Assistita da Legance, Nutrilinea, azienda attiva nel mercato degli integratori alimentari dal 2002, rafforza la propria struttura produttiva, organizzativa e commerciale grazie all’ingresso di White Bridge Investments (Wbi) nella propria compagine sociale.
Legance ha assistito Nutrilinea con un team guidato dal partner Piero Venturini (in foto), coadiuvato dal counsel Giacomo Gitti e dall’associate Antonio Garramone.
Wbi è stata assistita da Giovannelli con un team guidato dal partner Matteo Delucchi,
coadiuvato dagli associate Beatrice Riva e Paola Cairoli e dal partner Michele Mocarelli per gli aspetti finance. Ludovici Piccone, con i soci Paolo Ludovici e Michele Aprile, ha seguito la struttura fiscale dell’operazione. Wbi è stata inoltre assistita da Fineurop Soditic con Germano Palumbo in qualità di advisor finanziario e da Marco Bastasin di Deloitte per le due diligence business, financial e tax.
Lo studio Galli e Bassani, con Riccardo Bassani ed Ethica Corporate Finance, con un team composto da Fausto Rinallo, Giorgio Carere e Clara Conforto hanno seguito l’operazione in qualità di advisor finanziario.
Simmons & Simmons ha assistito Banco Bpm (in qualità di banca agente) e MedioCredito Italiano con un team guidato dal partner Davide D'Affronto, coadiuvato dal managing associate Riccardo Rossi e dalla collaboratrice Alma Migliorini.
Wbi supporterà l’azienda nel processo di sviluppo internazionale, garantendo le risorse necessarie per investire in innovazioni tecnologiche, mantenendo al contempo la continuità gestionale ed elevati standard qualitativi.Image may be NSFW. Clik here to view.
Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito A2a, multiutility locale italiana, nell’acquisizione di un portafoglio di impianti fotovoltaici detenuti dal gruppo Re Energy situati in varie regioni d’Italia, per una potenza installata complessiva pari a circa 17 MW.
Il team di Gianni Origoni Grippo Cappelli è stato guidato dal partner Francesco Puntillo (in foto), affiancato dagli associate Lorenzo Andrea Ottaviani e Giorgio Savo per gli aspetti corporate, nonché dal counsel Angelo Crisafulli e dall’associate Margherita Mazzoncini per i profili di diritto amministrativo. Gli aspetti finanziari sono stati seguiti dal counsel Maria Panetta.
Tale operazione rappresenta un passo importante verso la progressiva diversificazione delle fonti di generazione di energia elettrica del gruppo A2a e conferma una volontà di espansione nel settore delle energie rinnovabili.Image may be NSFW. Clik here to view.
Gatti Pavesi Bianchi è stato deal counsel nella costituzione di Spactiv, la special purpose acquisition company voluta da Maurizio Borletti, e nell'ammissione alle negoziazioni sull’Aim.
Gatti Pavesi Bianchi ha agito con un team guidato da Andrea Giardino (in foto), equity partner, e composto da Rossella Pappagallo, equity partner, e dagli associate Filippo Sola, Carlotta Corba Colombo e Maximiliano Papini.
L’avvio delle negoziazioni sull’Aim arriva in seguito al collocamento chiuso a 90 milioni, con ordini che hanno raggiunto quota 150 milioni di euro da parte di investitori italiani ed esteri, rispetto a un target massimo di raccolta di 100 milioni. Spactiv si propone di investire principalmente in società italiane di medie dimensioni e non quotate, con equity value indicativamente compreso tra i 100 e i 400 mln di euro.Image may be NSFW. Clik here to view.
Nctm ha assistito Thytronic, società attiva nel settore della protezione e controllo per sistemi elettrici di potenza, nell’acquisizione del pacchetto di maggioranza di iGrid, società spagnola attiva nella progettazione di soluzioni per l’automazione e il controllo di reti energetiche.
Nctm ha agito con un team guidato da Riccardo Papetti (in foto) e Laura Cinquini. Per le attività in Spagna, Thytronic è stata assistita da DiG Abogados, con un team guidato da Francisco José Vinaches e Marcos Jiménez de Parga.
L’ingresso di Thytronic in iGrid è stato accompagnato da un aumento di capitale finalizzato a sostenere e accelerare la crescita di questo settore di business attraverso la creazione di sinergie all’interno del gruppo. Con la stessa finalità, l’operazione è stata completata con gli accordi per il mantenimento di ruoli gestionali e direttivi in capo ai soci fondatori che – avendo ceduto una parte della propria partecipazione – sono rimasti come soci di minoranza e prima linea di management della nuova business unit.Image may be NSFW. Clik here to view.
Pedersoli ha assistito Food Technologies, società controllata da Alpha Private Equity Fund 6 e dalla holding industriale Idea Cinquanta, nella cessione del 100% del gruppo Pavan a Gea Group, operatore internazionale nello sviluppo e nella fornitura di tecnologie e componenti di processo avanzati per il settore food and beverage e per altri segmenti, quotato sulla Deutsche Börse e assistito da Hengeler Mueller e Dla Piper.
Pedersoli ha agito con un team composto dall’equity partner Carlo Re (in foto) e dal senior associate Stefano Milanesi.
Dla Piper ha assistito Gea Group con un team coordinato dai partner Wolf Michael Kühne e Danilo Surdi del dipartimento corporate coadiuvati da un team multipractice e multigiurisdizionale coordinato dalla legal director Barbara Donato e composto da Elena Varese, Valentina Marengo, Carmen Chierchia, Barbara Patruno, Carlos Rosquet Martinez, Safia Tuli e da professionisti degli uffici di Shanghai, New York, Chicago e San Pietroburgo.
Il partner Fabrizio Morelli e il legal director Pasquale Siciliani hanno seguito gli aspetti giuslavoristici. Per gli aspetti antitrust sono stati coinvolti il partner Domenico Gullo e il lawyer Matteo Bozzo.
Notizia integrata il 27 settembre 2017 alle ore 14.50: si integra inserendo il ruolo e il team di Dla Piper.Image may be NSFW. Clik here to view.
Legance ha assistito Algonquin Management Partners nell’operazione di acquisizione dell’intero capitale sociale di Peh Milan Holdco, società proprietaria degli hotel “The Westin Palace” a Milano e “The Westin Europa & Regina” a Venezia.
Il team di Legance è stato guidato dal socio Alberto Giampieri (in foto), coadiuvato dal counsel Achille Caliò Marincola per gli aspetti di M&a, nonché dal counsel Tommaso Bernasconi per la parte relativa al finanziamento e dal counsel Francesco Di Bari per i profili fiscali.Image may be NSFW. Clik here to view.
Rsm ha affiancato Pangborn Europe, società del gruppo multinazionale americano Pangborn, che è stata ammessa al concordato preventivo “in continuità aziendale” ai sensi dell’art. 186 bis L.F. dal Tribunale di Busto Arsizio.
Il team di Rsm è composto, per gli aspetti finanziari e contabili, dal partner Alberto Cerini, coadiuvato da giuseppe Guastaferro, Marilisa Agrò e Alessandro Ajmone e, per i profili legali e societari, dal partner Marco Carlizzi (in foto), assistito da Francesca Taviano, Mariolina Colomba e Diletta Del Pizzo.Image may be NSFW. Clik here to view.
Baker McKenzie ha assistito Mediobanca – Banca di Credito Finanziario in qualità di emittente, con un team guidato dal counsel Eugenio Muschio (in foto) con la supervisione del partner Pietro Bernasconi, nell'emissione da parte di Mediobanca di un bond senior unsecured del valore di 750 milioni di euro con scadenza 2022, nell'ambito del programma Emtn.
Clifford Chance ha assistito i dealers (Commerzbank, Deutsche Bank, Mediobanca International, Société Générale e UniCredit), con un team guidato dal partner Filippo Emanuele, affiancato dal counsel Gioacchino Foti.Image may be NSFW. Clik here to view.
Giulio Foldes (in foto) ha assunto l’incarico di legal & transformation director di LeasePlan Italia, azienda operante nel noleggio a lungo termine e gestione flotte aziendali. La nuova direzione ha la responsabilità di guidare i processi di trasformazione dell'organizzazione e la pianificazione strategica, garantendo al tempo stesso la reputazione della società con il rispetto dei rischi legali e di compliance.
Laureato in Legge, dopo un periodo di pratica professionale, Giulio Foldes nel 2006 entra come associato in Tonucci, per poi arrivare in LeasePlan nel 2008 nel dipartimento legal and corporate affairs, dove si specializza nella gestione di contratti nazionali e internazionali, di regolamentazione Privacy, Competition & Antitrust, venendo inoltre coinvolto in numerosi progetti internazionali.
A partire dal 2013 assume il ruolo di legal & compliance manager, occupandosi a 360º gradi degli affari legali e regolamentari, in accordo con le strategie aziendali e curando le relazioni con gli stakeholder di riferimento. Nel corso del tempo matura una considerevole esperienza nell’implementazione e nella gestione dei programmi Compliance, raggiungendo importanti traguardi che gli hanno permesso di crescere a livello professionale e manageriale, arrivando a guidare la practice di Competition & Antitrust per tutto il gruppo LeasePlan.Image may be NSFW. Clik here to view.
Giovedì 5 ottobre, presso il Four Seasons Hotel di Milano, si terrà il terzo appuntamento con l'Italian Private Equity Conference, una giornata dedicata al mondo del private equity organizzata da Private Equity Insights con la media partnership di TopLegal.
Saranno presenti i principali protagonisti del settore - start up, fondi di fondi, business angels - che illustreranno trend e statistiche del private equity italiano e mondiale e le best practice del fundraising. Il programma dettagliato dell'evento, che tra i partner conta anche la presenza di BonelliErede e Pwc, è visionabile sul sito della Conference al seguente link. Per registrarsi all'evento, invece, è possibile visitare la pagina http://pe-conference.org/italian/register/.
L'appuntamento italiano si inserisce in un programma che prevede nove conferenze regionali sul private equity che hanno luogo in tutta Europa e nel Sud-Est asiatico.Image may be NSFW. Clik here to view.
Edoardo Ricci ha assistito Casa Manzoni per i profili contrattuali della mostra delle opere di Giancarlo Vitali. La mostra appena conclusa è stata dislocata tra Palazzo Reale, il Museo di Storia Naturale, il Castello Sforzesco e Casa Manzoni.
Lo studio ha operato tramite il partner Niccolò Nisivoccia, già consigliere onorario della Fondazione Centro Nazionale Studi Manzoniani.Image may be NSFW. Clik here to view.
TopLegal – in collaborazione con Marsh e Nctm – ha approfondito il tema delle soluzioni assicurative a supporto delle operazioni di M&a durante l’incontro “Transactional Risk Insurance nelle operazioni di M&a: modalità operative” che si è svolto lo scorso 26 settembre a Spazio Chiossetto e al quale sono intervenuti in qualità di relatori Alessandra Bechi, responsabile tax & legal e affari istituzionali di Aifi, Marco Strini, private equity and M&a - Italy - practice leader di Marsh e Pietro Zanoni, equity partner, M&a e private equity, di Nctm.
Ad aprire i lavori, l’intervento introduttivo di Alessandra Bechi, che ha fornito un quadro attuale del mercato delle operazioni di M&a in Italia e un focus sul mercato del private equity: il 2016 è stato un anno positivo per il mercato M&a con un ruolo importante degli operatori del private equity e con grande contributo degli investitori esteri. L’Italia è infatti tornata a essere un Paese interessante per i capitali internazionali.
Parallelamente con la crescita del numero di acquisizioni, sta crescendo il mercato delle polizze a protezione dei passaggi delle proprietà e, conseguentemente, la necessità di far chiarezza su quelle che sono le logiche che regolano queste polizze. Le transactional risk insurance sono a tutti gli effetti degli strumenti strategici che permettono di facilitare il percorso delle trattative e in molti casi di rimuovere gli ostacoli che impedirebbero un accordo tra venditore e compratore. Permettendo di trasferire al mercato assicurativo delle liabilities derivanti da rischi riconducibili a eventi noti o ignoti al momento della firma del contratto di acquisto attraverso la strutturazione di un prodotto assicurativo su misura.
A illustrarle nel corso dell’incontro sono stati Pietro Zanoni e Marco Strini, con particolare riferimento alla polizza Warranty & Indemnity (W&I). Le polizze W&I coprono le perdite pecuniarie derivanti da violazioni delle garanzie rilasciate dal venditore in favore dell’acquirente nel contratto di compravendita di partecipazioni o aziende. Come ha spiegato Zanoni, fornendo un confronto tra la polizza W&I e le altre forme di collateral tipicamente utilizzate nelle operazioni di M&a, sono tre gli aspetti distintivi che giustificano l’elevato interesse verso questo genere di polizze. In primis c’è il significativo trasferimento del rischio: la W&I, infatti, rappresenta l’unico strumento che garantisce il pieno trasferimento del rischio a un soggetto terzo, l’assicuratore. Poi ci sono costi e oneri amministrativi medi e one-off, validi per tutta la durata della copertura. E, infine, il costo opportunità per il venditore è molto ridotto a differenza di quanto avviene con il deposito fiduciario, in cui i soldi sono vincolati e inutilizzabili.
Alla base dell’interesse del mercato verso questo strumento di protezione c’è soprattutto la capacità della polizza W&I di risponde sia alle esigenze del compratore che a quelle del venditore, come ha sottolineato Strini.
Lato compratore, la polizza W&I permette: l’ottenimento di una garanzia a fronte di un venditore non disponibile a impegnarsi contrattualmente; l’ottenimento di un massimale e/o una durata maggiore per le responsabilità del venditore; la copertura del merito creditizio del venditore; di differenziare l’offerta in un processo a base d’asta; il mantenimento delle relazioni commerciali con il venditore nel caso di investimenti in minoranza o co-investimenti; la facilitazione del processo di indennizzo nel caso in cui siano coinvolti più venditori (anche più persone fisiche).
Mentre lato venditore, in caso di polizza W&I buyer side proposta al compratore, si ha l’ottenimento della clean – exit; la sostituzione di escrow e una maggiore libertà di distribuire il ricavato della vendita agli azionisti. In caso di W&I seller side sottoscritta dal venditore, si evitano significativi rischi post closing e si ottiene la copertura delle responsabilità assunte dal cliente a tutela del capitale degli azionisti.
Tuttavia, ha sottolineato Zanoni, ci sono anche alcuni contro che possono essere attribuiti a questo genere di polizze. Tra questi, c’è il fatto che la copertura della polizza W&I non necessariamente sovrapponibile a quella del patto di garanzia, è “una coperta corta”. In particolare ci sono dei rischi tipicamente non assicurati dalle polizze W&I (è esclusa la copertura assicurativa per le passività note o derivanti da fatti noti, la copertura assicurativa per la violazione di garanzie sul futuro, le cosiddette forward looking warranties, e la copertura assicurativa del meccanismo di aggiustamento del prezzo) e ci sono dei rischi non assicurabili per legge (il dolo e la colpa grave, le sanzioni amministrative, il regolamento Isvap 2972012).Image may be NSFW. Clik here to view.
Secondo una statistica aggiornata al 31 dicembre 2016, il numero di avvocati in Italia ha raggiunto 312mila unità. Di questi solo 30mila, il 9% del totale, fanno parte di un’associazione. Se si ricorda che le microimprese con meno di 10 addetti pesano per il 95% delle imprese attive in Italia, emerge quanto il comparto legale, altamente frammentato e di scala dimensionale ridotta a qualsiasi livello lo si consideri, sia specchio del sistema produttivo italiano. Ma gran parte dell’avvocatura soffre di un ulteriore male: la proletarizzazione. Secondo l’ultimo rapporto Censis, l’80% degli avvocati italiani ha un reddito annuo inferiore a 10mila euro, con tutti i rischi di un gettito insufficiente per la cassa di previdenza.
La crisi della categoria è arrivata sulla scrivania del Governo ma non è rimasta lì. A un incontro tenutosi già l’anno scorso a Roma tra i maggiori studi legali e le istituzioni forensi, sull’impoverimento della categoria interveniva il ministro della giustizia Andrea Orlando il quale indicava come cause il diffuso approccio generalista e la genericità della prestazione professionale. Preannunciando le intenzioni liberalizzatrici del legislatore, Orlando non lasciava dubbi sulla posta in gioco in assenza di uno sviluppo del comparto. L’immiserimento degli avvocati rischiava di creare un “movimento antisistema” tale da mettere in pericolo la democrazia stessa. Per contrastare il disastro Orlando evocava una “politica industriale” capace di accompagnare l’evoluzione della professione.
Uno dei tasselli di questa politica, il regolamento sulle specializzazioni del 2015, era stato giudicato un regalo ai cosiddetti “megastudi” romani e milanesi da alcuni ambienti forensi. Ora, con due nuove leggi approvate questa estate, si prova a creare sistema e sviluppo dal basso.
La legge sul lavoro autonomo riconosce ai professionisti la possibilità di costituire reti e consorzi (anche con le imprese) per partecipare agli appalti. Con la legge sulla concorrenza, invece, vengono ribaltati il divieto di investitori esterni nel ruolo di soci e la riserva di amministrazione in favore degli avvocati. Sebbene l’organo di gestione debba ammettere solo soci e avvocati in maggioranza, l’amministratore può essere un socio di capitale. Viene inoltre abrogato il divieto della forma multidisciplinare nonché la partecipazione da parte degli avvocati a più associazioni.
Queste riforme stupiscono non solo per il cambio di passo che rappresentano ma anche per il loro tempismo. Partorite da un Parlamento e un Governo a termine e senza il favore della maggioranza della professione, le riforme si addentrano in un territorio del tutto inesplorato. Si intuisce una chiara volontà del Governo, come auspicato da questa testata sin dalla sua nascita nel lontano 2004, di considerare l’avvocatura nella prospettiva di crescita, di produttività e d’innovazione molto diversa dall’immagine tradizionale della professione fondata sulla trinità dignità-decoro-libertà. Gli avvocati d’impresa, ormai è cosa nota, generano numeri importanti. E proprio in questa ottica di sistema economico, il ministero dello sviluppo economico stima che le riforme avranno come effetto una crescita del Pil nel breve termine dello 0,2% e dell’1% a regime. Come dire: l’assistenza legale sarà pure un’attività professionale ma lo studio legale rappresenta un’attività economica e va considerato alla stregua dell’impresa.
Si introducono quindi novità in grado di rilanciare la competitività della categoria, o almeno sulla carta. In questa fase ancora attuativa, vi è da aspettarsi che la lobby forense cerchi di ritornare alla “tipica ipotesi di società senza impresa”, come scrive nel suo recente libro l’avvocato esperto di corporate, Filippo Palmieri. Tuttavia allo stato attuale, le riforme hanno il grande merito di partire dalla specificità storica della libera professione italiana caratterizzata dal protagonismo e dall’isolazionismo inveterati. Lo strumento delle reti di studi legali in particolare richiama quello delle reti d’impresa create nel 2009 per consentire alle Pmi di resistere alla crisi e migliorare le esportazioni. Attraverso lo strumento giuridico del contratto di rete, le imprese hanno potuto aumentare la propria forza sul mercato per ottenere massa critica senza doversi unire tramite fusioni né essere controllati da un unico soggetto. Oggi si contano più di 3.000 reti che coinvolgono circa 17.000 imprese.
La codificazione delle reti di studi come soggetti giuridici potrebbe creare un importante stimolo al cambio culturale che parte con ragione dai limiti del contesto professionale italiano. Si punta in un primo momento a creare aggregazioni opportunistiche per diminuire costi, creare squadre e aggregare specializzazioni con la possibilità di diventare grandi restando piccoli e senza perdere la propria identità. Ma le aggregazioni potranno abituare all’unione per favorire le concentrazioni. Mentre le speranze del Governo possono suonare eccessive (“una spinta verso una maggiore penetrazione dei mercati dei servizi legali globali”, recita il sito del ministero), sembra più verosimile lo scenario di un mercato nazionale maggiormente consolidato con meno avvocati e meno studi poco strutturati in grado di ritagliarsi uno spazio.
Posto che la normativa non venga stravolta, è prevedibile che potrebbero sperimentarsi soci di capitali nelle aree del recupero credito e del contenzioso seriale e assicurativo. Come fanno notare alcuni soci fondatori, l’ingresso di capitali aiuterebbe a migliorare la governance nonché la trasparenza e la sostenibilità economica degli studi, garantendo gli investimenti di lungo termine a favore dello sviluppo contro l’attuale interesse di breve termine basato sui profitti dei singoli soci. Anche la presenza dell’amministratore non avvocato potrebbe portare al superamento di quella figura ibrida che incarna (da sempre imperfettamente) due ruoli: il professionista che produce e il dirigente che si occupa della gestione dello studio (si veda l’editoriale “Fatturare o gestire? Questo è il problema” pubblicato nel numero di ottobre/novembre 2016 di TopLegal Review). Ma per affidare la guida di uno studio legale e dei suoi clienti a un non avvocato servirà un salto culturale notevole. Salto che nessuna riforma potrà mai istituire fin quando gli avvocati rivendicheranno il diritto esclusivo di gestire uno studio legale.Image may be NSFW. Clik here to view.
Orrick, con i partner Patrizio Messina e Francesca Isgrò, e CE Legal, con il partner Daniele Cutolo, hanno assistito Infratel nel ricorso promosso da Eolo in relazione al bando di gara di Infratel avente a oggetto la procedura per la concessione di costruzione di una infrastruttura passiva a banda ultra larga nelle aree bianche delle regioni Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata e Sicilia nonché per la Provincia autonoma di Trento.
Nell'ambito del ricorso, per Open Fiber hanno agito Luisa Torchia e Kostandin Peci, mentre per Telecom erano presenti Francesco Cardarelli, Filippo Lattanzi e Francesco Saverio Cantella dello studio Lattanzi Cardarelli.
Nello specifico Eolo contestava l’oggetto del secondo bando di gara ritenendo di aver già installato su parte delle aree oggetto di gara una propria rete a banda ultra larga. Il Tar aveva concesso l’esperimento di una Ctu nominando un collegio di tre esperti. Le operazioni peritali stavano volgendo al termine quando la società ricorrente si è determinata a rinunciare al procedimento. Rimane così confermato quanto è emerso dalla documentazione depositata dalla parte pubblica secondo cui quella di Eolo è un rete BL (Banda Larga) e non BUL (Banda Ultra Larga) riconoscendo la legittimità e la correttezza del bando di gara.Image may be NSFW. Clik here to view.
Orabona ha presentato ricorso presso la Corte d’Appello di Milano, per conto di Cristina Frua De Angeli, impugnando la sentenza di proscioglimento per prescrizione e condanna per due reati fiscali contestati alla stessa in qualità di legale rappresentante delle società fallite Villa San Carlo Borromeo e Zephyros.
Le accuse rivolte a Frua De Angeli, a seguito di accertamenti svolti nel settembre 2011 dal Nucleo di Polizia Tributaria di Milano, riguardano l’ipotesi di indebita compensazione di crediti inesistenti e omessa dichiarazione a fini Ires.
Andrea Orabona (in foto), name partner dell'omonimo studio, ha depositato l'atto d'appello per conto di Cristina Frua De Angeli, avverso la sentenza n.5845/2017 emessa dalla sez. I penale del Tribuna di Milano.
In particolare Orabona ha motivato tale decisione sostenendo l’innocenza della propria assistita, indicando, tra le varie motivazioni ascritte nell’atto d’appello, il principio del “ne bis in idem” - trattandosi di reati già giudicati in altro procedimento penale pendente in cassazione con il patrocinio di altri difensori - e l’inapplicabilità del reato contestato di indebita compensazione in quanto al di sotto della soglia di rilevanza penale del fatto.Image may be NSFW. Clik here to view.
R&p Legal è advisor di Avsi nella costituzione e nello sviluppo dell’impresa sociale Acquacoltura iFishfarm Uganda Limited (iFF), continuando a supportare operazioni e investimenti a impatto in Africa e, nello specifico, in Uganda.
Lo studio, con il partner Roberto Randazzo (in foto) e il suo charity & social business team ha fornito assistenza ad Avsi in tutte le fasi dell’operazione: dalla costruzione del modello di business alla costituzione della società, fino al recente ingresso di nuovi soci e investitori, con i relativi aumenti di capitale, cessioni di quote e patti parasociali, resi possibili anche grazie alla conoscenze necessarie a coniugare le prescrizioni della normativa italiana e di quella ugandese.
Con il partner Roberto Randazzo hanno collaborato all’operazione anche Emiliano Giovine e Giuseppe Taffari.
L'impresa iFF è parte di un innovativo progetto di rilancio socio-economico dell’isola di Bugala, sul Lago Vittoria, incentrato su nuove modalità di promozione dello sviluppo economico e sociale come strumento utile per ridurre la vulnerabilità sanitaria, sociale ed economica.Image may be NSFW. Clik here to view.
Molinari annuncia l’ingresso di due nuovi professionisti: Daniela Runggaldier (in foto), in qualità di of counsel per il banking e l’insurance regulation, e Giacomo Colombo, in qualità di associate all’interno del team di corporate e finance dello studio.
Daniela Runggaldier, che proviene da BonelliErede, ha prestato consulenza regolamentare a favore di banche, imprese di investimento, emittenti quotati, imprese di assicurazione e intermediari finanziari e assicurativi sia italiani che esteri. Runggaldier, inoltre, ha maturato esperienza in merito all’operatività transfrontaliera di banche e intermediari finanziari, alla costituzione eacquisizione di banche e altri soggetti vigilati, all’autorizzazione di aumenti di capitale e altre operazioni straordinarie.
Giacomo Colombo, proveniente da Chiomenti, ha maturato esperienza nell’ambito delle procedure concorsuali e in operazioni di risoluzione della crisi d’impresa e di finanziamento, con assistenza prestata a clientela sia corporate che istituzionale, nonché in operazioni di riorganizzazione societaria e straordinarie (anche nel contesto di procedure competitive a evidenza pubblica).Image may be NSFW. Clik here to view.
Chiomenti e Shearman & Sterling hanno assistito Viacom International Media Networks Italia, azienda italiana operante nel settore televisivo, nell'operazione di acquisizione da Scripps Networks Interactive, affiancata da Baker McKenzie, del logical channel number 49, dove, il prossimo 22 ottobre, verrà lanciata la versione locale del brand Spike.
Chiomenti ha assistito Viacom per le tematiche connesse alla regolamentazione dei media e relativi impatti contrattuali, nonché per gli adempimenti presso il Ministero dello Sviluppo Economico e Agcom, con un team composto dal partner Gilberto Nava, coadiuvato dal senior associate Giulio Vecchi.
Per Viacom ha agito il team interno coordinato dal senior director business & legal affairs Barnaba Costalonga.
Shearman & Sterling ha assistito Viacom per gli aspetti di diritto societario, M&a e supervisione e coordinamento generale dell’operazione con il partner Tobia Croff e l’associate Camilla Zanetti.
Baker McKenzie ha assistito Scripps Networks Interactive e la sua controllata Mangia Networks in relazione a tutte le tematiche regolamentari, societarie e contrattuali dell’operazione con un team coordinato dal counsel Paolo Galli e coadiuvato dal counsel Alessandra Fabri per gli aspetti di diritto societario.Image may be NSFW. Clik here to view.
IN EVIDENZA
Industria
Ashurst per l'ok dalla Corte di Giustizia a Ferriera Valsabbia e Alfa Acciai
La Corte di Giustizia ha annullato le sentenze del Tribunale e la decisione della Commissione europea che sanzionavano un cartello tra produttori italiani di tondo per cemento armato, tra cui Feralpi, Ferriera Valsabbia, Alfa Acciai, Ferriere Nord e Riva. Ferriera Valsabbia e Alfa Acciai sono state assistite da Ashurst. La Corte di Giustizia lo ha stabilito dal momento che la Commissione europea ha violato il diritto di difesa delle imprese interessate.
Larga distribuzione
Tuo Spa vince il primo round arbitrale contro le Coop, gli studi
Nel procedimento arbitrale promosso da Tuo Spa contro le Coop per violazione di garanzie sulla vendita della società Dico, il collegio ha emesso un lodo parziale respingendo l'eccezione di decadenza. Tuo è stata assistita da Gianni Origoni Grippo Cappelli e da Massimo Zaccheo, Valerio Di Gravio e Guido Alpa.
LA SETTIMANA IN BREVE
Orrick e CE Legal in difesa della Banda Ultra Larga
Orrick e CE Legal hanno assistito Infratel nel ricorso promosso da Eolo in relazione al bando di gara di Infratel avente a oggetto la procedura per la concessione di costruzione di una infrastruttura passiva a banda ultra larga nelle aree bianche di undici regioni. Nell'ambito del ricorso successivamente abbandonato da Eolo, per Open Fiber hanno agito lo studio di Luisa Torchia, mentre per Telecom è stata affiancata dallo studio Lattanzi Cardarelli.
Orabona con Cristina Frua De Angeli per ipotesi di due reati fiscali
Orabona ha presentato ricorso presso la Corte d’Appello di Milano, per conto di Cristina Frua De Angeli, impugnando la sentenza di proscioglimento per prescrizione e condanna per due reati fiscali contestati alla stessa in qualità di legale rappresentante delle società fallite Villa San Carlo Borromeo e Zephyros.
Ag e Scalera e Di Paolo con Alia di fronte al Tar Toscana
Lo studio Ag e Scalera e Di Paolo hanno assistito il raggruppamento temporaneo di imprese poi trasformatosi in Alia Servizi Ambientali - quale concorrente aggiudicatario, di fronte al Tar Toscana nell'ambito del ricorso per l'aggiudicazione di una gara. Il Tar Toscana ha rigettato il ricorso del concorrente escluso e confermato l’esito della selezione.
Fri-El vince con Dla Piper
Il Tar Napoli ha accolto il ricorso proposto da Dla Piper per conto di Fri-El per l'annullamento del Decreto Dirigenziale n. 51 del 26.10.2016, recante "Misure di conservazione dei Sic per la designazione delle Zsc della Rete Natura 2000 della Regione Campania", condannando la Regione al pagamento delle spese di giudizio.Image may be NSFW. Clik here to view.
LA SETTIMANA IN BREVE
Gli studi nella compravendita del canale 49
Chiomenti e Shearman & Sterling hanno assistito Viacom International Media Networks Italia nell'operazione di acquisizione da Scripps Networks Interactive, affiancata da Baker McKenzie, del logical channel number 49, dove, il prossimo 22 ottobre, verrà lanciata la versione locale del brand Spike.
Per Viacom ha agito anche il team interno coordinato dal senior director business & legal affairs Barnaba Costalonga.
Pedersoli con Alpha Pe nella cessione di Pavan
Pedersoli ha assistito Food Technologies, società controllata da Alpha Private Equity Fund 6 e dalla holding industriale Idea Cinquanta, nella cessione del 100% del gruppo Pavan a Gea Group, assistito da Hengeler Mueller e Dla Piper.
Legance con Algonquin per il capitale sociale di Peh Milan
Legance ha assistito Algonquin Management Partners nell’operazione di acquisizione dell’intero capitale sociale di Peh Milan Holdco, società proprietaria degli hotel “The Westin Palace” a Milano e “The Westin Europa & Regina” a Venezia.
Nctm con Thytronic nell’acquisizione della maggioranza di iGrid
Nctm ha assistito Thytronic nell’acquisizione del pacchetto di maggioranza di iGrid. Per le attività in Spagna, Thytronic è stata assistita da DiG Abogados,
Gop con A2a per un portafoglio di impianti fotovoltaici di Re Energy
Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito A2a nell’acquisizione di un portafoglio di impianti fotovoltaici detenuti dal gruppo Re Energy situati in varie regioni d’Italia, per una potenza installata complessiva pari a circa 17 MW.
Giovannelli e Legance per l’acquisizione di Nutrilinea
Legance ha assistito Nutrilinea nell’ingresso di White Bridge Investments (Wbi) nella propria compagine sociale. Wbi è stata assistita da Giovannelli. Ludovici Piccone ha seguito la struttura fiscale dell’operazione. Wbi è stata inoltre assistita da Fineurop Soditic, in qualità di advisor finanziario, e da Deloitte per le due diligence business, financial e tax. Lo studio Galli e Bassani ed Ethica Corporate Finance hanno seguito l’operazione in qualità di advisor finanziario. Simmons & Simmons ha assistito Banco Bpm (in qualità di banca agente) e MedioCredito Italiano.
Masotti Berger Cassella nell’acquisizione di Av Green 3
Masotti Berger Cassella ha assistito Americas Power Partners nell’acquisizione, per il tramite di un veicolo italiano, di una partecipazione pari all’85% del capitale sociale di Av Green 3.
E.On Energia sale al controllo di Casa delle Nuove Energie
Gitti ha assistito E.On Energia nell'acquisizione della maggioranza del capitale sociale di Casa delle Nuove Energie. Il venditore, Bkw Italia è stato assistito da Paul Hastings. Laward ha affiancato i soci di minoranza.
Bird & Bird e Giliberti Triscornia nell’acquisizione di Kc School
Bird & Bird ha assistito i soci di Kc Schoo nell'operazione di acquisizione della maggioranza del capitale di Kc School da parte del fondo Providence Equity (tramite la controllata Nace) a sua volta assistito da Giliberti Triscornia.Image may be NSFW. Clik here to view.