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Contenziosi (21 novembre 2019)

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Lipani Catricalà vince con Acis al Tar del Lazio Il Tar Lazio non sospende il provvedimento dell’Agcm che ha sanzionato i cartelli del cartone e degli imballaggi con multe di oltre 287 milioni di euro. Decisive le argomentazioni dell’Associazione italiana scatolifici (Acis) e le dichiarazioni di quattro leniency applicant. Acis, che ha rivestito il ruolo di segnalante nel procedimento, è stata assistita sia nel procedimento avanti all’Agcm sia avanti al Tar Lazio da Lipani Catricalà dal team composto da Damiano Lipani, Antonio Catricalà, Francesca Sbrana, Carlo Edoardo Cazzato, Luca Baccaro ed Enrico Spagnolello. Accogliendo le argomentazioni formulate dalla segnalante Acis, il Tar Lazio ha ritenuto insussistenti i presupposti prospettati dalle imprese ricorrenti al fine di ottenere la sospensione della efficacia del provvedimento adottato dall’Agcm nell’agosto scorso. Il giudice amministrativo ha fatto salvo l’accertamento posto in essere dall’Autorità e i suoi effetti, subordinando la sospensione del solo pagamento delle multe imposte a una cauzione di importo pari a quello delle sanzioni amministrative pecuniarie comminate dall’Agcm. Anche nel caso in cui le cauzioni venissero prestate nel termine concesso, l’accertamento dei due illeciti, funzionale alle possibili azioni risarcitorie, rimarrà pertanto pienamente efficace. Con il provvedimento impugnato avanti al giudice amministrativo l’Autorità ha accertato l’esistenza di due gravi violazioni del diritto antitrust, consistenti in altrettante intese segrete restrittive della concorrenza, realizzate per quasi quindici anni ciascuna rispettivamente sul mercato dei fogli in cartone ondulato e in quello degli imballaggi in cartone ondulato, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Cleary vince con Iveco in Cassazione Con sentenza pubblicata in data 15 novembre 2019, la Corte di Cassazione ha integralmente respinto il ricorso proposto da Centrobus avverso la sentenza con cui la Corte di Appello di Torino, in data 5 settembre 2017, aveva confermato la pronuncia dei giudici di primo grado ed escluso qualsiasi responsabilità di Iveco (già Irisbus Italia) per asserite condotte illecite nei rapporti contrattuali inter partes. Iveco è stata assistita dai propri legali interni, Simona Finati e Stefano Rovej, che hanno lavorato in team con Cleary Gottlieb nelle persone di Ferdinando Emanuele, Francesca Gesualdi, Roberto Argeri e Davide Raul Gianni. In particolare, Centrobus aveva chiesto il risarcimento di ingenti danni conseguenti a pretesi abusi di posizione dominante e dipendenza economica nonché ad asserite violazioni dei doveri di correttezza e buona fede nella sottoscrizione, esecuzione e cessazione di due contratti aventi ad oggetto la concessione di vendita di autobus e pezzi di ricambio (con assistenza post vendita). Accogliendo integralmente le eccezioni e argomentazioni di Iveco, la Suprema Corte ha escluso qualsiasi “forma di abuso” sia nella sottoscrizione dei contratti sia nella decisione di recedervi senza riconoscere un indennizzo al concessionario, statuendo che “il limite alla possibilità di chiedere indennità di qualsiasi tipo in presenza del recesso” era stato “bilanciato dal lungo termine di preavviso imposto e rispettato”. La Suprema Corte ha escluso altresì la possibilità di applicare le norme in materia di agenzia ai contratti di concessione di vendita. Iveco ha anche ottenuto la condanna di Centrobus a pagare le spese del giudizio. Betty Blue con Bugnion contro la contraffazione Bugnion Legal, con Paolo Creta, Annalisa Lanzarini, Adriano Sponzilli ed Elisa Viotto, e Bugnion, con Federica Piccininno, hanno assistito con successo Betty Blue, società cui fa capo la nota casa di moda Elisabetta Franchi, in un procedimento cautelare innanzi al Tribunale di Roma, in merito all’accertamento della contraffazione del celebre marchio Elisabetta Franchi. Il tribunale, con ordinanza del 13 novembre 2019, ha accolto le argomentazioni proposte da Betty Blu e ha accertato e dichiarato la sussistenza di contraffazione a danno del marchio e di concorrenza sleale per agganciamento. Il giudice ha emesso i provvedimenti cautelari di sequestro, ordine di ritiro dal commercio e di inibitoria della commercializzazione, pubblicizzazione, produzione e distribuzione degli articoli recanti il marchio contraffatto, e ha imposto, inoltre, la pubblicazione dell’ordinanza cautelare sulla home page del sito web della parte resistente. Agilent Technologies Italia vince con Legance al Tar Lombardia Agilent Techonologies Italia, assistita da Legance con il partner Filippo Pacciani e la counsel Raffaella Zagaria, ha agito contro la Fondazione Irccs - Istituto neurologico Carlo Besta e nei confronti della controinteressata Technogenetics, impugnando l’aggiudicazione a favore di quest’ultima dell’appalto per la fornitura di un sistema analitico per l’esecuzione di test genetici. Il Tar Lombardia, con la sentenza 2356/2019, in accoglimento del ricorso, ha annullato l’aggiudicazione riconoscendo, tra l’altro, l’illegittimità della richiesta rivolta dalla commissione di gara ai concorrenti di specificare in offerta un elemento non richiesto dal bando e la conseguente assegnazione del punteggio. Jeunesse Global protegge i propri marchi, gli advisor Un contenzioso innanzi al tribunale di Milano per violazione di marchio ha visto vittoriose la multinazionale statunitense Jeunesse Global Holdings e la sua controllata italiana, Jeunesse Global Italia, operanti nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti anti-age, integratori alimentari e cosmetici.Le due società avevano scoperto che una ditta italiana stava vendendo on-line prodotti Jeunesse usando una denominazione sociale e un nome a dominio tali da far apparire il proprio sito come quello ufficiale del gruppo. Assistite da Michelangelo Costa di Costa Santojanni & Vocaturo e da Luigi Manna di Martini Manna, la casa madre e la filiale italiana hanno agito davanti alla sezione specializzata in materia di impresa per contraffazione di segni distintivi e per concorrenza sleale. Dopo aver concesso già in sede cautelare un’inibitoria dall’uso dei segni Jeunesse e da modalità confusorie di vendita dei prodotti Jeunesse, assistita da penale, il tribunale di Milano ha confermato l’inibitoria stessa e condannato il convenuto al risarcimento del danno e alle spese legali, disponendo la pubblicazione del dispositivo della sentenza sia sul sito della convenuta che sull’edizione digitale del Corriere.

Roma, i professionisti vincitori dei TopLegal Awards

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Prosegue la lista dei vincitori dei TopLegal Awards, quest’anno alla loro XIII edizione. I professionisti premiati si sono distinti per capacità di supportare il cliente e l’autorevolezza dimostrata al tavolo delle negoziazioni. Qualità che sono state provate dai vincitori delle categorie “Lavoro relazioni industriali” e “Penale tributario”, spostatesi da Milano alla premiazione di Roma in ragione del fatto che la capitale è dove hanno sede i ministeri e la sede centrale dell’agenzia delle entrate. La prima categoria ha visto trionfare Aldo Bottini di Toffoletto De Luca Tamajo, che ha affrontato per Allianz la delicata tematica degli impianti di videosorveglianza. Nel Penale tributario spicca invece Fabio Cagnola, il quale ha colpito la commissione tecnica con il successo ottenuto per Texas-Pacific Group. Il secondo appuntamento romano ha inaugurato anche la categoria “Ambientale”, in cui ha vinto Elisabetta Gardini di Gianni Origoni Grippo Cappelli, che si è occupata degli aspetti ambientali nell’operazione Ilva. Il Premio all’eccellenza ha visto trionfare Mario Siragusa di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, pilastro dell’antitrust italiana. L’elenco completo dei premiati di Roma e le relative motivazioni si trovano sul sito dei TopLegal Awards e qui di seguito. Premi individuali Premio TopLegal all’Eccellenza Mario Siragusa Pilastro dell’antitrust italiana, è stato l’artefice dello sbarco in Italia di Cleary Gottlieb nel 1998. Socio dello studio dal 1980, ha ricoperto la carica di responsabile del competition a livello globale ed europeo. Tra le cause di maggior successo, l’assistenza al gruppo piemontese Metlac dinanzi all’autorità antitrust del Regno Unito per impedire l’acquisizione da parte degli olandesi Akzo Nobel. Si è trattato della prima proibizione di un’operazione tra due società non britanniche decisa dall’autorità locale. Premi settore Ambientale Elisabetta Gardini (Gianni Origoni Grippo Cappelli) Ha assistito ArcelorMittal in tutte le questioni ambientali inerenti all’acquisizione del Gruppo Ilva. Un’operazione mastodontica che per gli esperti ha avuto il merito di creare prassi laddove non vi erano ancora norme. Amministrativo consulenza società e organismi di diritto pubblico Alessandro Botto (Legance) La commissione tecnica lo ha definito un protagonista assoluto nel panorama degli amministrativisti italiani. Merito della capacità di instaurare un rapporto aperto e disteso con il cliente nonostante la complessità dei mandati affrontati. Appalti pubblici e Ppp Filippo Pacciani (Legance) Un giovane professionista che la commissione tecnica ha valutato già maturo per competenze e reputazione. Qualità confermate nell’assistenza a Porto Antico di Genova nella ridefinizione dei rapporti di sub-concessione per la riqualificazione e la gestione delle sue attività. Competition & Eu Law Fabio Cintioli (Cintioli) Nell’istruttoria antitrust per turbativa d’asta, in una gara Consip da oltre 2 miliardi e mezzo di euro, ha presentato una delle prime domande di “clemenza” nel settore pubblico. Ha ottenuto una notevole riduzione della sanzione a favore del Consorzio Nazionale Servizi. Contenzioso Amministrativo Giuseppe Campeis (Campeis) La commissione tecnica lo ha premiato per il successo ottenuto con Tpl Fvg, consorzio di imprese aggiudicatario della gestione del trasporto pubblico in Friuli-Venezia Giulia. Grazie alla sua difesa, il consorzio ha ottenuto la conferma dell’assegnazione del contratto da oltre 1 miliardo di euro. Contenzioso Autorità indipendenti Antonio Catricalà (Lipani Catricalà)È ritenuto un giurista raffinatissimo e contenziosista straordinario. Ha ottenuto per Acea l’annullamento del provvedimento dell’Agcm per un presunto abuso di posizione dominante e della sanzione di circa 16 milioni di euro. Contenzioso Cassazione Vittorio Pisapia (Fivelex) In un giudizio per presunta simulazione di vendita immobiliare, ha ottenuto per Intesa San Paolo il rigetto della pretesa avversaria, salvaguardando l’ipoteca iscritta sull’immobile del valore di 12 milioni di euro. Contenzioso Corti europee Gianluca Faella (Cleary Gottlieb Steen & Hamilton) Ha assisto con successo il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi contro la Commissione Ue. Ha dimostrato che le risorse utilizzate per il sostegno a Banca Tercas non avevano provenienza pubblica, pertanto non erano classificabili come aiuti di Stato. Lavoro Diritto sindacale e previdenziale Nicola Bonante (Gatti Pavesi Bianchi) Secondo la commissione tecnica ha individuato una via alternativa all’applicazione del Decreto Dignità. Per l’azienda Ceme ha definito un accordo di prossimità che, attraverso maggiore efficienza e occupazione, ha superato alcune previsioni più stringenti del decreto. Lavoro Relazioni industriali Aldo Bottini (Toffoletto De Luca Tamajo) La sfida, affrontata con successo, è stata definita “delicatissima”. Ha redatto per Allianz un accordo sindacale per l’installazione di impianti di videosorveglianza in tutte le sedi, andando a contemperare le esigenze di sicurezza dell’azienda con la privacy dei lavoratori. Penale Pubblica Amministrazione Enrico De Castiglione (De Castiglione Guaineri) Ha colpito la giuria con un mandato di risonanza internazionale: l’assistenza all’ex amministratore delegato di Eni nel processo per corruzione riguardante 8 miliardi di euro in appalti. L’impianto difensivo ha dimostrato la totale estraneità dell’imputato, assolto con formula piena. Penale Tributario Fabio Cagnola (Cagnola) Per la commissione un professionista solido e stimato dalle procure, che guida il cliente in situazioni delicate e scivolose. Regolamentare Paolo Iemma (Gianni Origoni Grippo Cappelli) I giurati hanno valutato due operazioni rilevanti per il mercato. Il trasferimento da Bancoposta Fondi ad Anima Sgr di un ramo d’azienda relativo a prodotti assicurativi per oltre 70 miliardi di euro; e l’assistenza a Bnl negli accordi di partnership con Telepass.

TopLegal Awards Roma, ecco gli studi vincitori

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Il 2019 ha portato tante novità nell’assetto delle categorie premiate ai TopLegal Awards di Roma. Il secondo appuntamento romano ha inaugurato la categoria “Ambientale”, in cui ha trionfato Todarello. Inoltre, quest’anno sono state riunite in un’unica categoria - Amministrativo consulenza società e organismi di diritto pubblico - tutte le questioni inerenti alle società, enti, agenzie e organismi di diritto pubblico. Qui ha vinto Fraccastoro, che ha colpito la commissione tecnica per l’assistenza prestata nella creazione del PortCommunitySystem. Sempre nella capitale sono stati assegnati i premi Studio dell’anno Centro e Sud e Isole. Nella prima categoria ha trionfato Ag, che ha difeso l'aggiudicatario di una gara della regione Toscana in tre contenziosi paralleli relativi a un accordo quadro pluriennale del valore di 220 milioni di euro. Nella seconda, invece, vince Lexia che ha colpito la commissione tecnica per la conduzione innovativa dell’insegna e per il giudizio tributario contro il Comune di Palermo condotto per Apcoa. Confermato il premio Attualità legislativa dell’anno Privacy, assegnato a Gianni Origoni Grippo Cappelli. Nei premi di settore, l’attenzione della commissione tecnica si è focalizzata sulla capacità dei consulenti di dialogare con i soggetti pubblici e di imporsi dinanzi ai giudici della magistratura superiore. Dopo i vincitori di Milano, è possibile scoprire l’elenco completo degli studi premiati a Roma e le relative motivazioni sul sito dei TopLegal Awards e qui di seguito. Premi studio Studio dell’anno Centro Ag Studio Legale Ha colpito i giurati per l’approccio dinamico e moderno, grazie anche all’età media inferiore ai 40 anni. Ha difeso con successo, in tre contenziosi paralleli, l’aggiudicatario di una gara da 200 milioni di euro indetta dalla regione Toscana. Studio dell’anno Sud e Isole Lexia La commissione tecnica ha apprezzato la guida innovativa dell’insegna, che prevede sistemi di gestione telematica delle pratiche. Lo studio ha difeso con successo la società di parcheggi Apcoa in un contenzioso tributario contro il Comune di Palermo. Attualità legislativa dell'anno: Privacy Gianni Origoni Grippo Cappelli L’assistenza ad Auditel nel complesso adeguamento al Gdpr dell’attività di misurazione dell’audience ha catturato l’attenzione della commissione. Il mandato spicca per mole e delicatezza dei dati trattati e ha richiesto il coinvolgimento dei Dpo di tutte le tv nazionali e del Garante per la privacy. Premi settore Ambientale Todarello Ha colpito i giurati per i rilevanti profili politico-sociali coinvolti nei suoi mandati. Come la difesa di Mittel nella diffida del Ministero dell’Ambiente a bonificare alcuni siti, che avrebbe comportato un costo di oltre 3 miliardi di euro. Amministrativo consulenza società e organismi di diritto pubblico Fraccastoro Ha prestato assistenza nel riordino delle competenze dei soggetti istituzionali coinvolti nella governance del settore portuale. L’attività ha riguardato la realizzazione del PortCommunitySystem: il primo progetto volto allo sviluppo di sinergie tra le autorità portuali. Appalti pubblici e Ppp Cintioli Per i giurati spazia in tutte le materie del diritto amministrativo, con importanti vittorie in contenziosi decisivi per i clienti. Come nel giudizio vinto per Trenitalia al Tar Lazio sulla legittimità dell’aggiudicazione a Hitachi Rail Italy di una gara da un miliardo e mezzo. Competition & Eu Law Cleary Gottlieb Steen & Hamilton Il successo ottenuto per Tim contro Eutelia e Voiceplus ha colpito i giurati per complessità e novità della questione trattata: un presunto abuso di posizione dominante sul mercato delle Numerazioni non geografiche. La richiesta di risarcimento ammontava a 730 milioni di euro. Contenzioso Amministrativo BonelliErede Con un’operazione processuale decisa, ha ottenuto per Telecom Italia il congelamento di una cospicua sanzione economica che è stata definita la più significativa applicazione del Golden Power in Italia. Contenzioso Autorità indipendenti Macchi Di Cellere Gangemi Ha colpito la giuria per la gestione del contenzioso promosso da Ascotrade contro l’Arera in materia di bilanciamento del gas naturale. Nonostante la complessità e l’elevato livello tecnico della materia, la difesa ha ottenuto l’accoglimento della domanda cautelare. Lavoro Diritto sindacale e previdenziale Toffoletto De Luca Tamajo La notorietà, la complessità e l’innovatività del caso Luxottica hanno indotto la giuria a definirlo un caso di scuola. La società assistita ha redatto un nuovo e ambizioso contratto integrativo aziendale che ha permesso l’assunzione a tempo indeterminato di migliaia di precari. Lavoro Relazioni industriali Carnelutti Ha destato attenzione grazie a due mandati. Per Espressocap ha coordinato un licenziamento collettivo dovuto alla risoluzione del rapporto con il proprio maggiore cliente. Per Corman ha delineato la nuova gestione dei contratti flessibili. Penale Tributario Falsitta Dolfin Pansieri Ha difeso l’amministratore di fatto di una società portoghese accusata di esterovestizione e di omessa presentazione di dichiarazioni per quattro anni d’imposta. La difesa ha portato a un’assoluzione con formula piena. Regolamentare Simmons & Simmons La commissione tecnica ha apprezzato l’assistenza a Blackstone in una delle prime autorizzazioni da parte della Banca d’Italia per fondi alternativi esteri a fare direct lending in Italia.

Squire Patton pronto a sbarcare a Milano

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Secondo quanto scrive The Lawyer, Squire Patton Boggs sarebbe in trattativa da oltre un mese con un team di professionisti di Curtis Mallet-Prévost Colt & Mosle per aprire una sede a Milano. Contattate da TopLegal, però, le due insegne al momento non hanno rilasciato commenti. Squire Patton Boggs è uno studio statunitense nato nel 2014 dalla fusione di Squire Sanders, studio di Cleveland (Ohio) che si era unito a sua volta nel 2011 con lo studio britannico Hammonds, con Patton Boggs, insegna di Washington DC. Ha un team di 1.500 persone e 44 uffici distribuiti in 19 paesi. In Europa conta 14 sedi, tra cui Berlino, Bruxelles, Francoforte, Londra, Madrid, Mosca e Parigi. Lo studio ha registrato un fatturato superiore a 1 miliardo di dollari nel 2018. Anche se ha una practice dedicata all'Italia e guidata a Londra da Francesco Liberatore, Squire Patton dalla scorsa estate sarebbe in cerca di partner italiani per avere una presenza diretta. L’ultimo sbarco di una grande insegna straniera in Italia risale a ottobre 2017, quando Herbert Smith Freehills ha aperto il suo ufficio milanese affidandone la responsabilità a Laura Orlando, ex socio di Simmons & Simmons, promossa quest'anno a responsabile life sciences per l’Emea. Mentre lo scorso ottobre ha aperto il suo ufficio a Milano Acuminis, una boutique statunitense specializzata in Ip, di cui Carmen Castellano (ex Allen & Overy) è diventata equity e managing partner. La piazza italiana non ha registrato solo interesse. Sempre un'insegna americana, Paul Hastings, ha recentemente chiuso il suo presidio, con l'uscita degli ultimi dieci professionisti guidati da Bruno Cova alla volta di Delfino Willkie Farr & Gallagher.

Orsingher Ortu vince per Lastminute.com contro Ryanair

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Orsingher Ortu, con il partner Marco Consonni (in foto) e il counsel Ludovico Anselmi, ha assistito vittoriosamente il gruppo Lastminute.com in due distinti procedimenti contro la compagnia aerea Ryanair decisi dalla Corte di Cassazione lo scorso 12 novembre. Lo studio aveva già assistito con successo il gruppo Lastminute.com nei precedenti gradi del giudizio. Giunge così a termine una controversia multigiurisdizionale iniziata nel lontano 2008, nella quale l’agenzia on-line ha contrastato vittoriosamente la pretesa di Ryanair di escludere le Ota (On-Line Travel Agencies) dall’attività di intermediazione nell’acquisto dei biglietti aerei della compagnia, una delle più usate dai consumatori italiani ed Europei. Ora anche la Cassazione ha confermato che tale pretesa di Ryanair è del tutto illegittima e che le Ota hanno titolo per proporre alla loro clientela anche i voli della compagnia irlandese. La controversia proseguirà peraltro con la riassunzione delle cause avanti la Corte d’Appello di Milano, per discutere della diversa questione dell’abuso di posizione dominante di Ryanair, accertata dal Tribunale in primo grado con pronuncia riformata poi in appello e ora riproposta per un suo riesame sulla base dei principi di diritto enunciati dalla Cassazione nelle recenti sentenze.

Mediobanca acquista un palazzo storico a Milano, gli advisor

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Dentons ha assistito Mediobanca nell’operazione che ha portato all’acquisizione dello storico palazzo milanese di via Santa Margherita 12-14 di oltre 6.500 mq di proprietà del Fondo di investimento alternativo (Fia) immobiliare di tipo chiuso denominato Pacific1, gestito da Kryalos Sgr assistito da Chiomenti, Maisto e Carbonetti. La proprietà è stata ceduta per 102,5 milioni di euro. L’acquisizione, finanziata da Bnp Paribas, assistita dal banking team di Ashurst, è avvenuta da parte del Fondo di investimento alternativo denominato Milan Trophy Re Fund 1, gestito da Kryalos Sgr e sottoscritto da parte di un club deal di oltre quaranta investitori della divisione private banking di Mediobanca. L’operazione rappresenta attualmente un unicum per il mercato real estate italiano: è il primo club deal finalizzato a un investimento immobiliare trophy a reddito. Dentons ha agito con un team guidato dal managing partner Federico Sutti (in foto a sinistra) e composto da Maria Sole Insinga (partner) e Andrea Benedetti (associate) per gli aspetti di real estate; da Federico Vanetti (partner) per gli aspetti di diritto amministrativo; da Alessandro Engst (partner), Valerio Lemma (senior associate), Federico Atorino (associate), Carlotta Riggi (associate) per tutti gli aspetti di natura regolamentare e per la costituzione del fondo immobiliare; da Alessandro Fosco Fagotto (partner) e Dina Collepardi (managing counsel) e Rosalba Pizzicato (associate) per gli aspetti relativi al finanziamento. Lato venditore, Chiomenti ha seguito gli aspetti societari con un team guidato dalla socia Patrizia Liguti (in foto a destra), coadiuvata dal senior associate Vincenzo Collura e dall’associate Gaia Lentini. Carbonetti ha prestato assistenza regolamentare e societaria, con particolare riguardo ai profili contrattuali e autorizzativi relativi alla costituzione del fondo immobiliare e al relativo private placement, ai rapporti con Mediobanca e con gli investitori, con un team guidato dal socio fondatore Roberto Della Vecchia insieme al socio Emanuele Marrocco, coadiuvati dall’associate Mirko Lacchini. Maisto si è occupato degli aspetti fiscali, con un team composto dal partner Mauro Messi, dal senior associate Andrea Rottoli e dall’associate Francesco Semonella. Ashurst ha agito con un team, guidato dal partner Mario Lisanti, coadiuvato dal senior associate Gian Luca Coggiola; l'analisi degli aspetti immobiliari è stata condotta dal partner Andrea Caputo, con il supporto dell'associate Alessandro Testa, mentre il counsel Fabio Balza si è occupato dei profili fiscali.

Pavia e Ansaldo nella gara da 235mln per l'hub portuale di Ravenna

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Pavia e Ansaldo, con il partner Marco Giustiniani (in foto) e l’associate Alessandro Paccione, ha assistito l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale nella strutturazione legale della procedura e nella predisposizione del bando, dei capitolati e di tutti gli atti di gara per l’affidamento a general contractor del maxi-appalto per la realizzazione del nuovo hub portuale di Ravenna. L’intervento, cofinanziato dall’Ue e dalla Bei, prevede l’effettuazione di progettazioni e lavori per complessivi 235 milioni di euro con un completo escavo e approfondimento dei fondali del porto, adattamento e realizzazione delle banchine e dei terminal per una lunghezza complessiva di circa 14 km, e urbanizzazione di 200 ettari di aree da destinare ad attività logistica. Si tratta di uno dei maggiori interventi in ambito portuale a livello europeo degli ultimi 10 anni.

N26 amplia il team italiano con due nuovi ingressi

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Il team italiano di N26, la prima mobile bank d’Europa, si arricchisce con l’ingresso di Daniele de Ferra (in foto) e Lorenzo Bizzi quali, rispettivamente, legal counsel e Aml & compliance officer. Daniele de Ferra, che ricopre l’incarico di legal counsel, prima di unirsi a N26, ha collaborato con Lener e con Freshfields Bruckhaus Deringer. E, precedentemente, ha anche svolto la pratica forense in Chiomenti. Per la succursale italiana sarà responsabile degli aspetti di assistenza legale e agirá quale punto di riferimento per tutte le questioni di diritto italiano. Lorenzo Bizzi, già ufficiale della Marina Militare italiana, dopo il conseguimento della laurea ha maturato la sua esperienza professionale presso intermediari bancari, iniziando in Intesa Sanpaolo fino a Bnp Paribas Cardif, dove ha cominciato ad approcciarsi agli aspetti legati alla robotics compliance, interfacciandosi con le nuove realtà fintech. Per la succursale italiana sarà responsabile degli aspetti di compliance e antiriciclaggio, ricoprendo anche la carica di delegato alla segnalazione delle operazioni sospette con linee di riporto trasversali sia per l’Italia che nei confronti dell’head office di Berlino.

Nasce l'insegna Clovers

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Nel mercato legale milanese si stringe una nuova alleanza, quella fra gli studi Tsc e Slts, dalla cui fusione nasce una nuova realtà: Clovers. La neo insegna è specializzata in diritto commerciale, proprietà intellettuale e diritto del lavoro. I soci fondatori di Clovers sono: Gianpaolo Todisco (in foto a destra), Matteo Molesti, Mattia Raffaelli - provenienti da Tsc - e Andrea Terragni (in foto a sinistra) da Slts. Si unisce al progetto anche Roberto Ninno, in qualità di senior counsel. Todisco è esperto in materia di diritto commerciale e proprietà intellettuale. In particolare, si occupa di diritto dei nuovi media e delle alte tecnologie. Prima di fondare nel 2015 Tsc, ha esercitato la professione in Castaldi Mourre per 5 anni. Molesti ha maturato esperienza nei contenziosi avanti i tribunali ordinari e arbitrali in ambito commerciale e societario. Si è specializzato in controversie scaturenti da rapporti contrattuali legati agli appalti e alle compravendite immobiliari e societarie. Prima di unirsi a Tsc è stato partner responsabile del dipartimento di litigation in 4Legal. Raffaelli si occupa di diritto commerciale e societario con particolare attenzione ai settori real estate, startup e digital and new technologies. Ha svolto la propria attività professionale per oltre dieci anni in Traini, per poi entrare in Lbaa e infine unirsi a Tsc nel 2015. Terragni si occupa in prevalenza di diritto industriale, con particolare attenzione al settore marchi. Ha inoltre maturato esperienza assistendo clienti internazionali operanti nell’ambito della moda e dello sport, sia nelle operazioni immobiliari riguardanti lo sviluppo retail sia nell’ambito commerciale della distribuzione e dell’agenzia. Per due anni è stato general counsel di Puma, che ha lasciato per fondare Slts. Ninno si occupa in prevalenza di diritto del lavoro, con particolare focus nel settore sportivo professionistico. Prima di entrare in Slts, ha svolto la propria attività professionale in Urban. Raggiunto da TopLegal lo studio specifica che «l’obiettivo è raggiungere una migliore efficienza e una maggior strutturazione per essere in grado di offrire ai clienti una gamma più ampia e articolata di servizi, combinando innovazione e proattività. Senza dubbio, il nostro obiettivo è di espandere nel quinquennio practice, volumi e professionisti».

Legance: entra come socio Niccolò Bertolini Clerici

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Niccolò Bertolini Clerici (in foto) entra come equity partner in Legance che costituisce il dipartimento penale di impresa. Insieme a Niccolò entrano anche due suoi collaboratori, Giuseppe Todaro, senior associate, e Giulia Danesi, associate. Bertolini Clerici ha fondato nel 2012 l’omonimo studio specializzato in diritto penale dell'impresa, in ambito sia giudiziale sia stragiudiziale, ed è stato anche per sei anni of counsel di Giovannelli. In precedenza, ha lavorato nello studio fondato da Alberto Moro Visconti. Nella sua attività professionale è stato impegnato sul fronte giudiziale in processi penali in Italia in materia societaria, fallimentare, tributaria e bancaria, nel campo dei reati contro la pubblica amministrazione e in tema di market abuse, nonché del diritto ambientale e dei reati colposi. Todaro è stato collaboratore di Giovannelli. Prima di Bertolini Clerici, dove è entrato nel 2016, ha lavorato per cinque anni nello studio di Giovanni Paolo Accinni.

Nel wealth management vince l'in-house

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Una maggiore proattività, soprattutto nella collaborazione con le strutture commerciali. È quanto si chiede oggi alle direzioni legali di imprese attive nel wealth management che chiedono sempre più spesso ai legali interni di individuare soluzioni in grado di soddisfare le esigenze dei clienti private, individui con ingenti disponibilità economiche. Le società di wealth management oggi tendono a svolgere in-house gran parte del loro lavoro, ricorrendo ormai agli studi esterni solo per cercare soluzioni particolarmente innovative. «Il servizio legale è chiamato a predisporre, talvolta in modo "sartoriale", la documentazione necessaria alla corretta instaurazione dei rapporti contrattuali. Il legale, inoltre, è chiamato a collaborare attivamente con le strutture commerciali per individuare soluzioni giuridiche che rispondano alle concrete esigenze dei clienti, sempre più sofisticate. In questo modo cerchiamo di contribuire al consolidamento di Fideuram in Italia e, da ultimo, anche alla sua espansione in ambito internazionale» ha detto a TopLegal Alessandra Pitet (in foto), responsabile della consulenza generale e contenzioso di Fideuram Ispb. Fideuram Ispb, assieme alle sue controllate Intesa Sanpaolo Private Banking, Sanpaolo Invest Sim, Siref Fiduciaria, Fideuram Investimenti Sgr e le controllate estere, è la divisione private di Intesa Sanpaolo. Gestisce masse per un totale di circa 230 miliardi di euro ed è caratterizzata da obiettivi di investimento diversificati, che coinvolgono sia esigenze patrimoniali complesse sia la pianificazione del passaggio generazionale. Si avvale del contributo di una rete di quasi 6.000 private banker, con il supporto di professionisti sia interni sia esterni all’azienda. La direzione affari legali di Fideuram comprende complessivamente 60 risorse, di cui 40 legali e 20 dedicate alla gestione reclami. Come è organizzata la struttura legale di Fideuram? L’organizzazione della struttura è pensata in modo da fornire un’assistenza legale, sia per quanto riguarda la consulenza sia per quanto riguarda il contenzioso ed il precontenzioso, che copra tutte le aree di business della società e delle sue controllate, garantendo alti profili di specializzazione. Questo modello è imposto dalla crescente settorialità delle attività finanziarie, che si sviluppano in ambiti territoriali e normativi sempre più articolati. La struttura è dotata per questo di distinte unità, ciascuna con una propria area di competenza e un responsabile. Ciò non esclude, ovviamente, che si cerchi di garantire lo scambio di informazioni e di competenze tra le unità, nella consapevolezza che l’attività svolta da ciascuna di esse debba porsi in sinergia con il lavoro delle altre. Qual è la principale difficoltà per la direzione legale di un’impresa attiva nel wealth management? Il principale ostacolo deriva - dispiace ammetterlo - dalla "ipertrofia" che ha connotato la recente produzione normativa nel nostro settore e dall’assenza di un adeguato coordinamento sistematico. Alcune fonti - penso, ad esempio, alla materia consumieristica, alla Idd ed alla Mifid 2 - disciplinano alcuni aspetti con approcci non sempre omogenei; il che rende non facile il ruolo di chi è chiamato a dare supporto interpretativo alle funzioni di compliance. Un ulteriore elemento di difficoltà deriva dalla crescente esigenza di fornire risposte esaustive in tempi stretti; anche il nostro settore sconta, la globale tendenza delle persone ad accorciare i tempi di risposta, nella convinzione – non sempre veritiera – che la rapidità di una soluzione ne garantisca anche l’efficacia. Come la direzione legale supporta la realizzazione degli obiettivi aziendali? È indispensabile, anzitutto, fare affidamento su risorse preparate, aggiornate ed affidabili. Ma non basta. È necessario anche che l’attività sia organizzata in modo da attribuire corretti livelli di autonomia e di seniority, al fine ultimo di dare a ciascuno un adeguato stimolo alla crescita personale ed all’aggiornamento. Va detto anche che la mission della struttura legale si distingue da quella delle strutture tipicamente deputate alle attività di controllo, essendo spesso chiamata a ricercare un delicato bilanciamento tra il dovere di contenere i rischi legali e l’esigenza di favorire la competitività, la cui tutela, del resto, trova riconoscimento – a livello di sistema finanziario - anche nel Tuf. È in questa ottica che cerchiamo ogni giorno di predisporre i nostri pareri e i testi contrattuali e di partecipare alle varie progettualità della banca. La nostra struttura ha seguito, sotto il profilo legale e contrattuale, tutte le principali implementazioni tecnologiche che, nel tempo, sono state sviluppate per assicurare l’efficienza dei processi commerciali Quali sono i dossier interni che hanno impegnato maggiormente nell’ultimo anno? Le disposizioni normative che hanno trovato efficacia in Italia a partire da gennaio del 2018 - in particolare Mifid 2, Gdpr e Idd – ci hanno imposto un approfondito assessment dei contratti che regolano le attività della Banca e della modulistica necessaria alla corretta instaurazione dei rapporti. La nostra struttura ha curato la predisposizione dei nuovi documenti e la comunicazione ai clienti delle principali novità normative. Abbiamo inoltre contribuito a vari progetti per l’implementazione dei processi It necessari a consentire a Fideuram di adempiere ai nuovi obblighi, tra cui - in primis – quelli connessi all’informativa sui costi e oneri, imposti da Mifid 2. In tale ambito è stato utile avere un costante raffronto con gli uffici legali di altri aziende, anche tramite la partecipazione ai tavoli tecnici presso le principali associazioni di categoria. Si è poi lavorato – come naturale in questa epoca e come già ricordato– nei progetti di crescente digitalizzazione delle relazioni e della contrattualistica fra banca e cliente. Quali richieste vengono di norma gestite in house e quali sono affidate ai consulenti legali esterni? In questi anni abbiamo cercato di favorire la crescita professionale e l’aggiornamento delle nostre risorse, anche al fine di ridurre il ricorso a consulenze esterne. Ciò non solo deriva da un’esigenza di contenimento dei costi, imposta dall’attuale contesto di mercato, ma risponde anche a una precisa scelta. Solo i legali interni, infatti, dispongono di un’adeguata conoscenza della realtà aziendale e delle peculiarità del nostro modello di servizio. Il coinvolgimento delle professionalità esterne resta, ovviamente, una scelta doverosa in tutti i casi in cui siamo chiamati a valutare soluzioni particolarmente innovative, rispetto alle quali non è possibile disporre di sufficienti riferimenti dottrinali e giurisprudenziali. Come vengono scelti i professionisti esterni? Nel caso in cui sia necessario incaricare legali esterni - e questo avviene ovviamente sempre nell’ipotesi di contenzioso giudiziario, sia passivo sia attivo - facciamo ricorso a un’apposita procedura di nomina, che prevede il conferimento dell’incarico ad avvocati inseriti nell’albo interno a seguito di apposita selezione. La scelta concreta viene poi effettuata tenuto conto della specializzazione richiesta per la difesa, nonché del criterio territoriale e di diversificazione degli incarichi. Ovviamente è sempre prevista la possibilità di fare ricorso ad avvocati "extra albo" in caso di esigenze straordinarie, tenendo sempre in considerazione criteri di professionalità, competenza, competitività ed integrità.

Federico Sutti nel Global Board di Dentons

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Dentons ha nominato Federico Sutti (in foto), managing partner in Italia, nuovo membro del Global Board. Sutti - che ha portato Dentons in Italia con gli uffici di Milano a ottobre 2015 e Roma a luglio 2016 - ha sviluppato la presenza della law firm nel Paese: dal 2015 a oggi il numero dei professionisti è cresciuto da 21 a oltre 130 e nel 2018 il fatturato ha raggiunto la soglia dei 33 milioni. Commentando la sua nomina, Federico Sutti ha dichiarato: «Sono orgoglioso di entrare a far parte del Global Board, che esprime concretamente il modello policentrico di Dentons, con la rappresentanza di tutte le regioni in cui lo studio è presente. Il mio contributo sarà focalizzato soprattutto per favorire una cultura aziendale globale orientata al cliente e aperta ai cambiamenti imposti dalle nuove e pressanti sfide del mercato legale». Federico Sutti manterrà anche la carica di membro dello Europe Board, l’organo di gestione e indirizzo strategico dello studio in Europa, in cui era stato nominato a giugno del 2018.

Ey con la Commissione Ue per l'intelligenza artificiale

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Ey Italia si è aggiudicata il contratto con la Commissione europea – Dg Just per lo studio della rilevanza e dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul diritto societario e sulla corporate governance. Guiderà il progetto Christian Busca (associate partner) come project director, con il supporto di Francesca Migliavacca(senior manager) quale project manager e con la collaborazione centrale di Alessandro Sampietro (associate partner) nel ruolo di senior expert in diritto societario e corporate governance. Claudia Gallo (partner) agirà come quality reviewer. Per l’esecuzione di questo incarico Ey Italia si avvarrà del contributo del network legale Ey in tutti i paesi dell’Unione europea oltre che in Giappone, Cina, Singapore e Stati Uniti. L'obiettivo dello studio è contribuire a una migliore comprensione degli effetti dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale nelle società da parte di amministratori, azionisti, creditori, autorità pubbliche e altri soggetti incaricati dallo Stato di svolgere attività nell’ambito del diritto societario. Lo studio sarà quindi diretto a verificare come l'intelligenza artificiale viene utilizzata, o è probabile che venga utilizzata in futuro, da tutti questi attori e se e come tale uso crei opportunità o rischi, identificare eventuali lacune normative relative all'uso dell'intelligenza artificiale, e analizzare come eventuali lacune normative potrebbero essere colmate al meglio a livello comunitario. Questo incarico va ad aggiungersi ai precedenti, già coordinati per la parte legale da Ey, sull’impiego di strumenti digitali nelle interazioni tra le società e i loro soci, sulle operazioni straordinarie cross-border e sulla valutazione della direttiva sulla responsabilità da prodotto difettoso.

TopLegal Awards Roma, ecco gli studi vincitori

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Il 2019 ha portato tante novità nell’assetto delle categorie premiate ai TopLegal Awards di Roma. Il secondo appuntamento romano ha inaugurato la categoria “Ambientale”, in cui ha trionfato Todarello. Inoltre, quest’anno sono state riunite in un’unica categoria - Amministrativo consulenza società e organismi di diritto pubblico - tutte le questioni inerenti alle società, enti, agenzie e organismi di diritto pubblico. Qui ha vinto Fraccastoro, che ha colpito la commissione tecnica per l’assistenza prestata nella creazione del PortCommunitySystem. Sempre nella capitale sono stati assegnati i premi Studio dell’anno Centro e Sud e Isole. Nella prima categoria ha trionfato Ag, che ha difeso l'aggiudicatario di una gara della regione Toscana in tre contenziosi paralleli relativi a un accordo quadro pluriennale del valore di 220 milioni di euro. Nella seconda, invece, vince Lexia che ha colpito la commissione tecnica per la conduzione innovativa dell’insegna e per il giudizio tributario contro il Comune di Palermo condotto per Apcoa. Confermato il premio Attualità legislativa dell’anno Privacy, assegnato a Gianni Origoni Grippo Cappelli. Nei premi di settore, l’attenzione della commissione tecnica si è focalizzata sulla capacità dei consulenti di dialogare con i soggetti pubblici e di imporsi dinanzi ai giudici della magistratura superiore. Dopo i vincitori di Milano, è possibile scoprire l’elenco completo degli studi premiati a Roma e le relative motivazioni sul sito dei TopLegal Awards e qui di seguito. Premi studio Studio dell’anno Centro Ag Studio Legale Ha colpito i giurati per l’approccio dinamico e moderno, grazie anche all’età media inferiore ai 40 anni. Ha difeso con successo, in tre contenziosi paralleli, l’aggiudicatario di una gara da 200 milioni di euro indetta dalla regione Toscana. Studio dell’anno Sud e Isole Lexia La commissione tecnica ha apprezzato la guida innovativa dell’insegna, che prevede sistemi di gestione telematica delle pratiche. Lo studio ha difeso con successo la società di parcheggi Apcoa in un contenzioso tributario contro il Comune di Palermo. Attualità legislativa dell'anno: Privacy Gianni Origoni Grippo Cappelli L’assistenza ad Auditel nel complesso adeguamento al Gdpr dell’attività di misurazione dell’audience ha catturato l’attenzione della commissione. Il mandato spicca per mole e delicatezza dei dati trattati e ha richiesto il coinvolgimento dei Dpo di tutte le tv nazionali e del Garante per la privacy. Premi settore Ambientale Todarello Ha colpito i giurati per i rilevanti profili politico-sociali coinvolti nei suoi mandati. Come la difesa di Mittel nella diffida del Ministero dell’Ambiente a bonificare alcuni siti, che avrebbe comportato un costo di oltre 3 miliardi di euro. Amministrativo consulenza società e organismi di diritto pubblico Fraccastoro Ha prestato assistenza nel riordino delle competenze dei soggetti istituzionali coinvolti nella governance del settore portuale. L’attività ha riguardato la realizzazione del PortCommunitySystem: il primo progetto volto allo sviluppo di sinergie tra le autorità portuali. Appalti pubblici e Ppp Cintioli Per i giurati spazia in tutte le materie del diritto amministrativo, con importanti vittorie in contenziosi decisivi per i clienti. Come nel giudizio vinto per Trenitalia al Tar Lazio sulla legittimità dell’aggiudicazione a Hitachi Rail Italy di una gara da un miliardo e mezzo. Competition & Eu Law Cleary Gottlieb Steen & Hamilton Il successo ottenuto per Tim contro Eutelia e Voiceplus ha colpito i giurati per complessità e novità della questione trattata: un presunto abuso di posizione dominante sul mercato delle Numerazioni non geografiche. La richiesta di risarcimento ammontava a 730 milioni di euro. Contenzioso Amministrativo BonelliErede Con un’operazione processuale decisa, ha ottenuto per Telecom Italia il congelamento di una cospicua sanzione economica che è stata definita la più significativa applicazione del Golden Power in Italia. Contenzioso Autorità indipendenti Macchi Di Cellere Gangemi Ha colpito la giuria per la gestione del contenzioso promosso da Ascotrade contro l’Arera in materia di bilanciamento del gas naturale. Nonostante la complessità e l’elevato livello tecnico della materia, la difesa ha ottenuto l’accoglimento della domanda cautelare. Lavoro Diritto sindacale e previdenziale Toffoletto De Luca Tamajo La notorietà, la complessità e l’innovatività del caso Luxottica hanno indotto la giuria a definirlo un caso di scuola. La società assistita ha redatto un nuovo e ambizioso contratto integrativo aziendale che ha permesso l’assunzione a tempo indeterminato di migliaia di precari. Lavoro Relazioni industriali Carnelutti Ha destato attenzione grazie a due mandati. Per Espressocap ha coordinato un licenziamento collettivo dovuto alla risoluzione del rapporto con il proprio maggiore cliente. Per Corman ha delineato la nuova gestione dei contratti flessibili. Penale Tributario Falsitta Dolfin Pansieri Ha difeso l’amministratore di fatto di una società portoghese accusata di esterovestizione e di omessa presentazione di dichiarazioni per quattro anni d’imposta. La difesa ha portato a un’assoluzione con formula piena. Regolamentare Simmons & Simmons La commissione tecnica ha apprezzato l’assistenza a Blackstone in una delle prime autorizzazioni da parte della Banca d’Italia per fondi alternativi esteri a fare direct lending in Italia.

Roma, i professionisti vincitori dei TopLegal Awards

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Prosegue la lista dei vincitori dei TopLegal Awards, quest’anno alla loro XIII edizione. I professionisti premiati si sono distinti per capacità di supportare il cliente e l’autorevolezza dimostrata al tavolo delle negoziazioni. Qualità che sono state provate dai vincitori delle categorie “Lavoro relazioni industriali” e “Penale tributario”, spostatesi da Milano alla premiazione di Roma in ragione del fatto che la capitale è dove hanno sede i ministeri e la sede centrale dell’agenzia delle entrate. La prima categoria ha visto trionfare Aldo Bottini di Toffoletto De Luca Tamajo, che ha affrontato per Allianz la delicata tematica degli impianti di videosorveglianza. Nel Penale tributario spicca invece Fabio Cagnola, il quale ha colpito la commissione tecnica con il successo ottenuto per Texas-Pacific Group. Il secondo appuntamento romano ha inaugurato anche la categoria “Ambientale”, in cui ha vinto Elisabetta Gardini di Gianni Origoni Grippo Cappelli, che si è occupata degli aspetti ambientali nell’operazione Ilva. Il Premio all’eccellenza ha visto trionfare Mario Siragusa di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton, pilastro dell’antitrust italiana. L’elenco completo dei premiati di Roma e le relative motivazioni si trovano sul sito dei TopLegal Awards e qui di seguito. Premi individuali Premio TopLegal all’Eccellenza Mario Siragusa Pilastro dell’antitrust italiana, è stato l’artefice dello sbarco in Italia di Cleary Gottlieb nel 1998. Socio dello studio dal 1980, ha ricoperto la carica di responsabile del competition a livello globale ed europeo. Tra le cause di maggior successo, l’assistenza al gruppo piemontese Metlac dinanzi all’autorità antitrust del Regno Unito per impedire l’acquisizione da parte degli olandesi Akzo Nobel. Si è trattato della prima proibizione di un’operazione tra due società non britanniche decisa dall’autorità locale. Premi settore Ambientale Elisabetta Gardini (Gianni Origoni Grippo Cappelli) Ha assistito ArcelorMittal in tutte le questioni ambientali inerenti all’acquisizione del Gruppo Ilva. Un’operazione mastodontica che per gli esperti ha avuto il merito di creare prassi laddove non vi erano ancora norme. Amministrativo consulenza società e organismi di diritto pubblico Alessandro Botto (Legance) La commissione tecnica lo ha definito un protagonista assoluto nel panorama degli amministrativisti italiani. Merito della capacità di instaurare un rapporto aperto e disteso con il cliente nonostante la complessità dei mandati affrontati. Appalti pubblici e Ppp Filippo Pacciani (Legance) Un giovane professionista che la commissione tecnica ha valutato già maturo per competenze e reputazione. Qualità confermate nell’assistenza a Porto Antico di Genova nella ridefinizione dei rapporti di sub-concessione per la riqualificazione e la gestione delle sue attività. Competition & Eu Law Fabio Cintioli (Cintioli) Nell’istruttoria antitrust per turbativa d’asta, in una gara Consip da oltre 2 miliardi e mezzo di euro, ha presentato una delle prime domande di “clemenza” nel settore pubblico. Ha ottenuto una notevole riduzione della sanzione a favore del Consorzio Nazionale Servizi. Contenzioso Amministrativo Giuseppe Campeis (Campeis) La commissione tecnica lo ha premiato per il successo ottenuto con Tpl Fvg, consorzio di imprese aggiudicatario della gestione del trasporto pubblico in Friuli-Venezia Giulia. Grazie alla sua difesa, il consorzio ha ottenuto la conferma dell’assegnazione del contratto da oltre 1 miliardo di euro. Contenzioso Autorità indipendenti Antonio Catricalà (Lipani Catricalà)È ritenuto un giurista raffinatissimo e contenziosista straordinario. Ha ottenuto per Acea l’annullamento del provvedimento dell’Agcm per un presunto abuso di posizione dominante e della sanzione di circa 16 milioni di euro. Contenzioso Cassazione Vittorio Pisapia (Fivelex) In un giudizio per presunta simulazione di vendita immobiliare, ha ottenuto per Intesa San Paolo il rigetto della pretesa avversaria, salvaguardando l’ipoteca iscritta sull’immobile del valore di 12 milioni di euro. Contenzioso Corti europee Gianluca Faella (Cleary Gottlieb Steen & Hamilton) Ha assisto con successo il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi contro la Commissione Ue. Ha dimostrato che le risorse utilizzate per il sostegno a Banca Tercas non avevano provenienza pubblica, pertanto non erano classificabili come aiuti di Stato. Lavoro Diritto sindacale e previdenziale Nicola Bonante (Gatti Pavesi Bianchi) Secondo la commissione tecnica ha individuato una via alternativa all’applicazione del Decreto Dignità. Per l’azienda Ceme ha definito un accordo di prossimità che, attraverso maggiore efficienza e occupazione, ha superato alcune previsioni più stringenti del decreto. Lavoro Relazioni industriali Aldo Bottini (Toffoletto De Luca Tamajo) La sfida, affrontata con successo, è stata definita “delicatissima”. Ha redatto per Allianz un accordo sindacale per l’installazione di impianti di videosorveglianza in tutte le sedi, andando a contemperare le esigenze di sicurezza dell’azienda con la privacy dei lavoratori. Penale Pubblica Amministrazione Enrico De Castiglione (De Castiglione Guaineri) Ha colpito la giuria con un mandato di risonanza internazionale: l’assistenza all’ex amministratore delegato di Eni nel processo per corruzione riguardante 8 miliardi di euro in appalti. L’impianto difensivo ha dimostrato la totale estraneità dell’imputato, assolto con formula piena. Penale Tributario Fabio Cagnola (Cagnola) Per la commissione un professionista solido e stimato dalle procure, che guida il cliente in situazioni delicate e scivolose. Regolamentare Paolo Iemma (Gianni Origoni Grippo Cappelli) I giurati hanno valutato due operazioni rilevanti per il mercato. Il trasferimento da Bancoposta Fondi ad Anima Sgr di un ramo d’azienda relativo a prodotti assicurativi per oltre 70 miliardi di euro; e l’assistenza a Bnl negli accordi di partnership con Telepass.

Delfino Willkie Farr: progetto Italia

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Dopo quasi vent’anni di presenza sul mercato italiano, per la prima volta Delfino Willkie Farr & Gallagher ha messo a segno un lateral di peso, l’integrazione di un intero team di dieci professionisti guidati dall’ex managing partner di Paul Hastings, Bruno Cova (in foto, a destra). L’integrazione, che ha significato anche l’uscita di Paul Hasting dal mercato italiano, per Delfino ha comportato una crescita sostanziale della struttura, passata da trenta a quaranta professionisti. I nuovi ingressi, ha commentato Maurizio Delfino (in foto, a sinistra) in un’intervista esclusiva a TopLegal, «contribuiranno anche a rendere lo studio più attraente per nuovi lateral. Infatti, è facile ipotizzare che il percorso che abbiamo intrapreso potrebbe portare il numero dei nostri professionisti a crescere significativamente». Il piano strategico a tre anni è stato tracciato e punta a potenziare aree come il private equity e la finanza strutturata per sfruttare al meglio la peculiare condizione dello studio, appartenente a una rete internazionale ma pienamente italiano, essendo dal 2012 economicamente e gestionalmente indipendente dal network. Perché Bruno Cova? L’incontro con Bruno è nato ai tavoli negoziali, nel 2002, quando era controparte e group general counsel di Fiat e Fiat aveva deciso di dismettere alcune partecipazioni. L’amicizia si è poi consolidata quando, più o meno nello stesso periodo, abbiamo lavorato insieme sull’operazione Italenergia, io dal lato Edf e Bruno dal lato Fiat: è l’operazione che ha poi dato vita all’attuale Edison. Da allora, c’è stata una forte intesa personale e culturale tanto che, quando anni dopo Bruno è passato alla libera professione, ci siamo periodicamente corteggiati a vicenda. Oggi si sono verificate le condizioni per poter lavorare insieme. Quali gli effetti di questa intesa sui progetti di Delfino Willkie Farr & Gallagher? A noi piace pensare di essere uno studio legale connotato dalla alta qualità dei servizi forniti ai clienti e pensiamo anche che la crescita del numero dei professionisti abbia senso se mantiene questa nostra caratteristica e al contempo è di beneficio per noi e per i nostri clienti. Con Bruno, condividiamo la stessa visione e, in un’operazione di integrazione, questo risolve già buona parte dei temi della reciproca due diligence. Inoltre, per quanto ancora di dimensioni relativamente minori rispetto ad alcuni tra gli studi nostri concorrenti, noi abbiamo una struttura finanziaria assai solida e Bruno ha un eccellente avviamento professionale. Insieme, possiamo realizzare molti progetti. Da un punto di vista di business, come si integrerà con il vostro studio? Sul fronte del business, c’è una notevole complementarietà tra il suo profilo e il nostro, che porterà sia a un rafforzamento in settori in cui già operiamo, sia a un ampliamento del ventaglio di servizi che possiamo offrire. Bruno ha per esempio grande esperienza nel corporate restructuring, un settore che è per noi strategico sia a livello internazionale, con Willkie Farr & Gallagher, sia in Italia dove siamo intervenuti su crisi importanti e, con Stanislao Chimenti, abbiamo accesso diretto a un patrimonio unico di esperienza in materia di tavoli di crisi. Ancora, la grande expertise di Bruno e del suo gruppo di lavoro nel settore della compliance e in generale del white collar crime ci consente di coprire, e coprire ad alto livello, aree di competenza in questo settore che prima non coprivamo. Lo stesso discorso vale anche per Francesca Petronio, che entra insieme a Bruno come partner del contenzioso e potrà anche contare sul nostro eccellente team interno. La governance cambierà? Bruno entra nel comitato esecutivo dello studio. Con l’ingresso simultaneo di dieci professionisti, è importante facilitare una rapida integrazione: abbiamo l’ambizione di andare ancora molto avanti nel processo di crescita e chi ha esperienza di M&A sa bene che il closing segna l’inizio, non la fine di un processo di integrazione. Quali sono i piani per il futuro? Il nostro studio è un caso abbastanza unico in Italia. Noi siamo in tutto e per tutto uno studio internazionale integrato nella struttura di Willkie Farr & Gallagher, che è una delle “élite law firms” americane, molto forte in Europa. Al tempo stesso, abbiamo un radicamento nella business community italiana, a Milano e a Roma, paragonabile a quello dei migliori studi locali. A seconda delle esigenze dei clienti, noi riusciamo a essere veramente italiani e veramente internazionali e questa credo sia stata una delle chiavi del nostro successo. Nel futuro, anche in considerazione dell’evoluzione del mercato in Italia, che è chiaramente in trasformazione rapida, non solo non vogliamo perdere, ma vogliamo accentuare questa nostra caratteristica e ampliare il raggio delle nostre attività oltre i settori per i quali siamo maggiormente conosciuti, quali l’M&A, il private equity e la gestione delle crisi dell’impresa. È chiaro che, per raggiungere questo obbiettivo, la dimensione dello studio deve essere adeguata alle ambizioni. In proposito non esistono numeri magici e non si deve essere precipitosi, soprattutto se si vuole continuare a essere selettivi, ma è facile ipotizzare che il percorso che abbiamo intrapreso potrebbe portare il numero dei nostri professionisti a crescere significativamente. Quali aree intendete rafforzare? Il mercato italiano è un mercato in cui è difficile programmare una crescita in modo razionale ed è invece importante avere pazienza, un po’ di fortuna e l’abilità di cogliere le opportunità. Detto questo, con Bruno stiamo valutando opportunità nel settore della finanza, strutturata e forse anche di progetto e nel private equity, dove siamo tuttora sottodimensionati rispetto alle potenzialità di Willkie Farr & Gallagher. Altre aree sinergiche per noi possono essere il real estate e il fund formation ma, insomma, quando si entra in un’ottica di crescita il pensiero corre veloce. L’analisi sull’integrazione tra le due realtà è presente nel numero di dicembre-gennaio di TopLegal Review, che sarà disponibile su E-edicola a partire dal 1° dicembre.

Prima cartolarizzazione Sts per Fca Bank, gli studi

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Allen & Overy e Jones Day hanno prestato assistenza in una cartolarizzazione pubblica di crediti derivanti da finanziamenti auto concessi da Fca Bank, per un valore di circa 912 milioni di euro. Si tratta della prima operazione realizzata da Fca Bank in Italia in conformità alla regolamentazione europea sulle cartolarizzazioni “semplici, trasparenti e standardizzate” (Sts). Allen & Overy ha agito come drafting counsel assistendo Banca Imi, Crédit Agricole Corporate & Investment Bank e UniCredit Bank Ag, in qualità di arranger, joint bookrunner e joint lead manager, nonché Banco Santander, in qualità di joint lead manager, in relazione a tutti gli aspetti di strutturazione dell’operazione (ivi compresi i profili Sts, le relazioni con il Pcs e la relativa notifica all’Esma) con un team composto dal partner Stefano Sennhauser e dal counsel Pietro Bellone (in foto a sinistra), coadiuvati dall’associate Erik Negretto. Il partner Francesco Guelfi e il counsel Michele Milanese hanno curato gli aspetti fiscali. Un gruppo di professionisti delle sedi di Milano e Londra ha inoltre fornito consulenza in relazione ai profili di diritto inglese dell’operazione. Jones Day ha affiancato Fca Bank con il partner Vinicio Trombetti (in foto a destra) e l’associate Giuseppina Pagano.

Gli studi nell'Ipo di Sanlorenzo yacht su Mta

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Musumeci Altara Desana, Latham & Watkins e White & Case sono gli studi coinvolti nell’Ipo su Mta di Borsa italiana di Sanlorenzo, cantiere nautico di Ameglia (La Spezia) guidato da Massimo Perotti e specializzato nella costruzione di yacht superiori a 30 metri. In particolare, Musumeci Altara Desana, con un team guidato dal partner Toti Musumeci, è consulente legale italiano di Sanlorenzo, mentre Latham & Watkins è consulente legale internazionale della società. Nell’ambito dell’offerta, Banca Imi, Bofa Merrill Lynch e Unicredit sono coordinatori e joint bookrunner. Banca Imi agisce anche in qualità di sponsor. Alantra è advisor finanziario della società, mentre Lazard è advisor finanziario del venditore, la holding Happy Life dell’imprenditore Massimo Perotti. White & Case agisce in qualità di consulente legale italiano e internazionale per i joint global coordinator e per i joint bookrunners. Il 27 novembre è stata avviata l'offerta finalizzata all’ammissione alle negoziazioni delle azioni della società su Mta (segmento Star) di Borsa Italiana. Sanlorenzo ha individuato l’intervallo di valorizzazione indicativo delle azioni compreso tra 480 milioni di euro e 570 milioni di euro, pari a una forchetta di prezzo di 16 - 19 euro per azione. La capitalizzazione post aumento è prevista tra 552 milioni e 656 milioni di euro. In caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe, l’offerta avrà a oggetto massime 12.100.000 azioni pari al 35,1% circa del capitale sociale. A fine ottobre un altro produttore di yacht, Ferretti, aveva deciso invece di interrompere l’offerta finalizzata al collocamento delle azioni su Mta di Borsa Italiana, optando per il private placement del 30% del capitale.

Tutti gli studi nella nascita di ImpresoftGroup

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Si è tenuto il closing dell’operazione di build up completata da Xenon Private Equity VII nel settore Erp e digital transformation. In particolare Xenon, con un team coordinato dal managing director Danilo Mangano, ha completato un investimento in equity nella società Impresoft e contestualmente sono state perfezionate le operazioni di acquisto da parte di Impresoft di 4Ward e di un altro importante gruppo operante nel settore Erp. Lca, con un team coordinato da Benedetto Lonato, Riccardo Massimilla, Stefano Giannone Codiglione, Alessia Ajelli ed Edoardo Berni, ha assistito Impresoft e il suo socio di riferimento Antonello Morina, ora anche presidente del nuovo gruppo, nelle attività inerenti l’ingresso di Xenon e le operazioni di acquisizione di 4Ward e del gruppo Erp, nonché con riferimento a tutti gli accordi parasociali in essere con i manager che hanno reinvestito nel gruppo, tra cui Rossano Ziveri che rivestirà il ruolo di amministratore delegato. Sempre Lca, con un team composto da Davide Valli e Luca Liberti, ha assistito Xenon e Impresoft nella negoziazione degli accordi per il finanziamento dell’operazione da parte di un pool di banche composto da Banco Bpm, Crédit Agricole Italia e Mps Capital Services Banca per le Imprese, in qualità di bookrunners, mandated lead arrangers e original lenders, assistite a loro volta da Dentons con un team composto da Alessandro Fosco Fagotto, Tommaso Zanirato e Gaia Grossi. Deloitte Legal, con un team composto da Giorgio Mariani, Laura Tredwell e Giacomo Bertone, ha assistito 4ward ed i suoi soci nella cessione di 4ward, nonché i manager della stessa che hanno reinvestito nel nuovo gruppo partecipato da Xenon, in particolare Christian Parmigiani e Andrea Pichler, con riferimento agli accordi parasociali in essere relativi al nuovo gruppo e alle pattuizioni inerenti i ruoli chiave che rivestiranno nel nuovo gruppo. R&p Legal, con un team composto da Claudio Elestici e Sabrina Straneo, ha assistito Xenon nelle trattative inerenti le pattuizioni parasociali con il socio Antonello Morina e nei relativi accordi di investimento in Impresoft.

La tecnologia salva parcelle

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di Marco Michael Di PalmaÈ apparso lo scorso mese in lingua italiana "L’avvocato di domani", penultima opera di Richard Susskind, giurista, professore di Oxford e profeta della trasformazione digitale delle professioni. Perché dovrebbe interessare la futurologia di Susskind? Nel 2013, anno della prima edizione inglese del suo libro, Susskind descriveva mutamenti che oggi sono realtà: la creazione da parte degli studi legali di centri di servizio a basso costo; il ritorno delle “Big Four” sullo scacchiere globale dei servizi legali; l’ondata di start-up specializzate nel legal tech; infine, l’applicazione dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, sostiene Susskind, siamo solo all’inizio della rivoluzione che vedrà sempre di più le tecnologie dirompenti (o distruttive) farsi strada nel comparto legale. Alcune, come l’accesso ai servizi online e il project management, hanno già debuttato in alcuni studi italiani. Altre, come l’E-learning saranno prossimamente in arrivo. Altre ancora – l’automazione e l’analisi intelligente dei documenti, l’open-sourcing legale, la risoluzione delle controversie online (Odr) e le macchine predittive – potrebbero esordire nei prossimi anni. Magari vedremo in futuro anche le nostre aule di tribunale dotate di tecnologie avanzate insieme a tribunali virtuali. Chissà. Il domani intuito da Susskind riguarda soprattutto la prossima generazione di giuristi. Per loro diventerà abissale il divario tra l’attuale sistema di formazione e lavoro svolto da una parte, e i nuovi mestieri giuridici del XXI secolo dall’altra. Questi nuovi mestieri richiederanno competenze incrociate con l’informatica e l’ingegneria: lo scienziato dei dati; il tecnico legale; l’addetto alla ricerca e sviluppo; l’ingegnere del sapere giuridico; l’analista del processo legale e il gestore dei flussi di lavoro. Le compagini ne usciranno inevitabilmente ridimensionate e la struttura piramidale ad ampia base è destinata a scomparire. Dal passato sopravvivranno solo due figure: il “consulente esperto di fiducia”, con il suo approccio altamente personalizzato per problemi e sfide legali complessi; e il «professionista “avanzato”», capace e preparato ma non per forza molto esperto, chiamato ad assistere il consulente esperto con l’ausilio delle tecnologie di standardizzazione e informatizzazione. Molti professionisti italiani sosterranno che la consulenza esperta e di fiducia è esattamente quello che già fanno oggi, convinti come sono di occuparsi di un’assistenza su misura e non riproducibile. Pura finzione romantica, ribatte Susskind. Come se ogni quesito presentasse «particolarità così distintive e complesse da meritare l’attenzione della Corte Suprema». Peggio, adottare approcci artigianali a prescindere diventa controproducente quando è disponibile la produzione in serie con costi minori e risultati migliori. La finzione però nasce da una falsa dicotomia per cui, se non è un servizio fatto su misura, deve essere per forza un servizio standardizzato. Ma queste non sono le uniche possibilità. Oltre ai servizi su misura e standardizzati, esistono anche il servizio sistematizzato – realizzato con software che generano documenti basati su risposte a determinate domande – e quello esternalizzato, erogato online e venduto a pacchetto o concesso gratis al cliente. Susskind lascia uno spiraglio quando afferma che ci sarà sempre bisogno di ottimi avvocati e che l’assistenza personalizzata non verrà mai meno del tutto. Ma saranno pochi a rivestire questo ruolo. Nel suo insieme, lo studio legale dovrà cambiare d’essenza e assomigliare più a una società di costruzioni, muovendosi come project manager per acquisire servizi da altri fornitori o dal suo interno per consegnare un prodotto finito. Il libro di Susskind non convincerà tutti gli scettici ma sono tre gli elementi da considerare. Primo, abbiamo già assistito a un cambiamento radicale in Italia per mano della sfida del “più a meno”, figlia della crisi del 2008 che ha imposto le tariffe alternative e intensificato la concorrenza tra studi legali. La tecnologia ha il potenziale di arrecare una trasformazione molto più grande. Secondo, dal momento in cui la spinta al cambiamento proviene dai clienti, questa trasformazione diventa ineludibile perché, detto senza ornamento, chi paga detta il mercato. Terzo ma non ultimo, dalla stessa tecnologia nasce la soluzione ai tagli di budget e alla concorrenza nella forma di due strategie vincenti: l’efficienza (riduzione dei costi fissi) e la collaborazione (condivisione con il cliente del costo del lavoro routinario). Le resistenze al cambiamento sono profonde in Italia dove assumono un’espressione strutturale che si chiama cambio generazionale. Motivo per cui i giovani soci di oggi si sentono meno sicuri per il proprio futuro. Susskind mette a nudo anche un limite culturale della categoria. I nuovi professionisti di cui uno studio legale moderno avrà bisogno non si trovano in uno studio legale. Si pensa il contrario ma in realtà questo è dovuto a «l’arroganza che ci caratterizza come avvocati a permetterci a pensare di poter apprendere una disciplina nel corso di un fine settimana». Lo stessa miopia impedisce di venire incontro alle reali esigenze del cliente. Per riprendere un’analogia cara a Susskind, gli avvocati dovrebbero vendere il foro perfetto non il trapano inutilmente accessoriato. Riassumiamo per gli scettici: invece di aggrapparvi ostinatamente a prassi di lavoro ormai obsolete e inefficienti, fareste meglio ad accettare la tecnologia, aiutando così i clienti a superare la propensione a schiacciare le vostre parcelle.
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