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E.On Energia sale al controllo di Casa delle Nuove Energie

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Gitti ha assistito E.On Energia, società di vendita del gruppo energetico E.On, nell'acquisizione della maggioranza del capitale sociale di Casa delle Nuove Energie, azienda attiva in Italia nel settore del risparmio energetico e delle energie rinnovabili. Il venditore, Bkw Italia è stato assistito da Paul Hastings. Laward ha affiancato i soci di minoranza. Gitti ha agito con un team guidato da Piero Viganò (in foto) e composto dalle associate Irina Gherca, Valeria Pistoni e dal senior associate Flavio Monfrini per gli aspetti di diritto del lavoro. Per E.On Energia hanno operato gli in-house legal counsel Federica Stevanin e Massimiliano Zanetti. Paul Hastings ha assistito Bkw Italian con un team guidato da Lorenzo Parola e composto da Paola Merati e Juljan Puna, nonché da Giacomo Gavotti. I soci di minoranza sono stati assistiti da Laward con Pierantonio Luceri.

Edoardo Ricci per l'apertura di Anteo Palazzo del Cinema

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Edoardo Ricci ha assistito Anteo sotto tutti i profili legali e contrattuali dell'apertura di “Anteo Palazzo del Cinema” a Milano. L'inaugurazione è avvenuta l'8 settembre dopo otto mesi di cantiere e più di 5 milioni di euro di investimento per ampliare gli spazi esistenti e rinnovare l’edificio già esistente.

Bird & Bird e Giliberti Triscornia nell'acquisizione di Kc School

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Bird & Bird ha assistito i soci di Kc School, società attiva nel settore education, nell'operazione di acquisizione della maggioranza del capitale di Kc School da parte del fondo Providence Equity (tramite la controllata Nace) a sua volta assistito da Giliberti Triscornia. Bird & Bird ha curato gli aspetti di natura legale dei soci di Kc School, con un team composto dal senior associate Andrea Angelillis (in foto), coordinato dal partner Alberto Salvadé. Giliberti Triscornia ha assistito Providence Equity con un team composto dal partner Riccardo Coda e dal senior associate Gianluca Grazioli.

Tuo Spa vince il primo round arbitrale contro le Coop, gli studi

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Nel procedimento arbitrale promosso da Tuo Spa contro le Coop per violazione di molteplici dichiarazioni e garanzie sulla vendita della società Dico, a cui fa riferimento la catena di discount Tuodì, il collegio ha emesso un lodo parziale respingendo l'eccezione di decadenza sollevata dalle Coop accogliendo gli argomenti difensivi svolti da Tuo. Tuo è stata assistita da Alberto Nanni (in foto), partner di Gianni Origoni Grippo Cappelli e da Massimo Zaccheo, Valerio Di Gravio e Guido Alpa. La decisone apre la strada all’accertamento del fondamento delle ingenti domande risarcitorie svolte da Tuo contro le Coop.

Fri-El vince con Dla Piper

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Il Tar Napoli ha accolto il ricorso proposto da Dla Piper per conto di Fri-El per l'annullamento del Decreto Dirigenziale n. 51 del 26.10.2016, recante "Misure di conservazione dei Sic per la designazione delle Zsc della Rete Natura 2000 della Regione Campania", condannando la Regione al pagamento delle spese di giudizio. Il Team di Dla Piper che ha assistito Fri-Erl è composto dal partner Germana Cassar (in foto) e dal lawyer Mattia Malinverni. Il Tar ha ritenuto assorbente il primo motivo proposto da Dla Piper, relativo all'incompetenza del dirigente a emanare il provvedimento gravato, in violazione del principio di separazione tra politica ed amministrazione sancito dall’art. 66 dello Statuto della Regione Campania.

Osborne Clarke, Marino nuovo partner

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Osborne Clarke ha annunciato l'ingresso di Gianluigi Marino (in foto) in qualità di partner. Marino entrerà a far parte del team di digital business e opererà, in particolare, nel settore dei dati personali e della privacy. Marino proviene dal dipartimento di intellectual property & technology di Dla Piper, dove era entrato nel 2011 in qualità di associate. Dal settembre 2012 al marzo 2013 è stato in secondment presso Accenture (legal contractor). In precedenza è stato junior associate presso lo studio Lgv di Milano. Per Osborne Clarke si tratta del quarto ingresso da inizio anno nel team del db. Lo scorso maggio è entrato Andrea Rizzi, che è stato nominato anche responsabile del team; mentre risale a pochi giorni fa l'annunciato dell’ingresso di Andrea Bozza e Pierfilippo Capello, con l’obiettivo di sviluppare l’area dell’entertainment and sport. Con l’arrivo di Gianluigi Marino lo studio arriva a contare in Italia 19 partner e complessivamente oltre 60 professionisti tra avvocati e commercialisti.

Sintesi, Santosuosso nominato nel board

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Sintesi, società` di investimenti e partecipazioni, ha cooptato nel board Daniele Santosuosso (in foto), name partner dell'omonimo studio e professore ordinario di diritto commerciale nell’Università "La Sapienza" di Roma. Esperto di diritto societario e corporate governance Santosuosso ricopre altri incarichi in società quotate italiane e multinazionali, tra cui Banca Ifis e Lottomatica.

Masotti Berger Cassella con Americas Power Partners nell'acquisizione di Av Green 3

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Masotti Berger Cassella ha assistito Americas Power Partners, società americana specializzata nella co-generazione per la produzione di calore attraverso teleriscaldamento, nell’acquisizione, per il tramite di un veicolo italiano, di una partecipazione pari all’85% del capitale sociale di Av Green 3, società attiva nel settore delle energie rinnovabili e proprietaria di un impianto di biomassa nella provincia di Rimini. Il team Masotti Berger Cassella è stato guidato dalle partner Mascia Cassella (in foto) e Francesca Masotti, che hanno seguito rispettivamente la parte legale e fiscale dell'operazione insieme agli associate Stefano Del Vecchio, Roberta Brussolo e Matteo Castronovo. L’operazione, del valore di oltre 2 milioni di euro, potrebbe essere la prima di una serie di acquisizioni di impianti di produzione di energia rinnovabile, parte di un ampio progetto di investimento in Italia.

Giordano lascia Ludovici Piccone per mettersi in proprio

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Ludovici Piccone perde un socio romano. Secondo quanto risulta a TopLegal, Vittorio Giordano (in foto) ha scelto la strada in proprio, uscendo dallo studio in cui era entrato come partner nel 2015. Giordano (classe 1978) era stato scelto per aprire la sede romana dello studio insieme a Roberto Cusimano. Entrambi prima di approdare in Ludovici Piccone erano soci di Salvini Escalar. Vittorio Giordano non lascia lo studio da solo. Lo seguono Giorgia Silvestri e Andrea Merolle, suo collega dai tempi di Salvini Escalar, che diventa co-fondatore e name partner della nuova insegna Giordano-Merolle.

Lexia con Endeavor Italia per il supporto alle start-up innovative

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Lexia ha stipulato un accordo con Endeavor Italia, organizzazione mondiale no-profit che supporta gli imprenditori e le imprese che si trovano in fase di espansione, per mettere al servizio di start-up e imprese innovative italiane la propria assistenza legale. Il team di Lexia - composto dai quattro partner Alessandro Dagnino, Francesco Dagnino (in foto), Vincenzo Sanasi D’Arpe e Andrea Vincenti e da altri circa quaranta professionisti - collaborerà con Endeavor Italia fornendo il proprio supporto legale alle giovani realtà imprenditoriali italiane, selezionate da Endeavor Italia. Attraverso la formula work-for-equity, Lexia potrà valutare di volta in volta anche le attività di assistenza.

Nctm advisor per la costituzione di Capitol One EuVeca Sicaf

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Banca d’Italia ha autorizzato la costituzione di Capitol One EuVECA Sicaf, società di Investimento a capitale fisso per l’esercizio del servizio di gestione collettiva del risparmio. La domanda era stata presentata, lo scorso marzo, da Marzotto Venture, in qualità di socio promotore di riferimento, assistita nell’iter autorizzativo da Nctm con un team guidato da Ubaldo Caracino (in foto) e Lukas Plattner. Il veicolo d’investimento è stato istituito in conformità con la disciplina europea di massima armonizzazione in materia di fondi europei di venture capital (c.d. EuVeca – European Venture Capital Fund).

I Piani Individuali di Risparmio (PIR)

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I Piani Individuali di Risparmio (PIR), introdotti nell’ultima legge di Stabilità, sono sicuramente la principale novità per quanto riguarda il risparmio italiano del 2017. I primi dati sembrano confermare il grande successo di questo prodotto e reti di distribuzione e banche stanno investendo molto per collocarlo. Le caratteristiche fiscali di questo prodotto, che prevede la detassazione delle plusvalenze qualora si mantenga l’investimento per più di 5 anni, sono ben note. Purtroppo meno noti sono i rischi associati a questo tipo di investimento e sulla sua reale adeguatezza per la protezione del risparmio nel lungo termine. In questo articolo elencheremo alcuni fattori di rischio che tutti dovrebbero avere a mente qualora stiano considerando di investire con questo strumento. Ma cominciamo a descrivere le caratteristiche del prodotto. Quali sono le caratteristiche dei PIR? L’obiettivo dei PIR, sicuramente meritorio nelle intenzioni, è quello di indirizzare il risparmio verso le piccole e medie imprese italiane con il risultato di stimolare l’economia nazionale. Lo schema ricalca quello già collaudato in altri paesi come Francia e Regno Unito dove esistono prodotti affini. In pratica, i PIR sono dei contenitori giuridici che possono assumere varie forme (fondi, conti titoli, gestioni patrimoniali) e contenere diverse tipologie di prodotti finanziari (azioni, obbligazioni, ETF, depositi e conti correnti) purché vengano rispettate, nella composizione dei portafogli, le limitazioni previste dalla legge.È infatti obbligatorio investire almeno il 70% del capitale in aziende con sede in Italia o in imprese domiciliate all’interno dello spazio economico europeo (SEE) che abbiano stabile organizzazione nel nostro Paese. Almeno il 30% di questa quota (il 21% del totale) dovrà inoltre essere investita in strumenti emessi da aziende che non sono quotate nell’indice Ftse Mib di Borsa Italiana. La quota investita su un singolo emittente non deve superare il 10% del totale (questo vale anche per gli strumenti liquidi come i conti correnti e i depositi, che tutti insieme non potranno sforare il 30% del capitale investito). I PIR sono destinati solo alle persone fisiche per gli investimenti effettuati fuori dall’esercizio di impresa. La soglia minima di investimento è di 500€ mentre quella massima è di 30.000€ annui. Investendo tramite i PIR si potrebbe godere di importanti vantaggi fiscali. I redditi da capitale e i rendimenti saranno infatti esentati da imposte qualora l’investimento venga mantenuto per più di 5 anni, con la possibilità di continuare a investire anche oltre questo orizzonte temporale. I PIR sono inoltre esenti dall’imposta di successione. L’altra faccia della medaglia: molti rischi e poca flessibilità Quando si decide di investire è bene considerare con attenzione tutti i fattori che possono intaccare la sicurezza del nostro capitale, specialmente se esistono dei vincoli temporali che non ci garantiscono la possibilità di limitare facilmente la nostra esposizione. Crediamo infatti che l’incentivo fiscale non vada considerato come un regalo che il legislatore ha deciso di fare al risparmiatore. Esso serve a remunerare il rischio che l’investitore si assume e quindi va considerato in termini relativi. A nostro avviso i PIR presentano almeno 6 caratteristiche che li rendono una scelta non consigliabile per chi vuole investire i propri risparmi. Non offrono diversificazione geografica dell’investimento esponendo di fatto i vostri risparmi ai rischi del sistema Paese Italia, senza peraltro la possibilità di bilanciare verso altre aree in caso di necessità. Bisogna ricordare che, in genere siamo molto esposti al rischio Paese (per esempio se possediamo una casa). A livello azionario Piazza Affari vale l’1% dei listini globali e le imprese a piccola e media capitalizzazione meno dello 0,1%. Questi fattori non possono non essere presi in considerazione in un’ottica di diversificazione dei propri asset. Il rischio geografico si unisce al rischio specifico. Per via della loro composizione la maggior parte dei PIR è sovraesposta verso il FTSE MIB, il che vuol dire in pratica essere sovraesposti verso il sistema bancario italiano. C’è poi una forte presenza di strumenti emessi da imprese italiane a piccola e media capitalizzazione. Questi strumenti sono generalmente molto volatili e poco liquidi. Essere vincolati a questo tipo di prodotti per lungo tempo vuol dire condannare il proprio investimento a livelli di rischio eccessivi, con grande probabilità di intaccare il proprio capitale. Nei primi mesi, per esempio, la valutazione dei PIR è in genere andata piuttosto bene (in gran parte proprio per la grande quantità di risparmio che lo strumento sta drenando sugli indici mid e small cap di Piazza Affari). Quando questo effetto finirà magari ci sarà una repentina discesa. Bisogna inoltre tenere a mente che l’incentivo fiscale è vincolato a una durata almeno quinquennale dell’investimento. Qualora aveste necessità di ritirare in anticipo la vostra posizione, vi trovereste a pagare la normale aliquota del 26% sulle plusvalenze. Per via della loro struttura i PIR saranno composti principalmente da azioni e obbligazioni. Si tratta di un limite che potrebbe rendere complessa una distribuzione equilibrata tra le varie asset class. I PIR, inoltre, si configurano come strumenti dedicati a investitori molto esperti. Il panorama delle piccole e medie imprese italiane è molto complesso ed estremamente volatile. Inoltre, la novità del prodotto vi lascerà pochi riferimenti per valutare la performance dei vostri gestori. Infine, la varietà di forme giuridiche con cui i PIR possono essere offerti apre la possibilità a strutture di costo poco trasparenti. Per questo è importante tenere gli occhi aperti. Alcune ricerche hanno addirittura dimostrato come il vantaggio fiscale offerto dai PIR sia vanificato dai costi eccessivi del “pacchetto” stesso. Per tutte queste ragioni Moneyfarm ha deciso di non includere i PIR all’interno della propria offerta. Pensare a soluzioni competitive dal punto di vista fiscale è sicuramente una nostra priorità, come dimostra il servizio di Gestione Patrimoniale che abbiamo da poco lanciato e che garantisce grandi vantaggi rispetto al nostro tradizionale servizio in amministrato. Non crediamo che i PIR siano uno strumento efficiente per l’investimento nel tempo di una porzione considerevole dei propri risparmi. Pensiamo che possa, al limite, entrare in un portafoglio di asset diversificato in quote non superiori al 5%. Abbiamo quindi scelto di rimanere fedeli alla nostra filosofia: offrire investimenti flessibili e trasparenti, che garantiscano una buona redditività senza per questo esporre il vostro patrimonio a rischi troppo concentrati o vincolare le vostre scelte di investimento a parametri eccessivamente stringenti. Per maggiori informazioni: www.moneyfarm.com/toplegal

Clifford Chance e Chiomenti nell'Emtn e nell'emissione del primo Tier 2 di Banco Bpm

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Clifford Chance e Chiomenti sono gli studi legali coinvolti nella costituzione del programma Emtn da parte della nuova entity Banco Bpm, per un ammontare fino a 25 miliardi di euro. Nel contesto del programma, gli studi hanno prestato assistenza anche in relazione alla prima emissione subordinata Tier 2 di Banco Bpm, con scadenza a 10 anni, per un ammontare di 500 milioni di euro. Il team di Clifford Chance, composto dal socio Filippo Emanuele con il counsel Gioacchino Foti e l'associate Jonathan Astbury, ha assistito Citi in qualità di arranger nella costituzione del programma Emtn, mentre in relazione all'emissione Tier 2 ha prestato assistenza a un pool di banche formato da Banca Akros, Barclays, Citigroup, Goldman Sachs, Jp Morgan e Société Générale. Chiomenti ha assistito Banco Bpm con un team guidato dal socio Michele Delfini con il counsel Fraser Wood e l’associate Stefano Ovi.

Pedersoli nell'accordo tra Banca patrimoni Sella e Schroders

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Pedersoli assiste Banca Patrimoni Sella & C. nell’accordo con Schroders Italy Sim finalizzato all’avvio di una partnership strategica nel wealth management in Italia. L’accordo prevede il conferimento in Banca Patrimoni Sella & C. del ramo del wealth management di Schroders in Italia in cambio di una partecipazione azionaria nella medesima Banca. Il team di Pedersoli guidato dall’equity partner Eugenio Barcellona (in foto), è composto dall’associate Clara Cibrario Assereto e Filippo Paolo Durazzo. L’accordo sarà soggetto all’approvazione regolamentare da parte dell’organo di vigilanza preposto.

Ferraresi passa in Munari Cavani

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Federico Ferraresi (in foto) entra in Munari Cavani. Iscritto all’Albo dei Patrocinanti in Cassazione, si occupa prevalentemente di diritto societario e commerciale, operazioni straordinarie, fusioni e acquisizioni, joint venture, corporate governance, diritto bancario regolamentare e contrattualistica d’impresa, anche internazionale. Prima di entrare a far parte di Munari Cavani, ha svolto la propria attività in Gatti Pavesi Bianchi, dove ha fatto il suo ingresso nel 2002.

Santa Maria con Stam Europe nel rifinanziamento del Green Place Building

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Santa Maria, con un team composto da Federico Barbara (in foto), Adriano Nocerino e Carolina Ribaldone, ha assistito Stam Europe, società di gestione di investimenti immobiliari con sede a Parigi, nel rifinanziamento e nella locazione dell’immobile Green Place Building, situato in viale Certosa, a Milano. L’asset fa parte di Stam Re III, fondo immobiliare del valore di 500 milioni di euro. Ubi Banca è il partner dell’operazione di finanziamento, dell’importo di circa 20 milioni di euro.

Hogan Lovells e Gop nel bond subordinato Tier 2 di Banca Sella

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Hogan Lovells e Gianni Origoni Grippo Cappelli hanno prestato assistenza nell’emissione da parte di Banca Sella di un bond subordinato tier 2 a tasso fisso resettable per un valore nominale pari a 100 milioni di euro, con scadenza 22 settembre 2027. Hogan Lovells ha assistito Banca Imi, quale sole lead manager, con un team composto dal socio Corrado Fiscale e dalla counsel Annalisa Feliciani (in foto) e con il supporto, per gli aspetti di diritto inglese, del partner Andrew Carey e del senior associate Jonathan Malim dell'ufficio di Londra. Gop ha assistito Banca Sella con un team guidato dal partner Richard Hamilton per gli aspetti di diritto inglese e dal partner Marco Zaccagnini, coadiuvato dalla senior associate Elena Cirillo e dall’associate Smeralda Mazzei, per gli aspetti di diritto italiano; i profili fiscali sono stati seguiti dal partner Stefano Grilli, coadiuvato dagli associate Giuseppe Patti e Federico Donetti.

Ag e Scalera e Di Paolo con Alia Servizi Ambientali di fronte al Tar Toscana

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Lo studio Ag, nella persona del fondatore Andrea Grazzini (in foto), e Scalera e Di Paolo, con la socia Dover Scalera, hanno assistito il raggruppamento temporaneo di imprese tra le società Quadrifoglio di Firenze, Publiambiente di Empoli, Asm di Prato e Cis di Agliana - che poi si è trasformato, con un un’operazione di fusione per incorporazione, in una società unica denominata Alia Servizi Ambientali - quale concorrente aggiudicatario, di fronte al Tar Toscana nell'ambito del ricorso per l'aggiudicazione di una gara. Il concorrente escluso ha impugnato sia la propria esclusione, che il successivo provvedimento di aggiudicazione. Il Tar Toscana, con sentenza 16 giugno 2017, n. 833 della Prima Sezione, ha rigettato il ricorso del concorrente e confermato l’esito della selezione. Lo studio Ag, con Andrea Grazzini, ha inoltre assistito Alia Spa nel procedimento di gara e nella stipulazione del contratto con Ato Toscana Centro, avvenuta il 31 agosto scorso, per la selezione del nuovo gestore del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. La concessione, che riguarda i servizi ambientali di oltre 70 Comuni, ha durata ventennale e un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro.

Eugenio Maria Mastropalo entra in Gitti

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Gitti ha annunciato l’ingresso di Eugenio Maria Mastropaolo (in foto), fondatore nel 2015 di Emm Consulting, in qualità di of counsel. Mastropaolo è esperto di diritto bancario e finanziario ed in particolare di strumenti finanziari, servizi di investimento e pagamento, operazioni di finanziamento tradizionali e con emissione di strumenti finanziari, sistemi di controllo interno, progettazione degli stessi ed esecuzione dei controlli, anche con riferimento alle procedure di antiriciclaggio.

Castello finanzia 11 parchi fotovoltaici del fondo Energheia con Ubi Banca

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Castello Sgr, con l’head of investments Daniele Bianchi e il fund manager Michelangelo Ripamonti, ha completato l’operazione di finanziamento di 11 parchi fotovoltaici del Fondo Energheia con Ubi Banca, che ha agito tramite il team di Project & Real Estate Finance. Per la parte legale, Castello è stata assistita da Legance, con un team guidato dai partner Filippo Ruffato (in foto) e Luca Autuori e composto dalla managing associate Francesca Brilli, dal senior associate Emanuele Artuso e dagli associate Emanuela Procario e Piervincenzo Lapenna. Dla Piper ha invece assistito Ubi Banca con un team del dipartimento Finance & Projects guidato dal partner Giovanni Ragnoni Bosco Lucarelli e composto dal legal director Claudio D’Alia e dal lawyer Silvia Ravagnani. L’operazione rientra nel più ampio processo di riorganizzazione degli asset del Fondo Energheia e si è svolta in due fasi, la prima completata a maggio 2017 e la seconda completata a settembre 2017.
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