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McDermott con Principia nell'acquisizione di Comftech

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McDermott Will & Emery ha assistito Principia Sgr che, attraverso il Fondo Principia III – Health, ha acquisito per 7 milioni di euro Comftech, startup con sede a Monza che ha sviluppato una tecnologia di sensorizzazione tessile che viene completamente integrata negli indumenti e permette di monitorare tutte le funzioni vitali di chi li indossa. Nell'operazione Comftech è stata assistita da Chiomenti e da Deloitte. Il primo prodotto che Comftech è pronta a lanciare sul mercato è un wearable completo di sistema di monitoraggio già certificato come medical device dedicato ad essere utilizzato in ospedale per il monitoraggio dei bambini appena nati per poi lanciare prodotti che consentano il monitoraggio anche a casa, nonché indumenti per adulti e atleti. In ambito pediatrico, la società ha realizzato e brevettato un indumento per neonati, con sensori integrati nel tessuto, in grado di monitorare l’attività cardiaca, il respiro, la posizione del bambino nel sonno e il movimento. Il prodotto, già completamente sviluppato è stato certificato a seguito di sperimentazione clinica e sarà commercializzato nei prossimi mesi per essere utilizzato inizialmente negli ospedali.

Il Comune di Trieste ottiene la cancellazione del Boc con Cms

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Cms ha coadiuvato il Comune di Trieste nel perfezionamento dell’operazione di riacquisto e cancellazione di un prestito obbligazionario comunale (Boc) detenuto da una banca estera specializzata nel settore immobiliare e negli investimenti pubblici. Gli aspetti legali dell’operazione sono stati curati da Domenico Gaudiello (in foto), partner dello studio e responsabile della practice di finanza pubblica, coadiuvato dal counsel Mauro Iovino, mentre quelli finanziari da Enzo Faro di Finance Active. Nel dettaglio, l’operazione ha previsto il rimborso anticipato di un Boc ventennale a tasso variabile, emesso nel 2005 e con scadenza nel 2025. La gestione attiva del debito rivolta al suo contenimento e alla riduzione degli annessi rischi finanziari ha consentito al Comune di Trieste di conseguire un risparmio di spesa corrente per oneri finanziari attesi a servizio del debito e di mantenere gli equilibri di bilancio sulle annualità 2019 e seguenti, ottimizzando le risorse finanziarie disponibili.

K&L Gates, Caporale e Hogan Lovells per un immobile a Milano

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K&L Gates, Caporale e Hogan Lovells sono gli studi coinvolti nell’acquisto da parte di Rreef Spezial Invest di un immobile situato a Milano in via Vittor Pisani 19. Si è perfezionata la cessione del complesso immobiliare ad uso uffici da parte di Nova Re Siiq alla società di gestione Rreef Spezial Invest, per conto del fondo di investimento immobiliare di diritto tedesco denominato Bvk Rreef Globaler Immobilien Spezialfonds. K&L Gates ha assistito il compratore Rreef Spezial Invest con il team real estate guidato dal partner Francesco Sanna, coadiuvato dall’associate Cecilia Dubla, in relazione agli aspetti di diritto immobiliare afferenti il trasferimento, dall’associate Bruno Vascellari, in relazione agli aspetti di diritto societario inerenti al finanziamento, dalla counsel Vanessa Boato (in foto) e dall’associate Martina Triacca in relazione agli aspetti di diritto amministrativo e urbanistici. Caporale ha assistito il venditore Nova Re Siiq con un team legale guidato da Lucio Nicastro. Parte delle risorse finanziarie per l’acquisto dell’immobile sono state prestate a titolo di debito da BayernLb assistita da Hogan Lovells con il team banking, guidato dal partner Carlo Massini, coadiuvato dal senior associate Alberto Nurzia.

Lca e Pavia e Ansaldo nell'acquisizione di Atomos Ft

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Lca, con Riccardo Massimilla (in foto), ha assistito sedApta nell’acquisizione di Atomos Ft, società che sviluppa soluzioni di sales & operations planning, con un focus particolare nel mercato italiano. Per la parte fiscale, sedApta è stata assistita da Stefano Ricci di Ricci. Il socio di maggioranza della target è stato assistito da Pavia e Ansaldo con i partner Daniele Carminati e Meritxell Roca Ortega e il counsel Alessandra Grandoni. Gli aspetti fiscali, invece, sono stati curati da Pasquale Salvatore di PwC. L’operazione consente al gruppo di proseguire il proprio piano di crescita e di sviluppo del business aumentando la propria gamma di prodotti.

Lms con delta Med nell'acquisizione di Bioengineering Laboratories

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Lms, con un team composto dal partner Fabio Labruna (in foto) e dall’associate Luca Vicendone ha assistito Delta Med, portfolio company della società di investimento Augens Capital, nella sottoscrizione di un accordo di compravendita per il 77% del capitale sociale di Bioengineering Laboratories, società attiva nello sviluppo, produzione e distribuzione di dispositivi medici certificati con particolare riferimento agli accessi vascolari per trattamenti di dialisi acuta, dispositivi medici monouso per urodinamica, cardiochirurgia e critical care. Ey ha assistito Delta Med con riferimento agli aspetti contabili dell’operazione. I venditori, invece, sono stati assistiti da Eugenio Testoni, dell'omonimo studio. Con l’acquisizione di Bioengineering Laboratories, Delta Med rafforza la propria leadership nel mercato degli accessi vascolari periferici, dopo le acquisizioni di Tipromed e della divisione Critical Care di Alfamed nel 2017.

BonelliErede e Chiomenti nel deal Ardian - Gavio

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BonelliErede e Chiomenti sono gli studi coinvolti nella partnership da 850 milioni di euro siglata tra Ardian e il gruppo Gavio Aurelia, società del gruppo Gavio, e Ardian hanno infatti siglato un accordo per una partnership strategica finalizzata al rafforzamento del gruppo Astm/Sias, sub-holding del gruppo attive nel settore autostradale in Italia e all'estero. BonelliErede ha affiancato Ardian con un team multidisciplinare coordinato dal partner Mario Roli, leader del focus team energia reti e infrastrutture, coadiuvato dal managing associate Guido Filippo Giovannardi e dalla senior associate Livia Cocca per i profili corporate. Il partner Catia Tomasetti ha curato gli aspetti di diritto bancario e finanziario, con il managing associate Giorgio Frasca e l’associate Ludovica Ducci, mentre il partner Massimo Merola ha seguito i profili antitrust. Il team era inoltre composto dal partner Luca Perfetti e dal senior counsel Alessandro Rosi per gli aspetti di diritto amministrativo; dal partner Vittorio Pomarici che, con l’associate Tiffany D’Ottavio, ha seguito i profili giuslavoristici, e dai partner Andrea Silvestri e Stefano Brunello che hanno seguito i profili fiscali. Chiomenti ha assistito il gruppo Gavio con un team multidisciplinare guidato dal partner Carlo Croff e composto, per gli aspetti contrattuali ed M&a dal partner Corrado Canziani coadiuvato dagli associate Chiara Delevati, Veronica Ferro e Maria Laura Zucchini e, per gli aspetti relativi al diritto dei mercati finanziari, dal partner Marco Maugeri coadiuvato dagli associate Gabriele Lo Monaco, Maria Carmela Falcone e Aglaia Albano. L‘of counsel Stefania Bariatti e il counsel Emilio Cucchiara hanno seguito i profili antitrust dell‘operazione per conto di Gavio, mentre il partner Paolo Giacometti ed il counsel Antonino Guida hanno seguito i profili fiscali. Il partner Franco Agopyan ha, infine, assistito Gavio in relazione a taluni impegni finanziari di Ardian. In particolare, come comunicato dalle stesse società in una nota, Ardian acquisterà il 40% di Nuova Argo Finanziaria, che controlla il 58,56% di Astm e il 63,41% di Sias, per circa 850 milioni di euro. Il closing è atteso nei prossimi mesi, subordinatamente al rilascio dei necessari nullaosta antitrust.

Enrico Follieri vince al Tar Puglia nel caso dell'aeroporto Gino Lisa

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Enrico Follieri, con Enrico Follieri (in foto), ha ottenuto l’annullamento dell’archiviazione del procedimento di approvazione del progetto di allungamento della pista dell’aeroporto Gino Lisa di Foggia, disposta dal Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Campania, Molise, Puglia e Basilicata. Il ricorso era stato proposto al Tar Puglia, Bari, per il Comune di Foggia e il Comitato “Vola Gino Lisa”. L’allungamento della pista è un’opera già finanziata dal Cipe per 14 milioni di euro, soggetta all’approvazione tramite intesa stato-regione. Il Tar ha accertato che il procedimento per l’adozione del decreto di intesa stato-regione, avviato nel 2012, era pronto per essere concluso almeno dal dicembre 2015 e che al momento dell’illegittima archiviazione non sussistevano ragioni ostative alla sua conclusione positiva.

Saipem rinnova il programma Emtn con Chiomenti e Clifford Chance

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Chiomenti e Clifford Chance hanno prestato assistenza nell’ambito del rinnovo per un anno del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme (Emtn) di Saipem. Chiomenti ha agito per Saipem e Saipem Finance International, con un team composto dai partner Giorgio Cappelli e Federico Amoroso (in foto), dal senior associate Benedetto La Russa e dagli associate Matteo Costantino e Carlo Restuccia. Clifford Chance ha assistito le banche arranger Bnp Paribas e UniCredit con un team composto dal partner Filippo Emanuele e dal senior associate Luca Baroni. Il programma è stato istituito con delibera del 27 aprile 2016 per un importo massimo di 2 milioni di euro e successivamente rinnovato per un anno ed incrementato per un importo massimo di 3 miliardi di euro con delibera del 27 giugno 2017. L’importo massimo del Programma Emtn (3 miliardi di euro, di cui 2 miliardi già emessi) non ha subito variazioni.

Il centro commerciale Campo Dei Fiori passa a SanZeno, gli studi

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Molinari ha assistito il fondo di investimento immobiliare SanZeno, gestito da Cbre Global Investors, nell’acquisizione da Iniziativa Gaviratese del centro commerciale Campo dei Fiori di Gavirate (VA). Il team di Molinari è stato composto dai partner Alessandro de Botton (in foto) e Ciro Di Palma, nonché, per gli aspetti di diritto amministrativo, da Michele Giovannini e dall’associate Olga Mancuso. Pirola Pennuto Zei, invece, ha assistito l’acquirente per quanto concerne gli aspetti fiscali dell’operazione, con un team guidato dal partner Francesco Mantegazza e dal junior partner Andrea Brambilla. Iniziativa Gaviratese è stata assistita da Villani, che ha agito tramite il partner Paolo Villani.

Eunomia e Gop nel primo round di finanziamento di Cyber Dyne

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Eunomia e Gianni Origoni Grippo Cappelli sono gli studi coinvolti nel primo round di finanziamento da 2 milioni di euro per Cyber Dyne, start-up fondata nel 2011 da Ernesto Mininno e Giovanni Iacca, che ha sviluppato un algoritmo proprietario di ottimizzazione con applicazioni di intelligenza artificiale per il mondo dell’Industry 4.0. Kimeme, la piattaforma in cloud, è in grado di automatizzare, analizzare ed ottimizzare complessi workflow di processo. L’operazione, sottoscritta attraverso il fondo Vertis Venture 2 Scaleup e dal partner industriale Gellify, è funzionale allo sviluppo commerciale e al lancio di nuove soluzioni verticali della piattaforma. Nell’operazione, Eunomia ha assistito Vertis con un team guidato da Roberto Nigro (in foto, a sinistra). Gianni Origoni Grippo Cappelli, invece, ha assistito Gellify con un team composto da Federico Dettori (in foto, a destra), partner, e da Rodrigo Boccioletti, managing associate, nell’ambito della practice Gop4Venture. Gellify è una piattaforma di innovazione B2b in grado di connettere le start-up software digital alle aziende tradizionali. Costituita nel 2007, Vertis è una società di gestione del risparmio autorizzata dalla Banca d’Italia, che opera attraverso cinque fondi d’investimento mobiliari chiusi, assumendo partecipazioni in progetti di ricerca, spin-off, start-up e Pmi.

L'arte di fare senza

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Solo il 5,6% degli studi con più di 50 avvocati negli Stati Uniti ha molta fiducia nella capacità dei propri leader di affrontare le sfide che impone il mercato legale, mentre il 33% dichiara di avere poca fiducia nei propri partner. Sono alcuni dei dati più interessanti della survey Law Firms in Transition 2018 di Altman Weil, che svelano una spaccatura latente negli studi legali americani, e che lancia più di un campanello d’allarme per le realtà del nostro Paese. Solo nel 2011 i dati erano invertiti: il 23,9% dichiarava di avere un’alta fiducia mentre era un residuale 7,8% a dichiarare di avere una scarsa fiducia nella propria leadership. Questo repentino cambiamento riflette, secondo l’indagine, la resistenza al cambiamento da parte dei partner (68,6%), la loro non consapevolezza di poter fare le cose in maniera diversa (60,2%) e la mancanza di difficoltà economiche che motivino cambiamenti significativi (58,7%). D’altra parte, secondo il campione, solo il 2% ritiene che i propri partner siano pienamente consapevoli dei mutamenti del mercato, mentre scende addirittura all’1,5% la quota di chi ritiene che i propri partner siano molto adattabili al cambiamento richiesto agli studi e al mercato legale. Come organizzazioni di servizi gli studi non possono prescindere dalle necessità dei clienti. Complici uno scenario recessivo e l’avanzamento tecnologico, le aziende negli ultimi anni hanno cambiato pelle e hanno chiesto ai propri consulenti di fornire più valore che in passato, non solo riducendo o modificando le politiche tariffarie. Il 90,6% dei clienti degli studi dichiara invece che gli studi e il mercato legale stanno prendendo poco sul serio questa richiesta. Non bastano quindi slogan e iniziative una tantum, serve invece una riflessione profonda e un reale ripensamento del proprio modello di business. Ne abbiamo parlato con Leonardo Previ, fondatore di Trivioquadrivio, società che offre servizi di consulenza organizzativa, apprendimento manageriale e alta formazione, docente di “Gestione delle risorse umane” all’Università Cattolica di Milano e recentemente autore di Zainocrazia – teoria e pratica di un futuro preferibile. Un volume, edito da Lswr, che si fonda sull’idea che ogni persona sia un giacimento ambulante di risorse inesauribili, che mobilità personale e convivialità siano gli strumenti più efficaci per rinnovare le risorse di cui ognuno dispone e che agilità e leggerezza aiutino le persone a non radicarsi nelle proprie abitudini. Quelle a cui gli studi e i loro partner sono troppo spesso legati. Perché il cambiamento fa paura? Il cambiamento non è una particolarità della nostra epoca e non è qualcosa che va fronteggiato, ma è qualcosa che caratterizza tutti noi. In questi anni siamo diventati meno attratti dai meccanismi complicati, che una volta studiati sono prevedibili, mentre si è aggiunta una diversa percezione del valore della complessità, che vede meno praticabile il tradizionale concetto di controllo manageriale e da cui siamo un po’ meno spaventati. Se assumiamo che in questi anni, oltre al cambiamento, gli studi hanno dovuto affrontare un aumento significativo delle relazioni complesse all’interno del mercato, la survey ci sta dicendo che i partner non hanno saputo tenere il passo di questo cambiamento. Il mercato legale è caratterizzato da una particolare inerzia che in altri settori è meno presente, e del resto è comprensibile se pensiamo che quello legale è un business fondato sulla fiducia. Una volta che lo studio ha conquistato la fiducia dei propri clienti, non guarda al cambiamento con facilità, guarda al cambiamento come un possibile rovesciamento di questa fiducia in una relazione diversa. Ma è preoccupante sapere che un partner non goda della fiducia dei propri collaboratori, perché questo potrebbe erodere la propria attività professionale. Perché gli studi non hanno saputo tenere questo passo? La ragione è che non hanno rischiato a sufficienza. Non si sono spinti in una direzione diversa rispetto a quella tradizionale, e naturalmente i primi che se ne accorgono sono quelli con cui lavorano. In questo senso Zainocrazia è un’istigazione a sporgersi, ad andare in una direzione dove l’esplorazione di ciò che non si conosce determina più valore dell’industrializzazione di ciò che si conosce. Nell’ambito legale questa massima è stata per lungo tempo condivisa. I legali devono esplorare l’ignoto, ovvero il luogo nel quale si offrono interpretazioni innovative. Gli studi che più di altri sono capaci di percepire la necessità di cambiare, quelli che più di altri si espongono al rischio e dunque innovano, probabilmente sono quelli nei quali i partner continuano a meritare fiducia. Non hanno paura dell’esplorazione, riconoscono nel potenziale, in ciò che ancora non è, la ricchezza e non sono spaventati dai rischi che questo potenziale inevitabilmente cela. Un’attitudine meno seduta e più dinamica, la capacità di lasciarsi alle spalle i propri successi: è sempre difficile, perché quando otteniamo successo tendiamo a rifare le cose che abbiamo fatto, e in questo forse alcuni avvocati sono simili agli artisti, che diventati molto famosi tendono a replicare la propria opera. In realtà l’arte più interessante è un continuo tradimento della propria identità, un continuo affrancarsi dal proprio successo. Successo è participio passato del verbo succedere, e quindi una volta successo dovrebbe stare alle nostre spalle. Non c’è successo senza successore. E il tema della successione è delicatissimo per gli studi legali. Uno studio è un’associazione professionale che dovrebbe essere per definizione composto da zainocrati. Le aziende oggi invece sembrano più avanti in questo processo di cambiamento. Le aziende hanno ricominciato a correre e hanno assunto un passo al quale gli studi legali faticano a conformarsi. Le organizzazioni di impresa dovrebbero tutto sommato legittimamente essere composte da persone che guardano al posto di lavoro come al destino della propria attività professionale, ma negli ultimi anni hanno potuto comprendere con molta lucidità che i modelli organizzativi che abbiamo assunto in questa parte di mondo come gli unici modelli organizzativi praticabili dal dopoguerra a oggi stiano mostrando la corda. Non si riesce più a far soldi se si continua a essere organizzati in quel modo che agli inizi del ventesimo secolo si definiva scientifico: divisione del lavoro, verticalizzazione delle competenze, separazione delle abilità individuali, divisioni organizzative, silos. Tutto questo molto rapidamente sta lasciando il passo alle organizzazioni centrate sulla persona. Ecco, gli studi legali dovrebbero comprendere che i loro clienti stanno mutando pelle, stanno andando in una direzione in cui la orizzontalità produce più valore della verticalità. Gli studi legali sono luoghi nei quali si serve un cliente che si è abituati a riconoscere come organizzato in quel modo, si serve qualcuno che ha al proprio interno delle divisioni, dei compartimenti. E così a loro volta hanno al proprio interno dei dipartimenti, dei compartimenti, delle suddivisioni di cui i singoli responsabili sono anche piuttosto gelosi. Qual è il ruolo della fiducia? La fiducia è un fattore chiave. Quando io divido il lavoro non ho bisogno di avere fiducia in quello che mi passa una pratica, non ho bisogno di suscitare fiducia in quello a cui dovrò dare una pratica, è sufficiente che la pratica sia corretta, che ciascuno nella catena di montaggio del valore intellettuale faccia il proprio. Ma gli studi producono valore in maniera sistemica, non lineare, quindi i rapporti di fiducia diventano determinanti. Soprattutto se poi questa catena di montaggio ha sempre più frequentemente bisogno di fare quello che si chiama reverse engineering, di tornare sui propri passi, di riosservare se funziona. Inoltre anche in campo legale molte attività stanno per essere automatizzate. Alcune pratiche vengono già affrontate e risolte da macchine che in maniera automatica su tutto ciò che è standardizzabile sostituiscono gli umani. Cosa resta da fare all’umano, alla persona? Qui si entra nel campo della sperimentazione, dell’ambiguità, della complessità. Cito queste parole con riferimento a un acronimo, Vuca: volatility, uncertainty, complexity e ambiguity. Un mondo imprevedibile, impalpabile, complesso e soprattutto ricco di ambiguità. L'articolo completo è disponibile sul numero di agosto-settembre di TopLegal Review.

BonelliErede e Belvedere Inzaghi nella compravendita di un immobile a Milano

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BonelliErede ha assistito Kryalos nella compravendita di un immobile ad uso uffici situato a Milano in via Flavio Gioia 8, effettuata attraverso il Fondo di Investimento Alternativo (Fia) immobiliare di tipo chiuso riservato ad investitori professionali denominato Virtus. Ad oggi, l’immobile risulta interamente locato al gruppo Lactalis. Il focus team real estate di BonelliErede ha assistito Kryalos con un team composto dal partner Matteo Bonelli (in foto) e dal managing associate Nicola Franceschina. La parte venditrice, Dotto, è stata assistita da Belvedere Inzaghi con un team formato dal socio fondatore Antonio Belvedere e dal partner Matteo Peverati.

Gitti, Pirola Pennuto Zei e Clifford Chance per un immobile retail a Como

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Gitti ha assistito Ubs Asset Management (per conto del Fia denominato Ubs I Zurich Italy Real Estate Fund) nell’acquisto di un immobile retail ubicato in Via Boldoni a Como e contestuale stipulazione di un contratto di affitto di ramo d’azienda con Coin, per l’esercizio della relativa attività commerciale presso il medesimo immobile. Gitti ha agito con un team composto dal partner Stefano Roncoroni, dalla senior associate Jessica Fiorani, dagli associate Andrea Imberti (in foto), Valeria Pistoni e Sara Schiuma, per gli aspetti legali, e dall'of counsel Emanuele Li Puma per gli aspetti di diritto amministrativo. Ubs Asset Management è stata assistita anche da Clifford Chance con un team composto dal partner Carlo Galli, dalla senior associate Sara Mancinelli e dall'associate Roberto Ingrassia per le tematiche fiscali. Il venditore, Spring, è stato assistito, per gli aspetti legali, da Pirola Pennuto Zei con un team composto dal partner Gianluca Saccoccia e dal senior associate Davide Rubino. Coin è stata assistita dal proprio team di in-house.

Molinari con Prelios per un immobile milanese

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Molinari ha assistito un fondo immobiliare gestito da Prelios, nell’acquisizione di un complesso immobiliare situato a Milano, in Corso Europa 22. L’immobile oggetto dell’acquisizione è stato ceduto da cinque diversi venditori, sia privati sia istituzionali. Molinari ha agito con un team composto dal partner Maria Milano (in foto), dall’associate Stefano Cova, nonché, per gli aspetti di diritto amministrativo, da Michele Giovannini e dall’associate Lorenzo Caruccio. Tra i venditori, il fondo di investimento immobiliare Due Fondo Portafoglio, gestito da Kryalos, è stato assistito da Villani con un team composto dal partner Paolo Villani e dall’associate Paolo Moscato, Nova è stata assistita da La Scala con un team composto dal partner Stefano La Porta e dal senior associate Benedetta Minotti, mentre Seba è stata assistita da Andrea Gatto, titolare dell’omonimo studio.

Baker McKenzie con Mediobanca e Compass in Indonesia

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Baker McKenzie ha assistito Mediobanca e Compass nella strutturazione nonché nei relativi aspetti regolamentari e nella negoziazione dell’acquisto del 19,9% del capitale di Bfi Finance, uno degli operatori nel credito al consumo in Indonesia. Lo studio ha agito con un team cross border guidato dal socio Pietro Bernasconi (in foto), con i counsel Eugenio Muschio e Chiara Marinozzi e l’associate Daniele Minniti, e dal socio Erwandi Hendarta, dell’ufficio di Giacarta.

Clifford Chance e Dentons nel finanziamento di Nb Renaissance Partners

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Clifford Chance ha assistito l'asset manager americano Neuberger Berman in relazione ad un innovativo finanziamento bridge to equity dell'importo di 250 milioni di euro in favore del fondo Nb Renaissance Partners III, il terzo fondo di private equity della piattaforma italiana di Neuberger Berman. Il socio Giuseppe De Palma e il senior associate Pasquale Bifulco (in foto) di Clifford Chance hanno assistito Neuberger Berman in relazione al finanziamento. Il finanziamento è stato erogato da un sindacato di banche composto da Banco Bpm, Intesa Sanpaolo e Ubi Banca, assistite da Dentons con un team composto dal partner Alessandro Fosco Fagotto, il counsel Edoardo Galeotti e l’associate Tommaso Zanirato.

Guala Closures verso l'Mta, tutti gli studi

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BonelliErede e Linklaters hanno assistito rispettivamente Space4, special purpose acquisition company (Spac) quotata sul Miv, e Guala Closures, multinazionale attiva nella produzione di chiusure per superalcolici e vino, nell’ambito della fusione per incorporazione di Guala Closures in Space4 e della conseguente quotazione delle azioni e dei market warrant emessi di quest’ultima sul mercato telematico azionario, segmento Star. A seguito della fusione, Space4 ha assunto la denominazione Guala Closures. Nell’ambito dell’operazione di business combination, Space4 e Guala Closures hanno, inoltre, rinegoziato la maggior parte dell’indebitamento finanziario di quest’ultima mediante la sottoscrizione da parte di Space4 di un contratto di finanziamento bridge e di un nuovo revolving credit facility e mediante due procedure di consent solicitation, il cui esito positivo ha permesso di rimborsare il bond high yield e il revolving credit facility di Guala Closures successivamente alla data dell’acquisizione. Sempre nel contesto dell’operazione di business combination, Peninsula ha acquisito una partecipazione nel capitale sociale di Guala Closures divenendone il maggior investitore istituzionale. BonelliErede ha agito con un team corporate guidato dal partner Alessandra Piersimoni e composto dal managing associate Augusto Praloran e dall’associate Maria Beatrice Carrara. Il partner Giuseppe Sacchi Lodispoto ha curato gli aspetti di banking dell’operazione; Francesco Anglani, partner, e Giulio Matarazzi, associate, hanno seguito i profili antitrust. Il team di Linklaters che ha assistito Guala Closures per gli aspetti societari e di capital markets relativi alla consent solicitation e alla business combination, è stato coordinato dal counsel Ugo Orsini e composto dagli associate Francesco Eugenio Pasello e Matteo Pozzi. Il team di banking dell’ufficio di Linklaters che ha assistito Space4 nell’ambito delle procedure di consent solicitation e nella negoziazione dei contratti bridge e revolving è stato coordinato dal partner Andrea Arosio (in foto) e composto dal managing associate Diego Esposito e dall’associate Marco Carrieri. Gli aspetti corporate dall’acquisizione per conto di Guala Closures sono stati seguiti dal team coordinato dal partner Giorgio Fantacchiotti e composto dagli associate Carolina Gattai e Giulio Politi. Per Giovannelli, che ha assistito Space4, hanno agito il socio Fabrizio Scaparro e gli associate Paola Pagani e Lilia Montella. Latham & Watkins ha assistito gli istituti finanziatori nell’ambito della negoziazione e sottoscrizione del contratto di finanziamento bridge e del nuovo revolving credit facility, delle procedure di consent solicitation e del rimborso dell’indebitamento esistente di Guala Closures, con un team cross border composto dal partner Jeff Lawlis e dagli associate Roberto Luis Reyes Gaskin e Camillo Di Donato per gli aspetti di diritto statunitense, dai partner Marcello Bragliani e Mohamed Nurmohamed e dagli associate Manoj Bhundia, Alessia De Coppi, Erika Brini Raimondi, Eleonora Baggiani, Siobhan Kennedy e Nicholas Fisher per gli aspetti banking di diritto italiano e inglese, e dal partner Antonio Coletti e dall’associate Guido Bartolomei per gli aspetti societari e di capital market italiano. Gli aspetti fiscali di diritto inglese sono stati curati dal partner Karl Mah con l’associate Edward Moberly. Gli aspetti fiscali di diritto italiano sono stati curati da Ludovici Piccone con il partner Stefano Tellarini e gli associate Sergio Merlino e Michele Tarantino. Gcl Holdings, venditore nell’ambito dell’acquisizione da parte di Space4 e principale azionista di Guala Closures post-fusione è stata assistita da Stefano Picchiotti di Ferrari. I venditori sono stati assistiti da Freshfields con un team guidato dal partner Nicola Asti e dal senior associate Luca Sponziello, coadiuvati dall’associate Giulia Malusà, tutti membri del gruppo global transactions – corporate; mentre gli aspetti finance sono stati curati dall’associate Davide Bonsi, membro del gruppo global transactions – finance. Lombardi Segni ha agito in qualità di advisor legale di Peninsula con un team composto dai partner Antonio Segni e Federico Loizzo e dall’associate Vittoria Sciarroni. Maisto ha assistito Space4 in relazione ai profili fiscali dell’operazione con un team composto dal socio Mauro Messi, dal senior associate Cesare Silvani e dall’associate Francesco Semonella. Kpmg ha agito in qualità di società di revisione sia per Space4 che per Guala Closures. Lazard ha inoltre assistito Space4 in qualità di financial advisor. Intermonte ha agito come sponsor nell’ambito del processo di ammissione a quotazione sul Mta/segmento Star.

Banca Sella rinnova il programma Emtn da 1 miliardo

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White & Case e Allen & Overy hanno assistito rispettivamente UniCredit e Banca Sella in riferimento all’aggiornamento del programma Emtn da 1 miliardo di euro di Banca Sella. Nel contesto dell’operazione UniCredit ha agito in qualità di arranger e dealer. White & Case ha prestato assistenza per gli aspetti di diritto italiano ed inglese con un team che ha incluso i partner Michael Immordino (in foto), Ferigo Foscari e Paul Alexander e gli associate Angelo Messore, Davide Diverio e Marco Sportelli. Allen & Overy ha assistito l’emittente in relazione a tutti gli aspetti di diritto italiano e inglese con un team composto dai partner Cristiano Tommasi e Craig Byrne e dai senior associate Sarah Capella e Alessandro Laurito. L’assistenza fiscale è stata fornita dal counsel Michele Milanese. L’aggiornamento del programma ha previsto, tra le altre cose, la possibilità di emettere senior non-preferred notes, in linea con i requisiti stabiliti dal minimum requirement for own funds and eligible liabilities (Mrel). Le obbligazioni emesse nell’ambito del programma saranno quotate presso la Borsa del Lussemburgo.

BonelliErede e Giovanardi Pototschnig nell'accordo tra Iplom e le banche

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BonelliErede ha assistito Iplom nella sottoscrizione con gli istituti bancari di un accordo che garantisce un importante rafforzamento finanziario funzionale allo sviluppo dell’azienda. Iplom è stata assistita da BonelliErede per la parte legale con un team composto dal partner Gianpiero Succi (in foto), e Daniele Gambirasio, senior associate. Advisor finanziario della società è stato Dgpa, che ha agito con un team composto da Barbara Biassoni e Andrea Malini. Gli istituti bancari, invece, sono stati assistiti da Giovanardi Pototschnig che ha agito con un team composto da Linda Morellini, Sara Piccardo e Cesare Severini.

Dwf con Giglio.com per il mini bond da 5 milioni

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Dwf ha assistito Giglio.com negli aspetti legali dell’emissione di due tranche di mini bond quotati sul mercato Extramot Pro di Borsa Italiana, per complessivi 5 milioni di euro. La prima emissione è stata sottoscritta da Zenit con il fondo di investimento alternativo di tipo chiuso denominato Progetto Minibond Italia, ed è stata quotata nel sistema multilaterale di negoziazione gestito da Borsa Italiana, segmento professionale Extramot Pro. Il bond ha scadenza 2024 e sarà destinato prevalentemente ad aumentare le attività di marketing della società. Il team di Dwf è stato guidato da Luca Cuomo (in foto) per gli aspetti societari e da Gianni Vettorello per gli aspetti regolamentari inerenti ai bond, e comprendeva Artemis Tiamkaris ed Eleonora Degli Abbati. Zenit è stata assistita da Maria Pene Vidari di Groder. Adb Corporate Advisory ha agito in qualità di advisor di Zenit, mentre Value Creation Team ha svolto la funzione di advisor per Giglio.com. Giglio.com è un portale di vendita di prodotti di lusso e di alta moda e relativi accessori che si rivolge a clienti in tutti i continenti, con prevalenza Europa, Usa, Russia e Australia.
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