Torna l'appuntamento con i TopLegal Awards, il primo e più longevo premio dedicato agli avvocati d’impresa, ideato nel 2007 per consentire agli studi legali e tributari e ai loro professionisti di esprimere al meglio le proprie capacità e qualità di consulenza e assistenza ai clienti.
Moltissime le novità per il 2018, con la XII edizione che si presenta con un impianto completamente rivoluzionato. L'evento sarà infatti scisso su due serate. Oltre al classico incontro milanese, TopLegal ha deciso di sbarcare a Roma per premiare gli studi e i professionisti più vicini al mondo della pubblica amministrazione, alle authorities, al mondo del lavoro e alle giurisdizioni superiori.
Ed è proprio la serata romana a presentare più novità con l'inserimento dei premi "Finanza pubblica", "Gare pubbliche e PPP", "Sanità, Ricerca e Welfare". Introdotta, inoltre, la categoria Studio dell'anno Isole ma anche, per meglio valorizzare l'innovazione in termini di offerta, il premio Attualtà legislativa dell'anno che quest'anno è dedicato alla Privacy.
Maggiore specializzazione anche nel contenzioso che premierà i migliori professionisti in ambito "Amministrativo", "Autorità indipendenti", "Cassazione", "Corte dei Conti", "Private enforcement" e "Internazionale".
Gli studi potranno proporre le proprie candidature fino al 12 settembre. Successivamente verrà avviato il meccanismo di valutazione che, come ogni anno dal 2010, prevede la presenza di una giuria in forma di commissione tecnica per garantire la correttezza dello svolgimento della gara nonché per assicurare la competenza tecnica necessaria per valutare le candidature.
La competizione è, infatti, basata su un sistema virtuoso e innovativo volto ad annullare le asimmetrie informative e si propone di valutare l’impiego di risorse a beneficio del cliente, l’innovazione dei servizi, la conoscenza specifica del settore e l’attività e le soluzioni apportate al cliente.
I vincitori dei TopLegal Awards saranno proclamati nelle serate celebrative che si terranno il 19 e il 27 novembre 2018. La premiazione si terrà a Milano presso gli East End Studios e a Roma presso Spazio 900.
Di seguito l'elenco di tutte le categorie:
MILANO
PREMI INDIVIDUALI
Professionista dell’anno
Managing/Senior Partner dell’anno
Professionista emergente dell’anno
PREMI STUDIO
Studio italiano dell’anno
Studio dell’anno Nord
Studio dell’anno Innovazione
Best place to work
Iniziativa dell’anno Diversity
Iniziativa dell’anno Pro bono
Italian desk dell’anno Indipendente
Italian desk dell’anno Internazionale
PREMI SETTORI STUDIO
Arbitrati
Banking & Finance
Capital markets Equity
Capital markets Debt
Contenzioso
Corporate M&A
Lavoro Consulenza
Lavoro Contenzioso
Lavoro Relazioni industriali
Penale Ambientale
Penale Finanziario
Penale Societario
Penale Tributario
Proprietà intellettuale Marchi e diritto d’autore
Proprietà intellettuale Contenzioso brevettuale
Tax Consulenza
Tax Contenzioso
PREMI SETTORI PROFESSIONISTI
Arbitrati
Banking & Finance
Capital markets Equity
Capital markets Debt
Contenzioso
Corporate M&A
Lavoro Consulenza
Lavoro Contenzioso
Lavoro Relazioni industriali
Penale Ambientale
Penale Finanziario
Penale Societario
Penale Tributario
Proprietà intellettuale Marchi e diritto d’autore
Proprietà intellettuale Contenzioso brevettuale
Tax Consulenza
Tax Contenzioso
ROMA
PREMI STUDIO
Studio dell’anno Centro
Studio dell’anno Sud
Studio dell’anno Isole
Attualità legislativa dell’anno: Privacy
PREMI SETTORI STUDIO
Amministrativo Consulenza PA
Amministrativo Consulenza Società pubbliche
Antitrust
Contenzioso Amministrativo
Contenzioso Autorità indipendenti
Finanza pubblica
Gare pubbliche e PPP
Lavoro Diritto sindacale e previdenziale
Regolamentare
Sanità Ricerca e Welfare
PREMI SETTORI PROFESSIONISTI
Amministrativo Consulenza PA
Amministrativo Consulenza Società Pubbliche
Antitrust
Contenzioso Amministrativo
Contenzioso Autorità indipendenti
Contenzioso Cassazione
Contenzioso Corte dei Conti
Contenzioso Private enforcement
Contenziosi internazionali
Finanza pubblica
Gare pubbliche e PPP
Lavoro Diritto Sindacale
Lavoro Previdenza Sociale
Lavoro Pubblica Amministrazione
Penale Pubblica Amministrazione
Regolamentare
Sanità Ricerca e Welfare
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I TopLegal Awards sbarcano a Roma
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Autostrade, due studi pensano a class action
Rischio class action su Atlantia. Questo, almeno, stando alle dichiarazioni di due studi legali statunitensi - Bronstein Gewirtz & Grossman e Pomerantz - che separatamente stanno esaminando potenziali rivendicazioni per conto di investitori di Atlantia danneggiati dagli eventi di Genova e dalle notizie sulla possibile revoca della concessione e di una sanzione al gruppo che controlla Autostrade per l'Italia.
Si tratta ancora di attività preliminari a vere e proprie azioni legali, limitate, inoltre, ai soli acquirenti di American depositary receipt (Adr), certificati che consentono di scambiare sulla piazza statunitense i titoli stranieri. Secondo una nota di Bronstein Gewirtz & Grossman, infatti, il prezzo degli Adr, sarebbe sceso di 1,66 dollari, o del 13,7%, per chiudere a 10,45 dollari il 16 agosto 2018, in seguito alla paventata revoca della concessione autostradale.
Più concrete, invece, le azioni di Moody's che, fanno sapere da Atlantia, ha posto "under review per un downgrade" i rating di Atlantia, Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma.
E intanto dalla società informano, tramite un comunicato stampa, che "Il Consiglio ha avviato la valutazione degli effetti delle continue esternazioni e della diffusione di notizie sulla società, avendo riguardo al suo status di società quotata, con l’obiettivo di tutelare al meglio il mercato e i risparmiatori".
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I mandati della settimana (23/08)
Lms nell'acquisizione di Ocm
Lms ha assistito Material Handling Systems, portfolio company del fondo di investimento Thomas H.Lee Partners, nella sottoscrizione di un accordo avente a oggetto l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Ocm (Officina Costruzioni Meccaniche). I soci venditori sono stati assistiti da Abczeta.
Orrick e Gianni Origoni per il parco eolico Bosco Le Piane
Orrick ha assistito Quercus Assets Selection, società specializzata in investimenti infrastrutturali sulle energie rinnovabili, nella sottoscrizione di accordi vincolanti per l’acquisizione (tramite una propria controllata Italiana) del 100% di Lucania Wind Energy, società progetto detenuta da European Energy, assistita da Gianni Origoni Grippo Cappelli.
Fincantieri e Mer Mec prendono Vitrociset, gli studi
PwC Tls e Cba hanno assistito rispettivamente Fincantieri e Mer Mec nell'operazione di acquisizione congiunta e paritaria del 98,54% di Vitrociset, società che opera nelle attività di addestramento e supporto in ambito Ict nei mercati della difesa e sicurezza, oltre che nei settori di logistica, trasporti e spazio. Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito il venditore Ciset.
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I contenziosi della settimana (23/08)
Greggio vince per Autosanlorenzo contro Opel Italia
Il Tribunale ordinario di Roma ha respinto le pretese di Opel Italia che, con un provvedimento d’urgenza, aveva richiesto la restituzione alla ex concessionaria veneziana Autosanlorenzo di 170 autovetture del valore di quasi 4 milioni di euro. Autosanlorenzo, che lo scorso 13 giugno ha presentato domanda di concordato preventivo c.d. “in bianco”, è stata assistita da Greggio, nonché da Gasparini. Opel Italia è stata assistita dallo studio Rossi.
Ristuccia & Tufarelli vince contro Consob in Corte d'Appello
La Corte d’Appello di Firenze, accogliendo le tesi difensive di Ristuccia & Tufarelli, ha annullato la delibera del luglio 2017 con la quale Consob aveva sanzionato ex amministratori e sindaci di Banca Etruria per presunte lacune del prospetto informativo relativo all’aumento di capitale effettuato dalla banca nel 2013.
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Gop con Meti per una partecipazione in Tm Performance
Gianni Origoni Grippo Cappelli ha assistito Meti Holding, partner industriale e finanziario di diritto lussemburghese, nell’operazione di acquisizione di una partecipazione qualificata in Tm Performance – Tecnologie Meccaniche, Tm Engineering e Tm Performance Usa – società attive nel campo della meccanica di precisione da oltre 20 anni, che progettano, sviluppano e commercializzano prodotti per l'industria del motorsport.
Il gruppo Tm è inoltre partner nello sviluppo e nella produzione di componenti automobilistici di alta precisione per Oem.
L’operazione è stata posta in essere in varie fasi. In primo luogo, vi è stata l’incorporazione di una NewCo che ha acquistato il 100% delle azioni di Tm Tecnologie Meccaniche e di Tm Engineering. Successivamente, Meti Holding ha acquistato le azioni della NewCo e ha sottoscritto un aumento di capitale riservato che ha portato l’investitore a detenere il 35% del capitale sociale della NewCo. Contestualmente, la NewCo ha emesso un prestito obbligazionario garantito da pegno su azioni.
Gop ha agito con un team multidisciplinare coordinato dal partner Raimondo Premonte (in foto) e composto dall’associate Stefano Casamassima, che hanno curato gli aspetti corporate e M&a dell’operazione, dall’associate Maria Rosa Piluso, che ha seguito gli aspetti di debt capital markets legati all’emissione di un prestito obbligazionario, e dall’associate Simone D'Avolio, che ha curato gli aspetti banking legati all’operazione.
Nine East Consulting ha agito come advisor finanziario.
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Ey e Grimaldi per l'immobile ex Consorzio Agrario
Ey e Grimaldi hanno assistito Hines nell'acquisizione dell’immobile ex Consorzio Agrario situato a Milano in via Ripamonti 37, da un fondo gestito da Prelios.
Per Ey, che ha assistito Hines per gli aspetti di diritto tributario, sono intervenuti Alessandro Padula (in foto), partner, il senior manager Aurelio Pensabene e il manager Mario Naydenov.
Grimaldi ha seguito Hines con un team guidato dal managing partner Francesco Sciaudone e dal socio Paolo Rulli. Il socio Roberto de Nardis e l’associate Giuseppe Buono hanno seguito gli aspetti legati al finanziamento, mentre il socio Luigi Baglivo ha curato i profili regolamentari di natura finanziaria.
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Dentons con Biondi Santi nel caso contro il fisco
Jacopo Biondi Santi, produttore del vino Brunello di Montalcino, avrebbe conferito a Dentons, con un team composto dal partner Giulio Andreani (in foto), dal counsel Domenico Rettura e dall'associate Valeria Andreani, la difesa tributaria relativa alle accuse fiscali mosse dalla Guardia di Finanza nei suoi confronti e delle società Montepò e Jbs.
Per la difesa penale, invece, l'imprenditore sarebbe assistito da Enrico De Martino e Lorenzo De Martino di Siena, e per quella attinente gli eventuali profili societari, da Giovanni Gatteschi.
La vicenda si inquadra nell'inchiesta portata avanti dal procuratore capo Salvatore Vitello con Niccolò Ludovici, con l'ausilio della Guardia di Finanza, atta ad accertare un giro di fatture tra società finalizzato a pagare meno tasse. Queste contestazioni hanno portato al sequestro per circa 4 milioni di euro tra terreni, immobili e altri beni.
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I mille volti della Capitale
Collage. Basterebbe quest'unica parola a descrivere l’offerta legale della città di Roma. Oltre 24 mila avvocati, un decimo di tutto il Paese, che fanno della Capitale il centro urban più affollato d’Italia per numero di legali. Ma queste cifre, per quanto ciclopiche, non esauriscono la complessità del quadro legale romano che si presenta stratificato e composto da elementi tra loro diversissimi e, talvolta, estranei al contesto locale. Un collage dal quale è arduo isolare i vari livelli che lo compongono. Oltre che dal numero totale di avvocati, Roma è infatti caratterizzata dalla compresenza di diversi modi di intendere la professione legale e lo studio stesso. Una biodiversità professionale non comparabile con nessuna altra città italiana e che vede le varie realtà differenziarsi per dimensione, provenienza, tipologia di assistenza fornita e obiettivi di breve e lungo periodo. Convivono nella Capitale studi mono personali spesso legati a una figura universitaria di spicco e boutique specializzate in una practice o specifiche industry. A questi si aggiungono studi locali strutturati cresciuti oltre i confini regionali in realtà nazionali se non anche internazionali. E ancora, studi nazionali che dalle loro città di origine hanno aperto a Roma. Infine, studi internazionali che hanno insidiato la città eterna con risultati, tuttavia, non sempre vincenti, date le peculiarità del mercato legale romano.
Crisi internazionali
Negli ultimi anni, sono le realtà internazionali ad avere avuto le maggiori difficoltà a mantenere o stabilire un presidio capitolino. In quattro anni hanno abbandonato Roma tre studi inglesi (Ashurst, Norton Rose Fulbright e Simmons & Simmons) e uno statunitense (McDermott Will & Emery), che hanno spostato il proprio baricentro verso le rispettive sedi milanesi. Le motivazioni, di volta in volta diverse, hanno però in comune l’esigenza di maggiore efficienza e di consolidare le attività, traducibile nella volontà di contenere gli alti costi di gestione che derivano dal foraggiare due sedi in un mercato meno redditizio rispetto al passato. Tra Milano e Roma ne esce sacrificata la Capitale considerata meno orientata al mercato e più lontana dal mondo finanziario, ormai il vero core business italiano di molti studi esteri. A queste chiusure va sommato anche il progressivo indebolimento della sede capitolina di Allen & Overy che dal 2016 ha registrato l’uscita di tre partner, con il socio Cristiano Tommasi rimasto a presidio degli uffici di corso Vittorio Emanuele II. Il primo grande lateral è stato quello di Massimiliano Danusso alla volta della sede londinese di BonelliErede, seguito a stretto giro dal passaggio dell’esperta di antitrust Silvia D’Alberti verso la sede romana di Gattai Minoli Agostinelli. Da ultimo, nel maggio 2018, il partner tax Francesco Bonichi ha preso la strada di Ey. A dispetto di queste defezioni però, lo studio ha ripetutamente espresso la volontà di mantenere il presidio in quella che è ritenuta «una location chiave, vicina alle autorità principali e alla parte politico regolamentare del Paese». Ma fino a quando questo bisogno di rappresentatività sarà funzionale e soprattutto conveniente? Se non è un caso, infatti, che la maggior parte delle realtà estere arrivate in Italia abbia preferito puntare su Milano, i pochi sbarchi registratisi negli
ultimi anni a Roma sono stati effettuati da studi non focalizzati solamente verso il mondo bancario-finanziario come Curtis e Dentons (entrambi peraltro già presenti a Milano). Due strutture che, per la particolarità dei loro progetti, non sono omologabili ad altre realtà estere. Il primo con una forte vocazione verso il mondo dell’industria e delle infrastrutture e una specifica tipologia di clienti. «A livello globale — ha spiegato il partner di Curtis, Sergio Esposito Farber — lo studio ha una vasta clientela di stati sovrani e la sede romana rappresenta innanzitutto un hub sul Mediterraneo e i paesi africani che storicamente assistiamo. Roma costituisce peraltro un asset di primaria importanza per la vicinanza alle istituzioni e alle primarie aziende italiane cui prestiamo consulenza su base continuativa». La strategia di Dentons è stata più volte rafforzata dal managing partner Federico Sutti in chiave di continua e forte espansione, con l’obiettivo di costruire un servizio full-service fondato sulle 12 practice coperte a livello globale dallo studio.
L'articolo completo è disponibile sul numero di agosto-settembre di TopLegal Review.
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Latham & Watkins nell'emissione da 515 mln di WiZink
Lo scorso 26 marzo, Värde Partners ha annunciato l’acquisizione del restante 49% del capitale sociale di WiZink Bank, banca spagnola online specializzata in credito al consumo, daBanco Popular Español.
L’operazione è stata ora finanziata tramite un’emissione obbligazionaria Pik Toggle da 515 milioni di euro con scadenza 2023, emessa dalla società veicolo Mulhacen, con sede a Singapore.
Latham & Watkins ha assistito Värde Partners con un team guidato dal partner Jeff Lawlis (in foto) e composto dai partner Ignacio Pallarés e Jordi Dominguez, dai counsel Iván Rabanillo e Ignacio Dominguez e dagli associate Carmen Esteban, Blanca Vázquez de Castro, Matthew Schneider, Thomas Martin e Alex Gish.
Allen & Overy ha assistito i joint bookrunner Goldman Sachs International, Ubs Investment Bank e NatWest Markets.
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Gattai Minoli Agostinelli e Simmons nel finanziamento di Rina
Gattai Minoli Agostinelli, con il team composto dai partner Lorenzo Vernetti (in foto) e Marco Leonardi e dagli associate Silvia Romano e Cristina Cupolo, ha assisito il gruppo Rina, operante nei settori energy, marine, transport & infrastracture, nell’operazione di rifinanziamento del debito di complessivi 150 milioni di euro. I profili fiscali dell’operazione sono stati curati dal partner Cristiano Garbarini e dall’associate Alban Zaimaj.
Bnp Paribas e UniCredit, che hanno agito in qualità di mandated lead arranger e bookrunner dell’operazione, sono stati assistiti da Simmons & Simmons con un team composto dal partner Nicholas Lasagna e dalla supervising associate Maria Ilaria Griffo. Gli aspetti fiscali sono stati seguiti dal partner Marco Palanca e dall’associate Pasquale Del Prete.
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Il nuovo progetto di Bovesi
Massimiliano Bovesi (in foto), già socio fondatore di Bovesi Cartwirght Pescatore, ha annunciato l'avvio, a partire dal 1° settembre, di un nuovo progetto in forma di società tra avvocati.
La nuova realtà si chiamerà Bovesi and Partners società tra avvocati per azioni e, oltre a Bovesi stesso, sarà composta da altre sei socie che negli ultimi anni hanno lavorato a stretto contatto con lui: Silvia Aquitani, Federica Cecchini, Carolina di Siervi, Giulia Girolami, Manuela Rafat e Maria Giovanna Ziccardi.
Contattato da TopLegal, il partner Massimiliano Bovesi ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla costituzione della nuova realtà: «Nel precedente studio avevamo regole di governance che rendevano difficile l'ingresso di nuovi professionisti nella compagine societaria. Con questo nuovo progetto c'è un tentativo concreto di coinvolgimento dei giovani che rappresentano il futuro dello studio».
La forma di società tra avvocati, ancora poco diffusa, oltre a essere un incentivo per i professionisti più giovani, costituisce anche un segnale per i clienti dello studio: «Con la nuova struttura societaria siamo schierati con le esigenze del business. Adottiamo, infatti, una forma giuridica simile a quella dei nostri clienti che ci rende a tutti gli effetti parte di quel mondo che vogliamo servire».
La società ha già nominato un collegio sindacale, composto da tre commercialisti con i quali lo studio ha un rapporto di fiducia, e un Cda, composto da quattro dei soci dello studio. Oltre al name partner Massimiliano Bovesi fanno parte del Cda Silvia Aquitani - tra i professionisti dello studio dotati di maggior seniority e attiva sul contenzioso giudiziale e stragiuziale - Giulia Girolami - responsabile del german desk e managing director dello studio - e Federica Cecchini, responsabile delle questioni di information technology.
Lo studio è, inoltre aperto, all'ingresso di soci finanziatori ma - ha specificato Bovesi «a patto che non siamo meri finanziatori bensì partner strategici che possano contribuire attivamente allo sviluppo della società».
Nello studio, che arriverà a contare 25 professionisti, saranno attivi 11 legali madrelingua: Wenjing Li (Chinese desk), Carolina di Siervi (Spanish desk), Giulia Girolami (German desk), Manuela Rafat (Arabic desk), Margaret Waymel (American/English desk), Ismael Ezequiel Zorza (Spanish desk), Natascia d’Anna (French desk), Emiljano Sulmina (Albanian desk), Luna Veronese (Brazilian desk), Mayya Lunina (Russian desk), e Maria Catalina Sarmiento Valero (American/English desk).
Secondo quanto dichiarato, i professionisti citati saranno a libro paga dello studio e non saranno solo corrispondenti esteri. Solo due di loro collaboreranno dall’estero: Wenjing Li dalla Cina e Luna Veronese dalla California.
Lo studio sarà basato a Imola, dove Massimiliano Bovesi e suoi collaboratori operano già da anni, e avrà accesso alla città di Bologna tramite lo studio del commercialista Luigi Recchioni, con il quale Bovesi collabora attivamente in molte operazioni.
Non faranno parte della nuova società tra avvocati, invece, gli ex soci Giacomo Pescatore e Simon Cartwright che dovrebbero continuare con un loro progetto autonomo.
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Casinò di Campione d'Italia, il Comune sceglie i suoi advisor
Il Comune di Campione d’Italia ha selezionato un team di professionisti per gestire il reclamo contro la sentenza dichiarativa di fallimento della società Casinò di Campione della quale il Comune risulta unico azionista.
Del pool fanno parte Corrado Ferriani, of counsel di Bettini Formigaro Pericu, Massimo Fabiani, of counsel di Lombardi Segni, e Marco Sica, professore di diritto amministrativo dell'Università degli Studi di Milano.
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Del Re nella sponsorizzazione de La Fiorita
Del Re ha affiancato la Lombarda Servizi 1986, società attiva nell’attività di pulizia e logistica in ambito nazionale e internazionale, in merito alla sottoscrizione del contratto di sponsorizzazione del Club calcistico Sanmarinese La Fiorita.
Giovanni Del Re (in foto), founder dello studio Del Re, affiancato dal socio senior Guido Del Re, ha curato tutti gli aspetti contrattuali civilistici.
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Clifford Chance nel bond di Intesa Sanpaolo
Clifford Chance ha assistito Banca Imi, Deutsche Bank, Jp Morgan, Société Générale e Ubs in qualità di joint lead manager nell'emissione da parte di Intesa Sanpaolo di un bond senior a tasso fisso per un importo pari a 1 miliardo di euro, nell'ambito del programma Emtn.
Il team di Clifford Chance è composto dai soci Filippo Emanuele (in foto) e Gioacchino Foti, dal senior associate Jonathan Astbury e dall'associate Francesco Napoli.
L'emissione ha scadenza 2023, coupon annuo del 2,125% ed è destinata alla quotazione sul mercato regolamentato dalla Borsa del Lussemburgo.
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LE RESPONSABILITA' NELLA VENDITA ONLINE DI PRODOTTI DIGITALI CONTRAFFATTI
È diffusa la commercializzazione online, tramite siti vari – anche di asta o assimilabili – di prodotti digitali contraffatti, che il titolare dei diritti fa fatica a contrastare, prevalentemente a causa della difficile identificabilità dei soggetti agenti, che si schermano dietro le politiche di anonimato di alcuni ISP. Quali sono le azioni possibili per difendere efficacemente i propri diritti?
TUTTO IL TESTO DISPONIBILE IN PDF A FINE ARTICOLO.
Capita spesso che il titolare di un’opera dell’ingegno famosa (anche contraddistinta da un marchio altrettanto noto) individui soggetti che commercializzano i propri prodotti digitali contraffatti, tramite i servizi della società dell’informazione. Si pensi per esempio al caso di un titolare di diritti su di un famoso software, che scopra su di un sito di aste l’offerta di un terzo non autorizzato, che prometta di trasferire il software via mail o di consentirne altrimenti lo scaricamento, previo pagamento di un prezzo (di solito molto inferiore a quello del prodotto originale). In taluni casi i soggetti che presentano queste offerte si qualificano come “consumatori” che intendono vendere beni usati (o simili prodotti), e si registrano presso siti di aste e similari, abusando di tale errata qualificazione. Questi soggetti riescono poi in realtà a vendere quantitativi ingenti di prodotti, ben diversi e superiori rispetto ai quantitativi di beni usati che un consumatore potrebbe ragionevolmente possedere. In queste circostanze la violazione dei diritti di proprietà intellettuale è generalmente ben evidente, così che dal punto di vista giuridico non vi possono essere dubbi circa la concedibilità di misure cautelari come il sequestro, l’inibitoria e l’ordine di pubblicazione (cui potrebbero seguire, secondo i principi generali, azioni nel merito di vario contenuto).
Esistono tuttavia in questi casi alcune rilevanti criticità, che hanno a che fare con l’identificabilità del soggetto agente, al quale l’ISP consente di registrarsi al servizio della società dell’informazione, e svolgere le proprie attività di offerta in vendita, senza che vi sia alcuna effettiva verifica relativamente alle informazioni fornite da parte del soggetto agente stesso. Di conseguenza, può accadere che persone con pochi scrupoli si registrino presso il servizio conferendo dati del tutto fantasiosi (quali ad esempio il nome, il cognome e l’indirizzo), utilizzando indirizzi email registrati e fornendo dati altrettanto inveritieri. La circostanza che i dati in questione siano falsi può non interferire con la regolarità della transazione, nel senso che l’acquirente del prodotto (talora soggetto ignaro della contraffazione) si mette in contatto con il venditore utilizzando l’indirizzo mail fornito, effettua il pagamento su di un sistema schermante (come ad esempio Paypal) e successivamente riceve via mail (o in altro modo per via elettronica) il bene contraffatto. Il titolare dei diritti non riesce ad identificare il soggetto agente, poiché non può risalire alla sua identità tramite la verifica dell’indirizzo email; il tentativo di effettuare acquisti non porta ad alcun risultato positivo, dal momento che in assenza di una consegna fisica non sono rilasciati dati reali del soggetto che offre in vendita il bene contraffatto; anche tentando di chiedere agli ISP i dati del soggetto in questione non si va lontano, poiché da una parte spesso gli ISP accampano difficoltà legate alla protezione della privacy, e dall’altro lato – anche ove tali difficoltà siano superate – ci si avvede che per propria politica interna tali ISP in realtà non possiedono alcun dato verificato del soggetto agente, che quindi resta definitivamente schermato.
In questi casi quali sono le azioni possibili? In primo luogo, si deve tentare la collaborazione con l’ISP per verificare se questi sia disposto a collaborare e – in tal caso – sia effettivamente in possesso di informazioni utilizzabili. In assenza di collaborazione, o di dati utilizzabili, è possibile comunque agire giudizialmente, superando l’ostacolo della (temporanea) impossibilità di individuare la persona fisica, effettuando la notifica al pubblico ministero compente. Ove si riesca ad accedere a tali modalità di effettuazione della notifica (cosa non del tutto banale, vista le necessità di dimostrare di aver esperito mezzi adeguati ad effettuare l’identificazione del soggetto, senza esservi riusciti), il ricorso risulta validamente notificato ed a quel punto è possibile insistere avanti al tribunale competente per ottenere l’effettiva condanna del soggetto agente. Una volta ottenuta tale condanna, si può ipotizzare di agire in svariati modi, per esempio si può decidere di agire contemporaneamente anche in sede penale, e richiedere quindi al pubblico ministero che egli svolga tutte le indagini necessarie per l’individuazione del responsabile dell’illecito (ovviamente quando questo abbia anche gli elementi del reato). Soprattutto, si può ipotizzare di coinvolgere gli ISP nelle attività (future) di contrasto, mettendo gli stessi a conoscenza del fatto che la condotta è stata effettivamente giudicata come illecita dal giudice competente. Sulla base dei principi generali che regolano la responsabilità degli ISP, una volta messo a conoscenza della natura illecita di una determinata condotta, l’ISP si deve attivare per impedire la continuazione o la ripresa della condotta in questione, individuando i mezzi più efficaci a tale fine. Fra questi vi potrebbe essere in primo luogo la modifica delle proprie politiche di registrazione, che siano aggiornate in modo da prevedere il necessario conferimento di dati verificabili e verificati. Sono poi ipotizzabili anche ulteriori forme di collaborazione fra titolari dei diritti, che possono riguardare collaborazioni (o spontanee attivazioni degli ISP) per svolgere attività di monitoraggio sulle offerte, al fine in particolare di impedire che il medesimo soggetto, già inibito, possa sotto mentite spoglie riprendere l’attività illecita. Si tratta di un campo ancora da esplorare, che tuttavia necessita di essere presto ed efficacemente affrontato, e ciò non solo a tutela del titolare del diritto, ma anche dei molti utenti della rete che si affidano a determinati servizi della società dell’informazione e si trovano poi vittime inconsapevoli attività illecite, come appunto la vendita di prodotti contraffatti.
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Due partner Ip per Simmons & Simmons
Simmons & Simmons ha annunciato l’ingresso di un nuovo team Ip per l'Italia. Stefania Bergia (in foto, a sinistra) e Giulio Enrico Sironi (in foto, a destra), provenienti entrambi da Vanzetti, sono entrati a far parte dello studio in qualità di partner con effetto dal 1° settembre 2018.
Nel corso della sua carriera, Bergia si è occupata di casi di alto profilo sia in ambito giudiziale sia stragiudiziale (anche a livello paneuropeo) in tutti i settori dell’Ip inclusi marchi, brevetti, nomi a dominio, denominazioni d’origine, design industriale, diritto d’autore, concorrenza sleale, segreto industriale e arbitrati.
Al pari di Bergia, Sironi ha una significativa esperienza in riferimento a tutti gli aspetti della proprietà intellettuale, sia in ambito giudiziale sia stragiudiziale.
Il team che si unisce a Simmons & Simmons comprende la senior associate Anna Colmano, proveniente sempre da Vanzetti, dove ha trascorso 16 anni sviluppando una vasta esperienza in tema di diritto industriale e nel settore della proprietà intellettuale.
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Addio a Sergio Barozzi
È scomparso nella giornata di venerdì 31 agosto Sergio Barozzi (in foto) all'età di 61 anni. A causare il decesso, la puntura di un insetto che ha provocato uno shock anafilattico. L'avvocato si trovava nella sua casa di Nizza Monferrato. Inutile la corsa in ospedale.
Giuslavorista e grande innovatore del mercato legale, Barozzi ha contribuito, nel 1982, alla fondazione dello studio Bbs, poi confluito in Eversheds Bianchini. Nel 2011, con i colleghi storici Giovanni Battista Benvenuto e Giorgio Scherini, decide di tornare a operare in forma autonoma e fondare Lexellent. A marzo di quest'anno, l'annuncio della separazione da Lexellent alla volta diSza.
Barozzi era specializzato in diritto del lavoro, con particolare esperienza nelle negoziazioni sindacali, nelle operazioni transnazionali, ristrutturazioni e licenziamenti individuali e collettivi. Partecipava frequentemente come relatore a seminari e conferenza su questi temi. Era inoltre vicepresidente del gruppo regionale lombardo dell’Associazione Giuslavoristi Italiani ed era stato consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Milano.
I funerali dell'avvocato si terranno mercoledì 5 settembre al centro sportivo Giurati.
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Bucchi & Micalella vince con Multimed al Tar Piemonte
Bucchi & Micalella, con il socio Filippo Bucchi (in foto), ha assistito con successo Multimed, impresa operante nel settore della chirurgia, robotica, medicina rigenerativa e anestesia, in un giudizio al Tar Piemonte promosso dall’impresa Dp Medical.
La società ricorrente aveva impugnato l’affidamento della fornitura di due colonne laparoscopiche, disposto dall’Azienda Ospedaliera Nazionale di Alessandria in favore di Multimed in applicazione dell’art. 63, comma 2, lett. b (2) del nuovo codice degli appalti, che prevede una deroga all’obbligo della gara pubblica nell’ipotesi in cui la concorrenza sia esclusa per ragioni di esclusività tecnica.
La società ricorrente, in particolare, sosteneva che l’esclusività tecnica di un prodotto non consente alla stazione appaltante di derogare alla gara, essendo comunque necessaria almeno una procedura competitiva. Inoltre la ricorrente contestava la scelta della stazione appaltante di aver richiesto la fornitura di una tecnologia specifica e non equivalente.
Il Tar Piemonte ha respinto le censure sollevate dalla ricorrente, affermando che, una volta accertato che un prodotto può essere fornito solo da un operatore a fronte di caratteristiche tecniche esclusive, l’amministrazione è legittimata ad affidare direttamente l’appalto in deroga alla gara pubblica, non operando il principio di rotatività. Inoltre il Tar ha ritenuto legittima la richiesta della stazione appaltante circa la fornitura di una tecnologia specifica, trattandosi di una migliore specificazione delle caratteristiche tecniche che il prodotto doveva possedere e non di una violazione del principio dell’equivalenza.
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Alessandro Biamonte entra in Fdl
Fdl ha annunciato l’ingresso di Alessandro Biamonte (in foto), in qualità di of counsel responsabile del dipartimento di diritto amministrativo.
Biamonte, che ha lavorato sinora nel proprio studio con sede a Roma, ha maturato la propria esperienza assistendo primarie aziende nazionali, multinazionali operanti in Italia ed enti pubblici con specifico riferimento alla materia degli appalti pubblici, dell’energia, dell’aeronautica, del diritto ambientale e dell’urbanistica, nonché dell’ict, privacy e digital innovation.
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Nctm e Jones Day nell'operazione Unieuro
Nctm ha assistito Unieuro, distributore omnicanale di elettronica di consumo ed elettrodomestici, nell’acquisizione di un ramo di azienda dal fallimento di Dps, assistito da Jones Day.
Nctm ha seguito l’operazione con Simone De Carli e Mario Bonferroni per gli aspetti corporate, con Fabio Marelli per le questioni fallimentari, e con Roberta Russo e Daniele Fumagalli per le problematiche di diritto del lavoro. Gli aspetti legali, lato società, sono stati curati da Filippo Fonzi.
Jones Day ha prestato assistenza alla curatela fallimentare di Dps nelle problematiche attinenti al personale, con Adelio Riva.
In particolare, sono stati aggiudicati a Unieuro, in asta fallimentare, un totale di otto negozi ex Trony: tre punti vendita a Milano e ulteriori 5 negozi localizzati in varie regioni italiane.
L’operazione, che ha un valore di circa 3 milioni di euro, conferma la strategia di crescita selettiva di Unieuro, che prevede un immediato piano di rilancio dei negozi e la riapertura al pubblico nei mesi di settembre e ottobre. L’acquisizione, realizzata a seguito di un confronto con le organizzazioni sindacali del settore, ha consentito il riassorbimento dei dipendenti occupati presso i punti vendita.
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