Albè, con la partner Anna Albè (in foto), ha assistito Nupi Industrie Italiane, azienda operante nello sviluppo e produzione di sistemi di tubazione per il settore idrosanitario, industriale, gas, irrigazione e riscaldamento nonché per i mercati petroliferi, chimici e petrolchimici, nella definizione del premio di risultato per il triennio 2018 – 2020.
Le trattative sindacali, svolte con l’assistenza di Raffaele Ghezzi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, si sono concluse con la sottoscrizione di un accordo di secondo livello, che prevede una retribuzione aggiuntiva variabile in quanto legata a parametri di redditività e produttività.
↧
Albè per il premio di risultato di Nupi Industrie Italiane
↧
Db nell'acquisizione di Conceria Miura
Il gruppo Peretti, operatore nel settore della concia basato nel distretto di Arzignano, ed i soci di Conceria Miura di Santa Croce sull'Arno, hanno sottoscritto un accordo relativo all'acquisizione da parte di Peretti del 100% del capitale di Conceria Miura.
Peretti è stato assistito nell'operazione da Db, come consulente legale, con un team coordinato dal partner Fabio D'Esposito (in foto), coadiuvato dalle associate Marella Lavarone e Federica Marzachi.
I soci di Conceria Miura sono stati assistiti da Gabriele Tremolanti di Selmi Tremolanti.
UniCredit, invece, ha agito come advisor finanziario, nonché come arranger del finanziamento a supporto dell’acquisizione
↧
↧
Minella vince in Cassazione contro le Entrate
La Corte di Cassazione, con ordinanza 16230/2018, ha accolto il ricorso presentato da Minella in favore della società Simet, ponendo fine al contenzioso avviato nel 2008 in seguito agli avvisi di accertamento notificati alla società dall’Agenzia delle Entrate di Novara, la quale contestava la mancata effettuazione delle ritenute sulle somme corrisposte ai dipendenti a titolo di indennità di trasferta per gli anni 2001, 2002, 2003 e 2004.
Dopo i ricorsi presentati innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale di Novara e alla Commissione Tributaria regionale di Torino, Dario Minella, name partner dello studio, ha dedotto come primo motivo del ricorso avanti alla Corte di Cassazione la violazione e falsa applicazione dell’art. 51 del Tuir - D.P.R. 917/1986 comma 6, anziché la più corretta applicazione del comma 5 del medesimo articolo di legge, relativamente all’interpretazione e alla definizione di trasferta occasionale, ovvero trasferta strutturale o per contratto.
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato da Minella argomentando anche che il dl 193 del 2016 nel frattempo aveva introdotto una norma retroattiva autoqualificata di interpretazione autentica che forniva elementi più chiari per distinguere i diversi tipi di trasferta e il diverso regime fiscale e previdenziale.
↧
K&L Gates per la sede milanese di Yoox Net-A-Porter
K&L Gates ha assistito Ubs Asset Management (Italia), in qualità di gestore di un fondo immobiliare di tipo chiuso, nell’acquisto del complesso immobiliare ad uso uffici sito nel Comune di Milano, in Via Morimondo, condotto in locazione dalla società Yoox Net-A-Porter, player dell’e-commerce e sede milanese della stessa.
In particolare, per K&L Gates, ha agito il team real estate guidato dal partner Francesco Sanna (in foto), coadiuvato dall’associate Cecilia Dubla.
↧
Carbonetti vince per la società Npl in Corte d'Appello
Con sentenza del 13 giugno 2018 la Corte d'Appello di Roma, su ricorso curato da Carbonetti, con Francesco Carbonetti, Roberto Della Vecchia (in foto) e Emanuele Marrocco, ha definitivamente annullato le sanzioni amministrative a suo tempo irrogate dalla Banca d'Italia nei confronti della Npl Spa e dei suoi esponenti aziendali per carenze nell'organizzazione e nei controlli interni rilevate a seguito di accertamenti ispettivi.
In una prima fase, la Corte d'Appello di Roma aveva rigettato l'impugnazione - basata, tra l'altro, sulla tardività delle contestazioni mosse dall'Autorità, alla quale erano note da tempo le carenze in questione - ritenendo che la natura permanente dell'illecito dovesse far escludere ogni eccezione di tardività.
La Suprema Corte di Cassazione, invece - con sentenza n. 5868 del 2016, sempre su ricorso di Carbonetti- ha affermato che la natura permanente dell'illecito rileva ai fini del decorso del termine prescrizionale di cinque anni ex art. 28 L. n. 689/1981 (che inizia solo a partire dalla cessazione dell'illecito) e non anche ai fini del decorso del termine di contestazione ex art. 14 L. 689/1981. A questi ultimi fini, infatti, rileva il momento in cui l'Autorità disponga di elementi informativi sufficienti a dare impulso alla contestazione.
Alla luce di questo principio di diritto statuito dalla Suprema Corte, la Corte d'Appello di Roma in diversa composizione collegiale ha quindi riconosciuto alla Npl e ai suoi esponenti aziendali il diritto al rimborso integrale delle somme da loro corrisposte a fronte delle sanzioni irrogate, nonché la liquidazione in loro favore delle spese legali relative ai tre gradi di giudizio".
↧
↧
Gitti, Linklaters e Franklin nella vendita di Banque Espirito Santo
My Money Bank (ex Ge Money Bank, acquistata dal fondo di investimento statunitense Cerberus Capital Management nel 2017) ha sottoscritto accordi vincolanti per l’acquisizione di Banque Espirito Santo et de la Vénétie da Novo Banco e da Intesa Sanpaolo.
Gitti ha assistito Intesa Sanpaolo con un team guidato da Vincenzo Giannantonio, insieme a Giacomo Pansolli (in foto) e Gloria Manunza.
L’acquirente è stato assistito da un team francese di Linklaters, mentre Novo Banco è stato assistito dallo studio legale Franklin.
Il perfezionamento della transazione rimane soggetto all'autorizzazione della Banca Centrale Europea e degli organismi di vigilanza francesi.
↧
Federnuoto, Santi Delia vince al Tribunale Federale
Santi Delia (in foto) ha assistito con successo, presso il Tribunale federale della Federazione Italiana Nuoto, Sirio La Spada e Pietro Arrigo nell'ambito di un procedimento di deferimento attivato dalla società Asd Ulysse Nuoto.
I due assistiti, dopo una serie di divergenze tecnico/gestionali, avevano deciso di interrompere la propria collaborazione con la società. La Asd Ulysse Nuoto, dunque, aveva attivato il procedimento rappresentando come il comportamento dei tesserati fosse stato contrario ai principi di lealtà e correttezza nonché di avere subito un danno in termini economici nel distacco improvviso e non preannunciato dei propri tesserati.
Il Tribunale federale ha accolto le tesi di Santi Delia, chiarendo che senza un’apposita regolamentazione del rapporto lavorativo e in costanza di una semplice collaborazione sportiva, nessun obbligo può essere imposto in capo al tesserato di preannunciare la scelta di non voler più collaborare con la stessa.
Secondo il Tribunale Federale, “la mancanza di un’apposita regolamentazione del rapporto lavorativo in oggetto esclude, pertanto, già di per se, la possibilità di accertare l’eventuale violazione espressa di norme contrattuali da parte degli incolpati, in particolare, per quanto rileva in questa sede e in ogni rapporto lavorativo analogo alla fattispecie, in ordine alle previsioni convenzionali della durata e, soprattutto, delle modalità di cessazione del rapporto stesso”.
↧
Ponti per l'omologa dell'Adr di Snaidero
Il Tribunale di Udine ha omologato l’accordo di ristrutturazione dei debiti ai sensi dell’art. 182 bis LF stipulato dalla Snaidero Rino - società di Majano del Friuli operante nel settore della produzione di cucine - con i creditori rappresentanti il 67% del debito complessivo della Snaidero, con ciò accogliendo il ricorso presentato da Luca Ponti (in foto) e Francesca Spadetto dello studio Ponti.
Il provvedimento del Tribunale di Udine ha riconosciuto pertanto la legittimità dell’accordo di ristrutturazione, anche tramite un’attenta verifica della completezza del ricorso presentato dallo studio Ponti e della documentazione prodotta, dell’analiticità dell’attestazione dell’esperto indipendente, oltre che della relativa coerenza logica.
Il decreto di omologa ha altresì dato atto che il provvedimento è immediatamente irrevocabile, non essendo state proposte, durante il procedimento, opposizioni e mancando soggetti legittimati all’impugnazione.
Il provvedimento di omologa immediatamente irrevocabile consentirà in tempi brevissimi di dare esecuzione all’operazione che, sulla base di un piano industriale che copre il periodo 2018-2022, prevede l’ingresso nel capitale sociale di Snaidero e con una partecipazione di larga maggioranza del Fondo IDeA CCR II - gestito da DeA Capital Alternative Funds Sgr -, anche con istituti bancari, attraverso un aumento di capitale di 8 milioni di euro circa, unitamente all’erogazione di un finanziamento fino a un massimo di 13 milioni di euro.
↧
Carbonetti nella trasformazione in Spa di Popolare Valconca
Carbonetti assiste Banca Popolare Valconca nel procedimento di trasformazione della banca da società cooperativa per azioni in società per azioni.
Lo studio ha agito con un team composto dal socio Alessandro Metrangolo (in foto) e dal senior associate Daniele De Liberato, coordinati dal name partner Francesco Carbonetti.
La trasformazione è stata deliberata in data 1° luglio 2018 dall’assemblea straordinaria della società.
Il mutamento della tradizionale forma cooperativistica a favore del modello di società per azioni consentirà alla banca di meglio cogliere opportunità di crescita e sviluppo.
↧
↧
Pedersoli e Pirola nell'acquisizione di Adelante
Pedersoli ha assistito Wiit, società Elite quotata sul Aim Italia, nella sottoscrizione del contratto preliminare di compravendita del 100% delle quote rappresentative del capitale sociale di Adelante, anch’essa società Elite e specializzata nell’attività di trasformazione digitale delle medie imprese.
Per Wiit, player italiano nel mercato dei servizi cloud computing per le imprese, focalizzato sull’erogazione di servizi continuativi di hybrid cloud e hosted private cloud per le applicazioni critiche, ha agito Pedersoli con un team guidato dall’equity partner Marcello Magro (in foto) e composto dal senior associate Marco Molineris e dall’associate Fabrizio Grasso.
Francesco Baroncelli, socio unico e amministratore unico di Adelante, è stato assistito da Pirola Pennuto Zei con un team composto dal partner Maurizio Bernardi e dalla senior consultant Alessandra Azzolini.
↧
Cavallaro nel salvataggio della Casa di Cura Villa Azzurra
Giuseppe Cavallaro (in foto), dell'omonimo studio, con la collaborazione di Emanuele Patti, Gaetano Italia, Giorgio Valentini, Francesco Alaimo e Gianluca Alocci, ha prestato assistenza per la ristrutturazione aziendale della Casa di Cura Villa Azzurra, realtà sanitaria della Sicilia orientale.
La Casa di Cura Villa Azzurra, a causa di una gestione operata dalla precedente amministrazione, si trovava in una posizione debitoria nei confronti di fornitori ed Erario
↧
Delfino Willkie Farr nell'accordo di Selle Italia con Tour de France
Delfino Willkie Farr & Gallagher ha assistito Selle Italia, azienda italiana attiva nella progettazione e produzione di selle per bicicletta, nella negoziazione dell’accordo di licenza esclusiva siglato con il Tour de France, la corsa per biciclette più celebre al mondo, organizzata per la prima volta nel 1903.
Selle Italia è stata assistita nella negoziazione del contratto di licenza da un team dello studio guidato dal partner Massimo Chiais (in foto) con la collaborazione dell’associate Carlotta Orlando.
La società organizzatrice del Tour de France e titolare dei suoi marchi è stata assistita da propri legali interni, con sede in Francia.
Selle Italia produrrà e distribuirà, come licenziatario esclusivo, alcune edizioni limitate di prodotti a marchio Tour de France.
↧
Roberto Casati: «Giovani, imparate a sparigliare»
L'avvocatura non sarà un’isola felice e soprattutto richiederà creatività. Tecnologia interpretata come innovazione ma anche capacità di riportare il valore della fiducia nella relazione con il cliente saranno le sfide chiave per le nuove generazioni. In un colloquio esclusivo con TopLegal, Roberto Casati (in foto), uno dei pochi grandi consigliori che negli anni 2000 scelse di legarsi a uno studio internazionale, condivide le proprie riflessioni sul futuro della professione e l’analisi sul mercato legale che lo ha portato a unirsi da poco a Linklaters. Un professionista che, fin dagli esordi, ha segnato il passo di un percorso sui generis per il mercato italiano. Casati, che vede nella diligenza una delle principali qualità distintive della professione (leggi anche l’articolo “Le 17 qualità del buon avvocato”, in TopLegal Review aprile/maggio 2018) non ama farsi chiamare rainmaker ed esprime posizioni che possono essere riassunte in una triplice chiave di lettura. In primo luogo, una concezione libertaria della società plasmata da una cultura anglosassone-protestante fondata sul valore dell’individuo. Assieme a questo emerge una forte convinzione, di matrice umanistica, nella piena espressione e nel pieno sviluppo delle eccellenze umane contro la tipicizzazione e l’appiattimento della modernità. Non senza, infine, una certa dose di pessimismo storico che vede il tramonto degli anni d’oro dell’avvocatura e la necessità per i giovani di recuperare il pensiero laterale e la creatività.
Lei è stato uno dei pochi rainmaker italiani che ha scelto di legarsi a uno studio internazionale. Perché?
Vorrei che si lasciasse cadere la parola rainmaker, perché legata al successo economico di un avvocato. Mi piace invece pensare, per via dell’età, della formazione, di essere considerato un avvocato di buona reputazione. E in questo percorso non ho mai pensato di fare la professione all’italiana. Una scelta legata anche al mio background: credo di essere l’unico avvocato italiano della mia generazione ad aver passato circa otto anni negli Stati Uniti conseguendo una vera e propria laurea in legge (J.D.) alla Columbia Law School (oltre a un LL.M. alla University of Michigan) ed esercitando poi la professione come avvocato americano a Wall Street da Sullivan & Cromwell a NY. La mia idea è quindi sempre stata quella di uno studio internazionale, col desiderio di lavorare nel mondo e in una struttura meritocratica. Anche in Brosio Casati vigeva un sistema di lockstep e il voto per testa e non per percentuale. Insomma, una struttura di governance credo diversa da quella di molti studi italiani di successo, certo di allora ma credo anche di adesso. E anche Brosio Casati è nato con tre uffici in Italia e poi ha aperto a Bruxelles ed è stato uno dei primi dieci studi legali del mondo a ottenere la licenza dalle autorità e aprire in Cina nei primi anni Novanta.
Perché scelse di andare all’estero?
Una delle ragioni è che allora mi posi una domanda sul mio futuro professionale in Italia. Allora non c’erano ancora studi stranieri se non il piccolo californiano Graham & James e Baker McKenzie. Era ancora quel mondo in cui dopo aver fatto il praticante (se non avevi legami di famiglia) dovevi crearti il tuo studio, altrimenti eri destinato a rimanere il secondo, terzo, quarto. Per me l’internazionalità è stata quindi una via di emancipazione professionale e culturale: scelsi di sparigliare le carte e di andarmene. Ricordiamoci che si parla degli anni antecedenti ai grandi investimenti stranieri in Italia, con un sistema economico e finanziario che era molto chiuso.
Tuttavia, in passato lei si è espresso sui limiti del modello legale inglese in Italia, soprattutto dell’approccio all’organizzazione interna e della gestione di stampo aziendalistica. Cos’è cambiato nella proposta londinese rispetto al 2004?
Non so se c’è un modello inglese vero e proprio e uno americano. Tanto più che gli inglesi si basano maggiormente sul lockstep e quindi su un sistema meritocratico. Bisogna poi considerare l’evoluzione della storia degli studi inglesi in Italia. Ai tempi dei primi investimenti degli studi inglesi in Italia, l’85% dei soci era inglese, ora ad esempio da Linklaters a livello mondiale la percentuale è scesa al 40%. Si tratta di studi di matrice inglese ma nei fatti con un’impronta culturalmente molto diversificata. Il mio essere critico fu molto legato a una situazione specifica in cui mi trovavo al momento, non credo si possa generalizzare quella situazione. Allo stesso tempo è anche vero che neanche il modello americano è universalmente costante (o da me condiviso). Cleary Gottlieb Steen & Hamilton ad esempio adotta un modello di lockstep, ma la maggioranza degli altri studi americani si basano sull’ Eat what you kill. E si può anche dire che, se è vero che gli studi inglesi erano molto burocratizzati, lo erano anche gli americani: erano i primi anni di vera internazionalizzazione degli studi legali e ciascuno si portava dietro il proprio bagaglio con la propria dose di diffidenza e di divario culturale. Ma quel mondo è passato presto. Dopo le burrasche iniziali, tutti gli studi stranieri sono venuti in Italia con grande rispetto dei professionisti italiani. Io stesso in Allen & Overy ero uno dei tre coordinatori della corporate practice mondiale.
Quali potrebbero essere oggi i punti di forza in Italia di uno studio internazionale come Linklaters?
In aggiunta alla fondamentale considerazione che Linklaters è uno studio di eccellenza e di eccellenze, autenticamente globale e con una forte cultura di innovazione e di partnership, ritengo che Linklaters abbia uno spirito di imprenditorialità e una flessibilità operativa e decisionale che ben si adattano ai tempi attuali, caratterizzati da volatilità e imprevedibilità (soprattutto in Italia…). Inoltre, pur nelle spiccate differenze di personalità, vi è una profonda condivisione di valori professionali tra i soci e senior dello studio italiano, che deriva anche dalla lunga consuetudine lavorativa (anche in studi precedenti) e da una gestione molto inclusiva: è mia opinione che uno studio possa ben operare solo se vi siano valori condivisi e universalmente applicati nell’esperienza di ogni giorno e nei rapporti interpersonali. Sotto questo profilo, sono lieto di aver ritrovato molti professionisti che erano stati con me da Brosio Casati (e anche da Allen & Overy): ciò garantisce un naturale affiatamento ed un’intesa preziosi. Inoltre, Linklaters si caratterizza per un alto grado di innovazione, sia sul piano operativo che tecnologico. Penso ad esempio all’agile working e all’uso dell’intelligenza artificiale (Ai). La professione sta cambiando, pensare di farla come cinquanta — ma anche dieci — anni fa è sbagliato sia sul piano rapporti interpersonali sia tecnologico.
Il resto dell'intervista è disponibile sul numero di giugno/luglio di TopLegal Review
↧
↧
Tutti gli studi nell'integrazione di All4Labels e Nuceria Adesivi
Nctm, Beiten Burkhardt, Hogan Lovells e Pabst & Hadlich sono gli studi coinvolti nell'integrazione tra All4Labels e Nuceria Adesivi,
La tedesca All4Labels group, holding operativa di un gruppo multinazionale attivo nel settore del packaging flessibile e delle etichette adesive e autoadesive, ha concluso un’operazione di integrazione industriale con l’italiana Nuceria Adesivi, holding di Nuceria group, e con la brasiliana Baumgarten, entrambi attive e specializzate nella produzione e distribuzione di etichette auto-adesive.
Nctm, con gli avvocati Pietro Zanoni (in foto) e Michela Merella, ha assistito i soci di Nuceria Adesivi nella vendita dell’intero capitale sociale ad All4Labels Group e nel contestuale reinvestimento nel capitale sociale di quest’ultima. Per gli aspetti di diritto tedesco, Nctm è stato affiancato da Beiten Burkhardt, con il partner Philipp Cotta e l’associate Christian Kalusa.
All4Labels e i suoi azionisti sono stati assistiti da Hogan Lovells con un team cross-border composto dal socio Luca Picone e dal senior associate Fabio Caviglia, dell'ufficio di Milano, e dal socio Matthias Jaletzke e dall'associate Simon Theis, dello studio di Francoforte, per gli aspetti di diritto tedesco.
La famiglia Baumgarten, invece, è stata assistita da Pabst & Hadlich.
↧
Bertacco Recla per una riqualificazione urbana a Crescenzago
Bertacco Recla ha assistito la società Iniziativa Immobiliare Due nel procedimento che ha portato alla definizione della variante che farà ripartire i lavori di riqualificazione urbanistica dell’area un tempo occupata dal vecchio stabilimento di Rizzoli a Crescenzago, nel Comune di Milano.
I professionisti dello studio, guidati dal socio Paolo Bertacco, hanno definito con il Comune un processo amministrativo che ha permesso di riprendere il progetto, del quale erano stati realizzati solo alcuni edifici, tra cui quello attualmente sede di Rcs.
Gli interventi pubblici previsti dal progetto prevedono anche la realizzazione di una piazza e di un parco pubblico.
↧
Fontana Galli e Grimaldi nel rifinanziamento di Eos
Fontana Galli e Grimaldi hanno assistito, rispettivamente, Mediocredito Italiano (Gruppo Intesa Sanpaolo) ed Eos, fondo gestito da Abraxas Capital Management, nell’operazione di rifinanziamento su base project financing, per un importo complessivo di 33 milioni di euro finanziato interamente dalla banca, del portafoglio fotovoltaico del fondo per una capacità installata di circa 30 Mw.
L'operazione ha comportato cinque finanziamenti bilaterali a cinque società veicolo riferibili tutte al medesimo sponsor, come rimborso del debito finanziario esistente e il riscatto di un leasing.
Fontana Galli ha assistito la banca finanziatrice con un team guidato dal partner Dorothy de Rubeis e composto da Maria Giovanna Ioppolo e Valeria Mattera.
Grimaldi ha assistito Eos e le relative 5 società veicolo con un team guidato dal partner Sergio Massimiliano Sambri (in foto) e composto da Matteo Trabacchin e Luca Salvatori.
↧
Linklaters e BonelliErede per gli Utp di Cariparma
Linklaters ha assistito il fondo statunitense Bain Capital Credit nella procedura di dismissione di circa 450 milioni di euro di Utp (unlikely to pay) ceduti daCrédit Agricole Cariparma e garantiti in parte da immobili.
Nell’ambito dell’operazione, Linklaters ha agito con un team composto dal partner Dario Longo (in foto), supportato dal managing associate Lorenzo Dal Canto. I profili di dispute resolution e di analisi delle posizioni creditorie oggetto di cessione sono stati seguiti dal partner Ettore Consalvi e dal counsel Loris Bovo, coadiuvati dalla senior managing associate Emilia Chiarello; per gli aspetti fiscali e di struttura dell’operazione ha agito il partner Luca Dal Cerro coadiuvato dall’associate Andrea D'Ettorre.
BonelliErede ha assistito Crédit Agricole Cariparma con un team composto dal partner Emanuela Da Rin, leader del focus team banche, il senior associate Giovanni Battaglia e l’associate Federico Cocito.
↧
↧
Bacciardi nella riorganizzazione di Golfo del Sole
Bacciardi ha assistito il gruppo svizzero Reka, operante nei servizi turistici in Svizzera, nella riorganizzazione della corporate governance della propria consociata italiana Golfo del Sole, preposta a gestire il resort estivo italiano sito in Follonica (GR).
L’operazione è stata seguita da Lorenzo Bacciardi (in foto) e da Chiara Marracino.
↧
Gli advisor nell'acquisizione di Nicole Fashion Group
Linklaters ha assistito il fondo di private equity Bc Partners nella definizione degli accordi per l’acquisizione, attraverso la società italiana del gruppo Pronovias, di Nicole Fashion Group, azienda italiana leader nel mercato nazionale e internazionale degli abiti e accessori da sposa di prestigio, operante in 40 paesi.
Nell’ambito dell’operazione, Linklaters ha agito con un team internazionale guidato dai partner Giorgio Fantacchiotti (in foto), dell’ufficio di Milano, e Vincent Ponsonnaille, dell’ufficio di Parigi, coadiuvati dalla managing associate Laura Belardinelli e dal junior associate Giangiacomo Miani. I profili giuslavoristici dell’operazione sono stati seguiti dal counsel Federica Barbero e dall’associate Angela Bruno. Per i profili banking ha agito il counsel Alessandra Ortelli. Gli aspetti di diritto amministrativo sono stati seguiti dal managing associate Paolo Bertolini e gli aspetti di litigation sono stati curati dal counsel Loris Bovo e dal junior associate Stefano De Baggis.
I venditori e fondatori di Nicole, Carlo Marco Cavallo, Alessandra Rinaudo e Luigi Cavallo sono stati assistiti da Marazzi con un team guidato dal senior managing partner Fabio Marazzi, con il supporto del partner Nicolò Ghibellini e dell’associate Margherita Barletta.
PwC ha agito quale advisor finanziario dell’operazione con un team guidato da Giovanni Tinuper e Vincenzo di Fani.
↧
Glg nella prima emissione di Fonderie Mario Mazzucconi
Glg ha agito quale deal legal counsel nel completamento, da parte di Fonderie Mario Mazzucconi – società leader nella produzione di componentistica in alluminio per il mercato automotive – della prima emissione obbligazionaria denominata "Fonderie Mario Mazzucconi - Tasso Fisso 6,5% - 2018/2023" per un importo pari a 15 milioni di euro.
Il team di Glg che ha curato tutti i profili societari, regolamentari, contrattuali e di listing dell’operazione è stato composto dai soci Luca Lo Pò (in foto) e Simone Gerardi nonché da Mario Distasi.
Borghesi ha agito in qualità di advisor finanziario della società per la definizione del piano industriale e per la strutturazione ed emissione delle obbligazioni.
Advance Sim ha supportato la società nella ricerca e individuazione di investitori professionali durante il secondo periodo di offerta delle obbligazioni e Epic Sim ha agito quale arranger per l’emissione, collocamento e quotazione delle obbligazioni.
L’emissione, interamente sottoscritta da investitori professionali e garantita da privilegio speciale ai sensi dell’articolo 46 del TUB, è stata ammessa alle negoziazioni presso il Terzo Mercato della Borsa di Vienna.
↧