllo dell’azienda farmaceutica Neopharmed Gentili dalla famiglia fondatrice Del Bono.
Se si guarda in particolare alle operazioni di buyout, la filosofia portante della strategia di investimento di Ardian è proprio quella di cercare operazioni primarie, acquisizioni fatte direttamente dagli imprenditori, e proprietarie, ossia non in un contesto di gara. «Si tratta di operazioni nelle quali stringiamo partnership con le famiglia di imprenditori— ha spiegato Saidelli,— sia per accompagnarle in piani di crescita, soprattutto a livello internazionale, per i quali hanno bisogno di un forte partner industriale, sia per affrontare il problema del passaggio generazionale».
Il driver è quindi stringere partnership con gli imprenditori che vogliono crescere, puntando su una governance in cui spesso convivono le due anime: imprenditori e manager. «Quando c’è un problema di passaggio generazionale — ha precisato Saidelli —di solito entriamo nella società come partner di maggioranza e accompagniamo l’azienda per un lasso temporale adeguato a consolidare la crescita. Non ci poniamo termini di tempo, ma seguiamo la necessità fisiologica dell’impresa per portare a termine il percorso di crescita, che siano quattro o sette anni. Anche le uscite variano da caso a caso: possiamo vendere ai fondi, alle famiglie stesse, a competitor strategici, ma guardiamo anche alla Borsa».
Il punto centrale della strategia di investimento di Ardian è quindi il rapporto che si crea con l’imprenditore, e che si è mantenuto costante negli anni, e questo a prescindere dalle dimensioni dell’azienda o dal settore in cui opera. Il target spazia dalle grandi aziende alle Pmi, attraverso varie tipologie di fondi che hanno taglio geografico paneuropeo o mondiale. Non ci sono quindi veicoli dedicati solo all’Italia.
Oltre ai mandati che arrivano direttamente dalla Francia, diversi sono gli studi italiani con cui Ardian lavora. Solo sul fronte buyout, ci sono per esempio, Giovannelli e Gianni Origoni Grippo Cappelli, così come altre divisioni lavorano con altri studi come Gattai e BonelliErede.«La scelta del consulente — ha detto Saidelli — è molto legata all’affiatamento che si genera negli anni. Si lavora molto in squadra e la sintonia fa la differenza. Nel buyout in particolare non guardiamo alle specializzazioni settoriali per scegliere il consulente legale ma quello che conta davvero è avere la sensibilità nella negoziazione, avere sempre ben chiaro cosa ha in mente la controparte e cosa si può lasciare sul campo e cosa non si può». Con l’obiettivo, chiaramente, non di farla saltare ma di trovare la via più giusta per chiudere il deal, tenendo duro sui principi guida. «In questa fase — ha concluso Saidelli — c’è molto lavoro da fare sul fronte della governance, per allineare gli interessi e concordare il piano di crescita della società».
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Novità in tema di investimenti immobiliari nel Regno Unito
A cura di Gabriele Schiavone
Chartered Accountant, SGS & Partners
Da Aprile 2019, le plusvalenze derivanti da investimenti in immobili commerciali, sia diretti che attraverso veicoli societari, sono, per la prima volta, assoggettati a tassazione nel Regno Unito.
Il Regno Unito è considerato una destinazione preferenziale per investitori internazionali interessati al settore immobiliare, con rendimenti negli ultimi decenni costantemente positivi. I flussi in entrata sono stati favoriti anche da un regime di tassazione di vantaggio che permetteva l’esenzione delle plusvalenze realizzate dalla cessione di beni immobili residenziali e commerciali. Tuttavia, a partire dal 2013, e infine con la riforma del 2019, il governo inglese, anche al fine di allineare il trattamento tributario dei gains immobiliari a quello previsto convenzionalmente e in altri Paesi, ha introdotto nuove disposizioni che prevedono l’assoggettamento domestico a tassazione delle plusvalenze derivanti dalla cessione di immobilli di qualsiasi tipo.
Immobili a destinazione residenziale
Canoni e plusvalenze derivanti rispettivamente dalla locazione e dalla cessione di immobili residenziali sono assoggettati a tassazione nel Regno Unito, con l’obbligo di presentare da parte del non residente – che sia una persona fisica o giuridica - una dichiarazione dei redditi. Le plusvalenze sono poi assoggettate a Capital Gain Tax (CGT) con aliquote crescenti fino al 28% per le persone fisiche e a Corporation Tax (CT) per le persone giuridiche (18%). Per le persone fisiche, i canoni di locazione – e in realtà anche le plusvalenze qualora derivanti da un’attività di natura commerciale - sono assoggettatti ad Income Tax (IT) con aliquote crescenti (20%-45%). Ai fini tributari, già a seguito della riforma del 2013, la convenienza di detenere immobili residenziali tramite veicoli societari è stata fortemente ridotta, avendo introdotto delle disposizioni specifiche come la Annual Tax on Enveloped Dwellings (ATED). Secondo la normativa ATED, le società estere che detengono immobili residenziali con un valore superiore a GBP 500.000, tranne talune eccezioni (come quelle dedicate allo sviluppo e alla locazione “attiva”), sono assoggettate ad una imposta in misura fissa a seconda del valore (minimo GBP 3.600, massimo 226.950). Le plusvalenze derivanti dalla cessione di quote di società che detengono immobili residenziali, sono assimilate alla cessione diretta dell’immobile.
Immobili a destinazione commerciale
Il legislatore inglese ha previsto a partire dal periodo d’imposta aprile 2019, l’assoggettamento a tassazione anche delle plusvalenze derivanti da cessione di immobili a destinazione commerciale, essendo incluse anche le plusvalenze realizzate dalla cessione di società immobiliari qualora l’investitore detenga una partecipazione qualificata (25%), con un impatto evidente sull’industria del real estate e del risparmio gestito. Quest’ultima disposizione si applica anche alla cessione di quote qualificate di veicoli (esteri), il cui patrimonio finale sia rappresentato per almeno il 75% da immobili situati in UK (senza alcuna distinzione circa la destinazione degli stessi), anche laddove, così sembrerebbe, la struttura societaria sia multipla.
Al fine di evitare fenomeni di doppia tassazione e a seguito anche delle preoccupazioni manifestate dagli investitori professionali, il legislatore ha introdotto per i Collective Investment Vehicles (CIV), quali ad esempio fondi d’investimento e REIT, la possibilità di optare a) per un regime di trasparenza fiscale oppure di b) per un regime di esenzione. In tutte e due le fattispecie, che dovranno essere debitamente comunicate alle autorità fiscali, il CIV calcola annualmente l’imposta e delega il pagamento agli investitori (come nel caso sub a)) oppure lo stesso CIV comunica annualmente pro quota la parte di utili maturati da ogni singolo investitore (come nel caso sub b)), che verrà poi tassato nel momento dell’uscita dal CIV stesso. Il livello di tassazione finale dipenderà poi dallo status fiscale dell’investitore.
Aspetti internazionali
La riforma appena introdotta deve poi essere coordinata con le disposizioni contenute nelle Convenzioni internazionali. Il governo inglese, già in un documento consultivo dell’autunno 2017, ha affermato che si impegnerà a ridiscutere quelle Convenzioni fiscali che prevedono l’esenzione da tassazione per le plusvalenze immobiliari (è il caso ad esempio del Lussemburgo). Coerentemente con quanto detto, il Regno Unito ha già rinegoziato alcuni Trattati fiscali, ad esempio quello con Jersey e Guersey a dicembre del 2018, armonizzando le disposizioni ivi contenute con la nuova normativa. Per quanto poi concerne l’Italia, occorre valutare con attenzione l’impatto delle nuove disposizioni soprattutto a livello societario, mentre non è da escludere una rinegoziazione della Convenzione bilaterale oggi in vigore.
Obblighi dichiarativi e pianificazione fiscale
Poichè tutti gli investitori, che sia annualmente piuttosto al momento del realizzo dell’investimento, dovranno registrarsi ai fini fiscali in UK e presentare una dichiarazione, gli obblighi dichiarativi diventeranno un fattore chiave nella corretta organizzazione e gestione di un investimento immobiliare nel Regno Unito. Si ricorda che è possibile dedurre taluni specifici costi se la dichiarazione è presentata tempestivamente e ciò potrebbe ridurre, in taluni casi anche in modo significativo, l’impatto fiscale.
Alla luce di quanto sopra, in relazione alle nuove transazioni, l’utilizzo di strutture estere, anche costituite sotto forma di fondo d’investimento, perdono fortemente appeal fiscale, mentre, prima facie, appare maggiormente efficiente l’utilizzo di una limited company. Infatti, da un lato la limited si caricherebbe degli obblighi tributari inglesi con una tassazione al 18% e con possibilità di dedurre tutte le spese e i costi relativi (e con uno sgravio di responsabilità e costi per l’investitore persona fisica non residente), mentre dall’altro lato la distribuzione dei dividendi, non scontando alcuna ritenuta in uscita per normativa interna, renderebbe il veicolo limited fiscalmente neutrale rispetto allo status fiscale dell’investitore.
SGS & Partners ha le competenze per poter gestire gli aspetti fiscali dell’acquisto e della cessione di un investimento immobiliare nel Regno Unito, non soltanto curandone la strutturazione ma anche la gestione e i relativi obblighi tributari annuali, anche dei singoli investitori.
SGS & Partners è una boutique professionale che offre servizi societari e fiscali a persone fisiche e società operanti nel Regno Unito. Abbiamo acquisito una significativa esperienza nella gestione di tematiche di fiscalità internazionale e di finanza straordinaria. SGS è totalmente indipendente e non ha sedi in Italia; collabora costantemente con studi legali e di commercialisti italiani nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e professionalità, senza alcuna sovrapposizione di ruoli e di funzioni.
Per qualsiasi quesito, si prega di rivolgersi a Gabriele Schiavone, teamgs@sgs-partners.com
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Lexellent, Marco Chiesara nuovo equity partner
Lexellent ha annunciato l’ingresso di Marco Chiesara (in foto), che entra in qualità di nuovo equity partner dello studio.Giuslavorista proveniente da Crea, che ha contribuito a fondare e nell’ambito del quale è stato responsabile del dipartimento di diritto del lavoro, Chiesara entra in Lexellent insieme a Valentina Messana che fa il suo ingresso in qualità di associate.
Con l’ingresso di Chiesara e Messana, Lexellent amplia i propri servizi dando vita a un dipartimento dedicato al Terzo Settore, ambito nel quale i due professionisti operano al fianco di numerose organizzazioni. Chiesara infatti, ha sviluppato anche competenza gestionale nell’ambito del Terzo Settore, essendo dal 2007 Presidente di WeWorld Onlus, organizzazione non governativa attiva, tra l’altro, nel contrasto alla violenza di genere e nella promozione della parità di genere.
A seguito dell'ingresso di Chiesara sale a 6 il numero di partner dello studio.
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Foglia sbarca a Milano e annuncia l'ingresso di quattro professionisti
Foglia ha annunciato l’apertura di una nuova sede a Milano e l’ingresso di quattro nuovi professionisti. Fondato a Roma nel 2015 da Giuliano Foglia, lo studio potrà da oggi contare sulla presenza nel capoluogo lombardo per essere sempre più vicino alla clientela, anche grazie all’ingresso nel team di lavoro del nuovo socio equity Claudio Grisanti (in foto), insieme a Pamela Nittoli, Isabella Sinopoli e Ilaria Mariani che entrano in qualità di associate.
Grisanti, specializzato nel settore tax, proviene da Pavia e Ansaldo, di cui è stato partner con precedenti esperienze presso Di Tanno e Norton Rose Fulbright. Grisanti si occupa di operazioni di M&a, private equity, project finance, riorganizzazione aziendale, della definizione di strumenti finanziari complessi e di fondi d’investimento italiani ed europei, prestando assistenza nella gestione dei rapporti con le autorità fiscali in relazione ad interpelli, accordi preventivi, verifiche fiscali, procedure pre-contenziose e contenziose.
Nittoli prima di entrare in Foglia, ha lavorato presso Pavia e Ansaldo, occupandosi di consulenza e assistenza in materia di diritto tributario. Precedentemente ha lavorato presso Stufano Gigantino Cavallaro, focalizzandosi su attività di consulenza e assistenza giudiziaria in materia di diritto tributario e penale tributario.
Sinopoli dal 2016 è abilitata alla professione di dottore commercialista. Prima di entrare in Foglia, ha lavorato presso Miccinesi, occupandosi di assistenza fiscale in ambito nazionale e internazionale in favore di società industriali, commerciali e finanziarie. Precedentemente ha lavorato presso Cba, focalizzandosi su contenzioso tributario in materia di imposte dirette, iva e indirette e consulenza fiscale ordinaria.
Mariani è iscritta all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, nonché al Registro Revisori Legali. Prima di far parte dello studio Foglia ha collaborato con studi italiani per oltre quindici anni. Si occupa prevalentemente di consulenza in materia di fiscalità delle imprese, fiscalità internazionale, operazioni straordinarie. Ha inoltre maturato esperienza nell'ambito delle aree bilancio, principi contabili e due diligence fiscali.
A seguito dall’ingresso di Grisanti, sale a 4 il numero totale dei soci dello studio.
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D'Alessandro e Paruzzolo nuovi soci di Chiomenti
Chiomenti, nel corso dell’ultima assemblea soci, ha deliberato la nomina di Francesco D’Alessandro (in foto a sinistra), già of counsel e responsabile della business unit white collar crime, quale nuovo socio dello studio e di Marco Paruzzolo (in foto a destra), già counsel del dipartimento banking and finance, quale socio della sede di Londra.
D’Alessandro collabora con lo studio dal 2017 - da quando è stata istituita la business unit white collar crime - e offre a clienti italiani e stranieri consulenza stragiudiziale e assistenza processuale in tutte le principali aree del diritto penale dell’economia, con particolare focus su diritto penale societario, finanziario, fallimentare, tributario e ambientale, nonché sulla responsabilità da reato degli enti.
Paruzzolo è entrato in studio nel 2002 e assiste regolarmente clienti italiani e stranieri nell’ambito del diritto bancario e della finanza presso la sede di Londra dello studio.
A seguito delle promozioni di D’Alessandro e Paruzzolo lo studio arriva ad annoverare 54 partner.
Contattato da TopLegal, lo studio non comunica se si tratta di partner equity o salary.
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Third party funding alla conquista dell'Italia
Dalla ricerca Contenzioso e Arbitrati condotta dal Centro Studi di TopLegal emerge un dato chiaro: il third party funding conquisterà anche il mercato legale italiano.
Lo strumento, di origine anglosassone, consente a un soggetto terzo alla lite di finanziare una delle parti, sostenendo in parte o in toto le relative spese. La parte finanziata, dunque, può avviare un procedimento giudiziale o arbitrale senza doverne sopportare le spese. Tuttavia, l’investitore ha diritto a una quota di quanto ottenuto dalla parte nel caso in cui risulti vittoriosa in giudizio. Ma vi è di più. Infatti, il dato più interessante riguarda i casi di soccombenza per cui tutte le spese sono sostenute dal finanziatore, senza alcun onere in capo alla parte finanziata.
Il third party funding ha origine negli arbitrati internazionali, generalmente i più onerosi, per poi allargarsi fino ai contenziosi giudiziali. In Italia si tratta di uno strumento ancora in fase embrionale, con pochissime società finanziatrici attive sul territorio. Il motivo di questa cautela può ravvisarsi nella notoria lunghezza e aleatorietà dei processi italiani.
Tuttavia, secondo Stefano Azzali, direttore generale della Camera Arbitrale di Milano (Cam), il third party funding può trovare terreno fertile negli arbitrati italiani. «L’Italia – spiega Azzali – è al sesto posto tra i Paesi con più contenziosi dinanzi all’Icc (International Chamber of Commerce). E gli arbitrati internazionali della Cam stanno crescendo. Questo dà un’idea del potenziale del nostro paese agli occhi di un finanziatore. Inoltre, l’arbitrato è molto più rapido e meno aleatorio rispetto a un normale procedimento ordinario».
Nella pratica, la Cam ha già visto negli ultimi tre anni alcuni casi di third party funding. Tuttavia, solo dal 1 marzo di quest’anno la Cam ha inserito nel suo regolamento l’art. 43 intitolato “Finanziamento da parte di terzi”. Tale norma prevede che la parte che riceve da un terzo un finanziamento relativo al procedimento arbitrale e al suo esito deve dichiarare l'esistenza del finanziamento e l'identità del finanziatore. «Questo obbligo dichiarativo – racconta Azzali – ci permette di lavorare in piena trasparenza. La disposizione, poi, deve essere letta in combinato disposto con la previsione che obbliga gli arbitri a dichiarare se hanno o hanno avuto rapporti con il soggetto finanziatore». In questo modo il regolamento crea un sistema che riduce sensibilmente il rischio di conflitti d’interessi.
Il third party funding apporta vantaggi evidenti: consente l’accesso alla giustizia anche a coloro che non possono sostenere le spese di lite e, in caso di soccombenza, non costringe la parte perdente a sborsare ingenti somme, essendo le stesse tutte a carico del finanziatore.
Tuttavia, sorgono potenziali criticità che possono derivare dall’istituto. In qualità di direttore generale della Cam, Azzali ne ha individuate almeno tre.
Il primo problema, l’insorgere di conflitti d’interesse tra arbitri e soggetti finanziatori, ha trovato un rimedio con il già menzionato art. 43 del regolamento.
Il third party funding, inoltre, potrebbe sollevare dubbi su chi effettivamente prende le decisioni inerenti al contenzioso o all’arbitrato: la parte o il soggetto finanziatore? «Questi aspetti delicati – spiega Azzali – devono essere puntualmente disciplinati nel contratto di finanziamento, in modo da prevenire eventuali conflittualità. L’importante è che gli interessi dell’investitore coincidano con quelli della parte».
Infine, un’ulteriore potenziale criticità sta nell’impatto psicologico che può avere sugli arbitri il coinvolgimento di un soggetto finanziatore. Poiché è noto che i funder eseguono accurate due diligence sui contenziosi che intendono finanziare, un arbitro potrebbe persuadersi che la parte finanziata abbia ragione. Oppure al momento della rifusione delle spese, non essendoci la regola della soccombenza negli arbitrati, l’arbitro potrebbe propendere per condannare la parte finanziata sapendo che tale esborso sarà totalmente a carico dell’investitore.
Azzali, invece, non ravvisa criticità a livello deontologico per l’avvocato della parte finanziata. L’avvocato, infatti, deve compiere comunque il proprio dovere nei confronti del suo assistito, indipendentemente dal fatto che si debba interfacciare con la parte in giudizio o con il soggetto finanziatore.«Al di là di queste potenziali problematiche – rivela Azzali – non ritengo che vi siano ragioni per ostacolare questo strumento. Tutto ciò che facilita l’accesso alla giustizia è da vedere con favore, purché si faccia alla luce del sole e secondo regole di ingaggio chiare».
La ricerca contenzioso e arbitrati del Centro Studi di TopLegal sarà pubblicata su E-edicola dal 1 giugno, nonché ricompresa nella TopLegal Review di giugno-luglio.
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Simone Pallavicini si mette in proprio e fonda Pallavicini Legal
Simone Pallavicini (in foto) ha dato vita a una nuova boutique. L'attività di Pallavicini Legal sarà focalizzata su proprietà intellettuale, pubblicità, internet e nuove tecnologie, con l’obiettivo di fornire un supporto personalizzato alla clientela.
Il professionista, che esce da Bird & Bird lasciando il dipartimento di proprietà intellettuale dello studio dopo 10 anni di collaborazione, ha esperienza nella gestione di tematiche legali connesse al mondo della proprietà intellettuale, della comunicazione e delle nuove tecnologie, oltre ad aver avuto modo di conoscere dall’interno realtà industriali attive nei settori della moda, del farmaceutico, della ricerca, dell'alimentare.
Pallavicini Legal avrà base a Milano e opererà a livello mondiale grazie al proprio network di corrispondenti, con un occhio di particolare riguardo per la Cina.
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Deloitte Legal potenzia il labour
Deloitte Legal ed Epstein Becker Green, law firm americana, annunciano la sottoscrizione di una alleanza strategica per fornire ai clienti un servizio globale in diritto del lavoro e delle relazioni industriali.
L'alleanza riunisce la portata globale di Deloitte Legal e il suo approccio multidisciplinare al business con l'esperienza di gestione del personale degli avvocati giuslavoristi di Epstein Becker Green.
I servizi offerti comprendono politiche e contratti di assunzione globali, ristrutturazione del personale, trasferimento dell'azienda, due diligence in diritto del lavoro, soluzioni sanitarie, benefits e piani azionari per i dipendenti.
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Segni verso una fusione con Gianni Origoni Grippo Cappelli?
Antonio Segni (in foto) e la sua squadra potrebbero presto unirsi a Gianni Origoni Grippo Cappelli. Questo quanto indicano voci di mercato riportate dalla testata inglese The Lawyer. Si tratterebbe di un team composto da 19 professionisti, inclusi nove soci (su 31 totali dello studio).
Se queste voci di mercato dovessero essere confermate si tratterebbe del ritorno di Segni in Gop dopo 13 anni. L’uscita da Gop, avvenuta nel 2006, era dovuta anch'essa a una scissione di soci. Inoltre, sarebbe il secondo abbandono di spessore che subisce l’insegna Lombardi dopo l’uscita di Molinari del 2016.
Antonio Segni è approdato in Lombardi nel 2013, presidiando la sede romana. Negli ultimi anni il professionista ha guidato diverse operazioni importanti per il mercato italiano, come l’assistenza al pool di banche nella quotazione di Nexi e quella al fondo Peninsula Capital nell’ingresso nel capitale di Kiko.
Il 26 marzo scorso TopLegal ha riportato voci di mercato secondo cui BonelliErede e Lombardi Segni sarebbero in fase di dialogo per valutare una possibile integrazione. Questo potrebbe significare che l'eventuale fusione tra BonelliErede e Lombardi sarebbe tutta milanese, in quanto solo il team litigation guidato da Giuseppe Lombardi vi farebbe parte. Nello specifico si tratta di una squadra di 22 soci, 5 of counsel e 57 associate. L’integrazione avrebbe quindi come principale operazione di aggregazione un progetto che verte a rafforzare il contenzioso societario.
Le integrazioni tra studi di dimensioni importanti, che si profilano per caratteristiche diverse, sono rare e difficoltose nel mercato italiano (si veda “La partita si fa interessante”). Il sommo problema che racchiude tutti gli altri è quello culturale (“L’ostacolo numero uno alle fusioni tra studi legali”).
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Segni verso una fusione con Gop?
Antonio Segni (in foto) e la sua squadra potrebbero presto unirsi a Gianni Origoni Grippo Cappelli. Questo quanto indicano voci di mercato riportate dalla testata inglese The Lawyer. Si tratterebbe di un team composto da 19 professionisti, inclusi nove soci (su 31 totali dello studio).
Se queste voci di mercato dovessero essere confermate si tratterebbe del ritorno di Segni in Gop dopo 13 anni. L’uscita da Gop, avvenuta nel 2006, era dovuta anch'essa a una scissione di soci. Inoltre, sarebbe il secondo abbandono di spessore che subisce l’insegna Lombardi dopo l’uscita di Molinari del 2016.
Antonio Segni è approdato in Lombardi nel 2013, presidiando la sede romana. Negli ultimi anni il professionista ha guidato diverse operazioni importanti per il mercato italiano, come l’assistenza al pool di banche nella quotazione di Nexi e quella al fondo Peninsula Capital nell’ingresso nel capitale di Kiko.
Il 26 marzo scorso TopLegal ha riportato voci di mercato secondo cui BonelliErede e Lombardi Segni sarebbero in fase di dialogo per valutare una possibile integrazione. Questo potrebbe significare che l'eventuale fusione tra BonelliErede e Lombardi sarebbe tutta milanese, in quanto solo il team litigation guidato da Giuseppe Lombardi vi farebbe parte. Nello specifico si tratta di una squadra di 22 soci, 5 of counsel e 57 associate. L’integrazione avrebbe quindi come principale operazione di aggregazione un progetto che verte a rafforzare il contenzioso societario.
Le integrazioni tra studi di dimensioni importanti, che si profilano per caratteristiche diverse, sono rare e difficoltose nel mercato italiano (si veda “La partita si fa interessante”). Il sommo problema che racchiude tutti gli altri è quello culturale (“L’ostacolo numero uno alle fusioni tra studi legali”).
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Amministrativo (9 maggio 2019)
VisLab ottiene l’autorizzazione Mit alla sperimentazione su strade
VisLab, player mondiale nelle tecnologie di guida automatica, controllata da Ambarella, ha ottenuto l’autorizzazione alla sperimentazione su strade pubbliche: si tratta della prima autorizzazione rilasciata in Italia dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai sensi del recente Decreto Smart Road. Il percorso autorizzativo è stato curato da un team multidisciplinare coordinato dal responsabile affari legali Piergiorgio Castronovo e ha riguardato diverse aree del diritto attinenti alle tecnologie di intelligenza artificiale sulle quali la guida automatica si basa e al Decreto Smart Road (fra le altre, proprietà intellettuale, diritto assicurativo, diritto dell’Unione europea, diritto amministrativo). Trattandosi del primo percorso autorizzativo completato in Italia, le soluzioni legali sviluppate dal team VisLab costituiranno il riferimento per gli operatori che vorranno sperimentare tali tecnologie in Italia.
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Sport (9 maggio 2019)
Cleary Gottlieb e Raffaelli vincono per l’Inter
All’esito dell’udienza pubblica tenutasi ieri, 6 maggio 2019, le sezioni unite del Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni hanno dichiarato inammissibile il nuovo ricorso proposto dalla Juventus per far revocare lo scudetto vinto dall’Inter all’esito del campionato 2005-2006. L’Inter è stata assistita dai propri legali interni (Federica Celoria e Cesare Scalia) in team con Luisa Torchia e Ferdinando Emanuele, che hanno discusso la causa in pubblica udienza, oltre a Adriano Raffaelli, Angelo Capellini, Kostandin Peci, Roberto Argeri e Alessio D’Alessandro. Le motivazioni della decisione saranno rese note nelle prossime settimane. La Juventus aveva impugnato il lodo arbitrale con cui il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, nel 2011, si era dichiarato incompetente a decidere sulla richiesta di revocare lo scudetto 2006 all’Inter e dichiararlo non assegnato. Accogliendo le eccezioni sollevate dall’Inter e dalle altre parti convenute, il Collegio di Garanzia dello Sport presso il Coni ha dichiarato le domande della Juventus inammissibili. Questa decisione segue alla sentenza con cui le sezioni unite della corte di Cassazione, il 18 settembre 2018, hanno dichiarato il difetto assoluto di giurisdizione dei giudici statali sulla controversia. Si tratta dell’ennesima tappa di una vicenda giudiziaria che si protrae da oltre un decennio.
Pirola Pennuto Zei e Smith Hulsey & Busey per l’assegnazione delle Atp Finals
Pirola Pennuto Zei ha prestato consulenza ed assistenza legale all’Atp - Association of Tennis Professionals - unitamente allo studio americano Smith Hulsey & Busey, in materia contrattuale e bancaria nell’operazione. L’Atp ha assegnato alla città di Torino l’organizzazione delle Atp Finals per il quinquennio 2021-2025. Pirola ha agito con un team composto dal partner Paolo Consales e da Benedetta Rossi, coordinati dal partner Roberto Padova mentre Smith Hulsey & Busey ha operato con gli avvocati John R. Smith, Jr. e David S. Dunn.
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Finanza (9 maggio 2019)
Legance con Ubi nel revolving da 10 mln al fondo Springrowth
Legance ha agito quale project counsel in favore di Ubi Banca nella concessione di un finanziamento di tipo revolving per un importo pari a 10 milioni di euro al fondo Springrowth. Il team di Legance ha supportato le parti in tutte le fasi dell’operazione, dalla strutturazione del finanziamento, alla negoziazione e sottoscrizione dello stesso. L’operazione è stata coordinata e gestita dal counsel Simone Ambrogi, con la supervisione della senior partner Monica Colombera.
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Energy (9 maggio 2019)
Paul Hastings con Duferco nel primo corporate Ppa nell'eolico
Federico Piccaluga, general counsel del gruppo Duferco, coadiuvato dai soci Francesca Morra e Lorenzo Parola di Paul Hastings hanno strutturato il primo contratto Ppa (power purchase agreement) avente oggetto energia prodotta da impianti eolici nonché Ppa corporate (che vede, cioè il coinvolgimento di un cliente finale). Secondo i termini dell'accordo, il trader Dxt acquisterà per un periodo di 7 anni l’energia prodotta dal gruppo Fera in un parco eolico in fase di realizzazione nel Nord Italia e che quindi sarà fornita ad un prezzo prefissato per un periodo di 7 anni alle acciaierie Duferdofin Nucor.
Norton Rose Fulbright nel finanziamento di un impianto
Norton Rose Fulbright, con un team guidato dall’of counsel Luigi Costa e composto dalla senior associate Ginevra Biadico, ha assistito Futuris Papia nella negoziazione e sottoscrizione della documentazione finanziaria e relativa documentazione di garanzia per la concessione da parte di Banco Bpm di un finanziamento a medio termine. Il finanziamento è stato concesso al fine di eseguire degli interventi di revamping tecnologico di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, in particolare alimentato da biocombustibili liquidi (nella specie, olio vegetale), sito nel Comune di Pavia di Udine (UD) e di proprietà di Futuris Papia. Il team di Norton Rose Fulbright si è altresì occupato della predisposizione e negoziazione del contratto di somministrazione di olio vegetale destinato a uso energetico, sottoscritto tra Futuris Papia e la società Rienergy E.S.Co.
Legance e Negri Clementi nel bond di Eva Energie Valsabbia
Legance ha assistito UniCredit e i sottoscrittori nell'emissione da parte di Era, controllante di 11 società di progetto aventi un portfolio di 22 impianti fotovoltaici e 8 impianti idroelettrici, di un prestito obbligazionario secured. Le obbligazioni rappresentative del prestito obbligazionario sono state quotate sul third market della Borsa di Vienna. Nell'operazione Legance ha assistito UniCredit – nonché i sottoscrittori del bond – ai fini delle attività di strutturazione, due diligence e documentazione finanziaria, mentre Negri-Clementi ha assistito l’emittente e le altre società del gruppo coinvolte nella negoziazione della documentazione finanziaria. Il team di Legance, guidato dal partner Giovanni Scirocco, ha visto coinvolto per le attività di due diligence, un team composto dal senior counsel Ivano Saltarelli, dalla counsel Valeria Viti e dall’associate Ivano Siniscalchi per i profili di diritto amministrativo e dalla senior associate Caterina Sitra per i profili societari e contrattuali, mentre le attività relative alla documentazione finanziaria e alla quotazione dei titoli sono state curate principalmente dal senior counsel Antonio Siciliano e dall’associate Alice Giuliano. Gli aspetti fiscali sono stati seguiti dal senior counsel Francesco Di Bari. Negri-Clementi - con un team guidato da Carlo Periti, socio del dipartimento di M&a - ha assistito l’emittente Era e le altre società dalla stessa controllate per le attività relative alla negoziazione della contrattualistica finanziaria. Securitisation Services ha agito quale rappresentante dei portatori dei titoli, security agent e calculation agent e Banca Finanziaria Internazionale ha agito quale paying agent. Giammatteo Rizzonelli ha curato gli adempimenti notarili. L’operazione non ha previsto il rifinanziamento dell’indebitamento esistente in capo alle società di progetto, pertanto ha la peculiarità di costituire una operazione di indebitamento obbligazionario sostanzialmente mezzanine nel settore.
Cdra con Enel Green Power nell’acquisizione di due progetti eolici
Cdra assiste Enel Green Power (Egp) nell’operazione avente ad oggetto l’acquisizione di due progetti eolici da realizzarsi in Campania, rispettivamente, l’uno nel Comune di Castelvetere in Val Fortore (BN) e l’altro nei Comuni di Baselice (BN), Molinara (BN) e Foiano di Val Fortore (BN). Il team Cdra, con i partner Antonino Restuccia e gli associate Carlo Comandè e Barbara Compagnoni, Paola Floridia, Serena Caradonna, Libera Cimino ed Enzo Puccio, ha affiancato il dipartimento legale interno di Egp, coordinato da Elisabetta Mancuso e William Hartert coadiuvati da Roberta Liberati, in tutta la fase di due diligence e nelle negoziazioni dell’operazione. La venditrice è stata assistita dallo studio Plc con un team composto dal partner Marco Muscettola e dagli associate Alfredo Cincotti e Giuseppe Andrea D’Alessio, unitamente a Federica La Rocca, head of legal and corporate affairs della holding Plc.
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Contenziosi (9 maggio 2019)
Vesci vince per Italiana Costruzioni al Tribunale di Milano
Vesci con Gerardo Vesci, Leonardo Vesci e Tommaso Guiducci, ha assistito con il gruppo Italiana Costruzioni dinanzi al Tribunale di Milano in un caso di licenziamento disciplinare. Il giudice del lavoro di Milano ha rigettato il ricorso di un lavoratore in un caso di licenziamento per giusta causa per violazione degli obblighi di vigilanza e per violazione dell’osservanza del suo dovere lavorativo. Il giudice ha quindi ritenuto provata la responsabilità del lavoratore confermando le condotte contestate dalla datrice di lavoro.
Campeis vince nella vicenda Banca Popolare di Vicenza
Campeis, con un team composto da Massimiliano Campeis e Giovanni De Cal, ha vinto al Tribunale di Venezia relativamente alle operazioni bancarie c.d. “baciate” poste in essere da Banca Popolare di Vicenza. Il tribunale di Venezia, sezione specializzata in materia di Impresa, con sentenza n. 870/2019 del 26/4/2019, ha stabilito che possono proseguire le cause proposte in sede ordinaria dalle vittime di operazioni c.d. baciate, nonostante la sopravvenuta sottoposizione di Bpvi a liquidazione coatta amministrativa. Il caso riguarda un cliente che era stato indotto ad acquistare azioni Bpvi, il cui prezzo era stato pagato con provvista messagli a disposizione dalla banca stessa, attraverso la concessione di un finanziamento, a fronte della garanzia che l'operazione sarebbe per lui risultata neutra e a costo zero. Il cliente si è poi invece ritrovato titolare di azioni prive di valore, ma debitore della restituzione delle somme erogategli per l'acquisto. Il tribunale di Venezia ha ora offerto un'interpretazione restrittiva dell'art. 83 co. 3 Tub. Si apre così la strada a un accertamento meritale in ordine alla legittimità o meno delle pretese che la banca potrebbe avanzare nei confronti dei clienti in forza delle operazioni baciate.
Delfino Willkie Farr & Gallagher con i Radiotaxi di fronte all’Agcm
Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher, con il partner Riccardo Sciaudone coadiuvato dall’associate Eleonora Caravà, ha assistito i radiotaxi partenopei Taxi Napoli, Consortaxi, e Desa Radiotaxi coinvolti nel procedimento antitrust I/832, avviato dall’autorità garante della voncorrenza e del mercato lo scorso 13 febbraio. La fase cautelare del procedimento in questione – che si inserisce in un filone di istruttorie antitrust aventi ad oggetto presunte esclusioni perpetrate ai danni di MyTaxi dal mercato dei servizi di raccolta e smistamento della domanda del servizio taxi – è stata archiviata dall’Agcm per assenza dei presupposti, di fatto e di diritto, contestati ai radiotaxi napoletani. La decisione positiva è stata agevolata dalle misure adottate dai radiotaxi volte ad eliminare i timori sollevati dall’Agcm circa presunte discriminazione o pregiudizi nei confronti delle piattaforme aperte.
Fidanzia Gigliola vince per Consip al Consiglio di Stato
Con la sentenza n. 2889 del 3 maggio 2019, il Consiglio di Stato ha rigettato i ricorsi proposti dalle società Exitone e Cns soc. coop. per la revocazione della sentenza n. 2532/2018. Con quest'ultima il Consiglio di Stato, revocando la sentenza di appello, aveva riconosciuto la legittimità dell’aggiudicazione del lotto n. 2 - del valore di 170 milioni di euro - nella gara per l'affidamento del servizio integrato energia per le pubbliche amministrazioni disposta da Consip, affiancata da Fidanzia Gigliola, in favore di Siram. A tal fine, il Consiglio di Stato ha dichiarato il ricorso inammissibile ai sensi degli artt. 107, comma 2, c.p.a. e 403, comma 1, c.p.c., che vietano l’impugnazione per revocazione della sentenza pronunciata nel giudizio di revocazione e ha escluso che i motivi di revocazione proposti dalle ricorrenti potessero consentire una deroga del suddetto divieto.
Talea vince con Carretta & Faccio in materia di concorrenza sleale
Talea, con il partner Gabriele Consiglio coadiuvato dal junior associate Ermanno Cassinelli, ha assistito Carretta & Faccio nel giudizio dinanzi al tribunale di Vicenza che ha condotto all’accertamento del compimento di atti di concorrenza sleale da parte di Alpina Italiana. In particolare, il giudizio si è espresso sotto il profilo dello storno, dello sviamento di clientela e della denigrazione in relazione all’assunzione di un gruppo coordinato di dipendenti della società attrice, concorrente nel settore spedizioni. La sentenza, che è stata preceduta da un provvedimento inibitorio d’urgenza e dalla condanna di Alpina Italiana a penali per violazione dell’inibitoria medesima, ha disposto il risarcimento del danno oltre che la pubblicazione della sentenza e l’inibitoria alla reiterazione delle condotte illecite.
Armella vince in Cassazione con il comune di Genova
La corte di Cassazione ha accolto il ricorso del comune di Genova, difeso da Sara Armella, affermando che anche le banchine del demanio marittimo, oggetto di concessione da parte dell’autorità portuale, sono immobili tassabili ai fini dell’Ici e dell’Imu. La pronuncia ribalta l’orientamento della commissione tributaria regionale di Genova. che aveva invece qualificato i terminal portuali come immobili destinati a un pubblico servizio e, in quanto tali, inquadrabili nella categoria catastale E, esente da Ici. Il primo effetto della pronuncia è un introito, per il Comune, di oltre 2 milioni di euro, soltanto per queste cinque annualità arretrate.
Orsingher Ortu vince con Bizpal al tribunale del lavoro di Torino
Orsingher Ortu, con il partner Alessandro De Palma, ha assistito con successo Bizpal, società controllata da Italiaonline, avanti il tribunale del lavoro di Torino. La causa (parte di un contenzioso seriale) aveva a oggetto l’asserito mancato rispetto, da parte della società, degli intervalli minimi di tempo tra un contratto a termine e un altro, in virtù delle date di stipulazione, estremamente ravvicinate, dei diversi contratti succedutesi nel tempo. Il giudice ha rigettato il ricorso, e accolto le difese della società, con un provvedimento che ha ribadito come la data di assunzione non possa che coincidere con la data di inizio della prestazione lavorativa (e non certo con la data di stipulazione del contratto), rilevando unicamente, anche in tema di successione di contratti a termine, la data dalla quale iniziano a decorrere i diritti e gli obblighi delle parti, in primis il diritto alla retribuzione e l'obbligo di prestare l'attività lavorativa.
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Real estate (9 maggio 2019)
Molinari con Vgp nello sviluppo del nuovo headquarter di Macron
Molinari ha assistito Vgp Costruzioni Industriali, società facente capo al gruppo Vgp Nv, specializzato nello sviluppo di soluzioni immobiliari nel settore della logistica e del light industrial, nella strutturazione degli accordi di acquisizione, sviluppo e locazione di un’area sita in Valsamoggia, nelle vicinanze di Bologna, sulla quale sorgerà un nuovo polo direzionale e logistico, i cui lavori di costruzione inizieranno a breve. Il nuovo polo ospiterà un magazzino e sarà il nuovo headquarter di Macron, azienda bolognese di abbigliamento tecnico sportivo. Molinari ha curato gli accordi di compravendita, sviluppo immobiliare dell’asset e relativa locazione con un team composto dai partner Alessandro de Botton e Ciro Di Palma, nonché dall’associate Lorenzo Caruccio per i profili di diritto amministrativo. Macron è stata assistita da Giovanni Facci.
Bip nell’ampliamento del centro commerciale Curno
Bip Belvedere Inzaghi ha assistito Eurocommercial Properties Italia, gruppo di investitori immobiliari, nell’ampliamento del “Centro Commerciale Curno” in provincia di Bergamo. Nello specifico Bip, con un team guidato dal partner Riccardo Marletta, ha seguito i profili urbanistico-edilizi ed autorizzativi connessi alla creazione di una nuova food court in ampliamento del “Centro Commerciale Curno”. Nella convenzione, sottoscritta con il comune di Curno, sono previsti interventi di adeguamento del sistema della mobilità e della sosta, tra cui la realizzazione di una rambla con opere a verde.
Gli studi per l’apertura di un nuovo hotel Radisson Collection
Radisson Hospitality Ab, parte del Radisson Hotel Group, ha annunciato l'apertura di un nuovo hotel del brand Radisson Collection a Milano. L'hotel sarà aperto in un immobile precedentemente adibito a uffici che sarà trasformato e gestito da Allianz Real Estate per il gruppo Allianz. Allianz è stata assistita da Cbre Hotels Italy, guidata da Francesco Calia, durante tutto il processo di selezione e negoziazione dei termini commerciali del contratto di locazione firmato dalle parti. Dentons ha agito da consulente legale con un team guidato dal partner Maria Sole Insinga. Il Radisson Hotel Group team, guidato da Mauro Vinci, direttore sviluppo per l'Italia, è stato assistito da Fabio Basile dello studio Marco Piva sul fronte tecnico e da Nicola Ferrini. L'apertura del Radisson Collection Hotel, Santa Sofia Milano è prevista per il 2022.
Gli studi con Kryalos nell’acquisto delle due torri da Bnp Paribas
Ey e Shearman & Sterling hanno assistito la società di gestione Kryalos Sgr, per conto del fondo di investimento immobiliare Kensington, nella stipula del contratto preliminare di acquisto delle due torri Ares e Athena da Bnp Paribas Real Estate Investment Management Italy Sgr. Ey ha assistito Kryalos per gli aspetti fiscali dell’operazione con un team composto dal socio Alessandro Padula, dal senior manager Aurelio Pensabene e dal manager Mario Naydenov. Shearman & Sterling ha assistito Kryalos per gli aspetti legali con il counsel Andrea De Pieri e l’associate Davide Cavazza.
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