Giuseppe Undari, partner di Nodari, per gli aspetti legali e Valerio Chignoli di Bnc per gli aspetti societari e finanziari, hanno assistito la famiglia Ravelli nell’acquisizione del pieno controllo di Eurovix, società di biotecnologie attiva nella produzione e commercializzazione di bioattivatori e complessi enzimatici per l’impiego in agricoltura e nel ciclo attivo dei rifiuti urbani ed industriali e delle acque.
L’assistenza finanziaria, invece, è stata prestata da Ubi Banca.Image may be NSFW. Clik here to view.
Gattai Minoli Agostinelli ha assistito il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Mps Capital Services, Popolare di Sondrio e Banca Imi nel finanziamento da 210 milioni di euro a favore di Arexpo, la società guidata da Giuseppe Bonomi e partecipata in via principale dal Ministero dell’Economica e delle Finanze, da Regione Lombardia e dal Comune di Milano.
Lo studio ha assistito le banche finanziatrici con un team multidisciplinare guidato dal socio Gaetano Carrello (in foto) e composto dagli associate Marcello Legrottaglie e Alessandro Pallavicini e, per i profili amministrativistici, dal counsel Micaela Tinti.
L’operazione è volta a dotare Arexpo delle risorse necessarie per la fase di avvio del progetto di riqualificazione delle aree su cui si è tenuta Expo 2015 e che prevede l’installazione dell’Human Technopole, del campus scientifico dell’Università Statale di Milano, dell’Istituto Galeazzi e la creazione di Mind, destinato a diventare uno dei più grandi parchi tecnologici e scientifici in Europa esteso su circa un milione di metri quadrati e del cui progetto di sviluppo è risultata aggiudicataria Lendlease.Image may be NSFW. Clik here to view.
Elexia ha ottenuto una vittoria davanti al tribunale di Verona per DBInformation, società operante nella fornitura di servizi multimediali e multipiattaforma per la crescita delle aziende. Il giudice del lavoro di Verona ha accolto la tesi sostenuta da Gianluca Crespi (in foto), responsabile della practice Labour di Elexia, a favore della società.
La sentenza ha riconosciuto la legittimità della clausola risolutiva inserita in un contratto di agenzia legata al mancato raggiungimento dell’obiettivo minimo che permette alla società di risolvere il contratto in tronco, senza il pagamento delle indennità di preavviso e di cessazione del rapporto.
Il giudice ha così rigettato le pretese dell’agente di commercio, che rivendicava il pagamento delle indennità in questione e del risarcimento dei danni a seguito della intervenuta risoluzione del contratto per inadempimento dell’obbligo di conseguire determinati livelli minimi di fatturato.Image may be NSFW. Clik here to view.
Simmons & Simmons, con un team guidato dal partner Augusto Santoro (in foto), ha assistito Satef Hüttenes Albertus, società italiana attiva nella produzione e compravendita di sistemi leganti, sabbie, resine industriali e materiali di consumo per acciaierie e fonderie, nell'acquisizione dell'intero capitale sociale di F.lli Mazzon, società italiana attiva nel settore dei prodotti chimici per la fonderia e per l'edilizia.
Lambertini ha assistito F.lli Mazzon con un team guidato da Debora Cremasco coadiuvata da Gioia Carrabetta.
Simmons aveva già assistito la società capogruppo Hüttenes Albertus Chemische Werke, multinazionale tedesca presente in oltre 30 paesi, attiva nella produzione di composti chimici per l'industria della fonderia, nell'operazione di investimento nella partecipata Satef Hüttenes Albertus nel gennaio 2016.Image may be NSFW. Clik here to view.
C'è un modello che caratterizza più di altri il modo italiano di interpretare e svolgere l’attività di consulenza legale. Ed è la boutique di eccellenza. Gatti Pavesi Bianchi incarna l’espressione pura e classica di questo modello. Nutrendosi di mandati ad alto valore aggiunto e del rapporto fiduciario e strategico con clienti istituzionali (ceto finanziario in primis) punta a ottenere alti ricavi e alta marginalità.
La scelta di campo è precisa e i suoi perimetri sono stati tracciati a TopLegal dai tre name partner dell’insegna, Francesco Gatti (in foto, a destra), Carlo Pavesi (in foto, a sinistra) e Luigi Arturo Bianchi (in foto, al centro). Gli elementi fondanti sono gli stessi che hanno animano lo studio negli ultimi trent’anni e che sono frutto anche dell’eredità di Carlo d'Urso, scomparso nel 2015, la cui impronta tuttavia rimane forte. «Lo sviluppo attuale – sottolinea più volte nel corso dell’intervista Francesco Gatti – consolida il percorso intrapreso e apre a nuove sfide nel settore della consulenza e assistenza legale. Guardiamo in particolare alle operazioni di maggior complessità, dove l’innovazione diventa l’elemento discriminante».
Innovazione di prodotto, ma non solo. Anche partnership altamente qualificata e indipendenza. Sono queste le tre direttrici per lo sviluppo attuale e futuro. In questo modo, l’insegna si sottrae alla tentazione di uscire dal segmento di mercato di fascia alta e scendere la catena alimentare verso il mid-market, o di ampliare l’offerta secondo logiche full-service. Una tentazione a cui sarebbe facile cedere in risposta alle mutazioni del mercato e della concorrenza, alla minore abbondanza di mandati ad alta marginalità e alla maggiore complessità della domanda di servizi legali, che rende sempre più difficile l’incontro con le risorse e le specialità circoscritte del modello boutique.
Modello: il valore è nelle variabili
Riuscire a costruire operazioni di ingegneria legale mai tentate prima. È questo quello che uno studio dovrebbe essere in grado di fare quando si parla di innovazione di prodotto. E nel track record di Gatti Pavesi Bianchi queste operazioni certamente non mancano. Nel giugno 2011, ha costituito e quotato sul mercato Aim Italia la prima Spac (Special purpose acquisition company) di diritto italiano, un veicolo societario creato e quotato con l’obiettivo di acquisire un’azienda per poi fondersi con essa, facilitandone in questo modo lo sbarco in Borsa. Da allora, quasi tutte le Spac hanno portato la sua firma. Più recentemente, per l’esattezza lo scorso aprile, i tre name partner hanno ottenuto per Telecom un risultato importante al tribunale di Milano, chiedendo la sospensione dell’efficacia di una delibera del collegio sindacale. La cosa non era mai stata tentata prima e ha creato un importante precedente giurisprudenziale. D’altronde, come suggerisce lo stesso Gatti, «innovare vuol dire anche assumersi la responsabilità di rischiare, percorrendo nuove vie. Questa è la vera consulenza». E aggiunge: «Il nostro modello organizzativo ci consente di farlo».
Analizzando l’innovazione di prodotto da un punto di vista organizzativo, la posizione espressa è molto chiara. I soci condividono l’opinione per cui scegliere la strada dell’espansione per riposizionarsi sul full-service rischia di penalizzare l’innovazione. «Quando un’organizzazione diventa molto complessa – precisano – sorge l’esigenza di creare degli standard. La sostenibilità di uno studio con tante practice e tanti professionisti si basa anche sulla capacità di ridurre le variabili (con cui intendono la varietà di approccio alle cose ndr) per ridurre i rischi. Ma a volte è proprio dietro le variabili che si nasconde il valore».
Lo studio non intende diventare un venditore di commodity, anche se ciò può far perdere l’effetto moltiplicatore di valore che si potrebbe costruire su clienti e operazioni, aggiungendo altre practice all’offerta. D’altro canto, l’espansione delle specializzazioni non è esente da rischi: espone al pericolo dello snaturamento del marchio e richiede di scendere a compromessi con la commodity per gestire le esigenze di una macchina più complessa. Invece, come viene chiarito, «la caratteristica dello studio è e rimarrà quella di seguire solo il segmento ad alto valore aggiunto».
Struttura: la piramide si rovescia
Puntare solo su una fetta della torta, tra l’altro quella a maggior valore aggiunto, è una scelta in controtendenza in un momento in cui la maggior parte dei competitor si attrezza per seguire tutta la filiera del valore. E non è l’unica strada contraria imboccata dall’insegna, che si presenta sui generis anche nella struttura. La piramide, per anni simbolo della perfetta strutturazione degli studi legali, in Gatti Pavesi Bianchi si è rovesciata. La compagine senior attualmente rappresenta oltre la metà della struttura. Si parla di 39 figure di alto profilo – divise in 17 soci equity, sette partner, cinque junior partner e dieci counsel – contro 40 associate, alcuni dei quali con elevata seniority. Una strategia che sembrerebbe violare le leggi che da decenni regolano il mercato legale, che vogliono una nutrita compagine di junior messa a lavoro su quasi l’intera filiera del prodotto per ridurre i costi di produzione, poiché, come noto, le figure senior sono quelle che incidono maggiormente sulle casse degli studi. Lo confermano anche i soci di Gatti Pavesi Bianchi che, pur consapevoli che si tratta di una scelta che comporta dei costi di struttura maggiori, sottolineano che tendenzialmente proprio grazie a questo modello riescono a generare una marginalità maggiore. «Un avvocato dovrebbe essere in grado di portare nel suo studio nuovi problemi e risolverli, possibilmente in maniera innovativa. Avere una struttura senior vuol dire poter contare su persone che sono in grado di risolvere problemi complessi, anche se magari non hanno ancora la forza di generare mandati. È questa la tipologia di avvocati che porta valore all’organizzazione», sottolineano. Chiarendo, poi, che il progetto dello studio è di qualificare al massimo la partnership, attraverso la crescita interna o per via laterale. Come è accaduto con l’ingresso di Paola Tradati per il labour e, precedentemente, con Stefano Grassani per l’antitrust e Alessandro Corno per gli investment funds.
Servizi: l’indipendenza in primis
Gli avvocati devono innovare. Devono essere altamente qualificati. E devono essere indipendenti. L’indipendenza, quindi, è il terzo elemento portante su cui si incardina la sostenibilità del modello scelto da Gatti Pavesi Bianchi.
Là dove «per indipendenza intendiamo la volontà di non alternarsi sui clienti come spesso avviene in studi con strutture più complesse», viene precisato da Carlo Pavesi. In ultima istanza, si tratta della capacità di intessere rapporti fiduciari tali da non fare percepire il consulente come fungibile. «Paradossalmente – riflette – quando si ha una struttura molto grande ma si compete in un mercato ristretto come quello italiano si è costretti ad adottare la stessa strategia di quando si ha una presenza capillare a livello mondiale: bisogna costruire muraglie cinesi all’interno dello studio per evitare conflitti d’interessi. Noi non vogliamo essere costretti a farlo». Aggiungendo così un motivo in più per mantenere la barra dritta sul purismo del modello boutique.
Tuttavia, per stessa ammissione dei tre partner, fino a oggi un limite nella via percorsa c’è stato. Ed è su quello che in futuro saranno concentrati gli sforzi: cercare una strada per l’internazionalizzazione. Al pari di molte altre insegne autoctone, anche Gatti Pavesi Bianchi percepisce la necessità di intercettare la domanda estera a monte. Ma il percorso di sviluppo sarà, anche su questo fronte, diverso da quello tracciato dagli altri.
Nel futuro dell’insegna, i tre name partner non intravedono l’apertura di nuove sedi, né l’ingresso in network o alleanze strategiche. Ma intendono sensibilizzare le reti che ognuno di loro ha sviluppato in occasione di percorsi di studio o esperienze maturate all’estero, mettendole a fattor comune e capitalizzandole. Un approccio prudente che, basandosi su rapporti fiduciari, ancora una volta riflette una cultura legale radicata nel dna italiano.
La prospettiva di Carlo Pavesi
Dio salvi la regina che sa fare la regina
Potrebbe sembrare un arroccamento nei circoscritti confini di un ruolo. In realtà, la posizione espressa da Carlo Pavesi è quella della tutela dell’importanza dell’individualità della professione, a condizione che non si snaturi nei contenuti e nella prassi. Pavesi difende con forza gli elementi che a suo parere dovrebbero contraddistinguere un avvocato nella sua essenza: personalizzazione del rapporto, riservatezza e capacità di creare valore aggiunto importante.
Le sue idee sono chiare quanto forti: «Non siamo un brand. Non dobbiamo fare pubblicità a tutti i costi rischiando di compromettere il patto di fiducia stretto con i nostri clienti. Né, tantomeno, dobbiamo relegarci al ruolo di fornitori di servizi. La parola commodity non dovrebbe essere associata a chi con il suo sapere riesce a gestisce e risolve complessità». Fare del riserbo una virtù cardinale per tutelare il cliente e differenziarsi dai competitor, adottare una comunicazione di basso profilo e puntare sul valore aggiunto sono scelte difese con forza da Pavesi, anche quando il mercato prende un’altra strada. Scelte che reputa indispensabili per una professione che meriti di essere salvaguardata.
Altrimenti, a suo avviso, si rischierebbe di prestare il fianco a chi la riduce ad attività fungibile e la trasforma in lotta al ribasso dei prezzi. Quello di Pavesi, quindi, sembra non essere un inno generico al Dio salvi la regina. Ma, piuttosto, un invito a essere degni interpreti del proprio ruolo.
L'intervista a Luigi Arturo Bianchi
A tu per tu col professore avvocato
Coniugare l’attività accademica con la libera professione è un elemento frequente nel mercato legale italiano. D’altronde, come noto, tutt’oggi sulle questioni più delicate i clienti non fanno mistero di dover portare in Cda pareri firmati da professori. Esperto di diritto societario e di intermediazione bancaria e finanziaria, nel 2010 Luigi Arturo Bianchi si è unito in qualità di partner all’allora d’Urso Gatti, senza rinunciare mai all’attività accademica presso l’Università Luigi Bocconi di Milano.
Qual è il valore aggiunto del professore avvocato in uno studio?
Il valore aggiunto del professore avvocato in un grande studio legale non è sempre uguale. Può risultare significativo se è capace di coniugare rigore teorico ed esperienza pratica, avendo, spesso, uno “stile” professionale meno smaccatamente partigiano rispetto a quello di molti avvocati d’assalto.
Cosa aggiunge l’esperienza accademica all’attività del consulente?
Il professore avvocato, quando è autorevole, ha un ruolo importante negli studi in quanto portatore di relazioni trasversali, con realtà diverse, dalle istituzioni alle Università, alle associazioni di categoria; fa parte di advisory board, comitati scientifici, collabora con i media e così via.
Quali, invece, i possibili limiti del professore avvocato?
Il suo contributo può essere assai modesto e addirittura controproducente se fa prevalere il gusto per la costruzione raffinata e concettosa rispetto alla sensibilità verso il problem solving. Il professore avvocato deve essere pienamente integrato nello studio e, soprattutto, deve disporre di una propria clientela, altrimenti rischia di ridurre il suo apporto, ancorché qualificato, a quello di un service per i team di lavoro, con una oggettiva marginalità nei processi interni di gestione dello studio. Portare il doppio cappello sembra richiedere un equilibrio non semplice da raggiungere. Mentre la categoria del professore avvocato è sempre più diffusa Pochi professori sono veramente autorevoli, ma quei pochi hanno un peso specifico maggiore della gran parte degli avvocati, ad esempio nel contenzioso, nei rapporti con le Autorità e nei conflitti endosocietari.Image may be NSFW. Clik here to view.
Lo studio Vitale, con Domenico Vitale e Gabriele Vitale, ha ottenuto una vittoria al Tar Campania nel contenzioso relativo all’affidamento del servizio di trasporto di rifiuti presso siti ed impianti di smaltimento e recupero ubicati nella Regione Campania (Cer 19.12.12; 19.05.01; 19.05.03), per un importo a base d’asta di circa 4 milioni di euro.
La società Ad Logistica veniva esclusa dalla procedura di cui sopra poiché in mancato possesso di una certificazione ambientale inerente il possesso di un sistema di gestione conforme agli schemi Uni En 150 9001:2008. La società, assistita da Marcello Fortunato, proponeva ricorso innanzi il Tar Campania, Napoli, avverso il provvedimento di esclusione, nonché motivi aggiunti avverso il provvedimento di aggiudicazione intervenuto, nelle more, in favore delle società assistite da Vitale, ovvero il raggruppamento temporaneo di imprese composto da Planetaria, Eurologistica, Ruffolo Group, Ecologica Sud Servizi ed Ecosistem.
Il Tar Campania, accogliendo la tesi di Vitale, ha rigettato il ricorso ed i relativi motivi aggiunti proposti da Ad Logistica ed ha confermato l’esclusione della società ricorrente poiché in possesso di certificazione di qualità rilasciata da ente non accreditato.Image may be NSFW. Clik here to view.
Il fondo di investimento britannico 3i, assistito da Delfino Willkie Farr & Gallagher, ha venduto la sua partecipazione nel produttore francese di elementi di fissaggio per edifici Etanco, al suo Ceo Ronan Lebraut e all'equipe dei dirigenti, con il supporto del fondo Intermediate Capital Group, per un importo di 102 milioni di euro.
In Italia, lo studio ha assistito 3i con un team composto dal partner Massimo Chiais (in foto), coadiuvato dalla senior associate del dipartimento corporate Anna Laura Pettoello e dall’associate del dipartimento labour Ilaria Tombolini.Image may be NSFW. Clik here to view.
Freshfields Bruckhaus Deringer ha assistito il gruppo tedesco Otto Bock, guidato da Hans Georg Nader, nell’acquisizione del gruppo Technogel (già oggetto di una joint venture tra la stessa Otto Bock e l’imprenditore italiano Massimo Losio) e attivo nel campo della tecnologia medica.
La team di Freshfields era composto da Nicola Asti (partner), dal senior associate Luca Sponziello (in foto) e Giulia Malusà (associate) tutti membri del gruppo Global Transaction – Corporate e, per gli aspetti giuslavoristici, da Luca Capone (partner) e Lorenzo Fusco (senior associate), a Milano, e da Christoph Seibt (partner), Till Burmeister (associate) e Benedikt Zimmerningkat (associate) membri del gruppo Global Transaction – Corporate di Amburgo.Image may be NSFW. Clik here to view.
White & Case e Chiomenti hanno prestato assistenza nella conclusione di un’operazione di finanziamento di tipologia term e revolving concesso a Balmain, la casa di moda francese controllata dal fondo Mayhoola for Investments.
White & Case ha assistito Banca Imi e Intesa Sanpaolo per gli aspetti di diritto italiano e francese con un team che ha compreso i soci Iacopo Canino (in foto) e Samir Berlat e gli associate Bianca Caruso e Michel Courtois. Il team di Parigi che ha prestato assistenza in riferimento agli aspetti corporate, ha incluso il partner Frank De Vita e il counsel Camille Note.
Chiomenti ha assistito Balmain con un team guidato dal partner Luca Bonetti con l’associate Federica Formentin.
Il finanziamento dell’importo complessivo di 50 milioni di euro, è stato organizzato da Banca Imi e messo a disposizione da Intesa Sanpaolo, tramite la propria branch francese.Image may be NSFW. Clik here to view.
K&L Gates ha assistito Simpson Performance Products nell’acquisizione di Merelli Compositi, attivo nella produzione di componenti in carbonio di alta qualità, utilizzati sia nella produzione di caschi per gare automobilistiche che nella produzione di sci e scarponi da sci.
Per K&L Gates ha agito il team M&a guidato dal partner Pasquale Marini (in foto), coadiuvato dal senior associate Francesco Peruffo e dall’associate Chiara Gavarini.
L’acquisizione è stata completata per il tramite della controllata italiana, Stilo, operante nella produzione di caschi per l’automobilismo (rally e pista).
Simpson Performance Products è controllata dal fondo newyorchese di private equity Bruckmann Rosser Sherrill & Co.Image may be NSFW. Clik here to view.
La società Castel ha acquisito la totalità del capitale sociale di Pego, azienda veneta tra i player nel mercato italiano nella produzione di quadri elettrici ed elettronici nonché di umidificatori.
Pirola Pennuto Zei ha assistito Pego per gli aspetti legali e fiscali con un team guidato dal partner Yuri Zugolaro (in foto) coadiuvato dal junior partner Monica Barbieri e dai senior consultant Daniela Gobbo, Lavinia Fanan e Lorenzo Destro.
I compratori sono stati assistiti da Chiaravalli Reali con un team guidato dal senior partner David Reali, coadiuvato dal junior partner Alessandro Maruffi e dal senior consultant Marco Curti, nonché dal partner dello studio LegalMente Giulio Brovadan, a sua volta coadiuvato dai senior consultant Sara Picchioni e Lavinia Ferrito.
Con l'acquisizione di Pego, Castel consolida la propria posizione sul mercato della refrigerazione condizionamento.Image may be NSFW. Clik here to view.
Gradiente Sgr, per conto del fondo di investimento alternativo Gradiente II, ha acquistato l’80% del capitale sociale di Coldline, società con sede in Torreglia (PD) attiva nel settore della produzione e commercializzazione di apparecchi refrigeranti professionali e domestici.
Gradiente è stata assistita, per la due diligence legale e per gli altri aspetti legali connessi all’acquisizione e al relativo finanziamento, da Nctm con un team guidato da Pietro Zanoni (in foto) e composto, tra gli altri, da Giovanni de' Capitani di Vimercate, Alessia Trevisan e Alessandra Pirozzolo.
Per la strutturazione dell’operazione e la due diligence fiscale il fondo è stato assistito da Russo De Rosa con Leo De Rosa, Luca Mainardi e Laura Scapin.
Alessandro e Gianluca Bagante hanno reinvestito parte dei proventi della vendita nel veicolo utilizzato da Gradiente per l’acquisizione così da rimanere soci di Coldline al 20%, e sono stati assistiti da Roberto Luzi Crivellini e Gianluca Fiori di Macchi di Cellere Gangemi. Gli altri venditori non hanno partecipato al reinvestimento e sono stati assistiti da Giulio De Nicola, mentre Maurizio Fabris ha agito in qualità di consulente fiscale di tutti i venditori.Image may be NSFW. Clik here to view.
Ulteriori sviluppi nell'ambito della strategia di sviluppo in Africa e in Medio Oriente di
BonelliErede. Lo studio, a distanza di pochi giorni dall'integrazione di Tla, ha annunciato la creazione di un focus team dedicato a public international law & economic diplomacy, nonché l'inizio della collaborazione con l'ex ministro Angelino Alfano (in foto) e con l'avvocato ed economista egiziano Ziad Bahaa-Eldin, già vicepremier egiziano. L’obiettivo dichiarato dall'insegna è quello di assistere non solo le aziende, ma anche Stati, Enti, Istituzioni dell’area del Mediterraneo, Africa e nel Medio Oriente per favorire gli investimenti.
Alfano entrerà in studio a partire dal 2 luglio in qualità di of counsel presso la sede milanese. Alfano ha ricoperto la carica di ministro in tre occasioni: dal 2008 al 2011 è stato ministro della giustizia, successivamente ministro dell’interno dal 2013 al 2016, quindi ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel biennio 2017-2018. Inoltre, dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014 ha ricoperto la carica di vicepresidente del consiglio dei ministri. Laureato in giurisprudenza nel 1993 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con dottorato di ricerca in Diritto dell’Impresa presso l’Università degli Studi di Palermo, Alfano è abilitato all’esercizio della professione forense dal 1996.
Ma l'ingresso di Alfano non è l'unica novità per lo studio, che ha avviato in Egitto una collaborazione con Ziad Bahaa-Eldin, la cui carriera, al pari di quella di Alfano, è caratterizzata da vari incarichi governativi in materia di finanza e diritto. Dal 2004 al 2007 è stato presidente della Egyptian Investment Authority, nel 2008 è diventato il capo dell’autorità di vigilanza finanziaria egiziana, un’agenzia governativa che sovrintende alle transazioni e ai mercati finanziari non bancari dell’Egitto. Inoltre, nel 2012 è stato eletto membro del parlamento egiziano e tra il 2013 e il 2014 ha ricoperto le cariche di vice primo ministro e di ministro della cooperazione internazionale. Ziad Bahaa-Eldin entra in qualità di of counsel e sarà managing partner di Bahaa-Eldin, law firm egiziana appena costituita, che lavorerà “in cooperation with BonelliErede”.
Gianfranco Veneziano continuerà nel suo lavoro di coordinamento tra l'Italia e l'Egitto - insieme ai tre local partner italiani basati a Il Cairo (Francesca Secondari, Riccardo Bicciato e Lorenzo Melchionda) – e nello sviluppo dello studio in Nord Africa. La squadra a Il Cairo lavorerà in sinergia con il team nell’area del Golfo e in Libano al fine di massimizzare le attività di BonelliErede nell’intera regione.Image may be NSFW. Clik here to view.
Dopo l’acquisizione di Tfm Automotive & Industry, Green Arrow Capital, per il tramite della sua partecipata padovana, acquisisce l’intero capitale di Spiral Ingranaggi.
Russo De Rosa ha curato la struttura dell’operazione e gli aspetti fiscali della stessa con un team composto dal name partner Alberto Russo (in foto), dal senior associate Alessandro Rocca e da Pietro Perenzin.
Tfm è stata assistita da Legance, con un team guidato da Piero Venturini, New York managing partner, coadiuvato da Andrea Botti, Paolo Antonio Mulas e Antonio Garramone. I profili financing sono stati seguiti dal socio Guido Iannoni coadiuvato da Beatrice Zilio e Alessandro Buiani.
Il team di Simmons & Simmons, che ha assistito le banche per quanto concerne gli aspetti relativi al finanziamento, è stato guidato dal partner Davide D’Affronto e ha incluso l’associate Cettina Merlino e Alma Migliorini.
Il venditore, invece, è stato assistito da Gitti con un team guidato dal partner Vincenzo Giannantonio, insieme al senior associate Giacomo Pansolli e al junior associate Nicola Malta.
Per la parte di business Green Arrow Capital è stata assistita da PwC.
Spiral Ingranaggi è specializzata nella produzione di ingranaggi di piccola e media dimensione, sia cilindrici, ma soprattutto conici, con dentature dritte, elicoidali e spirali per riduttori, macchinari e trasmissioni, conta uno stabilimento produttivo e circa 40 dipendenti.Image may be NSFW. Clik here to view.
Come già anticipato da TopLegal in una precedente notizia, si sono concluse le trattative con il fondo Cvc per il controllo indiretto di Recordati, gruppo farmaceutico italiano di rilevanza internazionale fondato nel 1926 e quotato alla borsa di Milano.
Gattai Minoli Agostinelli, White & Case e Facchini Rossi hanno assistito i fondi gestiti da Cvc nella stipula di un accordo per l’acquisizione del controllo di Recordati dalla famiglia Recordati.
Gattai Minoli Agostinelli ha fornito assistenza a Cvc per gli aspetti M&a e gli aspetti legati al reinvestimento dei manager, con un team composto dai partner Bruno Gattai, Gerardo Gabrielli, Nicola Brunetti e Lorenzo Cairo, dall’of counsel Marco Ventoruzzo e dagli associate Lorenzo Fabbrini, Michele Ventura e Maria Persichetti.
White & Case ha fornito assistenza a Cvc per gli aspetti M&a e di co-investimento di certi investitori finanziari, con un team guidato dai partner Michael Immordino (dell’ufficio di Londra e Milano), Ferigo Foscari, Leonardo Graffi (dell’ufficio di Milano), Mike Weir e Steve Worthington (dell’ufficio di Londra), gli associate Alessandro Seganfreddo, Alessandro Picchi, Andrea Pretti, Nicolò Miglio e Nicola L'Erario (dell’ufficio di Milano) e gli associate Elena Ruggiu e Victor Aberg (dell’ufficio di Londra).
Lo studio ha assistito Cvc anche per gli aspetti legati al finanziamento dell’operazione con un team guidato dai partner Michael Immordino (dell’ufficio di Londra e Milano), Iacopo Canino e Alessandro Nolet (dell’ufficio di Milano), Martin Forbes e James Greene, (dell’ufficio di Londra), gli associate Silvia Pasqualini (dell’ufficio di Milano) e Benjamin Morrison (dell’ufficio di Londra).
Facchini Rossi ha fornito assistenza a Cvc nella strutturazione fiscale e nella tax due diligence dell'operazione, con un team composto dai partner Luca Rossi, Giancarlo Lapecorella, Marina Ampolilla e gli associate Massimiliano Altomare, Giacomo Ficai, Andrea Porro, Sara Flisi, Andrea Basi, Gianluca Fossa e Luca Bertolo.
Gli azionisti di Fimei (che controlla il 51,8% di Recordati) sono stati assistiti, invece, da Pedersoli con un team guidato dall'equity partner Carlo Pedersoli e composto dall'equity partner Andrea Gandini, dai partner Diego Riva e Csaba Davide Jákó, nonché, per i profili finance, dall'equity partner Maura Magioncalda e dalla partner Consuelo Citterio.
Inoltre, secondo quanto già riportato da TopLegal, alcuni componenti della famiglia Recordati sarebbero affiancati da Michele Carpinelli, Vincenzo Mariconda e Giuseppe Lombardi.
L’operazione è soggetta all’approvazione dell’antitrust.Image may be NSFW. Clik here to view.
Di Tanno ha assistito la Forgiatura nel finanziamento da 60 milioni di euro ottenuto da Credit Suisse, affiancata da Gitti.
Di Tanno, con un team composto da Marco Carbonara (in foto) e da Domenico Patruno, nonché Three Stars capital partners con Mauro Savoia (quale advisor finanziario), hanno assistito La Forgiatura, mentre il team di Milano di Credit Suisse è stato affiancato da Gitti, che ha seguito la banca in relazione a tutti gli aspetti legali dell’operazione, con un team guidato da Daniele Cusumano,quanto ai profili di banking and finance, e con un team guidato da Carlo Bruno, quanto ai profili di real estate.
Il complesso immobiliare La Forgiatura è un campus integrato di oltre 25mila mq di rigenerazione urbana ad elevata efficienza energetica in Zona Certosa, Nord-Ovest di Milano.
La nuova erogazione verrà utilizzata a supporto dello sviluppo del complesso immobiliare, nonché per una migliore e più efficiente gestione finanziaria. L’ex complesso industriale – una delle più antiche forge milanesi - è stato riprogettato e rigenerato da RealStep – società di investimento immobiliare – che ha coadiuvato un gruppo di professionisti guidato dell’architetto Giuseppe Tortato.
L’intera area è stata progettata per ospitare le più moderne ed esigenti aziende del panorama mondiale medicale, della moda e dell’Ict.Image may be NSFW. Clik here to view.
Baker McKenzie ha assistito il gruppo canadese Magna, fornitore mondiale dell'industria automobilistica, nell'acquisizione di Olsa, assistita da Pedersoli.
Per Baker McKenzie ha agito un team guidato dal partner Pietro Bernasconi e composto dal counsel Chiara Marinozzi e dalla junior associate Carola Cambiaghi.
Pedersoli ha assistito Olsa e i suoi azionisti con un team composto dagli equity partner Mario Napoli e Marcello Magro e dagli associate Vittoria Deregibus e Fabrizio Grasso nonché, per gli aspetti antitrust, dall’equity partner Davide Cacchioli e dal partner Alessandro Bardanzellu.
Olsa è una società specializzata nei sistemi di illuminazione con base a Torino e controllate in Brasile, Messico, China, Polonia e Turchia, ed ha tra i propri clienti produttori auto europei come Daimler, Volkswagen, Bmw ed Fca.Image may be NSFW. Clik here to view.
Nctm ha assistito il gruppo Viscolube, attivo in Italia nella rigenerazione degli oli minerali usati e nella gestione di solventi e rifiuti speciali, nell'acquisizione, dalla holding Ecorisorse, del 70% di Centro Risorse, azienda italiana attiva nella gestione e trattamento di rifiuti pericolosi.
Lo studio ha agito con un team guidato da Raffaele Caldarone (in foto), coadiuvato da Eleonora Sofia Parrocchetti.
Contestualmente il gruppo Viscolube ha acquisito, sempre da Ecorisorse, il controllo di altre quattro società operanti nei settori delle analisi chimiche, del trattamento delle acque, del trasporto e della consulenza ambientale.Image may be NSFW. Clik here to view.
Terrin, con Simone Furian, è stato advisor legale e fiscale nel primo round di aumento di capitale mediante crowdfunding della startup innovativa Nuvap
L’aumento di capitale, sottoscritto da un certo numero di investitori, è stato perfezionato attraverso il veicolo Nuvap Capital Partners e tramite crowdfunding sulla piattaforma clubdealonline.
Nuvap ha sviluppato la prima soluzione IoT per il monitoraggio continuo di 26 fattori ambientali (quali Elettrosmog, Radon, Radioattività, Wi-Fi, Formaldeide, Voc, CO2,CO, CH4, rumore, qualità dell’acqua).
Nuvap detiene un brevetto che è base del sistema implementato (WO / 2014/073010) e che ad oggi è esteso in 14 paesi nel mondo. Il brevetto ed il sistema Nuvap includono l'uso di algoritmi di machine learning per creare tecniche di autocalibrazione all'avanguardia, nonché sensori virtuali per aumentare il valore della soluzione, in linea con gli standard riconosciuti e definiti dall'Ue-Osha e dall'Epa.Image may be NSFW. Clik here to view.
Deloitte Legal ha annunciato l’ingresso nello studio di Ida Palombella (in foto) in qualità di partner responsabile della practice Ip & It.
Palombella, proveniente da Withers, ha alle spalle anche un'esperienza a inizio carriera come in-house counsel in Valentino group, dove ha maturato una conoscenza del settore moda e del lusso, tanto da collaborare regolarmente con la Camera Nazionale della Moda Italiana.
In Deloitte Legal guiderà il team dedicato all'assistenza nel settore della proprietà intellettuale e le tecnologie con riguardo a tutto l'Ip lifecycle, offrendo ai clienti consulenza dalla nascita, alla registrazione e alla tutela dell’idea imprenditoriale nonché supporto all'attività contrattuale nell'assistenza alle aziende su mercati locali e internazionali.Image may be NSFW. Clik here to view.