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Simmons & Simmons, Lucatello promosso partner

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Simmons & Simmons ha annunciato la promozione di Simone Lucatello (in foto) a partner nel dipartimento di financial markets a decorrere dall’1 maggio 2019. Il professionista, entrato in Simmons & Simmons in qualità di of counsel nel maggio 2018, si occupa principalmente di finanza strutturata e cartolarizzazioni e presta la propria attività nell’ambito della finanza straordinaria, con particolare riguardo alla strutturazione di operazioni di smobilizzo crediti. In particolare, ha maturato una pluriennale esperienza nell’assistenza in favore di arrangers, lead managers, investitori, emittenti ed originators nell’ambito di complesse operazioni di cartolarizzazione e di smobilizzo di varie tipologie di crediti, in bonis e non-performing. Vanta, inoltre, esperienza nell’ambito di emissioni di private debt e operazioni strutturate di finanziamento e rifinanziamento inerenti a progetti di energie rinnovabili. Abilitato all’esercizio della professione forense in Italia ed a New York, Lucatello è responsabile del team italiano di finanza strutturata e cartolarizzazioni, che conta cinque professionisti. Negli ultimi mesi lo studio ha continuato nel percorso di crescita e rafforzamento del proprio dipartimento di financial markets con diversi ingressi nella finanza strutturata e nel tax. Con questa nomina sale a 14 il numero di partner dello studio in Italia. Simmons & Simmons ha inoltre annunciato complessivamente 15 promozioni al ruolo di partner a Milano, Londra, Bristol, Amsterdam, Monaco di Baviera e Madrid. Contattato da TopLegal, lo studio non comunica se si tratta di partner equity o salary.

Puri Bracco Lenzi, Jannon e del Vaglio nuovi equity partner

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Puri Bracco Lenzi ha annunciato la promozione di Marco Jannon (in foto sinistra) e Mario del Vaglio (in foto a destra) a equity partner. Jannon ha esperienza in operazioni di M&a sia in ambito domestico che internazionale, con un focus particolare su clienti attivi nel segmento energetico. Ha inoltre maturato esperienza nella direzione di team specializzati in analisi di transfer pricing, assistendo un rilevante numero di società appartenenti a gruppi multinazionali. Ricopre il ruolo di sindaco e di revisore legale in società multinazionali e nazionali, oltreché in alcune fondazioni. Del Vaglio, avvocato cassazionista e dottore di ricerca in diritto tributario, si occupa prevalentemente di fiscalità immobiliare ed energetica, fornendo assistenza in ambito sia giudiziale che stragiudiziale a Sgr e operatori nel settore delle energie alternative. Ha maturato la propria esperienza professionale presso studi legali e tributari ed in qualità di membro di commissioni scientifiche di associazioni di categoria e di istituzioni pubbliche. A seguito delle nuove promozioni, sale a 6 il numero dei soci equity dello studio; 4 sono invece i soci salary.

Pavia e Ansaldo promuove Gigliotti e Adduci

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Pavia e Ansaldo ha annunciato la promozione del counsel Giovanni Gigliotti (in foto a sinistra) a partner e del senior associate Michele Adduci (in foto a destra) a counsel dello studio. Gigliotti, che opera presso la sede di Roma nei dipartimenti di contenzioso e arbitrati e di diritto commerciale e societario, è specializzato nella gestione e risoluzione delle controversie giudiziali e stragiudiziali oltre a prestare assistenza in materia di diritto civile e societario. Il professionista ha inoltre maturato esperienza nelle tematiche del passaggio generazionale. Adduci svolge la sua attività all’interno del dipartimento di contenzioso e arbitrati presso la sede di Milano. Professionista esperto nel settore delle controversie bancarie e finanziarie si occupa, sempre più frequentemente, di tematiche in materia di sicurezza sul lavoro. Entrambi i professionisti, pur mantenendo la specializzazione nel contenzioso, grazie alle proprie competenze - rispettivamente in materia di passaggio generazionale e sicurezza sul lavoro - andranno a sviluppare ulteriormente queste aree di attività. Con la nomina di Gigliotti sale a 40 il numero di soci dello studio. Contattato da TopLegal, lo studio non comunica se si tratta di partner equity o salary.

Invesco, Alessandro Vesco nuovo senior compliance manager

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Invesco ha annunciato l’ingresso di Alessandro Vesco (in foto) in qualità di senior compliance manager, con il mandato di supportare il team italiano, soprattutto nei confronti dei clienti della casa di investimento ed a seguito dell’introduzione della Mifid2. Vesco vanta esperienza nell’ambito compliance, con particolare riferimento ai mercati finanziari e all’industria del risparmio gestito. Prima di entrare in Invesco, ha maturato esperienze in società di asset management, tra cui Etica Sgr, dove era entrato nel 2015 come responsabile compliance e antiriciclaggio e ancor prima in AcomeA Sgr. Basato a Milano, Vesco non avrà solo il compito di prevenire e gestire il rischio regolamentare e di conformità, ma garantirà un supporto proattivo nelle scelte di business in modo autonomo e integrato con gli altri processi e strutture aziendali, supportando così il team europeo, e in primis il team italiano, in tutte le questioni riguardanti il contesto normativo, in costante evoluzione.

Cosa chiedono i clienti ai consulenti esterni

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Mancanza di specializzazione, fee proibitive e difficoltà nel ricambio generazionale degli studi legali. Questi alcuni dei temi emersi durante le riunioni della commissione tecnica, selezionata al fine di eleggere i vincitori dei TopLegal Industry Awards. Si tratta di general counsel, direttori affari legali e compliance e Dpo delle maggiori aziende e fondi del Paese (per consultare la lista cliccare qui). I commissari, benché provenienti da settori differenti tra loro, si sono trovati concordi su diversi argomenti. Primo fra tutti l’eccessivo costo dei consulenti legali esterni. Molti studi legali, infatti, richiedono compensi alti anche per attività relativamente semplici. Trattare sulle parcelle è ormai una prassi consolidata. Raggiungere accordi più economici segue spesso a un aut aut da parte dell’azienda. Il problema è stato altresì sollevato con riferimento alle fee dei notai i quali hanno innalzato i propri compensi, anche laddove l’offerta di servizi non è particolarmente innovativa. Un'altra criticità emersa durante le riunioni, tenutesi in queste settimane, ha individuato la difficoltà degli studi legali ad attuare un proficuo ricambio generazionale. L’uscita dei soci o di intere squadre rischia sempre di provocare un calo nella qualità del servizio. In particolare, le aziende sottolineano le difficoltà che possono emergere nel sistema di gestione quando dallo studio sono preposte figure mid-level (associate o senior associate) a confrontarsi con il legale in-house. Se l’associate lascia lo studio (il turnover negli studi è tristemente noto) è difficile trovare adeguato supporto negli avvocati più giovani come nel partner, che non ha seguito la vicenda con la stessa vicinanza. Da qui nasce un circolo vizioso in cui i rapporti continuano a essere tenuti con una figura junior, ma al sorgere del primo intoppo i legali in-house sono costretti a bypassare la figura di riferimento per rivolgersi al partner, dovendosi incastrare nella sua agenda molto più complessa. Il consiglio da parte dei commissari è quello di formare i giovani su più livelli e non affidare a uno soltanto la gestione di intere pratiche. In sostanza, occorre sempre avere un piano B. Un altro elemento importante indicato dai commissari è la capacità di relazionarsi con il cliente e, in particolare, di creare ottime sinergie tra i team interni ed esterni. Non raramente, infatti, i giurati si sono trovati a scegliere uno studio non perché è il top di gamma in una particolare industry ma perché vi è una squadra di professionisti con cui hanno lavorato particolarmente bene in passato. Sul piano delle competenze, gli incontri con la commissione tecnica hanno fatto emergere specifiche mancanze di specializzazione di settore. Secondo i giurati, scarseggiano consulenti esterni con una specializzazione verticale soprattutto per il diritto alimentare, farmaceutico e dei trasporti. Le ragioni di questa assenza sono dovute in parte a un vuoto formativo a livello universitario. Sono pochissime le università italiane che offrono corsi in queste materie senza che siano ritenute opzionali. Motivo per il quale ci si rivolge all’estero per farsi accompagnare in settori ampiamente normati. Succede, per esempio, che l’azienda del food fatichi a trovare l’esperto italiano di diritto alimentare, che gli consenta di lanciare il proprio prodotto sul mercato in Italia. Allo stesso modo, risulta difficile individuare esperti del settore nautico e aereo, sebbene entrambi in espansione. Lo stesso discorso vale per le aziende farmaceutiche nella ricerca di assistenza per completare i processi di compliance dei prodotti farmaceutici in modo da poterli lanciare sul mercato. Questi temi verranno approfonditi su TopLegal Review in uscita il prossimo 1 giugno (per consultare la Review di aprile-maggio cliccare qui). I giurati della commissione tecnica saranno presenti alla serata di premiazione dei TopLegal Industry Awards prevista per il 16 maggio presso Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari (Milano). Per qualsiasi ulteriore informazione è possibile consultare il sito dei TopLegal Industry Awards qui.

La contrazione del mercato M&a italiano

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Secondo i dati raccolti nel report stilato da Kpmg “Brusca frenata delle attività di M&a in Italia”, il primo trimestre del 2019 delude le aspettative e registra una forte diminuzione degli investimenti. Sebbene i volumi siano rimasti pressoché invariati in questa finestra temporale,165 operazioni chiuse contro le 167 dell’anno precedente, la brusca frenata del mercato si evince dal valore delle operazioni. L’inizio del 2019 ha registrato operazioni chiuse per un totale di 4,3 miliardi di euro, in calo rispetto ai 10 miliardi del primo trimestre del 2018. Secondo Simone Arnaboldi, amministratore delegato di Arcadia Sgr, tra le molteplici ragioni della contrazione vi rientrano il quadro politico incerto, il rallentamento della crescita attesa del Pil, ma soprattutto il multiplo medio atteso sull’Ebitda delle aziende sul mercato, che nel 2018 ha raggiunto un valore di 10 volte superiore rispetto a un valore di 7-8 volte registrato sino al 2015, poi gradualmente cresciuto sino ai picchi attuali. «Il mercato – spiega Arnaboldi – non ritiene probabilmente più sostenibile queste aspettative di valore, anche perché il citato quadro politico ed economico rende meno facilmente disponibile il debito per acquisizioni». Per Gennaro Imbimbo di Fondo Italiano d'Investimento Sgr, occorre altresì considerare che gli operatori del mercato potrebbero avere avvertito i primi segnali di inversione del ciclo economico, oltre all’attesa di alcuni importanti avvenimenti quali Brexit, le elezioni europee e il cambio ai vertici della Bce, che caratterizzeranno tutto il 2019. Quello che più preoccupa, però, è che risulta piuttosto scarna anche la lista delle operazioni che sono già state annunciate ma che, formalmente, non si sono ancora concluse. Si tratta di mandati, secondo il report di Kpmg, il cui valore dovrebbe aggirarsi attorno ai 16 miliardi di euro. Troppo pochi anche solo per sperare di avvicinarsi ai controvalori annui registrati precrisi. L’incertezza politica e normativa ha spaventato gli investitori stranieri, che hanno realizzato operazioni per 2 miliardi di euro in società italiane. Ma ne hanno risentito anche, e soprattutto, le operazioni domestiche, che hanno raggiunto un controvalore complessivo di soli 350 milioni di euro. Poche operazioni, anche se di alto valore, sono state quelle realizzate da società italiane all’estero. Infatti, il controvalore di 2 miliardi di euro è stato raggiunto quasi interamente grazie all’operazione di fusione tra Luxottica ed Essilor con contestuale delisting della prima. In questo contesto vi sono, tuttavia, dei settori del mercato che continuano a progredire. Per Simone Arnaboldi la cosmetica, il design e l’arredamento, il mondo software e l’alimentare sono settori che continueranno a prosperare nei prossimi mesi del 2019. Gennaro Imbimbo ritiene che i settori di punta del nostro sistema industriale - quelli del cd. made in Italy - potranno risentire in maniera minore del rallentamento del mercato, sia perché l’appetibilità delle nostre imprese rimane alta, sia perché il processo di consolidamento settoriale ha connotazioni strutturali e, seppur lento, è ormai irreversibile. «Inoltre - prosegue Imbimbo - è importante sottolineare come l’ingente disponibilità di capitali, riconducibile anche agli operatori di private equity, non può che rappresentare una spinta per quel segmento del mercato M&a guidato da tale tipologia di operatori». I settori a basso contenuto tecnologico e innovativo, specialmente i settori manifatturieri tradizionali e i produttori di beni intermedi sono, invece, quelli che rischiano di soffrire di più a causa di questa contrazione del mercato. Cosa aspettarsi dunque nei prossimi mesi del 2019? Secondo gli osservatori si tratterà di un anno poco vivace e caratterizzato da una forte cautela da parte delle imprese. «Sarà – spiega Arnaboldi - un anno di riflessione, necessario a far assorbire ai potenziali venditori aspettative di valore basate su multipli più contenuti». Secondo Imbimbo, però, chi ha già intrapreso un’operazione M&a continuerà a portarla avanti, seppur prestando particolare attenzione agli andamenti del mercato finanziario in generale. «In un paese a forte connotazione manufatturiero come il nostro – chiarisce Imbimbo – la logica industriale tende sempre a prevalere su quella finanziaria, anche se l’una non può non tenere conto della condizione dell’altra». Entrambi i professionisti segnalano che il prossimo trimestre potrebbe vedere una possibile accelerazione qualora si riducano le incertezze legate al quadro politico ed economico del Paese. Trend dell’M&a in Italia Fonte: Kpmg Corporate Finance

Gianni Origoni Grippo Cappelli vola a 145 milioni di ricavi

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Gianni Origoni Grippo Cappelli, guidato dai co-managing partner Rosario Zaccà (in foto a sinistra) e Antonio Auricchio (in foto a destra), chiude il 2018 con un fatturato di 145 milioni, 13 in più rispetto all’anno scorso. Secondo quanto rivelato dallo studio a TopLegal gli ambiti M&a, private equity e restructuring hanno trainato il risultato. Diverse le operazioni che hanno visto lo studio impegnato nel corso dell’anno.Tra queste rientra l’assistenza ad Hitachi nella procedura di squeez-out, ad esito della quale è arrivata a detenere il 100% del capitale sociale di Ansaldo Sts e ha ottenuto il delisting della società. Così come il deal Atlantia-Abertis, in cui lo studio, ha assistito la società italiana sia per quanto attiene i profili di diritto italiano dell’acquisizione e del finanziamento ai veicoli, sia nelle operazioni di finanziamento diretto a favore di Atlantia. Altrettanto significativa è stata l’assistenza prestata ad ArcelorMittal nel closing dell’operazione di affitto dei rami d’azienda del gruppo Ilva, ad Atlantia nel finanziamento da parte di un pool di banche per 2 miliardi di euro, oltre che al fondo Blackstone nel deal Versace e a Centenary nel deal Coin. Si ricorda anche l’assistenza ai commissari straordinari di Alitalia nell’acquisizione del 75% di Alitalia Loyalty, la società che gestisce il programma di fidelizzazione dei clienti MilleMiglia. A livello di strategie di crescita internazionale, Gop nel 2018 ha aperto una propria sede a Shangai, guidata da Stefano Beghi, e ha creato il desk Lussemburgo sotto la guida del partner Emanuele Grippo. Dal punto di vista delle risorse umane, il numero dei professionisti a fine 2018 risultava pari a 328, 40 in più rispetto ai 288 del 2017. Il numero di equity partner si attestava a 58 (57 nel 2017). In particolare, nel 2018 Eduardo Fiordiliso (banking&finance) e Valentina Canalini sono rientrati in Gop. Il primo dopo un’esperienza in Unicredit, mentre la seconda dopo un’esperienza come Consigliere Giuridico del Presidente del Consiglio dei Ministri. Anche Massimo Sterpi ha fatto il suo ingresso in studio nel 2018, al fine di rafforzare il dipartimento Ip e Tmt.

La corsa al cliente sportivo

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Un comparto in espansione e che si sta rivelando molto redditizio. Lo sport si sta ritagliando il ruolo di nuova pratice in ascesa all’interno degli studi: sono sempre più numerose le insegne che creano team specifici per aggiudicarsi mandati in questo settore. Mandati che, oltre a interessanti fee, promettono un bonus non da poco: il ritorno mediatico. La fotografia emerge dall’indagine effettuata da TopLegal tra un panel di oltre 20 insegne operative nel settore. Sono infatti ormai lontani i tempi in cui lo sport veniva associato al solo diritto sportivo in senso stretto. La partita oggi si gioca su un universo di opportunità molto più vasto che ruota attorno a un affare a più declinazioni: quotazioni in borsa di società sportive, tutela e valorizzazione dei marchi, investimenti immobiliari, diritti audiovisivi, tutela dell’atleta e del suo entourage. Il sensibile aumento di mandati originati dal mondo dello sport, ma non appartenenti al diritto sportivo, è fonte di una nuova complessità per il consulente legale e richiede la capacità di assicurare anche in questo ambito un’assistenza multidisciplinare a tutto tondo. Tra iper-specializzazione e multidisciplinarità, è così scattata la corsa degli studi legali a offrire al cliente “sportivo” il servizio migliore e più completo. Come mette in luce Marco Maniscalco, partner e leader del focus team diritto dello sport di BonelliErede, «occorre assicurare al cliente una èquipe, in cui tutti i componenti hanno una conoscenza verticale della propria materia ma lavorano in team per fornire un’assistenza completa e allo stesso tempo altamente specializzata ». L’appeal dei club Elemento peculiare del comparto è senz’altro l’ampio e variegato ventaglio di clienti che gravitano attorno allo sport, che negli ultimi tempi ha coinvolto in misura crescente soggetti di matrice internazionale. Fattore che ha certamente sollecitato il recente interesse degli studi. In primo piano ci sono le stesse società sportive, protagoniste negli ultimi tempi (e c’è chi scommette anche per il futuro) di importanti mutamenti negli assetti societari. Si registrano, infatti, sempre più investimenti nelle società sportive italiane, in particolare calcistiche, da parte di investitori stranieri atipici per il settore, come i fondi di private equity, sia nella forma di gruppi (per esempio Suning per l’Inter o Elliott per il Milan) sia di privati (per esempio James Pallotta per la Roma e Joe Tacopina per il Venezia). «Questa tipologia di investitori», spiega Maniscalco, «approccia il business sportivo a 360 gradi, nelle sue varie declinazioni, dunque con esigenze di assistenza diverse e multisettoriali». Il nuovo appeal verso le società sportive italiane sta così portando all’espansione un mercato che fino a pochi anni fa poteva considerarsi “a conduzione familiare” e alla graduale trasformazione delle società sportive in vere e proprie società industriali. Con evidenti ricadute sulla consulenza legale. «L’avvento dell’investitore straniero, maggiormente avvezzo a valorizzare l’importanza di un certo tipo di consulenza strategica, giuridica o fiscale — sottolinea Riccardo Giacomin, senior associate e capo del dipartimento sport di Rödl, — rappresenta un’opportunità per una maggiore professionalizzazione dell’intero comparto sportivo italiano, favorendo la sensibilizzazione rispetto a un tipo di approccio altamente qualificato e specializzato». Parallelamente ai movimenti nel capitale, si registra un crescente numero di operazioni societarie, dall'M& a fino alla quotazione in Borsa. In questo senso, si segnala per esempio la Juventus che, oltre ad essere quotata in Borsa dal dicembre 2001, ha annunciato a febbraio l’emissione del suo primo bond: un prestito obbligazionario da 175 milioni di euro. Atleti e contratti Il diritto sportivo, però, deve essere principalmente associato ai suoi protagonisti: gli atleti. Anche questi soggetti necessitano di un’attenta e accurata tutela legale prima e dopo l’ingaggio. Tuttavia, anche qui, l’assistenza richiesta non si limita al diritto sportivo in senso stretto ma comprende altri settori giuridici. Perciò, accanto alle boutique che si occupano del solo diritto sportivo (come Martinelli Rogolino e Giardino, specializzato nell’anti-doping) prosperano oggi nuove realtà multidisciplinari. Secondo Luca Ferrari, partner di Withers e responsabile globale del dipartimento sport, non ci sono dubbi: quando si tratta di assistere gli atleti, l’intento dello studio legale deve essere quello di fornire una tutela completa, che soprattutto all’estero è indicata con l’espressione “player care”. In questa macro-categoria rientra l’assistenza legale negli investimenti immobiliari, nello sfruttamento dell’immagine, nella creazione di trust e in generale in tutti quegli investimenti che possono garantire all'atleta una vita migliore anche post carriera. Allo stesso tempo è certamente vero che l’atleta professionista, al contrario delle società sportive, non genera pratiche particolarmente redditizie. Tuttavia, il suo potere attrattivo nei confronti del grande pubblico genera una pubblicità rilevante per lo studio e un effetto “bonus” sulla sua capacità di attrarre nuovi clienti. Sempre di più gli atleti sono oggi veri e propri poli di interesse economico e mediatico, al di là del loro ingaggio o del loro valore di mercato. Oggi l’atleta deve occuparsi non solo della propria prestazione professionale ma anche della sua immagine. Ed è proprio attorno a questa che ruotano le molteplici operazioni che impegnano i legali su più fronti: i contratti di sponsorizzazione, gli eventi, i social media, la creazione di fondazioni. Per creare attorno a una società sportiva o un atleta un’immagine commerciale riconoscibile, la consulenza legale – come sottolinea Giulio Coraggio, partner e a capo della practice tecnologia in Italia di Dla Piper – dovrà «garantire una corretta impostazione della comunicazione commerciale tanto nel rispetto delle norme a tutela del consumatore quanto nelle questioni organizzative e burocratiche come il rapporto con gli sponsor, il trasferimento delle licenze, la sicurezza informatica e il trattamento dei dati personali». Pierfilippo Capello di Osborne Clarke sintetizza efficacemente così: «Si potrebbe dire che l’assistenza ad atleti e manager inizia l’attimo dopo la fine della partita. Uno sportivo professionista molto spesso è un centro di relazioni e attività che lo rendono una vera e propria azienda. Queste attività sono solo in minima parte regolate dal diritto dello sport, mentre il professionista o lo studio che assiste lo sportivo deve essere in grado di confrontarsi con temi che hanno come centro l’attività sportiva ma da questa si distaccano progressivamente ». Inoltre, all’interno della categoria ci sono diversi livelli di complessità e tipologie di studi che entrano in gioco. Francesco Rotondi di LabLaw segnala la differenza abissale tra la tutela dell’atleta professionista e quella del dilettante. Solo il primo, infatti, è un lavoratore subordinato a termine, con tutte le tutele che ne derivano (come la clausola pregiudiziale sportiva e la clausola arbitrale nei contratti). «Tutti questi privilegi» rileva Rotondi «sono inimmaginabili per gli atleti dilettanti o per i professionisti che operano in sport “minori”, oltre che per tutti quegli operatori che gravitano attorno all’atleta ma non rientrano nella categoria. Proprio quest’ultimi compiono un’attività che consiste in un vero e proprio polmone di deregulation, con al massimo contratti di co.co.co., prestazioni occasionali e partite iva». Un mondo che si estende ai lavoratori che assistono l’atleta come l’agente sportivo, il coach, il fisioterapista. Dal punto di vista degli studi legali, si tratta delle pratiche meno redditizie e, per questo motivo, sono tuttora appannaggio degli studi più piccoli. La versione integrale dell'approfondimento è consultabile su E-edicola, numero di aprile-maggio 2019 di TopLegal Review.

Tre nuovi equity partner per Bird & Bird

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A partire dal 1 maggio, Bird & Bird promuove tre nuovi partner italiani. Si tratta di Antonella Ceschi del dipartimento di real estate di Roma, Antonella De Gregori membro del dipartimento di intellectual property a Milano e Cristiano Pambianchi (in foto) dell'employment di Milano. Sale così a 18 il numero dei soci italiani. Sono complessivamente 23 le nuove promozioni a socio a livello internazionale.

Mauro Teresi nuovo of counsel di Simmons & Simmons

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Simmons & Simmons apre al product liability e al product safety & compliance con l’arrivo di Mauro Teresi in qualità di of counsel. Teresi, che proviene da Hogan Lovells, ha maturato esperienza in materia di product liability, product safety & compliance. In particolare nel settore healthcare & life sciences, ha assistito – sia in fase stragiudiziale sia giudiziale – società farmaceutiche e aziende operanti nella produzione e commercializzazione di dispositivi medici. Ulteriori settori in cui opera sono automotive, insurance, diversified industrials e consumer goods & retail. Vanta inoltre esperienza nell'ambito del contenzioso commerciale e degli arbitrati. Mauro Teresi farà parte del gruppo dispute resolution e lavorerà a stretto contatto con il team dedicato al settore healthcare & life sciences in Italia, Francia, Uk, Germania e Belgio sulla base delle sinergie dell’area specifica in cui opera che è cross-practice, cross-sector, e in linea con la strategia di internazionalizzazione di Simmons & Simmons.

Nasce Wlex

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Francesca Sutti e Margherita Grassi Catapano hanno deciso di combinare le loro competenze nel diritto commerciale, sia contenzioso che stragiudiziale, per fondare una boutique con una decina di professionisti che ambisce a diventare un punto di riferimento nel panorama italiano. Le due professioniste arrivano a questa nuova sfida da due percorsi differenti e complementari. Grassi Catapano ha da vent’anni sempre gestito il proprio studio Grassi Catapano, assistendo principalmente clienti nel settore bancario, assicurativo e nelle telecomunicazioni. Sutti viene da un’esperienza ventennale in studi internazionali (da ultimo, Cms), di cui per più di dieci anni ha coordinato le practice di diritto della concorrenza, dell’Unione europea e regolamentare.

Tremonti Romagnoli Piccardi vince in Cassazione per Wind

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La tassa sulle concessioni governative relativa agli abbonamenti di telefonia mobile è dovuta unicamente dal cliente moroso e non dall’operatore telefonico, che non riveste la qualifica né di sostituto né di responsabile d’imposta, né rileva il fatto che sia un mero incaricato per l’addebito della tassa. È questo il principio desumibile dalla ord. n. 11017/2009 della corte di Cassazione, in relazione al ricorso proposto da Wind Telecomunicazioni, assistita da Tremonti Romagnoli Piccardi, con il partner Giuseppe Pizzonia (in foto) e la senior associate Laura Trimarchi. L’Agenzia delle Entrate, in relazione al mancato pagamento della tassa di concessione governativa da parte di utenti abbonati a servizi di telefonia mobile aveva richiesto il pagamento direttamente all’operatore Wind, e non agli interessati; gli abbonati, tra cui alcuni soggetti pubblici, avevano assolto l’imposta dovuta per le utenze residenziali, pur essendo qualificabili come imprese o enti. A seguito di un combattuto contenzioso, vinto in primo grado dalla società ed in appello dall’Agenzia, è stato definitivamente confermato che la società telefonica non è obbligata al pagamento della tassa di concessione governativa, il cui versamento in caso di mancata riscossione può essere preteso solo nei confronti dell’utente/intestatario della licenza radiomobile, in quanto unico soggetto passivo d’imposta. La Cassazione ha anche confermato la rilevanza del giudicato esterno formatosi tra le stesse parti in relazione al medesimo rapporto giuridico, non trovando ostacolo nella autonomia dei diversi periodi d’imposta qualora gli elementi costitutivi della fattispecie assumano carattere tendenzialmente permanente.

Sport (2 maggio 2019)

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Chiomenti al fianco di Ics per l’assegnazione di Atp Finals a Torino Chiomenti ha fornito consulenza ed assistenza legale all’Istituto per il Credito Sportivo nella strutturazione di una linea di credito per firma articolata su più livelli, nella quale sono state coinvolte Sace e Sace Bt e Bnl. L’intervento è stato organizzato facendo leva sulla mobilizzazione di risorse pluriennali stanziate mediante appositi provvedimenti da parte del governo italiano, della regione Piemonte e del comune di Torino. L’operazione ha permesso alla città di Torino aggiudicarsi l’organizzazione delle Atp Finals per il quinquennio 2021-2025, superando la concorrenza di Londra, Manchester, Singapore e Tokio. Chiomenti ha agito con un team composto dal partner Marco Cerritelli coadiuvato dagli associate Giulia Alessio e Piervincenzo Lapenna.

Food & beverage (2 maggio 2019)

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La Barbera e Arpea per il progetto food & drink “Bolle Futuribili” Bolle Futuribili, società di scopo partecipata dal gruppo Quattroperquattro, nato degli ideatori di un progetto italiano di birra artigianale e dal gruppo Jerry Thomas Speakeasy, ha concluso un’operazione di finanziamento e di acquisto di un ramo d’azienda di un locale romano. Bolle Futuribili è stata assistita nell’operazione di finanziamento e di acquisto da Manfredi La Barbera, partner di Colella Scoyni La Barbera, per gli aspetti fiscali e da Gianfranco Arpea per gli aspetti legali. L’atto di cessione è stato ricevuto da Giuliani-Occorsio in Roma. Le attività oggetto di cessione sono concentrate nella zona del porto fluviale di Roma. Benvenuto con Panitalia nell’acquisizione di Panem Panitalia, con l’assistenza dello studio Benvenuto, ha acquistato l’azienda Nuova Panem, titolare di marchi tra i quali Panem, Pan Famiglia e Panitalia che era caduta in fallimento. Gli acquirenti hanno dovuto superare l’ostacolo della divisione del sito industriale dal bene aziendale, in quanto il primo era di proprietà del fallito Panem, mentre il secondo era stato acquisito dalla Nuova Panem del gruppo Novelli di Terni prima di essere a propria volta dichiarata fallita. Gli acquirenti, seguiti dallo studio legale Benvenuto di Milano, hanno modulato nelle varie fasi dei due fallimenti proposte che hanno portato prima ad un esercizio provvisorio seguito da un affitto ed infine alla cessione dell'azienda e dello stabilimento industriale superando anche l'ostruzionismo dei sindacati che premevano per un’iniziativa che prevedesse il passaggio di tutti i livelli occupazionali, ipotesi non compatibile con la depressione dei marchi provocata dai fallimenti. Una quindicina dei vecchi dipendenti ha ripreso il lavoro e altri ancora verranno riassorbiti via via che si completerà il rilancio commerciale dei prodotti e dei marchi.

Luxury & Fashion (2 maggio 2019)

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Pepe per l’accordo logistico tra Dfs Italia e il Gruppo Dhl Lo studio Pepe ha assistito Dfs Italia, società facente parte del Gruppo Lvmh e titolare del luxury shopping center presente nel palazzo “Fondaco dei Tedeschi” a Venezia, nella negoziazione e nel perfezionamento del contratto con il Gruppo Dhl per le attività di gestione del magazzino, logistica e servizi di trasporto dei prodotti commercializzati presso lo stesso Fondaco dei Tedeschi a Venezia. Francesco Ferrara, managing partner, e Benedetto Fratello, associate, si sono occupati della negoziazione delle condizioni contrattuali.

Real estate (2 maggio 2019)

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Rccd per York Capital Management nell'acquisto di un hotel a Roma Rccd con un team composto dal socio Alberto Del Din, dal socio Veronica Vitiello, dal counsel Fabio Zambito, dai junior associates Cinzia Terletti, Enrico Stefani e Michael Panfili, ha assistito York Capital Management nell'acquisto di un business hotel a Roma e di alcuni crediti in sofferenza da un fondo di investimento di diritto italiano. L'arrangement dell'operazione è stato effettuato da Stoneweg Italy in persona del partner Alessandro Dan Seralvo. L'acquisizione è stata finanziata tramite l'emissione di un bond quotato alla borsa di Vienna assistita dal medesimo Rccd con un team composto altresì dal socio Federico Morelli, dal counsel Cosimo Pennetta e dai junior associates Nicola Galvani e Annaclaudia Schirò. Gop e Dla Piper per Verona Property Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito Fondazione Cariverona, investitore di riferimento del fondo, in relazione al trasferimento a Patrizia Real Estate Investment Management della gestione del fondo d'investimento alternativo immobiliare di diritto italiano, riservato a investitori professionali, denominato "Verona Property". Patrizia Real Estate Investment Management, gestore di diritto lussemburghese autorizzato alla gestione di Fia italiani e facente parte del Gruppo Patrizia Ag, player europeo nell'investimento, gestione e sviluppo di patrimoni immobiliari, è stata assistita da Dla Piper in relazione a tutti gli aspetti legali e regolamentari connessi all'assunzione della gestione del fondo. Il team di Gop è stato coordinato dal partner Roberto Cappelli, affiancato dal partner Davide Braghini, co-head della practice real estate e dagli associate Lucia Occhiuto e Alessandro Antoniozzi. Il team di Dla Piper è stato coordinato dal partner Agostino Papa, co-head del dipartimento finance, project & restructuring, affiancato da Eusapia Simone.

Energy (2 maggio 2019)

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Gli advisor nella cessione a Obton di impianti fotovoltaici in Puglia È stato perfezionato il closing fra Impax Limited – parte di Impax Asset Management Group, società di gestione di investimenti con base a Londra – e Obton, società danese leader negli investimenti in tecnologie sostenibili con una particolare specializzazione nel fotovoltaico. Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito Impax con un team guidato dai partner Ottaviano Sanseverino, Andrea Gritti e Teodora Marocco, coadiuvati dal senior associate Filippo Manaresi e dagli associate Gaia Casciano, Antonino De Sebastiano e Christian Diplotti. Kealix, con il partner Stefano Colonna di Paliano, ha assistito Impax quale financial advisor. Obton è stata assistita da Winston & Strawn con un team composto dal partner Marco Pocci coadiuvato dall’associate Alberto Ferronato. Gli aspetti fiscali sono stati seguiti da Puri Bracco Lenzi con un team composto dal partner Marco Jannon, coadiuvato dai senior Teodoro Malquori, Mario Nunziata, Massimiliano de Simone e dalla junior Orsola Pauciello. Inexo, con il partner Andrea Fradagrada, ha invece assistito Obton in qualità di financial advisor per lo scouting dell’opportunità, la valutazione finanziaria del portafoglio, l’intero processo di M&a fino alla negoziazione e strutturazione dell’operazione. Con il perfezionamento dell’accordo, Impax ha ceduto ad Obton un portafoglio di impianti fotovoltaici in Puglia con una potenza installata complessiva di circa 4 MWp. Contestualmente alla cessione, Impax ha trasferito il relativo debito bancario esistente nei confronti di Dnb Bank Asa. Norton Rose Fulbright ha assistito Dnb Bank Asa nella ristrutturazione della documentazione finanziaria dell’operazione, con un team guidato dal partner Arturo Sferruzza, head of banking and energy. Gop con la provincia di Padova per il progetto 3L Si è chiuso il Progetto 3L (less energy, less cost, less impact), per passare alla fase attuativa, tutta votata al tema del risparmio energetico. Lo annunciano il committente provincia di Padova e gli advisor Gianni Origoni Grippo Cappelli, Sinloc e Cooprogetti. Gop ha seguito gli aspetti legali del progetto - inclusa la stesura dei contratti su base Epc e i documenti delle varie procedure di gara - con un team composto dal partner Giuseppe Velluto, coadiuvato dai senior associate Giacomo Zennaro e Lucia Girolami e dagli associate Davide Corriero e Michele Girardi. Il progetto ha ricevuto il plauso della Commissione europea e delle autorità energetiche europee ed è in grado di mostrare dati definitivi di grande rilevanza, a cominciare da un risparmio energetico medio del 40% circa per gli edifici pubblici e del 70% per l’illuminazione. Il progetto si è infatti focalizzato sui settori dell’efficienza energetica per gli edifici pubblici, l’illuminazione pubblica e il teleriscaldamento e, su input della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova, ha ottenuto il supporto da parte del Fondo Elena della Banca Europea degli Investimenti per circa 2 milioni di euro e ha generato investimenti per 72 milioni, coinvolgendo circa 60 Comuni delle province di Padova, Rovigo e Belluno. Il progetto 3L porterà all’efficientamento energetico di 330 edifici pubblici e di 37mila punti luce, corrispondente ad un risparmio potenziale di 5 milioni di euro all’anno e minori emissioni in atmosfera equivalenti a 11mila tonnellate di anidride carbonica. Paul Hastings e Legance nell’ampliamento di un parco eolico Paul Hastings ha assistito Vrg 060, società detenuta da F2i - Fondi Italiani per le Infrastrutture tramite la società F2i Er1, nella negoziazione e finalizzazione dei contratti per l'ampliamento del parco eolico sito nel Comune di Mazara del Vallo. Il contratto di fornitura delle turbine è stato sottoscritto con Vestas mentre il contratto di BoP è stato sottoscritto con Volta Green Energy, affiancata da Legance. Per Paul Hastings ha agito un team coordinato dai partner Lorenzo Parola e Francesca Morra insieme all'associate Andrea Coluzzi. Volta Green Energy è stata assistita da Legance, con un team composto dal senior partner Monica Colombera e dal managing associate Emanuele Artuso coadiuvato dall’associate Luigi Agostinacchio.Per Vestas ha agito il team legale interno. Tale ampliamento consisterà nell'installazione di 6 nuove turbine per una potenza complessiva pari a 18Mw che saranno sviluppate in market parity, e che si aggiungeranno al parco eolico già in esercizio.

Contenziosi (2 maggio 2019)

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PwC Tls vince per Efort in Cassazione PwC Tls, con un team guidato dal partner Carlo Romano e composto da Marco Longobardi, Maurizio Foti e Daniele Conti, ha vinto per Efort (European Federation of National Associations of Orthopaedics and Traumatology), in Corte di Cassazione, la quale ha rigettato nel merito (e senza rinvio) per infondatezza il ricorso presentato dall'Agenzia delle Entrate, rappresentata dall'Avvocatura Generale dello Stato. Nello specifico, la Suprema Corte, confermando la sentenza della Commissione Tributaria Regionale dell'Abruzzo, ha riconosciuto che Efort, nel ricevere royalties per l'utilizzo del proprio marchio in occasione di un congresso medico organizzato in Italia, aveva subito ritenute (del 30%) che di gran lunga eccedevano la misura del 5% prevista dalla Convenzione tra Italia e Svizzera contro la doppia imposizione. La Cassazione ha affermato che la ritenuta sui dividendi non può eccedere la misura imposta dalla convenzione applicabile ogni qual volta il soggetto che la subisce è potenzialmente assoggettato ad imposizione all'imposta sui redditi nello Stato estero di residenza e, dunque, non dipende dalla effettiva tassazione del dividendo nello Stato di residenza. Ejc-Roberti vince per Radiotaxi 3570 contro l’Agcm La prima sezione del Tar Lazio ha pubblicato oggi la sentenza con cui, definitivamente pronunciando sul ricorso presentato da Radiotaxi 3570, lo accoglie e per l’effetto annulla il provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del 27 giugno 2018. Radiotaxi 3570 è stata assistita dallo studio Ejc-Roberti - con i partner Gian Michele Roberti e Guido Bellitti, coadiuvati dall’associate Alice Rivolta - nonché da Leopoldo Facciotti. La sentenza ha accolto le censure formulate da radiotaxi 3570 in ordine ai numerosi vizi istruttori e motivazionali che hanno inficiato il provvedimento. Pavia e Ansaldo vince al Tar Lazio contro l’Agcm nella vicenda My Taxi Pavia e Ansaldo ha assistito le due primarie società cooperative del servizio di trasporto taxi di Milano Consorzio TaxiBlu 4040 soc. coop. e Autoradiotassì 8585 soc. coop. nell’ambito del procedimento avviato dall’Agcm riguardante l’utilizzo delle applicazioni come My Taxi utilizzate per la prenotazione delle corse. Pavia e Ansaldo ha agito con un team composto dai soci Marco Giustiniani, Filippo Fioretti, Nico Moravia e dagli associati Maria Rosaria Raspanti e Tommaso Filippo Massari. Autoradiotassì è stata assistita anche da Davide Viganò e Dario Ippolito. La vicenda trae origine dal procedimento avviato dall’Agcm nel gennaio 2017 a seguito della segnalazione di My Taxi e conclusosi con l’accertamento della sussistenza di un fascio di intese verticali derivante dalle clausole di esclusiva contenute all’interno degli statuti o regolamenti delle società cooperative taxi. Con una serie di sentenze pubblicate in data odierna il Tar Lazio ha annullato integralmente i provvedimenti dell'Autorità Antitrust censurandone i passaggi fondamentali dell'istruttoria e della motivazione e concludendo per l'assenza di un reale apparato probatorio circa l'esistenza di una intesa restrittiva della concorrenza tra le società ricorrenti. Quorum e Zingari per Taxi Milano 6969 contro la decisione dell’Antitrust Quorum e Zingari hanno ottenuto – nell’interesse di Yellow Tax Multiservice il radiotaxi 6969 di Milano – l’annullamento della decisione dell’Agcm in merito alla asserita intesa nel settore del servizio di prenotazione dei taxi nel Comune di Milano. Con la sentenza n. 5359/2019 il Tar del Lazio ha, infatti, accolto il ricorso presentato dal collegio difensivo composto dai soci Federico Freni e Roberto Sparano e dagli associate Simona Barchesi e Giorgia Mento, per lo studio Quorum e Gianpiero Zingari per Zingari. Polis vince per Leader Service al Consiglio di Stato A seguito di un lungo procedimento, Leader Service - difesa da Francesco Paolo Bello, managing partner di Polis - ha ottenuto una sentenza positiva dal Consiglio di Stato in esito al processo d'appello intentato da Plurima - assistita da Francesco Sciaudone e Flavio Iacovone di Grimaldi, nel quale Filippo Panizzolo, titolare dell'omonimo studio barese, ha rappresentato il Policlinico di Bari. Il contenzioso aveva ad oggetto l'impugnazione della sentenza Tar Puglia 1184/2018 sull’affidamento in favore di Leader Service del servizio di supporto logistico alle attività del magazzino farmaceutico ed economale dell’ A.O. Consorziale Policlinico di Bari del valore di oltre 5 milioni di euro. Il Consiglio di Stato, con la propria pronuncia ha confermato l’operato dell’Amministrazione del nosocomio barese e la legittimità del provvedimento di aggiudicazione della gara alla Leader Service, respingendo l’appello della Plurima teso a contestare la propria esclusione per incongruità dell’offerta. Sgm Geologia e Ambiente vince con Orsingher Ortu Orsingher Ortu, con Marco Consonni e Ludovico Anselmi, ha assistito con successo Sgm Geologia e Ambiente, società attiva nel settore delle bonifiche ambientali, nella causa promossa avanti al Tribunale di Torino per ottenere la declaratoria di nullità di una domanda di brevetto italiano depositata da una società concorrente (ed accolta dall’Uibm in corso di causa). Il Tribunale, oltre a dichiarare la nullità della privativa (avente ad oggetto un sistema per la decontaminazione dei terreni inquinati) ha sancito il principio secondo cui costituisce atto concorrenzialmente illecito, ex art. 2598 n. 3 c.c., il presentare al mercato come già brevettata una tecnologia per la quale pende ancora il procedimento di brevettazione (condotta esercitata proprio dalla convenuta). Tonucci vince al Tribunale di Roma per il Teatro Mikhailovsky Tonucci, con il partner Alessandro Varrenti coadiuvato da Valentino Vescio di Martirano, ha assistito il Teatro Mikhailovsky Accademico di Opera e Balletto di Stato M. Moussorgsky avanti al Tribunale di Roma, ottenendo il rigetto delle domande di risarcimento del danno richieste dalla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, difesa dall’Avvocatura Generale. Le richieste avevano a presupposto il valore vincolante di una lettera di intenti (con la bozza di contratto allegata) per lo sviluppo della collaborazione tra i due teatri diretta ad organizzare una serie di concerti per la celebrazione del 180° anniversario dalla fondazione del teatro russo.

Finanza (2 maggio 2019)

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Talea nella quotazione di Ivs Dal 30 aprile le azioni ordinarie Ivs Group passeranno al segmento Star del mercato telematico italiano gestito da Borsa Italiana. Ivs Group, società attiva in Italia nel vending, è stata assistita da Talea Tax Legal Advisory nella procedura di ammissione allo Star. Il team di Talea che ha seguito l’operazione è composto dal partner Gabriele Consiglio e dal senior associate Fabrizio Lanzoni. Clifford Chance per l’aumento di capitale di Expert System Il Consiglio di Amministrazione di Expert System ha deliberato in data 23 aprile 2019 di aumentare il capitale sociale in via scindibile con esclusione del diritto di opzione per un importo di circa 7 milioni di euro mediante emissione di massime n. 3.888.889 azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale da offrire in sottoscrizione esclusivamente ad Ergo. Nell’ambito dell’operazione, Clifford Chance ha agito in qualità di consulente legale di Expert System con un team guidato dal socio Claudio Cerabolini, con il senior associate Stefano Parrocchetti. Gli studi nell’emissione di Davide Campari-Milano Allen & Overy ha assistito Davide Campari-Milano nel collocamento di un’obbligazione senza rating per un ammontare di 150 milioni di euro e durata quinquennale con scadenza al 30 aprile 2024. Banca Imi ha agito in qualità di sole lead manager dell’operazione con l’assistenza di Clifford Chance. Il team di Allen & Overy è guidato dai partner Craig Byrne e Cristiano Tommasi del dipartimento international capital markets, coadiuvati dalla senior associate Patrizia Pasqualini. Clifford Chance ha agito in qualità di consulente legale di Banca Imi con un team multidisciplinare guidato dai partner Filippo Sersale e Paolo Sersale, coadiuvati dai senior associate Jonathan Astbury e Stefano Parrocchetti. Nell’operazione i profili fiscali sono stati seguiti dal counsel Michele Milanese. Il bond ha una cedola fissa annuale del 1,655% ed è riservato ai soli investitori istituzionali. I titoli saranno quotati presso il mercato non regolamentato (c.d. third market) della Borsa di Vienna. Orrick e Bird & Bird per il round di Sweetguest Sweetguest, azienda attiva nella gestione degli affitti a breve e medio termine continua il proprio percorso di crescita e ha chiuso, affiancata da Orrick, un round da 8 milioni di euro a supporto del suo piano di sviluppo in Italia. Questo round è stato finanziato da Indaco Ventures I, - fondo lanciato da Indaco Venture Partners Sgr, sottoscritto da Intesa Sanpaolo, Fondazione Cariplo e Fondo Italiano d’Investimento -, dal fondo Italia Venture I - fondo di venture capital dedicato a investimenti in startup e Pmi innovative, gestito da Invitalia Ventures Sgr -, entrambi assistiti da Bird & Bird, e da un gruppo di investitori composto da operatori professionali e business angel italiani. Il team Orrick era guidato dal partner Attilio Mazzilli coadiuvato dall’of counsel Alessandro Vittoria insieme all’associate Francesco Pezcoller. Il team Bird & Bird era composto da Francesco Torelli e Stefano Pardini. Nctm con Opocrin nel secondo financing round in Dilafor Nctm ha assistito Opocrin, attiva nella ricerca, produzione e commercializzazione di principi attivi ad uso farmaceutico di derivazione biologica, nel secondo financing round in Dilafor Ab, per un valore di 23,3 milioni di corone svedesi. Il team di Nctm è stato coordinato dall'equity partner Raffaele Caldarone, che è stato supportato da Kristina Ekberg, partner del dipartimento M&a di Vinge, per i profili di diritto svedese dell’operazione. Dilafor Ab è una società svedese attiva nel settore life sciences, nel cui capitale sono presenti vari investitori specializzati nelle attività di ricerca. Grazie al nuovo financing round, Dilafor Ab potrà proseguire nel progetto di studio sulla tafoxiparina, nell’ambito della produzione di prodotti farmaceutici che mirano a ridurre al minimo il rischio di travaglio prolungato. Nctm con Amm nell’Ipo su Aim Italia Nctm ha assistito Amm, società attiva nel mercato del mobile marketing & services e del web-advertising, nell'ammissione alle negoziazioni su Aim Italia, sistema multilaterale di negoziazione organizzato e gestito da Borsa Italiana. Nomad e global coordinator dell’operazione è stata Banca Finnat Euramerica, che svolgerà anche l’attività di specialista e analyst coverage. Nctm ha inoltre assistito Amm, nell’ambito dell’operazione di quotazione, nell’acquisizione di Futureland e di I-Contact, entrambe specializzate nella fornitura di tecnologie per l’invio massivo di messaggi. Il team di Nctm è stato coordinato dall’equity partner Lukas Plattner, coadiuvato per gli aspetti di capital markets da Andrea Iovieno, salary partner, e Antonio Principato, senior associate, e per gli aspetti M&a da Eleonora Sofia Parrocchetti, salary partner. Grimaldi ha assistito il global coordinator con un team coordinato dai soci Paolo Daviddi e Donatella De Lieto Vollaro.

Corporate/M&a (2 maggio 2019)

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Pwc Tls con Fincantieri per l’acquisizione in Insis Pwc Tls ha assistito Fincantieri nell’operazione di acquisizione di una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale di Insis, società con sede a Follo (La Spezia), attiva nei settori dell’informatica e dell’elettronica che si propone come solution provider nei settori della difesa e del civile e annovera competenze per sviluppare prodotti e servizi in aree come l’optronica, le telecomunicazioni, l’information technology e la cybersecurity. Pwc Tls ha assistito Fincantieri in tutti gli aspetti dell’operazione, con un team coordinato da Alvise Becker e composto da Riccardo Lonardi e Natali Prodan Milic per la parte contrattuale/societaria, Alessio Buonaiuto e Arianna Lucariello per gli aspetti di diritto del lavoro, Federica De Luca e Giulia Guidetti per gli aspetti di diritto amministrativo. Dario Ardizzone di Ardizzone-Corielli ha assistito i venditori. Il closing dell’operazione sarà soggetto alle consuete condizioni previste per questo tipo di operazioni nonché al mancato esercizio della golden power da parte del governo italiano e all’ottenimento delle autorizzazioni delle autorità competenti. Alpha acquisce Laminam, gli studi coinvolti Pedersoli ha assistito Alpha Private Equity Fund 7 nell’accordo per l’acquisizione del controllo di Laminam dalla famiglia Stefani e da Alberto Selmi curando i profili di M&a, antitrust e banking con tre team dedicati guidati rispettivamente dagli equity partner Carlo Re, Davide Cacchioli e Maura Magioncalda. Gattai Minoli Agostinelli ha assistito, per le tematiche fiscali, il fondo Alpha. Banco Bpm, nel suo ruolo di arranger, bookrunner e banca finanziatrice, è stato assistito da Simmons & Simmons. La famiglia Stefani è stata assistita da Enrico Bemporad dell’omonimo studio e dallo studio Pincelli e Alberto Selmi da Massimo Penco dello studio Penco. Per Pedersoli hanno lavorato all’operazione al fianco degli equity partner anche il counsel Stefano Milanesi sul fronte M&a, il socio Alessandro Bardanzellu per i profili di antitrust e il socio Consuelo Citterio con Giulia Lucchini e Caterina Gatto per quelli finanziari. Gattai Minoli Agostinelli, con il partner Cristiano Garbarini, i senior associate Alban Zaimaj e Valentina Buzzi e l’associate Clementina Bastianutti, ha curato per Alpha gli aspetti fiscali dell’operazione, mentre Essentia Advisory ha agito quale advisor del debito. Simmons & Simmons ha agito con un team composto dal partner Davide D’Affronto, dal senior associate Fabrizio Nebuloni, per i profili tax, dal partner Marco Palanca e dall’associate Pasquale Del Prete. Nell’ambito dell’operazione Alberto Selmi, che continuerà a guidare Laminam insieme al management team, incrementerà ulteriormente la sua partecipazione azionaria nel gruppo. Laminam è player nel mercato globale delle lastre ceramiche di grande dimensione. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto alle usuali autorizzazioni ed è atteso entro la pausa estiva. Gli studi per l’acquisto di Toma Advanced Biomedical Assays Orsingher Ortu, con un team guidato dai soci Nicola Barra Caracciolo e Paolo Canal, coadiuvati da Federico Roviglio e Andrea Serafini, ha assistito Impact Lab, società attiva nel campo della genetica oncologica, nella chiusura della operazione di acquisto di Toma Advanced Biomedical Assays, player del settore della citogenetica, della biologia molecolare, della diagnostica prenatale e nello studio e ricerca delle patologie riproduttive. I soci venditori sono stata assistiti per gli aspetti legali dell’operazione da Francesca Marra dello studio Mascetti, e per gli aspetti fiscali e contabili da Federico Faroni, dello studio Faroni Nebuloni. Orsingher Ortu si è occupato della operazione di riorganizzazione societaria di Impact Lab, della negoziazione del contratto di compravendita delle azioni di Toma Advanced Biomedical Assays, nonché degli accordi con i quali alcuni venditori hanno reinvestito nel gruppo che fa capo ad Impact Lab. Advisor finanziario dell’operazione è stato Leonardo&Co – Houlihan Lokey con un team guidato da Marco Papi e coadiuvato da Alessandro Pallotta e Marco Dominici. Gli studi nell’acquisizione dello stabilimento di Gsk a Verona Orrick e Baker McKenzie hanno assistito rispettivamente Acs Dobfar e GlaxoSmithKline nella conclusione di un accordo relativo alla cessione a favore di Acs Dobfar dello stabilimento farmaceutico GlaxoSmithKline di Verona attivo dal 1932 e dedicato alla produzione di antibiotici della classe delle cefalosporine ed è attualmente riconosciuto come una delle principali strutture del settore. Orrick ha assistito Acs Dobfar con un team guidato da Patrizio Messina, partner in charge for Europe, e composto dal partner Madeleine Horrocks, dall’of counsel Paola Barometro e dall’associate Jacopo Taddei, supportati dall’of counsel Mario Scofferi per gli aspetti di diritto del lavoro e da un team coordinato dal partner Emanuela Molinaro e composto da Christian Turotti e Enrico Stefanelli per gli aspetti real estate. Baker McKenzie ha assistito GlaxoSmithKline con un team di professionisti delle sedi di Londra e Milano guidato dal relationship partner Jane Hobson e dai partner Nick O’Donnell e Duncan Reid-Thomas e composto - a Londra - dal senior associate Alexander Gee e dagli associate Robert Gough e Patrick Edwards e - a Milano - dai partner Pietro Bernasconi e Alessandro Matteini e dai counsel Antonio Luigi Vicoli e Alessandra Calabrese. Gli studi nell’espansione di Risparmio Casa Gattai Minoli Agostinelli ha assistito Hig WhiteHorse, divisione di Hig Capital, fondi di investimento internazionali nel settore del private equity e degli alternative assets nel perfezionamento di un’operazione volta a sostenere l’espansione di Risparmio Casa, azienda player nel mercato italiano dei drugstore con sede a Pomezia, Italia. Con questa operazione Hig sosterrà la Famiglia Battistelli, assistita da Chiomenti, nel percorso di crescita della società, con l’obiettivo di rafforzare la sua posizione nel settore dei drugstore in Italia. Il team di Gattai Minoli Agostinelli è stato composto dai soci Gerardo Gabrielli e Lorenzo Vernetti, dagli associate Maria Persichetti e Daniele Migliarucci. La Famiglia Battistelli è stata assistita da Chiomenti con team guidato da Luigi Vaccaro e composto dal senior associate Antonio Meli e dall’associate Jacopo Frontali. A&a per l’apertura di una nuova sede di Betafence Holding Italia A&a, con un team composto dal founding partner Giorgio Albè e dalla senior associate Alessandra Carimati, ha assistito Betafence Holding Italia, società multinazionale attiva nelle soluzioni globali per la sicurezza perimetrale e i sistemi di recinzione, nella negoziazione dei contratti per l’utilizzo della nuova sede “Milan Betafence Hub” nell’alto milanese. L’hub è stato creato con l’obiettivo di fungere da luogo di raccolta, apprendimento, condivisione e collaborazione tra le varie unità aziendali del gruppo. Verbano con Company Group nell’acquisizione di Sphera Holding Lo studio Verbano, con un team composto da Stefano Sartori e Marco Verbano, ha assistito Company Group di Paese (TV), guidata dal presidente Anacleto Comin, nell’acquisizione del controllo totalitario di Sphera Holding, società padovana a capo del primo gruppo di emittenti radiofoniche del Triveneto per raccolta pubblicitaria (dati 2018). Company Group, già titolare di una quota del 50% di Sphera Holding, ha acquistato il rimanente 50% delle partecipazioni dalla padovana Atmo-Sphera, assistita da Desirée Salviato di W.I.B. di Padova. L’acquisizione del controllo totalitario di Sphera Holding, che prelude all’esecuzione di un piano industriale di efficientamento ed espansione del gruppo stesso, era stata stipulata a fine febbraio e ha trovato nei giorni scorsi piena sistemazione con la conclusione di una serie di accordi collaterali volti a regolare i rapporti reciproci fra tutti i soggetti coinvolti nell’operazione. Tutti gli advisor coinvolti nell'operazione TriMas/Taplast Bird & Bird, Pwc Tls, Pwc Deals, Picozzi & Morigi, Bc&a e Sat hanno prestato assistenza nell'acquisizione da parte di TriMas Corporation di Taplast, azienda vicentina leader in Europa nella produzione di pompe, tappi in plastica e dispensers ecologici senza parti in metallo. TriMas Corporation, società americana quotata al Nasdaq, operante in diversi settori industriali tra cui il packaging tramite la propria divisione Rieke, ha infatti sottoscritto un accordo con gli azionisti (la famiglia Santagiuliana e Alkemia Sgr) e contestualmente completato l'acquisizione di Taplast. Bird & Bird ha assistito TriMas con un team multinazionale e multidisciplinare coordinato dal socio Stefano Silvestri e composto da Linda Pietrostefani, Carlotta Tedeschi, Davide Biasotti e Beatrice Venturelli (tutti corporate), Gaetano Salvioli (tax), Daphne Diorio Borri (employment), Jacopo Nardelli (public law) nonché Ivan Sagal, Robert Cuperka e Katarina Ondrovicova (sede di Bratislava) e Caroline Mouriquand (sede di Lione). Pwc Deals e Pwc Tls, con un team multidisciplinare coordinato da Giuseppe Rana e Alessandro Di Stefano e composto da Alessandro Campione, Daniela Mentesana, Luigi Mascellaro e Joseph Gehring ha assistito TriMas per le due diligence finanziaria e fiscale e per i profili di deal structuring e tax. Picozzi & Morigi, con il socio fondatore Alessandro Picozzi e Vincenzo Palmisano, ha assistito Paolo Santagiuliana e Alkemia Sgr, mentre Alessandro Baschirotto, socio fondatore di Bc&a, per la parte fiscale e finanziaria, e Alvise Spinazzi, name partner di Sat, per la parte legale, hanno affiancato Stefano Santagiuliana. Advisor finanziario di Taplast e dei venditori è stata Alantra, con un team composto da Lorenzo Astolfi, Vincenzo Scotto di Frega e Filippo Bartolucci.
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